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Autore: xflammiepierce    03/01/2012    3 recensioni
“Rovini tutto quello che tocchi, Shaunee, e neanche te ne rendi conto!” le parole di Liam mi arrivarono dritte al cuore come una pugnalata. Ed era vero, aveva ragione.
“Non lo vedi il casino che hai fatto? A nessuno interessa più di te. E per quanto mi riguarda, neanche a me importa più di te.”
Ci si sentiva così quando il cuore si spezzava? Era questo l’effetto? Qualunque cosa fosse quello che provavo, mi stava rompendo, frantumando il mio corpo, la mia mente, e il mio cuore.
Genere: Comico, Commedia, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Shaunee

Life is good I can't complain
I mean I could but no one's listening
Your imagine overwhelms my brain
And it feels good
(Like Whoa - 78Violet)

 

Andate a scegliervi la vostra stanza, mentre noi tiriamo fuori qualche scatolone.”
Mio padre mi risvegliò dai miei stessi pensieri. Cinque minuti nella nuova casa, e già vorrei scappare. E’ troppo grande per me, troppo pulita, troppo nuova.  Salii riluttante le scale, insieme ai miei due fratelli gemelli e mia sorella maggiore. Nicholas e Matt avevano già trovato le loro stanze, all’inizio del corridoio, una di fronte all’altra.
Cher mi sorpassò di corsa urlandomi “chi dorme non piglia pesci!” e chiudendosi dentro una delle camere. Ne erano rimaste tre, e due erano per gli ospiti. Così, con una scelta accurata, entrai nella camera in fondo al corridoio, che a parere mio sembrava la più piccola. Le altre erano troppo grandi per me. Quando chiusi la porta e mi buttai sul letto, notai che sul soffitto c’era una cordicella che portava molto probabilmente alla soffitta. Bella scelta, Shaunee. Mi alzai sul letto e saltai il più possibile per afferrare la cordicella. Quella stanza era perfetta per me, nella soffitta avrei potuto mettere tutti i miei disegni e il cavalletto per dipingere, così non avrebbero dato fastidio a nessuno e soprattutto nessuno mi avrebbe disturbato mentre disegnavo. Dopo aver dato una sbirciata, richiusi la porticina e scesi dal letto per dirigermi fuori e prendere subito la mia roba, quella stanza aveva bisogno di una ripulita.

