Ehilà!
Scusatemi per l’attesa, ma sapete le feste e gli studi ;D ma non
ho intenzione di lasciare questa storia. Ringrazio infinitamente le mie
due primi lettrici: Pluto90 e lolaweme, che mi hanno seguito fino a qui, :) e a CrazyV :D.
P.s.
Siccome non capisco perché la “font” non cambia
nonostante io usi Nvu o_o vi dico prima di leggere chi è che
racconta (cosa che non mi piace) D: mi dispiace, se qualcuno sa come
risolvere, mi fa un favore se mi risponde. Grazie.
The Proposal
Capitolo 2
(InuYasha)
Tutto mi aspettavo..ma non questo. Ancora una volta, il mio capo mi stupisce.
Magari lo puniva..con qualche sospensione tipo ai ragazzini di scuola, e invece no, lei schietta:
Libera il tuo ufficio.
Fredda
direi anche. Beh, è per questo che non oso tanto contraddirla
perché so di poter avere la stessa fine, aspettando fra due anni
di essere anch’io al suo stesso livello.
Ma tornando alla realtà…
-Naraku..libera il tuo ufficio.- rispose solamente Kagome.
L’interessato,
alzò la testa con uno sguardo..sconvolto; poi guardò me e
di nuovo lei e increspandosi le labbra –con ancora la bocca
aperta- quasi con difficoltà ad usare uno dei 5 sensi del nostro
corpo disse solo:
-P-Prego?-
-Ti ho chiesto mille volte di far andare Bankotsu da noi, e non l’hai fatto: Sei licenziato.-
Continuando
a guardarli, chiusi la porta di vetro dietro di me, per non far
insospettire nessuno, da come parla piano, sembra che vuole
–almeno- licenziarlo con dignità. Naraku nel frattempo,
riprendendo un po’ d’aria ricominciò a parlare.
-Te l’ho detto, è impossibile. Bankotsu Mercy non ha mai rilasciato un’intervista in vent’anni.- disse sicuro di sé. Ma prontamente ella rispose.
-È davvero buffo, perché gli ho appena parlato al telefono e ha detto di sì.-
Ahia. La strega ha tirato le arti magiche. Che farai?
-Scusami?-
-Non l’hai neanche chiamato. Vero?- domandò infastidita. E lo sarei anche io se un mio indipendente non fa il suo lavoro.
-Ma..!-
-Lo so, lo so. Bankotsu è un tipino difficile da trattare…per te.- e avvicinandosi verso di lui -Senti, ti do due mesi di tempo per trovarti un altro lavoro e poi dirai che sei stato tu ad andartene. Ok?- concluse sempre fredda ma tranquilla, non aspettando risposta uscendo –seguito da me- da quel ufficio ormai libero.
-Che sta facendo?- continuando a camminare
-Si muove..- rispondo osservando Naraku andare avanti e indietro -..Ha gli occhi in fuori.- finì non riuscendo più a vederlo.
-Non farlo Naraku..non farlo..- sussurrò..sapendo
cosa farà e infatti eccolo che spunta fuori nel corridoio e lei
non potendo fare nulla si girò per “compiacerlo”.
Sì, perché sa che tanto vincerà lei.
-SEI…UNA MALEDETTA..VIPERA!- e
subito tutti i colleghi alzarono lo sguardo spaventati e forse
sbalorditi(?) da quello che poteva succedere..perché mai nessuno
le aveva risposto così, nessuno aveva mai detto ciò che
pensavano tutti di lei e neanche quello che disse dopo.
-NON HAI IL DIRITTO DI LICENZIARMI!- e vendendo il suo ex capo tranquilla con indifferenza continuò -L’ho
capito il tuo “giochetto”, approfitti della storia di Mercy
solo per farti bella col consiglio di amministratore, perché TU
ti senti minacciata da ME!-
Ma
Kagome continuò a starsene zitta sorridendo; certo che lei sa
proprio come gestire le cose, e forse si sta anche divertendo, è
incredibile sembra la regina delle nevi.
-Sai cosa sei?! SEI UN MOSTRO!- secondo ahia. Meglio che mi sieda penso che il suo discorso sarà lungo.
-Naraku, smettila.- ma lui continuava
-Il
problema è soltanto uno, è che tu non hai uno straccio di
vita, fuori da questo ufficio; e pensi di poter trattare tutti noi,
come se fossimo i tuoi schiavi personali! Sai una cosa: provo una gran
compassione per te, perché lo vuoi sapere che cosa avrai sul tuo
letto di morte? Niente e nessuno.-
E finì. Davvero forte come frase. E Kagome prendendo aria cominciò subito a rispondergli.
