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Autore: UltravioletBliss    03/01/2012    3 recensioni
"Chi diamine te l'ha detto? Miseriaccia Ron, la amo ok? Farò di tutto per lei. La lascerò, se sceglie te. Ma ora come ora è la mia ragazza, e farò di tutto per tenermela stretta. Vedi? - disse, indicando la finestra - oggi è una giornata di pioggia. Tutta la mia vita è stata una  lunga e tetra giornata di pioggia. Poi è arrivata Hermione, ed è stata il mio raggio di sole dal primo momento in cui l'ho conosciuta. La mia vita è sempre stata uno scudo di emozioni irrazionali, senza di lei. Non ragionavo mai con il cervello, anzi, non ragionavo per niente. E ora lei ha portato quel minimo di razionalità nella mia vita che mi serviva. E io ho portato quel briciolo di follia che serviva nella sua vita, lo sento".
-Fred Weasley, capitolo 12.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley, Un po' tutti | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger, Harry/Ginny
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
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Hermione rimase di stucco.
Fred Weasley, l'aveva baciata. Il suo primo bacio.
E le era piaciuta. Le labbra di Fred in quel momento erano un misto tra menta e Burrobirra e, quando lui aprì gli occhi, lei lo fissò.
Era così sorpresa che non si era nemmeno resa conto di dove erano finiti: erano fuori, nel giardino, su una gradinata illuminata e agghindata per l'occasione, e sopra di loro c'era del vischio.
In effetti era davvero romantico come posto.
Poi, lui la riprese a se, e continuarono a baciarsi.
Hermione era inesperta, ma, come tutte le cose, imparò in fretta a baciare. La lingua di Fred era calda, ed era tutto perfetto.
Il loro secondo bacio durò due minuti, o forse due ore, o forse una vita. Ma a lei no interessava, era lì, con lui, e tutto il resto era nulla.
Quando si staccarono, Hermione non potè non domandare:
«Fred, perché Angelina e non me?»
«Volevo solo portarmela a letto, ma ora sono qui, con te, e se non volevo esserci non c'ero» disse lui, per la prima volta serio in vita sua.
«Sì, ma è anche vero che ti sei accorto di me solo perché ho dei bei capelli e sono vestita come si deve, stasera» affermò lei tristemente.
«Hermione, sei così intelligente, ma così ingenua. Tu mi piaci, e anche tanto, ma se finora non te l'ho mai detto, è perché la situazione fra noi due è sempre stata un po' complicata. Tu sei la migliore amica di mio fratello, sei sempre a casa nostra e ormai tutti in famiglia ti considerano una sorella. Tutti, tranne io. E' da un po' che ti osservo, e mi piaci sempre di più. Forse non volevo ammetterlo a me stesso, ma oggi, vederti con Krum, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso».
«Già, Viktor.. Mi starà cercando adesso. E' meglio tornare dentro. Anche se vorrei rimanere qui tutta la sera».
Fred sorrise, dopodiché, tornarono nella Sala Grande.
«Ehi, che fine avevate fatto?» chiese George maliziosamente.
«Niente, Hermione mi stava parlando dell'indovinello dell'uovo di Harry e ha detto che non dobbiamo metterlo sotto pressione con le nostre solite battutine» rispose Fred allarmato.
«Cavolo fratello, hai un'inventiva che farebbe invidia a Silente. Andiamo và, che Angelina nel frattempo ha rimorchiato un tizio di Durmstrang, e parlava di settimo piano..» disse George ridendo.
«Ok, vado solo un attimo da Hermione a dire che ti ho detto di non rompere le scatole ad Harry, era molto irritata prima quando me ne parlava». Così Fred corse verso il buffet, dove Hermione, visibilmente imbarazzata, stava parlando con un Krum accigliato che le chiedeva dove si fosse cacciata tutto quel tempo.
«Hermione, posso parlarti un attimo?» chiese Fred, interrompendo Krum che stava parlando con la Granger.
«Non fuoi affeftare un attimo?» pronunciò con accento bulgaro Krum.
«No, è urgente, se permetti». Prese per mano Hermione e la trascinò via.
«Fred, ma cosa fai?» disse lei, ancora rossa per l'imbarazzo della precedente scena.
«Niente, volevo solo dirti che alle due in punto ti aspetto alla Sala Comune. Non mi pare giusto non continuare la serata solo per colpa di un baccalà balcanico.»
Detto questo si allontanò, non prima di aver lanciato uno sguardo odioso a Krum, che si trasformò in sorriso pensando ad Hermione.
Era l'una e trentacinque. Venticinque minuti, e Hermione sarebbe stata sua.



Oddio, sto scrivendo tutti questi capitoli, chissà come stanno uscendo! Beh, recensite comunque, anche se fanno pena! Buonanotte gentaccia :)
  
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