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Autore: _Pandora_    03/01/2012    7 recensioni
-“Oh Blader che mi avete sconfitto, io vi condanno! Da questo momento in poi voi non sarete più gli stessi! Non verrete più elogiati per la vostra bravura, perché se rivelerete chi siete ai vostri Fan, non sarete creduti e cadrete nelle Tenebre!”- recitò ad alta voce. Poi dopo pochi istanti di silenzio concluse –eh sì, è proprio una maledizione-
-lo sapevo!- esclamò Chao-Xin.
-certo anche voi, andare a rompere le scatole ad una strega… ve la siete cercata-
-proprio perché era una strega andava sconfitta subito- disse Tsubasa.
Gli occhi di Atena si illuminarono –eh sì, hai proprio ragione- disse cercando di non sbavare.
-allora, ci aiuterai?- domandò Nile scansando tsubasa da davanti agli occhi di Atena per farla riprendere.
Lei corrucciò le sopracciglia –ehm… fammi pensare… no- rispose sorridendo tranquilla.
Genere: Comico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Gender Bender, Tematiche delicate, Violenza
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Eccomi di nuovo qui con una nuova Fanfiction di Beyblade!
Questa volta è incentrata sulla serie Metal Masters, però i personaggi hanno subito qualche "piccolo" cambiamento... Non voglio fare Spoiler quindi vi mando direttamente alla lettura u_u
Spero vi piaccia ; )


*@*BeyBlade Metal Masters*@*

Change!

Cap. 1: La Trasformazione

Erano tutti lì, i blader più forti del mondo. C’erano Ginka, Masamune, Tsubasa, Yu, DaShan,
Chao-Xin, Kyoya e Nile; mancava solo Ryuga all’appello.
Al suo posto era presente Madoka che trafficava con il suo computer mentre i blader combattevano contro una donna che diceva di essere una strega e voleva far sprofondare il mondo nel caos.
Il bey di Ginka, dopo un meraviglioso gioco di squadra, fulmineo, andò a colpire quello dell’avversaria riducendolo in mille pezzi.
La donna guardò esterrefatta i frammenti del suo bey.
-Non è possibile: mi hai sconfitta- disse cadendo in ginocchio –Nessuno ci era mai riuscito finora-
-c’è sempre una prima volta- disse Ginka sorridendo –ma non abbatterti: allenandoti diventerai molto più forte e potremo sfidarci ancora-
-e come? le hai distrutto il bey- disse Tsubasa con una gocciolina che gli scendeva lungo la guancia.
-ah, già… Vuol dire che se ne comprerà un altro eh eh eh- disse Ginka sorridendo in difficoltà.
-è tutta colpa tua- disse la donna in un sussurro, e tutti i presenti spostarono lo sguardo su di lei.
Con uno scatto alzò le braccia al cielo –Oh Blader che mi avete sconfitto, io vi condanno! Da questo momento in poi voi non sarete più gli stessi! Non verrete più elogiati per la vostra bravura, perché se rivelerete chi siete ai vostri Fan, non sarete creduti e cadrete nelle Tenebre! Buahahahahah!!!!!!- le braccia divennero scheletriche e infine la donna si dissolse in polvere; Il suo mantello venne portato via dal vento assieme alle ceneri.
Silenzio.
-ma c-che cos’era q-quella?- domandò Masamune al sicuro dietro alle spalle di Ginka che osservava la stoffa allontanarsi.
Quest’ultimo deglutì –e-era davvero u-una strega?-
Silenzio, di nuovo.
-che ne dite di fare come se nulla fosse successo?- domandò Yu indietreggiando intimorito.
Madoka sorrise agitata –sì, forse è meglio-
Tutti annuirono all’unisono, con il cuore che batteva a mille per ciò che avevano visto.
Poi si voltarono e corsero via, lontano da quella scogliera sulla quale era appena avvenuto il fatto.
 
Mattina.
Il sole splendeva nel cielo e gli uccellini cinguettavano felici sugli alberi.
Ginka si svegliò di soprassalto, tutto sudato.
Si guardò intorno e sospirò di sollievo –per fortuna era solo un incubo. Quella donna mi ha davvero inquietato- disse alzandosi in piedi. La sua voce era diversa: eccentrica ma anche un po’ mielosa –forse è il caso che mi faccio una doccia-
Detto questo si chiuse in bagno, ma non appena si trovò di fronte allo specchio…
-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!-
Gridò talmente tanto forte che si sentì pure in Cina.
