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Autore: malikbubs    03/01/2012    4 recensioni
"Sono un hater perchè non vuoi capirlo, Zayn?"
Era immobile, davanti a me. Forse paralizzata dalle sue stesse parole.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Aveva dei tagli sul polso.
Probabilmente aveva un gatto che quella mattina l'aveva graffiata.
O un cane.
Oppure erano solo un effetto ottico dovuto a quella luce del cazzo che avevamo in classe.
Oppure...
Stavo cercando di disintegrare quel pensiero
Non dovevo pensarci
forse
era più forte di me
ha tentato
il pensiero tornava
il sucidio. Quella frase prese vita dentro me riuscendosi a collegare anche in mezzo a tutti quei pensieri che s'agitavano lungo la "timeline" del mio cervello.
E all'improvviso, il vuoto.
Solo una frase rimaneva a lampeggiare come una scritta al neon che funziona male: forse ha tentato il suicidio.
Anche se solo avessi provato a chiedergli cosa avesse fatto, non avrei mai ricevuto una risposta degna di essere chiamata tale.
Tentai ugualmente.
"Che hai fatto al polso?"
I suo occhi grigi diventarono bianchi. La guance persero quel poco colore che avevano e mi parve di vedere la sua testa aprirsi in due e i suoi pensieri volare leggeri per poi cadere a terra e rompersi.
"Non. Sono. Affari. Tuoi."
Traduzione: sto morendo dalla voglia di dirtelo, ma non ti conosco e ti odio.
"Ok, ok. Me ne farò una ragione. Scusa se mi preoccupo."
Rise.
"Non mi servono le tue attenzioni, grazie. E non mi serve nemmeno che tu mi rivolga la parola. Io, se ancora non l'hai ben capito, non ti sopporto."
Vomitava parole che forse nemmeno lei pensava, o almeno questo era quello che mi piaceva credere.
Andrea era così. E per capirlo avevo solamente avuto bisono di una settimana.
Lei si difendeva odiando. Credeva di essere forte, di avere la situazione sotto controllo, di poter dominare il mondo e pensava di essere abbastanza grande per decidere ciò che era meglio per la sua vita. Sembrava una bambina, costretta a diventare grande troppo presto. E quei tagli, erano solo la richiesta di aiuto, un urlo disperato di una ragazza che pian piano stava svanendo.
Le sorrisi.
Era questo il modo migliore per smontare le idee sbagliate ed incoerenti di un'hater. Sorridere e ridere del loro stupido ed immotivato odio.
Iniziavo a ricambiare l'odio che Andrea aveva nei mei confronti, volevo farla affogare nello stesso mare che lei stessa aveva formato. Desideravo distruggerla.
Lentamente tutto quello che avevo provato nel vedere i tagli sul suo polso, svanì nel nulla e fu come se non avessi mai provato niente.
All'improvviso desiderai non averla mai conosciuta.
"Allora facciamo a modo tuo. Odiamoci."
Non credevo di poterlo dire, ma lo feci.
Le buttai addosso tutto ciò che lei aveva avuto bisogno di sentire fin dal primo momento in cui i miei occhi si posarono sui suoi.
"Hai detto qualcosa di sensato, finalmente."
Non sembrava affatto dispiaciuta, anzi era del tutto contenta di essere finalmente ricambiata.
C'era sempre una parte di me, quella ragionevole, che ne avrebbe fatto volentieri a meno.
Ma l'altra, quella che la odiava con tutta sè stessa, era più forte. L'odio aveva sempre la meglio sulla ragione.
amore
era da tempo che non provavo qualcosa di così forte
contro
tutto il mondo forse era contro di me
ragione
la ragione, cosa poteva la ragione contro l'anima sempre più incline alle passioni?
odio
l'avevo finalmente riscoperto
contro
Andrea, era contro di me. E lo sarebbe stata sempre.
ragione la mia mente non voleva odiarla.
Ero io, Zayn Malik contro me stesso. Contro il mio stesso volere (?) contro la mia stessa anima. Contro il mondo e contro Andrea.
"Non ti capisco." gli dissi.
Non capivo me stesso, non capivo lei.
"Non devi." rispose.
[Ma lo voglio, non sai quanto.]
"Non è che tu non capisca me. Tu non capisci il motivo del mio odio\indifferenza nei tuoi confronti. È diverso, Malik."
Mai nessuno mi aveva chiamato per cognome. Perlomeno, da quando ero diventato famoso.
"Sì forse è così." buttai lì, in maniera fredda.
Ero a disagio affianco a lei.
Quell'estate, avevo visto piangere Harry per colpa degli haters ed ora mi trovavo a combattere con una di loro, ogni giorno.
Se le lacrime potevano essere invisibili, probabilmente in quel momento all'incirca centinaia di goccioline mi stavano attraversando il viso a velocità della luce. Se le emozioni avessero avuto lo stesso effetto di una bomba, probabilmente, sarei morto.
Se Andrea non mi avesse odiato con così tanta determinazione e se io non fossi così vicino dal fare la stessa identica cosa, forse mi sarei potuto innamorare di lei, del suo profumo, della luce che i suoi capelli biondi liberavano nell'ambiente che la circondava. Forse avrei adorato il suo nuovo tatuaggio sulla schiena, quello dietro l'orecchio. Forse mi sarei disperato (e c'ero quasi riuscito) per quei tagli sul polso.
Sicuramente, non avrei fatto altro che guardarla durante le lezioni.
Non avrei desiderato altro che avere la mia mano premuta contro la sua.
Forse, sarei morto dalla voglia che avevo delle sue labbra. Avrei fatto in modo che tutto ciò accadesse se solo...
Se solo non fossi stato così dannatamente impegnato ad odiarla.
Non avevo mai soffermato i miei occhi così a lungo su quelle ciocche bionde come in quel momento.

Odiavo ogni singola parte di lei, perchè non potevo averla.
   
 
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