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Autore: Whatadaph    03/01/2012    15 recensioni
« Ho visto tante persone che se ne andavano ».
« E mai nessuno è tornato indietro? »

Le persone se ne vanno ma lasciano sempre indietro qualcosa, anche solo un ricordo. Perciò rimpianti e tormenti, colpe ed errori, peccati, perdite. Due eroi, due amanti, un traditore, una madre.
I - Colpe (Albus) II - Rimpianti (Severus) III - Errori (Gellert)
IV - Peccati (Peter) V - Tormenti (Regulus) VI - Perdite (Andromeda)
I classificata al contest "Scrivimi una Drabble!" indetto da Freddy 16 e poi portato avanti da ValViols sul forum di EFP.
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Silente, Gellert Grindelwald, Peter Minus, Regulus Black, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Titolo: Non può che essere lo specchio.
Personaggi: Albus Silente, Andromeda Black, Gellert Grindelwald, Peter Minus, Severus Piton, Regulus Black
Rating: Giallo
Avvertimenti: Pure!Drabble, Raccolta
Genere: Angst, Introspettivo
Contoparole: 100 esatte per drabble
Prompt: « Ho visto tante persone che se ne andavano ».
« E mai nessuno è tornato indietro? »
NdA: con un prompt del genere, bisogna ammettere che le idee non mancavano. Ma poi ho pensato che le persone se ne vanno ma lasciano sempre indietro qualcosa, anche solo un ricordo. E mi è venuta in mente la frase di Tolkien che dice “La memoria non può appagare i desideri del cuore, essa è solo uno specchio”. Perciò rimpianti e tormenti, colpe ed errori, peccati, perdite. Due eroi, due amanti, un traditore, una madre.


Non può che essere lo specchio


« Ho visto tante persone che se ne andavano ».

« E mai nessuno è tornato indietro? »


I - Colpe (Albus)

La memoria non può essere che lo specchio delle tue colpe, Albus. Fulgidi fili di ricordi che la Bacchetta di Sambuco estrae dalla tua mente e tiene sospesi finché non si spezzano, mescolandosi al turbine di reminescenze che vorticano nel Pensatoio. Ma la memoria è solo un’impronta, Albus, solo uno specchio. Non riporta indietro chi se n’è andato.
Il riflesso del volto di Ariana si leva dal vortice di immagini, tristemente immateriale, prima di essere catturato ancora da quel fiume in piena.

C’è un’incisione. Il cuore batte furiosamente, mentre giri per tre volte quell’anello maledetto. Nulla vedi, senti solo bruciare.

II - Rimpianti (Severus)

La memoria non può essere che lo specchio dei tuoi rimpianti, Severus. Lily aveva labbra rosee che non hai mai baciato – e che avresti potuto baciare. Lily aveva un cuore che non hai più sentito battere – e che forse avresti potuto salvare. Lily aveva un corpo sinuoso – che hai visto riverso a terra. Lily era la donna che amavi – e che adesso dov’è?

Guardi la chioma della ragazza Weasley, gli occhi verdi del figlio di Lily. Ti ritrovi a pensare che se avessero una figlia forse somiglierebbe a lei.
… ma questo non la riporterebbe indietro.

III - Errori (Gellert)

La memoria non può essere che lo specchio dei tuoi errori, Gellert. Perché hai preso qualche buca, percorrendo il tuo sentiero, qualche radice sporgente. Sei inciampato, vecchio, hai sbattuto il naso – anche se a portarne i segni è Albus, dicono. Sei inciampato e caduto – forse il Bene Superiore aveva qualche falla, dopotutto.

Il ragno sale sul muro di pietra, tessendo la sua tela. Un passo dopo l’altro delle sue otto lunghe zampe, sulle pareti di Nurmengard dà vita alla sua opera d’arte – sembra una beffa, no? Albus vive ancora, ma non tornerà mai indietro. Mai da te.

IV - Peccati (Peter)

La memoria non può essere che lo specchio dei tuoi peccati, Peter. Sei cattivo, Codaliscia, proprio come i malvagi dei libri di fiabe che tua madre ti leggeva da bambino – che avresti voluto sconfiggere. Sei un patetico codardo, un viscido traditore – persino Greyback ti disprezza.

« Mi vuoi uccidere, Codaliscia? Dopo che ti ho salvato la vita? Sei in debito con me! »
La tua mano lascia il collo del figlio di James, non sai bene come. Le dita abbandonano la stretta sulla sua gola, si serrano attorno alla tua.
Ti sei fatto giustizia da solo, alla fine.

V - Tormenti (Regulus)

La memoria non può essere che lo specchio dei tuoi tormenti, Regulus. Il logorio interiore, quel dibattito furibondo fra il bene il male, il buio e la luce – eterna lotta. Fra Sirius e i tuoi genitori, Grifondoro e Serpeverde, giusto o sbagliato... al punto che tutto diventa confuso, il confine appare sfocato, la linea fra la vita e la morte sempre più sottile. Stai impazzendo, eh? Regulus, stai diventando matto. Diamine, Regulus, cosa devi fare?

E poi tutto diventa improvvisamente nitido, Regulus. La tua vista si schiarisce e finalmente riesci a vedere. Quella pozione, ragazzo... quella pozione, bevila tutta.

VI - Perdite (Andromeda)

La memoria non può essere che lo specchio delle tue perdite, Andromeda. Perché c’è chi esce di casa e poi non torna più. C’è chi ha perso di meno, in questa guerra, e chi ha perso di più. Tu hai perso ogni cosa. Le persone a cui tenevi...  sono tutte scivolate via dalle tue dita come acqua limpida, lasciandoti a stento il tempo di dir loro quanto le amavi. Cosa farai, Andromeda? Cosa farai adesso?

Teddy gorgoglia sul suo seggiolone. Guardi il tuo piccolo, e pensi che qualcosa in fondo ti è rimasto. Qualcuno da consolare... qualcuno che ti consolerà.
   
 
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