I poveracci che stavano dormendo nello stesso albergo di Ginka caddero dal letto, primo fra tutti Masamune che condivideva la stanza con lui.
-Ginka dannazione! Cosa ti strilli a quest’ora del mattino!- esclamò sedendosi sul letto mentre si stropicciava gli occhi.
Ginka sfondò la porta del bagno con un calcio, troppo agitata per aprirla normalmente.
-Masamune!-
Masamune spalancò gli occhi –Chi sei tu? La sorella gemella di Ginka?-
Davanti ai suoi occhi c’era una ragazzina della sua età dai lunghi capelli rossi un po’ ribelli bloccati da una fascia blu cielo e dagli occhi color miele; indossava una maglietta a mezze maniche bianca e dei pantaloni di una taglia troppo grande per lei, camminava scalza e sul naso aveva un cerotto.
-Tu sei Masamune?- domandò in risposta Ginka.
Seduta sul letto c’era una ragazzina dai capelli neri lunghi fino alle spalle con una frangetta disordinata bianca e un buffissimo ciuffo rosso, e gli occhi tra il porpora e il marrone scuro; Indossava dei pantaloni larghi marroncini con decori blu, molto larghi, e una magliettina arancione leggera.
Quest’ultima la guardò strano –chi altri dovrei essere?-
Ginka tornò in bagno, prese lo specchio dalla parete e lo portò a Masamune.
Lei si guardò e…
-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!-
Nella stanza a fianco Tsubasa sbadigliò sonoramente –ma si può sapere che succede?- domandò mentre si alzava in piedi.
-n-non ci credo- disse Masamune cadendo in ginocchio e tastandosi tutto il corpo –i-io sono…-
Ginka scosse il capo sedendosi accanto a lei –no, Noi siamo…-
 Pochi attimi di silenzio per poi gridare in coro -… delle Ragazze!?-
La porta si aprì di scatto –Ginka, tutto ok!?-
Ad aprire era stata una ragazza dai capelli molto bizzarri di due colori, arancione e marrone, lunghi fino al fondoschiena e dagli occhi color smeraldo; indossava un completo verde orientale, probabilmente egiziano.
A giudicare dalla pelle abbronzata e dai segni sotto gli occhi non poteva che essere una persona:
-Nile!?- esclamarono in coro Ginka e Masamune ancora sconvolti.
Lei le guardò un attimo –e voi chi siete?-
Nile venne scansata brutalmente –spostati ragazzina- disse la voce seria e dura di una ragazza dai ribelli capelli verdi molto lunghi e gli occhi zaffiro con sotto due cicatrici a forma di croci; indossava dei pantaloni beige e una maglietta strappata che lasciava la pancia scoperta.
-eh? Ragazzina!? Kyoya ma ti…!-
Silenzio.
Nile spalancò gli occhi incredula –Kyoya?-
Kyoya si voltò –sì, ci conoscia…?- ma anche a lei le parole morirono in gola.
Le due rimasero a fissarsi mentre Ginka e Masamune sconvolte si guardavano allo specchio.
Nello stesso istante Nile e Kyoya si dissero –tu sei… una Femmina?-
Le 4 presenti nella stanza deglutirono e si guardarono tra di loro incredule.
-ma che sta succedendo!?- gridò Masamune in preda all’ansia.
-qui c’è decisamente qualcosa che non va!- esclamò Ginka agitandosi.
Nile e Kyoya invece non avevano neppure la forza di parlare, tanto erano sconcertate.
Sull’uscio della porta comparve una figura snella e seducente: era una ragazza dai lunghi capelli argentei con buffi ciuffi ai lati, e gli occhi dorati; indossava una giacchetta marrone con i bordi lilla, leggermente stretta, e dei pantaloni bianco sporco –ragazzi, si può sapere cosa avete da urlare?-
Tutte si voltarono e la fissarono sconcertate.
-T-Tsubasa?- dissero in coro.
La ragazza li guardò storto, poi si stropicciò gli occhi –vuoi vedere che sto ancora dormendo?- disse a sé stessa ad alta voce.
-forse lei… cioè Tsubasa ha ragione; forse è solo un sogno!- esclamò Masamune.
-dammi un pizzicotto presto!- lo incitò Ginka, ma prima che Masamune potesse darglielo un sonoro “Aio” echeggiò nella stanza.
-Kyoya, lasciami la guancia per favore- biascicò Nile dolorante.
La “Leonessa” sospirò –no, non è un sogno-
-Ma non è possibile!- esclamò Ginka alzandosi in piedi.
