CAPITOLO 10
Kagome si svegliò due giorni dopo.
Due giorni durante i quali Inuyasha non lasciò il suo capezzale neanche per un
momento. Due giorni durante i quali l’hanyou si sentì colpevole. Quello che era
successo a Kagome era solo colpa sua. Lui aveva fatto credere a Kikio che il
sentimento che li univa fosse ancora vivo, che potevano ancora avere un futuro
insieme. Lui le aveva fatto una promessa che, in cuor suo, sapeva di non poter –
e di non voler – mantenere. Era stato lui a far nascere nella miko tutto
quell’odio e quel rancore. Ed era Kagome quella che ci era andata di
mezzo...
Quando finalmente Kagome aprì gli
occhi, il cuore di Inuyasha gli fece un balzo nel petto. Dio, quanto gli erano
mancato i suoi occhi...Quelle due iridi scure che sembravano leggergli dentro,
che brillavano di una luce così calda che era in grado di arrivargli dritto al
cuore e di togliergli il respiro.
La prima cosa che lei vide furono
le loro mani intrecciate. Alzò poi lo sguardo verso il viso di Inuyasha e gli
sorrise.
-Inuyasha...- mormorò
-Ti sei svegliata finalmente. Come
ti senti?- le chiese l’hanyou
-Molto meglio. Mi sento
completamente riposata-
-E ci credo. Dopo aver dormito per
due giorni...-
-Cosa?! Due giorni?!- Kagome
spalancò gli occhi dallo stupore
-Kaede dice che è normale. La lotta
con Kikio ti ha privato di tutte le forze- il viso del mezzo demone si adombrò
mentre pronunciava quelle parole
La ragazza sembrò intuire quello
che si nascondeva dietro quella espressione, perchè gli
chiese:
-Inuyasha, cosa c’è che non
va?-
-Niente- rispose lui cercando di
fare l’indifferente –Perchè pensi che ci sia qualcosa che non
vada?-
-Non mentirmi. Ti conosco bene
ormai e so che quando hai quell’espressione scura significa che c’è qualcosa che
ti preoccupa o ti angustia-
Inuyasha rimase in silenzio qualche
secondo, lo sguardo basso. Poi, senza distogliere gli occhi dal pavimento,
mormorò:
-Mi dispiace,
Kagome-
-Di cosa?- gli chiese lei
stupita
-Di quello che è successo. È colpa
mia...è colpa mia se Kikio se l’è presa con te. L’odio che covava l’ho fatto
nascere io. Non avrei dovuto prometterle di seguirla nel regno degli inferi, non
quando, nel profondo di me, sapevo che il mio cuore ormai batteva solo per te. E
tu...tu l’hai affrontata per me. Nonostante fossi debole, nonostante rischiassi
la vita, l’hai affrontata per impedirmi di uccidere una persona che per me un
tempo era importante- Inuyasha alzò lo sguardo per incontrare quello di Kagome
–Eppure lo avrei fatto. L’avrei uccisa. E non mi sarei sentito in colpa, perchè
lei ha cercato di farti del male e perchè quella non era la persona che un tempo
ho amato...sempre se si può definire amore il sentimento che ci univa. Ma tu hai
pensato a me prima ancora che a te stessa, hai messo me al primo posto...E io
non penso di meritare tutto questo...-
-Adesso basta, Inuyasha- lo
interruppe lei posandogli un dito sulle labbra –Smettila di dire sciocchezze. Io
non mi pento di quello che ho fatto, anzi, ne sono felice e lo rifarei altre
mille volte se fosse necessario. Perchè io ti amo. Ti amo così come sei, con i
tuoi pregi e con i tuoi difetti, amo tutto di te. Tu sei speciale, Inuyasha.
Forse non lo sei per tutti, ma lo sei per i tuoi amici...e lo sei per
me-
L’hanyou le prese la mano che aveva
posato sulle sue labbra e intrecciò le dita con le sue.
-Kagome, tu sei la cosa più bella e
importante della mia vita. Quando ti ho vista legata a quell’albero, sofferente,
mi sono sentito morire. Io non potrei mai vivere senza di
te...-
La ragazza gli gettò le braccia
attorno al collo e si strinse a lui.
