L’incidente:
 
Uscì di casa, si mise le cuffie dell’iPod nelle orecchie, prese il motorino  e partì. La sua tappa? Casa della sua migliore amica. Maya sarebbe dovuta andarla a prendere per poi andare a fare shopping in centro e comprarsi il vestito per la festa del giorno dopo.
Guidava serena, erano le 15.00 del pomeriggio e aveva dormito fino a tardi.
Svoltò l’angolo. Una macchina blu stava andando contro mano, dritta verso di lei.
Fu un lampo. Si ritrovò stesa a terra, a metà tra l’aldilà e l’aldiqua. Non capiva niente, vedeva sfocato e le voci le arrivavano lontane. Provò a strizzare gli occhi per mettere a fuoco le persone intorno a lei, ma le si chiusero completamente.
Si risvegliò dopo almeno 24 ore. Era in ospedale, in una grande stanza dove stavano altri due ragazzi. Provò a tirarsi su ma qualcuno la fermò: era una giovane infermiera. La mise bene a fuoco e si accorse che sembrava un angelo! Maya si chiese se non fosse in Paradiso.
I lunghi capelli biondi erano raccolti in una ordinata coda, gli occhi di un azzurro quasi bianco, il naso leggermente all’insù e una pelle bianca perfetta.
<< No, non ti alzare, non hai abbastanza forze. Torna a dormire>> le disse, ma sonno non ne aveva. Aveva dormito per chissà quante ore!
<< Cos’è successo?>> riuscì a dire piano.
<< Hai fatto un incidente in motorino. Ti abbiamo dovuto operare perché ti sei fratturata il femore e la tibia della gamba sinistra>> a quelle parole a Maya prese il panico. << ora stai bene, ti abbiamo “aggiustato”>> continuò l’infermiera sorridendole incoraggiante.
A quelle parole e a quel sorriso la ragazza si tranquillizzò un po’.
<< Fuori c’è tua mamma con tua sorella, le faccio entrare?>> a quella domanda Maya annuì. Era confusa, non si ricordava molto dell’accaduto.
<< Maya, tesoro mio!>> Vide sua mamma entrare e piangere di gioia nel vedere che sua figlia si era risvegliata. << Come stai? >> Maya non sapeva cosa risponderle, si sentiva affaticata e stordita, probabilmente per l’effetto degli anestetici e degli altri farmaci. Ma sorrise alla madre in segno che stava bene. Non voleva preoccuparla più di quanto non avesse già fatto.
Si fece raccontare l’accaduto. Possibile che non si ricordasse niente? I suoi ricordi arrivavano alla vista di quella macchina. Il resto vuoto totale. Black out.


Saaalve! Questa è la mia PRIMISSIMISSIMA FanFiction (quindi se non sono molto brava non arrabbiatevi molto!). Questo è solo l'incidente successo, nel prossimo capitolo inizierà la storia vera e propria! Mi farebbe un immenso piacere sapere cosa ne pensate, se avete consigli sono i benvenuti :) 
Spero vi sia piaciuto, e spero vi piacciano i prossimi! Ok, sto scrivendo troppo. Stop. 
Al prossimo capitolo! :3