-Gin-gin, tutto bene?!- una ragazzina arrivò correndo ma involontariamente andò a sbattere contro Tsubasa. Aveva i capelli arancione chiaro corti e gli occhi verde prato, e indossava un completo bianco panna con le estremità celesti.
Tsubasa si voltò –tutto a posto?- domandò premurosa mettendosi in ginocchio accanto a lei.
Yu annuì –sì, grazie Tsuba…?-
-che c’è?- le domandò Tsubasa.
-sei Tsubasa?-
Lei annuì –tu invece chi sei?-
-sono Yu-
Silenzio.
Tsubasa si alzò in piedi e scosse il capo portandosi una mano alla testa –deve essere per forza un sogno- concluse.
Kyoya stava per dare di nuovo un pizzicotto a Nile ma lei le bloccò la mano.
-non ci provare, hai già visto che non è un sogno- disse guardandola storta.
-Ma allora perché siamo delle Ragazze!?-
Tsubasa e Yu si voltarono verso di loro –siamo delle Ragazze!?-
-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!-
-non di nuovo- sospirò Tsubasa chiudendo gli occhi.
Due stanze accanto, in una matrimoniale, era avvenuto qualcosa di sconvolgente.
Una ragazza dai lunghi capelli marroni con ciocche ai lati bionde e gli occhi verdi si trovava con le spalle contro il muro; alla parete opposta c’era un’altra ragazza della stessa età con i capelli corti castani e gli occhi color cielo.
-chi diavolo sei tu!?- esclamò DaShan non riconoscendo il compagno di squadra.
-veramente questa domanda te la devo fare io- disse Chao-Xin –comunque se proprio ci tenevi a passare la notte con me potevi dirmelo, non c’era bisogno di infilarti nel letto di nascosto. Se ti avesse beccato DaShan avresti passato un sacco di guai-
-ma che dici!?- esclamò DaShan.
La porta si aprì di scatto –ragazzi!- disse Ginka irrompendo, seguito dalle altre ragazze.
-wow, quante belle visite oggi- disse Chao-Xin  avvicinandosi al gruppetto.
-e quella chi è?- domandò Yu a bassa voce.
-Chao-Xin?- azzardò Tsubasa.
-Ginka!?- esclamò invece DaShan riconoscendo la fascia con il disegno di Pegasus che portava sempre con sé il ragazzo.
Chao-Xin la guardò storto –come sarebbe a dire Ginka!? Non vedi che è una ragazza?-
-sono molto confusa…- disse Yu portando le mani alla testa, poi corrucciò le sopracciglia -ho detto confusA!?- esclamò.
-state un attimo zitti tutti!- esclamò Nile lanciando delle occhiatacce a Kyoya per controllare che non volesse fargli niente.
Tutti spostarono lo sguardo su di lei, che disse indicando ciascuno –Tu sei DaShan, tu sei Chao-Xin, tu sei Ginka, tu sei Masamune, tu sei Tsubasa, tu sei Yu e tu se Kyoya… e io sono Nile, giusto?-
Tutte annuirono, le cinesi con meno vigore visto che erano un po’ indietro rispetto alle altre.
-E siamo delle ragazze- disse.
Silenzio.
Poi il caos.
Ginka e Masamune iniziarono a correre per la stanza in preda al panico, gridando in coro –non è possibile! Non può essere vero!-
-sono una ragazza…- disse DaShan guardandosi stupito. Chao-Xin le si fece vicina –consolati: sei davvero carina-
Una mossa di Kung-Fu la sbatté contro il muro e la fece tacere.
-Tsubasa, cosa faremo ora!?- domandò Yu agitato guardandola.
-non so che dirti- rispose lei –prima di tutto dobbiamo sapere cosa è successo, da cosa dipende questo cambiamento-
-giù le mani Kyoya!- esclamò Nile mentre teneva bloccate le braccia della ragazza.
-che stupidaggini dici Nile!- esclamò lei.
-la pura verità!- rispose.
-ma tutto questo è impossibile!- esclamò Kyoya –non può che essere un incubo!-
-non è un incubo! Smettila di attaccarmi!- gridò Nile cercando di resistere alla spropositata forza della “Leonessa” che la buttò per terra e le saltò sopra.
-SILENZIOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!-
Il caos si interruppe, e sull’uscio della porta comparve colei che aveva dato tale comando: Madoka.
-si può sapere cosa state combinando ragazzi? O forse dovrei dire ragazze- disse poi in difficoltà guardandole.
