Caro Diario,
Se la sfiga si potesse quantificare potrei
aprire un negozio e
diventare miliardaria.
Veramente, allo stato attuale sono
così sfigata che se mi buttassi
dalla finestra di camera mia, probabilmente rimbalzerei indietro anche
dopo
aver fatto un volo di sette piani.
No, ti giuro… non è
umanamente possibile che stia succedendo tutto a
me.
Ieri notte, mentre tranquillamente cercavo
online qualche lavoro a cui
mandare un curriculum sai che è successo? Ho visto un
animaletto sul mio
piumone. Un piccolo, minuscolo, infinitesimale insetto.
Tu dirai “e che sarà
mai, stai sempre a lamentarti!”. Ma tu forse
dimentichi che io abito nella fottuta Londra e insetto+letto significa
bed-FUCKING-bugs!
Pulci da letto! Dannatissime pulci da letto,
in Italia sono rarissime,
e te credo! non siamo mica cerebrolesi da non sapere costruire bene una
casa o
da affittare una cazzo di stanza senza prima aver fatto una
disinfestazione!
Stamane Sara si è alzata ed era punta dovunque pure sulla
chiappa e ha dormito
coi leggings!! Il braccio sembra quello di un drogato, il
decolté è una cosa
incredibile avrà non meno di sette punture, ma scherziamo!?
E quando l’ho detto ai nostri
padroni di casa loro che hanno detto?
“Si, bhé, siamo a Londra sono normali, fate una
cosa PORTATE FUORI TUTTA LA
VOSTRA ROBA che oggi passo e vi metto lo spray apposito per
loro.”
Caro diario, tu non sei una donna, lo
sappiamo entrambi. Tu sei
fortunato perché per metterti un vestito nuovo basta
cambiarti il template. Non
porti mutande, calzini, maglie, magliette, vestitini, jeans, leggings,
camicie,
tute, felpe, maglioni, cappotti, giacche a vento ecc ecc.
Io si. Sara… secondo te una che
mi propone di andare a fare shopping un
giorno si e l’altro pure che guardaroba può avere?
Diario caro, quando ci siamo trasferite qua
abbiamo preso due taxi. Due
Minivan. E li abbiamo riempiti così tanto che quando abbiamo
scaricato si è
risollevato di venti centimetri buoni. E ad un certo punto uno degli
autisti ha
suggerito “forse una di voi potrebbe prendere la
metro” visto che la scelta era
fra sedermi sul tettuccio incatenata in qualche modo, o su uno dei
sedili con
alle gambe la busta del cibo, sopra la mia borsetta, sulle ginocchia il
pc e
una sacca di libri e incuneata vicino al cruscotto la mia cartelletta
dei
disegni…
Avrei fatto meglio a incatenarmi in qualche
modo al tettuccio.
Sai cosa significa tutto questo? Significa
che il salotto sembrava un
campo PROFUGHI ECCO COSA SIGNIFICA!! E poi? E poi sai che succede?
Quando
sarebbero passati a metterci lo spray, che non si sapeva neanche
l’ora, il che
mi pare giusto, avremmo dovuto aspettarne altre TRE, sempre accampate a
mo di
barboni, e POI entrare, aprire le finestre e lasciare arieggiare per
almeno un’ALTRA
ora prima di poter entrare dentro definitivamente e riportare le nostre
cose.
Ah, dimenticavo, non possiamo pulire niente
se no il veleno per quelle
figlie di una grandissima scrofa in calore viene via!
Quindi quando sono rientrata ho fatto un
volo che avrebbe fatto apparire
Neo di Matrix un dilettante perché, casomai non lo sapessi,
quel veleno non è
liquido, non è in polvere, è una fottuta cera
oleosa che ci impiega UNA VITA ad
asciugarsi!
Il mio fondoschiena ringrazia ma le
bestemmie che ho tirato alle pulci
avrebbero dovuto renderle in via d’estinzione
all’istante.
Stronze.
Ti aggiorno adesso seduta sul divano
riprendendo prontamente a
descriverti le sfighe della mia vita cercando di vederci un lato
positivo che,
scusa, al momento non vedo.
Ah bhè vogliamo parlare della mia
pelle? Ho smesso di contare le
macchie che ho, quella crema idiota non funziona per un cazzo anzi
sembra
peggiorare la situazione.
Veramente, i medici qui sono degli idioti.
Ho sentito la mia migliore
amica Lara, mi ha detto di provare col cortisone, andrò
domani in farmacia a
chiedere.
Dicevo, le macchie peggiorano e sono stata
punta anche io quindi non
solo mi devo curare per quello ma devo anche cercare qualcosa per ste
punture!
