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Autore: thecrownjewel    03/01/2012    1 recensioni
Tra narrazione e pagine di diario, Tiffany, 14 anni, ci confida i suoi pensieri e le sue avventure. Isolatasi da una famiglia un po' distante e una vita sociale pari a zero, Tiffany vede il mondo tutto nero. Ma, quando, alla fine della prima liceo, la prof di Storia assegna per compito una ricerca a coppie, qualcosa (o qualcuno) potrebbe farle cambiare idea...
[In corso di revisione]
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Caro diario,
            oggi è Sabato.
Sabato 11 Giugno.
Forse, qualcuno, da qualche parte, è andato a festeggiare perché oggi era l’ultimo giorno di scuola.
Io, invece, suonata l’attesissima campanella di fine anno, sono corsa fuori per evitare la ressa urlante che di lì a poco avrebbe intasato l’uscita.
Non che non fossi felicissima per il grande evento come tutti gli altri, ma, in quel momento, ero, più che altro, tesa per l’incontro con Logan in biblioteca. Dovevo andare a casa a pranzare - stavo morendo di fame - e dovevo prepararmi entro le 15.30.  
La biblioteca non dista molto da casa mia, inoltre, è sul tragitto casa-scuola. Non è un luogo che avevo frequentato molto, durante l’anno, nonostante ci fossi passata davanti ogni mattina: la mia tessera risale alla preistoria, non sapevo nemmeno che fosse ancora valida.
Arrivata a casa, non avevo molta voglia di cambiarmi: la canotta e i jeans andavano più che bene. Peccato non aver considerato il largo anticipo con cui sarei arrivata. Infatti, ero lì,da sola, seduta ad un tavolo in biblioteca,ad aspettare già da dieci minuti. Avevo iniziato a leggere Orgoglio e Pregiudizio, tanto per passare il tempo. Era davvero un bel libro, così ho deciso di prenderlo in prestito e adesso è lì che mi aspetta sul mio comodino.
Beh, ero seduta lì e, quando è arrivato Logan, è sorto un piccolo problema: come fargli vedere che ero lì? Sarei forse dovuta andargli incontro? No, troppo scomodo. Dovevo per caso salutarlo? Mmh... No, troppo amichevole. Siccome, però, incosciente, avevo già alzato il braccio, decisi che quel gesto poteva benissimo finire lì. Non troppo distaccato, non troppo confidenziale. Si, lo so che può sembrare stupido, ma questi dilemmi esistenziali ti vengono spesso, quando non sai cosa fare. Dopotutto, io e Logan non ci eravamo mai parlati, se non per scambiarci qualche insulto reciproco (lui ad alta voce, io nella mia mente).
Si è seduto al mio tavolo e, preso un foglio, abbiamo fatto una lista di cose da fare e di tipi di libri da cercare. Poi lui si è avventurato tra gli scaffali per trovare qualche libro interessante, io, invece, ho cercato alcune informazione su internet. Come argomento abbiamo scelto la guerra del Peloponneso, abbastanza impegnativo, forse ci saremmo dovuti vedere qualche volta in più di quanto avevo programmato, ma era quello che ci voleva per fare bella figura e prendere un bel voto.
Tornato Logan, ci siamo divisi i libri e li abbiamo consultati, aggiungendo le informazioni a quelle che avevo, precedentemente, trovato io.
Ora che ci penso, la conversazione tra di noi è stata minima. Quasi inesistente. Da una parte, questo era un bene, per le vecchie bibliotecarie scorbutiche, ma dall’altra, andando avanti così, non saremmo riusciti a mettere insieme niente!
Ho notato che Logan oggi era un po’ agitato. Certo, si è anche offerto di fare il lavoro sporco della raccolta dei libri, lasciando me seduta comoda al computer, ma aveva un atteggiamento frenetico, o, più che altro, ansioso. Continuava a guardare l’orologio. Di sicuro si stava rimangiando le parole dell’altro giorno!
Forse avrei dovuto fare un po’ di conversazione, ma, dato che lui non parlava più di tanto, non volevo sembrare troppo insistente.
Comunque, gli ho chiesto se aveva già qualche idea su come impostare il lavoro. Lui ha alzato lo sguardo, ha fatto spallucce scuotendo la testa ed è subito tornato a concentrarsi sul libro che stava sfogliando di malavoglia.
Io gli ho detto che, a mio avviso, sarebbe stato carino approfondire personalmente Ateniesi e Spartani, per poi lavorare assieme sulla guerra in sé. Ha accettato la mia proposta di buon grado, forse perché anche lui voleva passare in biblioteca il minimo indispensabile.
Dal momento che eravamo già lì insieme, abbiamo iniziato a scrivere qualcosa riguardante la guerra. Cioè, io scrivevo, lui alternava lo sguardo dall’orologio alla finestra, annuendo quando gli chiedevo conferma per le frasi.
A quel punto non sono più riuscita a sopportarlo e gli ho detto, un po’ stizzita (non potendo urlare) che avrebbe potuto contribuire di più al lavoro che stavamo svolgendo: dopotutto era lui che voleva recuperare i suoi votacci!
In tutta risposta, ha sbuffato e, dopo un’ultima rapida occhiata all’orologio, si è alzato e se ne è andato senza dire una parola.
Io, invece, sono rimasta seduta al tavolo, guardandolo uscire a bocca aperta.
Oh, diario, ti sembra questo il modo di comportarsi? Per fortuna ho te con cui confidarmi, sarebbe stato troppo imbarazzante parlarne in famiglia. Di sicuro Jack avrebbe fatto qualche commento sulla mia “innata” socialità e sui miei modi cortesi, anche se io non avevo fatto proprio nulla di male.
Ora ti saluto, voglio proprio vedere se la prossima volta Logan avrà voglia di impegnarsi.

