“Sono un Angelo a sopportarti!”
Sala Comune Grifondoro
h19:40
Il caminetto acceso della Sala Comune di Grifondoro rendeva ancora più fulva e luminosa la testa del ragazzo che, con sguardo vacuo, fissava il legno bruciare di fronte a se.
“Studia!” ripeté stancamente per l’ennesima volta la riccia e cespugliosa ragazza al suo fianco.
“Hermione sei davvero senza cuore!” ribatté il ragazzo, mettendo il broncio e accasciandosi sui libri. E mentre faceva finta di battere la testa contro lo spigolo del tavolo continuava dicendo:
“Abbiamo cominciato a studiare Pozioni esattamente 2 ore fa e stiamo ancora ripetendo tutte le proprietà dei veleni estraibili dalle piante magiche della campagna scozzese, senza aver neanche cominciato i compiti di Trasfigurazione. Quando finiremo?!”
Chiese il rosso inscenando teatralmente una morte lenta e dolorosa.
Deponendo la penna d’oca, di cui si stava servendo per riportare sulla sua pergamena ciò che aveva appena letto sul grosso libro che stava alla sua destra, e iniziando a sfogliare quello alla sua sinistra, la ragazza rispose tra il premuroso e l’infastidito:
“Se avessi evitato di lamentarti avresti già finito tutto un’ora fa, come me. Ora, dammi qua la tua pergamena!”
Riemergendo da quell’oceano di pagine si dedicò alla correzione del compito di Ron. Mentre la guardava cercare di interpretare la sua scrittura, lo sguardo di Ron fu attraversato da un barlume di comprensione.
“Quindi tu anche se hai già finito sei rimasta qui per darmi una mano senza che io te lo chiedessi?!”
Hermione annuì sorridendo e disse scherzosamente: “Lo so. Sono un Angelo a sopportarti!”
“Ma cosa te ne fai di quei libroni e di quella pergamena allora?”
“Questo alla mia destra è l’Enciclopedia della magia, ci puoi trovare di tutto. Questo alla mia sinistra è un comune dizionario di Inglese. E questa è la pergamena dove riporto tutti i termini magici e le parole inglesi che non conosco e che quindi cerco su questi libroni.
“E’ per passare il tempo mentre tu fai i compiti!” Terminò quasi giustificandosi data l’espressione interdetta e strabiliata di Ron.
“Ti dispiace prestarmelo?” disse indicando il dizionario e sottraendole poi la pergamena.
Sfogliò qualche pagina e si soffermò a leggere qualcosa, iniziando poi a scrivere sulla pergamena di Hermione. Terminato gliela passò, mentre le orecchie gli si riscaldavano pericolosamente.
In silenzio Hermione rivolse il suo sguardo al foglio e fu il suo turno di rimanere interdetta e strabiliata.
In basso con la calligrafia di Ron era scritto:
Definizione di Angelo:
agg .sost. Persona di straordinaria bellezza e bontà, dalle virtù eccezionali. (Hai ragione Hermione: sei proprio un Angelo!).