Stavo cercando dentro l’auto il mio scatolone con scritto “arte”, quando sentii qualcuno che tossiva dietro di me.
“Ti serve qualcosa?” dissi girandomi e guardando il ragazzo che mi stava fissando con un mezzo sorriso.  Lo scrutai per bene, era alto poco più di me, ben piazzato, i capelli un poco ricci che gli ricadevano sul lato destro del viso e degli occhi favolosi color nocciola.
“Sono il figlio del pastore, e vicino di casa. Volevo passare a darvi il benvenuto e portarvi questi.” Alzò la teglia che teneva in mano. “Sono appena usciti dal forno.”
Allungai la mano per prendere la teglia e l’avvicinai al naso per sentirne l’odore, o almeno per capire se fosse qualcosa con della droga o del veleno dentro. “biscotti alla vaniglia?”
“Esatto. Li ha fatti mia madre, adora la vaniglia.” Fece un sorrisetto compiaciuto da cocco di mamma.
“Beh, abbiamo una cosa in comune, tua madre ed io.” Presi la teglia e la misi dentro l’auto, “ringraziala da parte nostra, arrivederci.” Mi voltai bruscamente per ritornare alla mia ricerca.  Sentivo lo sguardo del ragazzo bruciarmi la nuca, era ancora lì e mi stava fissando.
“E’ vero quel tatuaggio?” molto probabilmente mi si era alzata la canottiera, facendo intravedere il tatuaggio che feci in compagnia del mio ormai ex migliore amico, e quel riccio l’aveva notato. L’aveva notato lui che mi aveva conosciuta da pochi minuti e no i miei genitori. Sorprendente.
“Sì.” Risposi senza girarmi a guardarlo e continuando a cercare lo scatolone.
“Perché ti sei tatuata delle ali bruciate?”
“Perché mi portano via la mia liberta.” Dissi indicando la casa, “i miei genitori.”
“E’ un bel tatuaggio.” Mi girai appoggiandomi al cofano dell’auto, il ragazzo stava sempre lì con la stessa espressione innocente e il mezzo sorriso.
“Grazie. L’ho disegnato io.” Feci spallucce e abbozzai un sorriso.
“Wow sei molto brava a disegnare, è davvero bello quel tatuaggio.” Alzò le sopracciglia in segno di stupore.
“Grazie ancora.” Risposi con un accenno d’imbarazzo. Mi girai di nuovo.
“E’ vero anche il piercing all’ombelico?” chiese dopo un po’
“Mi stai facendo la radiografia per caso?” Lui accennò una risatina prima di parlare.
“Sei solo.. curiosa, ecco tutto.” Non lo stavo vedendo, ma immaginai che avesse alzato le spalle.
Sbuffai silenziosamente “sì, è vero anche quello.”
“E i tuoi l’hanno visto?” mi girai di scatto, e ora aveva un sorriso malizioso e provocatorio.
“No, e non lo sapranno mai.” Lo minaccia, avvicinandomi a lui e guardandolo dritto negli occhi – la gente dice che i miei occhi sono in grado di raggelare il sangue alle persone.
Lui deglutì rumorosamente e abbassò la testa “Okay.”
Gli feci un sorriso finto e tornai alla ricerca dello scatolone.
“Trovato!” urlai trionfante, tirando fuori la mia bellissima scatola piena di pennelli, tempere e tutto l’occorrente per disegnare e dipingere. “Ho trovato quello che cercavo, quindi è meglio che torni in casa.” Presi la pila di biscotti, la misi sopra alla scatola e feci per andarmene, quando lui mi fermò con la sua voce.
“Comunque io mi chiamo Liam, Liam Payne. Piacere di averti conosciuto.” Mi girai un’ultima volta per rivedere il suo mezzo sorriso.
Piacere mio.” Abbozzai un sorriso e mi diressi verso casa.
“Ma non mi hai detto il tuo nome!” urlò Liam.
“Lo so.” ridacchiai mentre sbattevo la porta, lasciandolo solo in giardino.
E’ un tipo davvero interessante, direi. Ci sarà da divertirsi quest’anno.

 

 

Lily

Everybody needs somebody sometimes
Everybody needs somebody on their mind
So tell me what you want, girl,
I'll be there to hold you
'Cause everybody needs somebody sometimes.
(Sometimes - A Rocked To The Moon)

 

“Per l’ultima volta, Harry, quello non è il teorema di Euclide! E’ questo!” dissi indicando la pagina che riportava al teorema che stavo cercando di far entrare in testa ad Harry da almeno un’ora.
“E allora quello che ho scritto cos’è?” chiese lui facendo uno sguardo scolvolto.
“Ma non lo so, neanche esiste! E’ questo il teorema giusto. Ora, mettilo in pratica con questo problema.” Indicai uno dei problemi più facili che c’erano nella pagina degli esercizi, giusto per non farlo impazzire di più.

