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Autore: Luna92    19/08/2006    7 recensioni
ATTENZIONE: questa fanfiction è molto vecchia, l'ho scritta quando avevo 14 anni, quindi è mio dovere avvisarvi che fa abbastanza schifo xD la lascio solo per ricordo... non me ne vogliate... :P
Ah, metto che è completa ma ovviamente non lo è... finisce in aria.. insomma non perdete tempo! :D
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nimphadora Tonks, Remus Lupin | Coppie: Remus/Ninfadora
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Incompiuta, Spoiler! | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Alessandra

Remus e Tonks, sono la mia coppia preferita della saga Harry Potter...

E' la prima fanfiction che scrivo quindi senza dubbio non è paragonabile ad altre... siate clementi :-P

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Luna

Capitolo 1

Era una calda estate. A Grimmauld Place tutto era tranquillo, tranne che al numero dodici. L’Ordine della Fenice, l’organizzazione segreta contro il mago oscuro, tornava in azione e il numero dodici, l’antica casata dei Black, era il quartier generale.

Primo giorno di riunione: Sirius Black, Arthur e Molly Weasley, Albus Silente, Minerva McGranitt, Severus Piton, Alastor Moody, Remus Lupin, Ninfadora Tonks e altri membri non fondamentali.

Adesso non sto a descrivervi la riunione, non è ciò che interessa in questa storia. Essa infatti inizia proprio adesso.

Riunione finita. Molly Weasley preparava la cena per i membri che avevano deciso di restare lì. Una strana ragazza dall’aspetto stravagante l’aiutava, ma a quanto pare Molly non ne era entusiasta visto che quella non faceva che rompere qualunque cosa le capitasse sotto mano. Molly le doveva volere molto bene visto che aveva resistito fino a quel momento senza gridarle qualcosa. In effetti non aveva lo sguardo assassino che usava spesso con quelle pesti di Fred e George, ma uno sguardo compassionevole che ormai metà cucina le aveva rivolto dopo il quinto piatto rotto.

Solo Remus Lupin che chiacchierava allegro con Sirius, pareva non essersi accorto di niente.

– Sirius, hai fatto bene a proporre casa tua come Quartier Generale – gli disse Remus – è proprio ciò che serve in questo periodo –

– E’ l’unica cosa utile che posso fare – rispose triste Sirius – visto che non posso uscire da qui. E poi non chiamare questa… casa MIA. E’ casa dei miei, e io non sono come loro –

– Ti ho presentato mia cugina? – si affrettò a cambiare discorso – E’ la figlia di Andromeda. La chiamo adesso, prima che distrugga la cucina – rise –Tonks, vieni! –

La ragazza rompi-piatti si voltò, e (con grande gratitudine di Molly) si avvicinò in fretta a Sirius, rovesciando il bicchiere che aveva in mano. Vi sarete accorti che uno dei suoi peggiori difetti era l’imbranataggine.

– Ti presento Remus, un mio amico. – disse Sirius – Remus, lei è Ninfadora Tonks.–

– Ehm… Tonks, c-chiamami Tonks – disse la ragazza imbarazzata con la voce tremolante. Era successo qualcosa. Come mai non aveva mollato uno schiaffone a Sirius per averla chiamata Ninfadora? E perché aveva balbettato?

Aveva gli occhi fissi su Remus e non riusciva a spiaccicare una parola. La faccia diventò color porpora, perfettamente intonata con i capelli rosa acceso che dopo alcuni secondi variarono al rosso, e all’arancio.

– Ah, giusto – rise Sirius – regola numero uno se vuoi essere suo amico: non osare mai chiamarla Ninfadora–

– Lo terrò a mente. Molto piacere – le sorrise Remus, guardando accigliato i capelli di lei.

– P-piacere mio – rispose, con un unico desiderio… sprofondare nel pavimento.

– Che ti succede Tonks? Di solito quando ti presento qualcuno non la smetti mai di parlare! – esclamò Sirius facendo l’occhiolino a Remus, che a sua volta dal bianco pallido passò al roseo.

Tonks rispose con un sorrisetto indeciso. “Ci mancava quel guastafeste di Sirius” Pensò.

– Sei un' Auror Tonks? – Chiese Remus

– eh? Ehm... si si... lavoro al Ministero. Beh, non è che proprio lavoro... beh si, lavoro, ma sai, per Silente... –

Remus non riuscì a non farsi scappare un risolino.

– Beh, allora.. io vado... si... – disse cercando con l'indice la direzione, assumendo un'aria piuttosto idiota

– Si, da Molly – continuò.

E tornò dalla malcapitata. Si, perchè durante il tragitto la ragazza, presa dai suoi pensieri, sbatté contro la credenza, rovesciò una sedia e investì Moody che le sbraitò una serie di parole incomprensibili. Ma lei non ci fece caso. La sua testa era in confusione totale, nella sua mente aveva un pensiero fisso. Non le era mai successa una cosa del genere.

– Tonks cara, per l'amor del cielo, 'sta attenta! – le disse finalmente Molly spazientita.

Nel frattempo anche Remus pensava qualcosa che non pensava ormai da parecchio tempo. “Smettila Remus. E’ troppo giovane, come può…”

– Oh, ma che sto a pensare! – mormorò a se stesso, sventolando la mano davanti agli occhi come per scacciare una fastidiosa mosca.

– Hai detto qualcosa, Remus? – gli chiese Sirius.

– No… nulla – rispose.

– Simpatica Tonks, no? –

– Chi Tonks? Ah si… si simpatica. Un po’ imbranatella, eh? –

Sirius scoppiò in una sonora risata.

– Si, parecchio… pare che lo sia stata un po’ di più dopo averti visto –

Remus lo guardò come se avesse detto la cosa più innaturale del mondo.

– Ma dai… non mi dire che non te ne sei accorto… – disse Sirius dando un paio di gomitate all’amico.

– Non dire sciocchezze… dai, aiutiamo Molly –

L’altro si limitò a rispondere con un risolino.

  
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