-Ascolta con attenzione, Naraku, non ti ho licenziato perché mi sento minacciata.- E
subito Naraku fece la faccia di uno come “sì certo”
credendo di aver il coltello dalla parte del manico, ma, non si era
resa conto che ha perso prima ancora di poter aprir bocca in
quell’ufficio.
-No..Ti
ho licenziato perché sei pigro, inetto, incompetente e passi
più tempo a tradire tua moglie di quanto ne passi in ufficio; e
se dici un’altra parola, InuYasha ti sbatte fuori a calci nel
sedere Oke..!- -Sei..!- -Un’altra parola: e uscirai di qui con
una scorta armata. InuYasha ti riprenderà col telefonino e ti
sbatterà su quel sito internet..qual’era?- si rivolse poi a me sorridendo cattivante sapendo già la risposta -YouTube?- le
risposi sottointeso, anche perché sono stato proprio io a
cercare cose su Naraku dato che Kagome ne era così furiosa di
avere certi “incompetenti” come dice lei.
-Esatto. È questo che vuoi?- e Naraku fece la faccia di chi ha veramente perso (neanche nei miei sogni riuscirei a vedere il vero Naraku con quella faccia xD ma fate finta che lo sia!NdA)
-Come pensavo. Ora ho da fare.- e si girò verso la sua meta, e i colleghi tornarono ai loro posti, come se non fosse successo niente.
-Fai portare via quella vetrinetta e falla mettere nella sala riunioni.-
-Sarà fatto.-
-E nel weekend dovrai aiutarmi a correggere i suoi manoscritti-
-Questo weekend?-
-Ti crea problemi?- mi “chiese”come per dire “non mi interessa è un ordine”o “ti butto fuori se mi dici di sì, sai che ne sono capace”.
-No, è che..è il compleanno di mia nonna, compie novant’anni..dovevo andare..- ma già stava andando via non appena le dissi di no. -
..D’accordo..non ci andrò. In effetti mi stai salvando da
un weekend noiosissimo..ahnf..e grazie dell’ascolto.- finii
con ironia ma infastidito. Non la sopporto quando fa così, va
bene che licenzia in modo giusto, ma avere almeno rispetto per gli
altri, anche se non sono del suo stesso livello non vuol dire che io
valgo di meno!...Però, adesso come la mettiamo con i miei?
-.-‘’
Ogni
volta, da quando sono qui a New York, i miei non hanno fatto che
chiamarmi per tornare indietro, ma poi quando “capirono” (o
almeno mia madre) che era una cosa seria, pensai che avrebbero smesso, ma continuarono lo stesso
quando non tornavo neanche per le vacanze, anche perché non ce
n’era neanche una dove potevo almeno partire e tornare appena
in tempo, soprattutto poi se la strega ti lasciava dei compiti da
svolgere. Ma ormai non posso tirarmi indietro neanche stavolta. Presi
il telefono, pronto per dare ancora una volta cattive notizie ai miei.
Torno seduta nel mio ufficio. Uff..cavolo quel Naraku..ci mancava solo lui, qui nessuno mi capisce.
Mi
ha fatto davvero imbestialire. Cosa crede?! Che non lo sappia che non
avrò nessuno? O che tutti abbiano paura di me? Beh lo so. Ma
ripensandoci…oddio..vado verso il bagno, finché non mi
vedo allo specchio e noto le lacrime, pur sottili e lente a cadere ci
sono.- Maledizione…!!- e
mi asciugo con la carta del rotolo. Torno in ufficio e prendendo il set
di trucchi ritorno in bagno. Meglio darci una ritoccata. Ho pur sempre
la mia dignità e orgoglio. Quando uscii, fuori
dall’ufficio notavo il mio indipendente alquanto amareggiato.
Deve essere la sua famiglia, sembra che lo vogliano..mah, in fondo
è solo il compleanno di sua nonna.
-Sì..Mamma.