Il mio ex ha ancora le cicatrici e lui le ha avute a MAGGIO! Quando si
parla di
buone notizie…
Non posso lamentarmi dei mei amici
però, visto che mi hanno invitata
prontamente ad andare a dormire da loro. Il fatto è che non
me la sento più di
tanto. Insomma potrei avere quelle bestiacce anche nei vestiti, non
vorrei
portarle a spasso e con me è matematico che succeda.
Certo, Sara è un caso patologico.
Era seduta sul divano ed è stata
morsa altre due volte, io non so se ha la calamita, fatto sta che
è tutta
butterata anche in faccia!
Io ora faccio una prova, nel senso, se le
abbiamo nei vestiti dobbiamo
lavare tutto a non meno di sessanta gradi.
… il che significa che dovremmo
fare una cosa come 8 lavatrici a testa,
più la roba da mandare in lavanderia perché Sara
ha un vestito che da solo
costa quanto l’affitto intero di casa nostra per non meno di
due mesi e mezzo
che se lo infilasse in lavatrice finito il lavaggio ne troverebbe
quattro,
tanto è delicato.
Dio, Buddha, Allah, Odino, Thor, datemi un
segno della vostra
benevolenza e fate in modo che io quando mi alzo da questo divano non
abbia
nuove punt
Non ci credo.
Ditemi che non è vero.
No veramente, non ci credo.
Ho un topo in casa.
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Citazione
del giorno: Se si prevedono quattro possibili modi in
cui qualcosa può andare male, e si prevengono,
immediatamente se ne rivelerà un
quinto. Corollario delle Leggi di Murphy
Sta
ascoltando: I stand Alone – Godsmack
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- Tu dici che
è vero quello che
racconta o se le inventa un po’?
Andres non
alzò neanche lo
sguardo.
- Per me è
troppo incazzata per
inventarsele.
Andres
continuò imperterrito a fare
quello che stava facendo.
- Che poi diciamocelo,
fra lei e
la sua coinquilina potrebbero veramente aprire un negozio di
sfiga…
- Scusa, ti sembra che
mi
interessi? – si alzò, spense lo schermo del pc e
si diresse a passo spedito
verso il guardaroba, prese il cappotto e lo guardò con
sguardo intento.
- Come, cosa, che fai?
– Mark sembrava
scendere dalle nuvole.
- Sono le undici di
sera. Secondo
te che cosa faccio, spazzolo i capelli alle bambole?-
Aggrottò le sopracciglia
per la scemenza cosmica appena detta, ma ormai il danno era fatto e
doveva cercare
di mantenere una parvenza di serietà in volto e fare finta
che quella idiozia
fosse stato frutto di un ragionamento e non il refuso di un comico.
- Perché, tu
li spazzoli quei
capelli? – ma non se lo fece ripetere due volte, anzi, quasi
a sfregio prese il
cappotto e con un “accidenti è tardi, dovresti
andare a casa anche tu” uscì
prima di lui.
Niente da fare, tanto
Andres era
dedito al lavoro, quanto Mark alle cazzate.
E a dimenticarsi le cose
accese.
Quando spense la luce
dell’ufficio
si rese conto che il suo collega aveva ancora il pc in fibrillazione
quindi,
sbuffando, si avviò verso la sua postazione, pensando ad una
maniera molto
cattiva di fargli sapere cosa avesse dimenticato acceso.
Magari un virus. O uno
di qui pop
up aperti che continua all’infinito e non
c’è modo di tirarsi via, ma solo
andare avanti.
Quasi gli si
illuminarono gli
occhi al pensiero.
Si sedette e
guardò, con sommo
disgusto, la scrivania del suo collega. Ci mancava solo una donnina
nuda e si
aveva la riproduzione perfetta del tavolo di un quindicenne in piena
crisi
ormonale.
Dopo aver schivato un
fazzoletto
sporco, un bicchiere di coca cola del McDonald e una cartaccia
completamente
spiegazzata riuscì a raggiungere, incolume, il mouse.
E proprio quando fu sul
punto di
spegnere tutto lesse un frammento del blog per cui lo stressava Mark e
incuriosito non se ne andò prima di aver letto ogni singolo
intervento.
Quando uscì
dalla stanza stava
ancora ridendo.
Tutto quello che racconto è vero.Un anotte verso le tre ho visto un animaletto che si muoveva sul mio letto... Da lì è iniziata la mia epopea controle Bed bugs, pulci da letto... Dio quanto non vi auguro di incontrarle mai nel vostro cammino...
LadyNot ringrazia tutti quelli che seguono la sua storia e si fanno due risate con lei, chi recensisce e chi non e chi anche via facebook le fa sapere che continua a ridere delle sue disgrazie
Baci a tutti!