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Autore: Ekija89    20/08/2006    10 recensioni
“Finalmente” senti udire dalla sua stessa voce. Si girò e vide se stesso Voldemort, il Signore Oscuro che stringeva la bacchetta ancora in mano con fare esultante “Io il vostro maestro ho ucciso il bambino che ERA sopravvissuto dimostrando a tutti chi è il più forte.”
Genere: Demenziale, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tom Riddle/Voldermort
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Si trovava in un cimitero abbandonato le cui tombe non si riuscivano a distinguere tant’ era il buio che vi troneggiava; si riusciva a mala pena a vedere una piccola chiesetta non molto lontana. Eppure a lui era tutto cosi familiare. A sinistra poteva vedere una collinetta e a destra una vecchia villa che sembrava abbandonata.

Ad un tratto un lampo di luce verde illuminò il paesaggio mostrando delle figure in lontananza e lui senza aspettare un solo istante si diresse verso quelle figure. Raggiunse il punto da dove era partita la luce e cominciò a guardarsi intorno. D’ un tratto i suoi piedi urtarono contro qualcosa. Immediatamente portò la mano alla bacchetta e l’ accese sussurrando un debole “Lumos”.

Ai suoi piedi c’era un ragazzo. Aveva il viso contratto in una smorfia di dolore, un rivolo di sangue al lato della bocca e una ferita sulla fronte che quasi gli copriva la cicatrice a forma di saetta. Quella cicatrice che lo aveva reso tanto famoso, quella cicatrice che sin da piccolo aveva significato che sarebbe dovuto morire. Harry Potter era morto.

“Finalmente” senti udire dalla sua stessa voce. Si girò e vide se stesso Voldemort, il Signore Oscuro che stringeva la bacchetta ancora in mano con fare esultante “Io il vostro maestro ho ucciso il bambino che ERA sopravvissuto dimostrando a tutti chi è il più forte.”

Urli di esultanza e acclamazione si alzarono nell’ aria e i suoi mangiamorte iniziarono a comparire dietro di lui.

“Tu sei il migliore” “Tu sei il più forte” sentiva dire dalle loro voci.

“Viva il Signore Oscuro” “Viva il nostro maestro” “Viva Voldemort”

“Voldemort,Voldemort,Voldemort, Voldy, Voldy

“Voldy, Voldy caro è ora” Apri a fatica gli occhi, la luce che proveniva dall’ unica striscia di finestra che non era coperta dalla tenda gli finiva diritta in faccia.

“Era ora Voldino ciccino.”Una figura dai capelli neri si chinò su di lui e lo baciò in fronte.

“Non puoi immaginare com’ eri carino mentre dormivi”

Voldemort strinse gli occhi per mettere a fuoco e vide Piton che stava sprimacciando un cuscino.

“Era un’ adorabile espressione malvagia da cucciolotto”

Era un sogno penso con rabbia, magari un sogno premonitore, ma solo un sogno.

“Allora perché non mi rispondi” senti dire dalla voce di Piton.

“Scusa principino non ti ho ascoltato, che dicevi?”

“Che tazza vuoi oggi? Quella con scritto “La cicatrice non fa l’ eroe” o

“Rubare le caramelle a un bambino non è semplice come sembra”?

“Non lo so caro, fai un po’ tu.”

Non gli piaceva essere messo di fronte a queste decisioni importanti fin dalla mattina. Si alzo stiracchiandosi, un’ altra giornata stava cominciando per Voldemort il più grande mago oscuro di tutti i tempi.

“Non potrei bere dal biberon oggi?”

FINE

   
 
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