Lo so, lo so. Ok, senti, dille alla nonna che mi dispiace..Mamma..che
vuoi che ti dica..devo lavorare. No. Non è vero..NO!Senti..io
voglio quella promozione..lo so che papà è arrabbiato.- e vado verso di lui e vedendomi arrivare cambia discorso, come se non lo avessi sentito -Ma noi valutiamo tutte le proposte molto seriamente, le faremo..sapere al più presto possibile.- e posa il telefono -Parlavi con la famiglia?- gli dico a bruciapelo -Sì..- ormai scoperto -Hanno detto: licenziati?- -Ogni santo giorno- stavo per rispondere driiin (scusate i suoni)
ma squillò il telefono e subito rispose -Ufficio della signorina Kagome Higurashi..sì, ok..va bene.- chiude -Shikon e Hama vogliono vederla subito.- -Uhm..- Anf..mi chiedo cosa vorranno, speravo di tornare ai fatti miei…chissà che vorranno..-Ok, vieni a chiamarmi tra 10 minuti.- e così vado.-Ok.- so che sta pensando..”maledetta, non mi fai mai un favore”.
Passarono
quei 10 minuti, e andai verso l’ufficio dei miei superiori. Basta
non ce la faccio più, voglio sbrigarmi, finire questa giornata e
andare a casa!
Entro e chiudo la porta.
-Shikon, Hama.- salutai
-Kagome! Congratulazioni per l’intervista su Mercy, è fantastico…- si complimentò Shikon
-Grazie,grazie e grazie. Non vorrai darmi un altro aumento eh? ahah- risposi sorridendo e compiacendomi del mio lavoro, perché io amo il mio lavoro. Non come un certo pigrone.
-Kagome,
ricordi che eravamo d’accordo che non saresti andata alla fiera
del libro a Roma non potendo lasciare il Paese dal momento che non
avevi il visto…-
-Sì,Certo.- risposi subito, non sapevo cosa centrava questo discorso, e sono un po’ intimorita ma provo a non mostrarlo. -Ma tu ci sei andata lo stesso.- Già. -È vero. Stavamo per lasciare tutto alla Mondadori. Non avevo altra scelta.- dissi scherzando ma dicendo la verità.
Non di certo potevo lasciare così l’associazione.
-Al governo degli Stati Uniti non interessa chi pubblica al Colden Book e..-
-Abbiamo parlato con l’avvocato dell’immigrazione- continuò Hama
-Beh è fantastico. Allora siamo apposto, qual è il problema?-
-Kagome, purtroppo il visto ti è stato negato.-
Oh mio dio.
-E-e questo che vuol dire?- balbettai..
-Che sarai rimpatriata.- mi rispose con tristezza e forse anche pena, ma io non mollo, anzi sono sconcertata, devono spiegarmi
-Rimpatriata?- -Pare che ci fosse anche qualche documento non presentato in tempo.-
Ma..ma è assurdo! -Andiamo..Andiamo, non sono mica un’aliena immigrata, vengo dal Giappone, Santo cielo!- sdrammatizzo -Ci sarà pure..qualcosa che possiamo fare…no?-
-Possiamo ripresentare la domanda. Ma per il momento dovrai lasciare il Paese, almeno..per un anno.-
E qui davvero non ci vedo più..Che..COSA?!..calma Kagome..respira..
-Ookey..- ci sono! -Ok, non sarà l’ideale ma, posso gestire tutto da Tokyo..con le video-conferenze da internet…!-
-No.- disse subito Shikon
-Se vieni espulsa, purtroppo non potrai lavorare per un’azienda americana.- Seguì Hama. Ma vogliono buttarmi fuori? O_O
-Troveremo un modo. Nel frattempo affido il tuo lavoro a Naraku Spider.(che fantasia di merda xD NdA)- Concluse infine Shikon sorprendendomi.
-Naraku Spider? Quello che ho appena licenziato?-
-Serve un buon capo redattore, e lui è l’unico qui che abbia una certa esperienza.-
-Non
posso crederci..Shikon ti prego, non è poss..- -Kagome noi
vorremmo tanto che tu restassi. Se ci fosse un modo. Un modo qualunque
per sistemare questa faccenda ne saremmo felici.- -Ma non
c’è un modo che..- Toc
Toc continuo a forzare, perché diavolo non voglio andarmene di
qui. Per trovare un lavoro un buon equilibro..dio al solo pensiero di
quanto tempo..ma mi fermo finché non arriva quel mio impiegato
del “caffè”. Accidenti e adesso che vuole lui?
Note dell’autrice
Eh
sì, siamo alla resa dei conti xD eheh beh mi fermo qua
perché sono le 2.53 e dopo averlo riletto e riletto da giorni
chissà quante volte o-o sono un po’ stanca xD.
Com’è? Vi è piaciuto? Beh fatemi sapere xD
Bye alla prossima :D