Turning
Table
All
that I have is on the floor
God
only knows what we’re fighting for
All
that I say, you always say more
*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*
'Hai
preso la mia sciarpa dei Cannoni!!!'
La cucina era in totale
subbuglio e ciò che arrostiva sul fuoco era totalmente
passato in
secondo piano rispetto alla piccola faida familiare che si stava
consumando fra il tavolo e la porta.
Le urla del primo dei
fratelli Prewett erano acute e rendevano insanabile qualsiasi ferita
pregressa, impossibile da leggere qualsiasi giornale e assolutamente
utopica la speranza della padrona di casa che la figlia minore
rimanesse ancora fra le morbide braccia di morfeo.
'Fabian
smettila!'
'Ma mamma! Non trovo la sciarpa e senza, non posso
andare a giocare!'
Il
piccolo gigante di
casa, che prometteva di superare ben presto in altezza la sua stessa
madre, era in realtà viziato, capriccioso ed indefinitamente
tenero.
La signora Prewett ebbe bisogno semplicemente di voltarsi
per aver confermate le sue più grandi certezze: la fissava
con occhi
spalancati, labbro tremulo ed una grande verve da attore in erba.
Non riusciva ad immaginare, per quanto spingesse oltre la sua
fantasia, quante sfavillanti cose avrebbe potuto fare da adulto, con
quella sua energia infinita, pulita e contagiosa.
'Cerca bene
nella tua stanza...'
Occhi sulla padella in cui tostava il
bacon, bacchetta in mano con l'aria vigile di chi sta facendo
qualcosa che non le riesce particolarmente bene e la consapevolezza
di aver firmato la condanna a morte della colazione, quando
sentì
una testa morbida e arruffata appoggiarsi nell'incavo del suo punto
vita e due braccia piccole e paffute stringerla, con l'amore che
nessun uomo mai avrebbe potuto riservarle.
'E' inutile mamma,
ce l'ha lui la sciarpa e non me la vuole dare e io sono già
in
ritardo e...'
Quando voleva qualcoa, Fabian non tirava mai
fiato e Gideon era li, disteso sul divano a leggere i racconti di
Beda il Bardo senza degnarlo della più minima occhiata.
Un giorno
forse, qualcosa li avrebbe uniti fino all'eternità ma in
quel
momento sembravano quasi due estranei e le stringeva il cuore a
vederli litigare già così piccoli, senza motivo
alcuno.
Le bastò
piegare le gambe e abbassarsi per avere il volto del figlio spinto
con forza contro l'incavo del collo e il profumo del bagnoschiuma che
gli aveva regalato zia Muriel dritto nelle narici.
Ispirò a fondo
e riempì quella testa fulva di baci, prima di sussurrare
come la
migliore delle cospiratrici e la peggiore delle educatrici
all'orecchio del suo bambino.
'Vai a prendere quella di papà,
ma non sporcarla!!!'
Il grido di gioia che seguì quelle poche
parole, la gratificò della cucina piena di fumo, di Molly in
lacrime
e di qualsiasi altra sciagura che quella giornata avrebbe potuto
contenere.
Aveva dei figli meravigliosi in fondo, cosa poteva
volere di più?
Il
mio augurio fanfictionoso di buon anno!
Non è scritta appositamente per questo giorno, ma
è uno sprone a pubblicare, perché si sa quello
che si fa il primo dell'anno lo si fa tutto l'anno.
Fanfiction scritta ma non inviata, quindi pubblicata in anticipo [ e come lei quelle che seguiranno] per il contest Youth Memories, indetto dal « Collection of starlight », said Mr Fanfiction Contest, « since 01.06.08 »
Io
non so scrivere Fluff, chiariamoci xD
queste falsh che seuiranno compresa questa non rientravano per niente
per me nella trama del contest che voleva: attinenza alle canzoni,
fluff o romanticismo e ricordi. Penso più che tutto questo
sia Slice of life e non so, se è ciò che voleva
la giudice. Di fatto mi sono risparmiata il problema e pubblico
così.
Spero vi piaccia.