Tua, Tiffany

 

Vi prego, vi prego, vi prego, vi prego non uccidetemi!
Insultatemi quanto vi pare, ma lasciatemi vivere ancora un pochettino...
Lo so che avevo promesso che non vi avrei fatto aspettare più tre mesi come l’altra volta (figuratevi ora, che vi ho fatto aspettare quattro mesi)... Pensate che non avevo neanche in mente di aggiornare, oggi, però poi mi sono detta, se non lo faccio ora, non lo farò mai. Quindi eccomi qui.
La scuola ha praticamente distrutto la mia vita sociale e ha occupato il mio tempo libero (sia per il fatto che quest’anno usciamo più tardi, sia per i compiti), le vacanze, invece, sono un periodo in cui posso rilassarmi un po’, ultimamente leggendo e giocando al Professor Layton e a Temple Run, quindi passo al computer il minimo tempo indispensabile.
 
Avevo già iniziato a scrivere questo capitolo durante gli ultimi mesi, ma l’ispirazione mi ha abbandonata e ho dovuto mollare per poi riprendere la stesura in un secondo momento. Sono cambiate anche alcune cose, come il comportamento di Logan, che al posto di “agitato” era “stanco” o “svogliato” o “assonnato”, praticamente il contrario! Il fatto è che prima lo avevo scritto senza avere bene in mente un perché di questo comportamento, oggi, invece, mi è venuto un colpo di genio (forse dire così è un po’ troppo...) e ho cambiato tutto.
 
Ah, già: so che può sembrare un testo sgrammaticato, e, molto probabilmente, lo è, la mia giustificazione è il fatto che Tiffany sta scrivendo sul suo diario la sera dell’11 Giugno, dato che è un diario e non una narrazione ho pensato di mettere il tutto al passato prossimo, i verbi al presente, invece, sono le considerazioni che fa Tiffany nel momento in cui le scrive, oppure le cose che non cambiano mai, tipo il fatto che la biblioteca è vicino a casa sua.
 
Grazie a emme13 che in un’epoca molto remota ha recensito lo scorso capitolo e ha messo la fic tra le preferite! Grazie, grazie, grazie, sono felice che siamo rimaste in contatto e spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto!
Grazie 1000 anche a quelli che hanno solo letto.

Un'ultima cosa: qualcuno mi dice come si fanno i banner? Vi preeeeegoooooo!

Lascio a voi la parola (significato: pleeeaaaseee una recensioncina!).

Ciao by floravik

 

  
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