-Tu non mi perderai mai, Inuyasha.
Io resterò sempre con te. Ho piena fiducia in te e so che, qualunque cosa
accada, tu sarai con me per proteggermi, perciò smettila con questi pensieri
negativi, ok?-
Kagome si staccò leggermente da lui
per guardarlo negli occhi e regalargli uno dei suoi splendidi
sorrisi.
-Ti amo, Kagome- le disse l’hanyou
prima di chinarsi su di lei per unire le loro labbra
Qualche secondo dopo, Inuyasha si
staccò da lei e si mise ad annusare l’aria.
-Che succede?- gli chiese
Kagome
-Sta arrivando Koga- rispose lui
per nulla contento
Infatti, un attimo dopo, si sentì
la voce del demone lupo gridare:
-Vieni fuori, botolo ringhioso, lo
so che sei lì dentro!-
-Cosa diavolo vuoi?- esclamò
Inuyasha uscendo dalla capanna
-È vero quello che si dice? Sei
stato tu a uccidere Naraku?-
-Sì, è vero. E
allora?-
-Maledetto! Mi hai messo i bastoni
tra le ruote un’altra volta! Ma me la pagherai!-
I due erano già pronti ad
azzuffarsi, ma la voce di Kagome li fermò:
-Basta Koga!- esclamò uscendo dalla
capanna –Lo so che sei arrabbiato perchè non hai potuto vendicare la tua tribù e
mi dispiace, ma le cose sono andate così e la colpa non è di nessuno, tanto meno
di Inuyasha-
Koga mandò uno sguardo torvo al
mezzo demone, prima di correre da Kagome e prenderle le mani tra le
sue.
-Va bene, Kagome, per amore tuo
lascerò perdere. Anche perchè, ora che Naraku non c’è più, potrai finalmente
diventare la mia donna...-
Un enorme gocciolone si formò sulla
testa della ragazza. E ti pareva...sempre lì si andava a finire. Prima che
potesse dire qualsiasi cosa, Inuyasha, che riteneva di aver sentito abbastanza,
si frappose tra loro, interrompendo il contatto delle loro
mani.
-Scordatelo lupastro, Kagome ora è
la mia donna- disse minaccioso
La ragazza divenne rossa dalla
testa ai piedi nel sentire quelle parole, mentre Koga si irrigidì.
-È vero quello che dice?-le
chiese
-Beh...sì- rispose lei –Mi
dispiace, Koga, ma io sono innamorata di Inuyasha-
Un sorriso triste gli curvò le
labbra.
-Non c’è bisogno che ti scusi,
Kagome, avevo già capito quello che provavi per lui, volevo solo essere sicura
che il cagnolino ti rendesse felice-
-È così- gli confermò
Kagome
-Bene, allora non resta che una
cosa da fare- detto questo, il demone lupo si chinò e si tolse i due frammenti
della sfera che aveva nelle gambe –Se non sbaglio, vi mancano solo questi per
completare la Shikon no tama- le fece porgendoglieli
-Ti ringrazio, Koga-
Lui scrollò le
spalle.
-Vorrà dire che mi allenerò per far
diventare le mie gambe veloci e forti anche senza l’aiuto dei frammenti- si
rivolse poi ad Inuyasha –E tu, botolo, se la fai soffrire, torno qui e ti prendo
a calci, hai capito?-
-Tsk, non succederà- rispose
stizzito l’hanyou
Dopo averli salutati, Koga se ne
andò, lasciando di nuovo soli Inuyasha e Kagome. La ragazza si voltò verso il
mezzo demone con espressione incerta.
-E ora che la sfera è completa cosa
facciamo?- gli chiese
-Sei tu la sua protettrice, spetta
a te decidere- le rispose lui
-Ma io veramente non saprei...Non
hai qualche desiderio da esprimere?-
Inuyasha si avvicinò a lei e la
prese tra le braccia.
-Non mi serve niente. Io ho già
tutto quello che desidero- le disse prima di baciarla