-veramente noi…- si stava per giustificare Ginka, ma Madoka lo interruppe –ora mi spiegate tutto. Prima però sarebbe il caso che vi diate una sistemata, non vi pare? Siete praticamente in Deshabillé…- disse arrossendo e voltandosi leggermente.
I ragazzi, ora ragazze, si guardarono: Ginka e Masamune nella loro sfrenata corsa si erano perse i pantaloni e rischiavano di dire addio anche alle mutande; la maglia di Da Shan stava lentamente calando lasciando intravedere parte del petto; i pantaloni di Chao-Xin erano aderenti e delineavano le sue curve; mentre Nile veniva attaccato da Kyoya, la sua maglia si era strappata; quella di Kyoya invece, che lasciava la pancia scoperta, ora rischiava di far vedere anche qualcos’altro; al contrario di tutte le altre che erano larghe, la canottiera di Tsubasa risultava molto stretta e metteva in evidenza il seno prosperoso; l’unica che non aveva problemi era Yu, i cui vestiti le calzavano a pennello come al solito.
Le Blader arrossirono vistosamente.
-vi aspetto in camera mia- disse Madoka rossa in viso uscendo dalla stanza e chiudendosi la porta alle spalle.
 
Era da una mezz’ora ormai che ragionavano su ciò che poteva aver causato il loro “cambiamento”.
-non so che dirvi ragazzi, la vostra “trasformazione” è un vero mistero- disse Madoka sdraiandosi sul letto.
-ci sarà pure un modo per tornare normali!- esclamò Ginka dal bagno mentre si sistemava la fascia sui capelli guardandosi allo specchio.
-di sicuro c’è- disse Tsubasa sollevando per un attimo il morale di tutte –però prima dobbiamo capire come abbiamo fatto a diventare… ragazze-
-guardate il lato positivo, siamo davvero belle- disse Chao-Xin ammirandosi.
Di nuovo una mossa di Kung-Fu le tappò la bocca.
Madoka sospirò - Chao-Xin smettila di fare simili affermazioni, e tu DaShan evita di usare il
Kung-Fu quando indossi dei vestiti così larghi-
DaShan arrossì e si rimise a sedere mentre si sistemava la maglia.
-deve essere stato qualcosa abbiamo fatto Tutti Insieme- disse Masamune ragionandoci su.
-scusate- Nile cercò di richiamare l’attenzione ma nessuno gli diede corda.
-non mi pare che abbiamo fatto qualcosa tutti insieme- disse Yu sospirando triste.
Kyoya corrucciò la fronte –accidenti, non mi viene in mente nulla-
-ragazze- di nuovo Nile tentò di parlare ma non venne ascoltata.
-accidenti ragazzi, cioè ragazze, mi state confondendo >.<- esclamò Madoka.
Ginka uscì dal bagno –scusaci Madoka, ma fra noi tu sei quella più intelligente- disse.
Subito parecchi sguardi contrari si posarono su di lei.
-stai insinuando che io non ho cervello?- domandò Chao-Xin.
-Gin-gin non è vero!- gridò Yu.
Nile perse la pazienza -Insomma mi fate parlare!-
Silenzio.
-dì pure Nile- acconsentì Tsubasa.
-quando abbiamo sconfitto la ‘strega’ eravamo tutti insieme, giusto?-
Silenzio.
Tutti fissarono Nile che deglutì intimorita.
Masamune lo prese per le spalle e lo scrollò violentemente –perché non l’hai detto subito!-
-grr…- fu la risposta di Nile che la indusse a lasciarla.
-sì, però in quell’occasione c’ero anche io- disse Madoka.
A quel punto intervenne DaShan –però tu sei già una ragazza-
-che c’entra, potevo diventare un ragazzo no?-
-perché non ne parliamo con il direttore?- propose Tsubasa e Ginka annuì –forse è la cosa migliore da fare-
 
Silenzio.
Hikaru e il padre di Ginka guardavano lo schermo stupiti.
-bhè, che avete da guardare?- domandò Chao-Xin scocciata.
Hikaru sorrise –complimenti Tsubasa, sei davvero una bella ragazza-
-non scherzare Hikaru!- rispose lei irritata.
La ex-blader scosse il capo –non scherzo, dico sul serio-
-Hikaru!- questa volta oltre ad alzare il tono di voce arrossì.