Dopo dieci minuti mi toccò il braccio per chiamarmi e dirmi che aveva finito e gli era riuscito.
“Bravo. Ora questo” ne indicai uno di media difficoltà, che per me era facilissimo. Lui sbuffò e ritornò al libro di geometria.
Ma perché avevo accettato di dare ripetizioni ad Harry? Semplice, perché sono stupida. E perché lui è amico di Zayn, e grazie a lui avrei più possibilità di parlargli di più, di conoscerlo meglio… se solo non fosse sempre con Jennifer.
“Fatto anche questo. Ora scelgo io il prossimo!” disse con aria trionfante.
“Va bene. Ma prendine uno che ha le tre tacche di difficoltà.”
“Ma perché?” replicò triste.
“Perché se continuerai a fare problemi facili non prenderai neanche una C al prossimo compito. La conosci la prof, mette sempre quelli più difficili. Tu scegline uno e io ti dico se va bene.” Harry girò pagina e scoppiò a ridere. “cosa c’è ora?” dissi sbuffando e chinandomi per vedere cosa gli stesse facendo ridere. Sbiancai di botto appena vidi che stava indicando la scritta Zayn con il cuore vicino e la frase “ so why can’t you see you belong with me?” della canzone di Taylor Swift. Diedi una botta in testa talmente forte ad Harry che lui urlò dal dolore e cadde dalla sedia. Chi ride ora?
Si rialzò e si mise seduto vicino a me, ma ben distante. “Lo sai che non ti noterà mai, vero?”
“Non sono affari tuoi, Harry.” dissi con aria di sfida. Ma fu come se lui non mi avesse sentito, e ripeté “Lo sai che non ti noterà mai, vero?”
Questa volta abbassai lo sguardo “Lo so.”
“E lo sai che ‘sta’ insieme a Jennifer, vero?”
“Non definirei molto ‘stare insieme’ il rapporto che ha con Jennifer. Sono scopamici, e lo sanno tutti.”
“Lei deve pur ringraziarlo per portare tutta quella gente alle sue feste..” iniziò Harry, ma io lo fermai con un gesto brusco della mano.
“Non mi importa, Harry. Quei due non stanno bene insieme, si usano a vicenda e non se ne accorgono neanche. Si stanno facendo del male da soli.”
“Beh, se sta bene a loro..”
Ricaccia indietro le lacrime e cercai di usare un tono di voce più duro possibile. “Jennifer sa che mi piace Zayn, e non mi ha mai chiesto se questa cosa andasse bene a me. Perché nessuno mi chiede mai niente!”
“Lily, sono suo cugino, la conosco. So che non te l’avrebbe mai chiesto perché poi tu avresti detto di no e lei si sarebbe sentita in colpa se avesse continuato a fare quello che sta facendo ora. Ma presto vedrai che la smetteranno di andare a letto insieme, fidati.”
“Come fai ad esserne così sicuro?” alzai di nuovo lo sguardo in cerca di un barlume di speranza negli occhi di Harry. C’era.
“Perché non sono fatti per stare insieme. Nessuno dei due sa cos’è realmente l’amore, si stanno solo divertendo.”
Feci un sospiro di sollievo e gli diedi una pacca sulla spalla. In fondo parlavamo realmente da poco tempo, io ero sempre stata quella che gli passava i compiti. “Grazie” dissi in un sussurro.
“Non c’è di che. Ora, voglio fare questo problema.” Indicò uno che aveva non tre, ma bensì quattro tacche di difficoltà.
“Wow, quattro tacche. Sei sicuro?” chiesi strabuzzando gli occhi sorpresa.
“Sì. I problemi difficili mi fanno stare più tempo con te.” Si girò sorridendomi, ed io ero sicura che il quel momento le mie guance stavano andando a fuoco. “Cioè, più tempo passo con te, più capisco tutta ‘sta roba di geometria.”
Annuii poco convinta e scoppiai a ridere “Sì, certo.  Dai, mettiamo al lavoro che tra mezz’ora ho danza.” Harry si fiondò a leggere il testo del problema mentre io continuai per qualche minuto a guardarlo mentre leggeva. Le sue labbra si aprivano a malapena quando parlava, eppure la sua voce era chiara e forte; e quando deglutiva si vedevano degli accenni delle sue fossette, costantemente presenti sul suo volto. Scossi la testa leggermente, e abbassai lo sguardo per vedere qualcosa di meno interessante di lui, e più interessante per lui: il  problema.

Saaalve a tutti! :D Ebbene sì, ho creato un'altra fan fiction e sono così felice che ho ancora l'ispirazione che avevo perso ultimamente! *-* Se mi conoscete già per la mia FF "please don't have somebody waiting on you", allora vi dico che quella FF finirà tra tre capitoli, o anche due. Voglio dedicarmi interamente a questa u.u Se non mi conoscete, allora spero che vi piacerà il mio modo di scrivere (e i miei errori/orrori lol). Fatemi sapere cosa ve ne pare di questo primo capitolo, ovviamente non ho parlato di tutto i personaggi, usciranno fuori capitolo per capitolo ;) Love ya all ♥ 
  
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