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Autore: shesproudofdemi    03/01/2012    8 recensioni
Helen è succube del lavoro del padre, ora si trova a Londra. All'inizio odierà questo ennesimo trasferimento, come tutti del resto, ma le succederanno cose mai accadute prima ed è per questo che cambierà totalmente idea.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CHAPTER ONE.




Ho sempre odiato fare le valigie, sempre.
E' come in una di quelle ff che amo leggere, la protagonista si trova sempre a viaggiare da una parte all'altra; causa: il lavoro del padre.
«Tesoro, sei pronta?» sentivo la voce di mio padre urlare dal piano di sotto.
«Sì, papà, cinque minuti e sono giù.»
Controllavo le ultime cose. "I-pod, cellulare, portatile, libri da leggere, riviste, album da foto.. ok, posso scendere" mi dissi.
Portavo il trolley con la mano destra e la mia borsa con la sinistra.
Iniziai a scendere le scale, non volevo farlo, soprattutto ora che sapevo di doverlo fare per l'ultima volta in quella casa.
"Perché non faccio in tempo a crearmi degli amici, che subito devo andarmene? Perché non posso avere una vita come le ragazze della mia età?" continuavo a ripetermi.
Arrivai alla porta d'ingresso, che per me quella volta era d'uscita. La chiusi lentamente, quasi per non sentire il rumore. La guardai dall'esterno per l'ultima volta e salii in macchina con papà, che sorrideva, cosa che io, soprattutto ora, non riuscivo a fare.
«Eccomi.» gli dissi fredda. «Oh, eccoti! Finalmente!» mi rispose. Voleva fare il simpatico, ma non ci riusciva per niente, no.
«Papà, non è giornata. Premi quell'acceleratore e andiamo via, per favore. Grazie.» non gli diedi nemmeno il tempo di rispondere, che mi infilai le cuffie dell'i-pod nelle orecchie e premetti play. La canzone dei The Calling partì, Wherever you will go.
"Perfetta per piangere, eh!" pensai. E così fu. Piansi per la mezz'ora che ci voleva per arrivare all'aeroporto. Alzai il volume per non sentire i miei singhiozzi o papà.
Non piangevo per i miei amici che stavo lasciando, anche perché non lo erano per me; piangevo perché non ce la facevo più a spostarmi in continuazione da una parte all'altra, piangevo perché avrei voluto avere qui con me mia mamma Judith e mio fratello Jake, morti cinque anni fa in un incidente stradale. Ma ora mi presento, giusto perché cerco di pensare il meno possibile alla mia vita schifosa.
Sono Helen, ho diciott'anni e sono nata nel North Carolina. Sono una ragazza molto semplice e.. no, non mi sono mai innamorata. Ho avuto dei ragazzi, certo, ma erano delle cotte passeggere. Mi hanno sempre detto di essere una bella ragazza, non ci ho mai creduto però. Non ho mai avuto una migliore amica, la mia era la mamma e ora non c'è nemmeno più lei. Infatti ho imparato una cosa dalla vita: tutti se ne vanno, ti lasciano e devi fare finta che non ti importi niente; va sempre così.
Mi asciugai le lacrime.
Passò mezz'ora e appena arrivammo all'aeroporto, io e papà, non dovemmo aspettare molto per l'aereo, era davvero puntuale. "Oh, una cosa positiva in questa giornata!" pensai.
Prendemmo posto.
«Allacciarsi le cinture di sicurezza, prego.» disse una voce. Era l'hostess.
Ubbidii e stavolta preferivo guardare fuori dal finestrino, piuttosto che ascoltare il mio i-pod.
Ma fui interrotta dall'uomo odioso al mio fianco: mio padre.
«Si può sapere che ti prende, eh? E' da stamattina che hai il muso lungo.»
Era incredibile. Non mi capiva mai.
«Che mi prende?! Papà, hai anche il coraggio di chiedermelo?» sospirai, poi proseguii.
«Mi stai sbattendo da una parte all'altra e da quando la mamma e Jake non ci sono più l'unica cosa che ti interessa è il tuo benedetto lavoro. Non ci pensi a me, eh? Non ci pensi che non ho il tempo di affezionarmi a delle persone, che subito me ne devo andare in un'altra città?»
Silenzio.
"Lo sapevo" mi dissi. "Non ha niente da dirmi, come al solito."
«E ora aspettiamo che passino velocemente queste due ore di volo.» dissi scocciata.
Adesso pensavo solo alla nuova vita che mi aspettava; lì, a Londra.

______________________

Holaaa! (?)
Questa non è la mia prima ff, ma la prima che ho intenzione di finire. Le altre le ho lasciate perdere dal quarto-quinto capitolo per mancanza di tempo, di ispirazione e di lettori, ma stavolta voglio impegnarmi.
Spero vi piaccia e.. che dire, buona lettura! :3
P.s: sono @shesproudofdemi su Twitter quindi per qualsiasi cosa riguardante questa ff, menzionatemi. Grazie! Mi farebbero taaaanto piacere anche le recensioni, eh, ma sì, un passo alla volta uù #muchlove.

  
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