Phoenix fissò Ginka per almeno 5 minuti buoni, poi sorrise –mi fa piacere vedere che ti curi molto Ginka e accetto il tuo modo di essere, però come dire… preferivo quando eri un ragazzo. Non ho nulla contro le ragazze, però ci avevo fatto l’abitudine a vederti in quel modo-
Una vena pulsò sulla fronte di Ginka.
Phoenix continuò –aspetta!- sembrò avere una brillante deduzione –a meno che… tu sei sempre stato una ragazza!-
Eh no, questo non doveva dirlo.
Ginka digrignò i denti scocciato –stai zitto papà!!!!!- gridò arrabbiata mentre Kyoya le impediva di spaccare il computer a suon di testate.
Si ristabilì la calma.
-mi sembra evidente che avete un problema- disse Phoenix.
-ha parlato signor ovvio- biascicò Masamune guadagnandosi un’occhiataccia.
-si può sapere come avete fatto… a ridurvi così?- domandò Hikaru guardandoli stupita.
-non lo sappiamo, però l’unica cosa che abbiamo fatto tutti insieme è stata un combattimento contro una Blader che diceva di essere una strega- disse DaShan scansando Ginka da davanti al monitor.
Phoenix intervenne –un combattimento contro una strega?-
Nile annuì.
-e ovviamente l’abbiamo sconfitta- disse Kyoya.
Tsubasa distolse un attimo lo sguardo per riflettere, poi disse –ora che ci penso… prima di scomparire ha detto qualcosa, però non mi ricordo cosa…-
-sì, hai ragione! Era davvero arrabbiata!- aggiunse Yu.
-ma certo!- esclamò Madoka.
Iniziò a trafficare con il computer e per un attimo interruppe la discussione con il direttore e Hikaru, dopo un po’ si ristabilì il contatto.
-che succede Madoka?- domandò il direttore.
-vi ho inviato il filmato dello scontro contro la ‘strega’- disse sorridendo.
Ginka l’abbracciò ad dietro le spalle –grande Madoka! Sei sempre la migliore!-
La ragazza arrossì visibilmente ma non disse nulla, troppo imbarazzata ma felice per farlo; e altre occhiatacce andarono a colpire il povero Ginka.
Phoenix e Hikaru osservarono il video con attenzione, stupendosi dell’insolito finale.
- sembra quasi una maledizione…- disse Hikaru.
Phoenix annuì –già, però se è così io non posso fare nulla-
Le ragazze si attaccarono allo schermo con facce contrariate –come no!?-
-mi dispiace ma io di queste cose non me ne intendo-
-ma papà…!- l’uomo lo interruppe –contattatemi non appena avrete altre informazioni-
Detto questo la connessione saltò.
-insomma se ne è lavato le mani- disse Chao-Xin.
Nile sbuffò sonoramente, invece sulla testa di Masamune sembrava essere comparsa una lampadina.
-dì un po’ Madoka- disse all’improvviso –che fine ha fatto Atena? È da un po’ che non la vedo…-
-come, non lo sai?-
Masamune scosse il capo in segno di diniego mentre tutti lo guardavano curiosi di sapere il perché di quella domanda.
-è andata ad allenarsi sulla montagna; perché me lo chiedi?-
Masamune sorrise –mi sembra ovvio: perché se qui c’è qualcuno che se ne intendo di magia e mistero… quella è lei-
E sulla testa di tutte le presenti si accesero numerose lampadine.
Senza pensarci due volte si diedero una sistemata e via! verso la montagna.
Dopo molto scalare iniziarono i lamenti.
-accidenti, con questo corpo non sono abituata a eccessivo sforzo fisico- si lamentò Masamune e Yu gli lanciò un’occhiataccia storta –veramente neanche prima eri abituato allo sforzo fisico- disse con la goccia.
DaShan invece sorrise –tranquilli, siamo quasi arrivati-
-per te è facile parlare- disse Madoka –questo è praticamente il tuo tragitto Casa-Negozi -
Tempo un quarto d’ora ed erano arrivati in cima.
Superarono alla svelta un boschetto e infine… eccola là, comodamente seduta su una roccia a meditare, un ragazza dai capelli color indaco (legati in una lunga treccia) e dagli occhi di un insolito lilla con sfumature rosa e celesti: Atena.
Lei percepì subito la loro presenza e saltò in piedi agilmente.
Si voltò verso di loro e iniziò a corrergli incontro sorridendo.
-ero certa che saresti venuto a farmi visita Tsuba…-
Stop. Il tempo di Atena si fermò all’istante.
Squadrò una ad una le figure che aveva di fronte e dopo…
Shock
  
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