Si ritornava a scuola, primo giorno. Le vacanze erano state bellissime per Valentina ma le mancavano gli amici; di certo la scuola no.
Scese da quel monotono pullman e si avviò a scuola da sola. Faceva abbastanza caldo quel 15 settembre, c’era un po’ di venticello che le scompigliava i capelli; alcuni capelli le si appoggiavano sulla bocca e lei con la mano se li scostava.
Avrebbe rivisto Justin, colui che le aveva spezzato il cuore, ma non le importava più di tanto. Avrebbe rivisto i suoi amici.
- Vale! – una sua amica la chiamò.
- Ciao – sorrise semplicemente.
- Ho perso il tuo numero di telefono, me lo segni qui, su questo foglietto? – chiese gentilmente l’amica.
- Si, ecco. –
Scrisse il numero e lo diede all’amica che velocemente se lo mise in tasca. La tasca del giubbotto era rotta, e il foglietto accidentalmente cadde sul marciapiede.
Valentina svoltò a sinistra e si trovò quell’enorme edificio grigio con le sbarra che sembrava un manicomio per ignoranti minorenni. Erano le 8.15 e la campanella sarebbe suonata 5 minuti più tardi. Le scalinate erano piene di ragazzi, la maggioranza più grandi di lei, Valentina aveva 15 anni. Aveva capelli lunghi neri e lisci.. Aveva origini cinesi, ma era nata in Italia e di fronte alla legge e dei suoi conoscenti, lei era Italiana. Era timida, aveva paura di essere giudicata e molte volte lei se ne stava in silenzio di fronte agli sconosciuti, doveva prima ‘studiare’ il soggetto e poi abbattere le barriere. Poteva ‘essere’ stessa solo con gli amici e su Twitter. Su Twitter erano più socievoli, non guardavano come eri fisicamente (come Facebook) ma se eri simpatica o meno.
Fece un sospiro alzando il petto e con passo veloce attraversò la strada.
- Valentina! – sentì gridare da Serena, la sua migliore amica.
- Heii! – Lei gli andò incontro abbracciandola.
- Hai visto chi c’è laggiù? – disse Serena scostandosi facendo vedere a Valentina chi ci fosse.
Il viso di Valentina da un sorriso passò ad un’espressione di delusione, previdenza. Fece un piccolo sorrido stringendo le labbra e alzò le spalle per dire ‘fa niente’.
*BRR* il suo cellulare.
Prese il suo amato cellulare e vide sullo schermo ‘1 nuovo messaggio’.
Lo aprì, c’era scritto ‘Sei bellissima -Z.’
Era un nuovo numero, si girò attorno ma nessuno la guardava, Serena gli strappò il cellulare da mano e appena lesse quella scritta saltò dalla gioia, era più felice lei che Valentina.
Serena gli porse il cellulare, lei lo prese e sorrise abbassando la testa girandosi verso l’altra entrata della scuola. In quel momento Justin la vide, la fissava, era ipnotizzato, era stupito da come fosse diventata ancora più bella di quel che era la ragazza. A ‘risvegliarlo’ furono gli amici che lo spintonarono infastidendolo dicendo:
- Dai che ancora ti piace! – scherzavano.
- Dai andiamo – disse distogliendoli dal discorso, incamminandosi all’entrata principale.
Valentina quando entrò in classe, ad accoglierla furono i sorrisi dei compagni che gridavano:
-Ecco la Directioner! – tutti la prendevano in giro scherzosamente per questo, sempre, ma lei ‘proteggeva’ il suo idolo ad ogni costo.
- Hei ragazzi! Mi siete mancati – sorrise. Tutti andarono ad abbracciarla affettuosamente.
Subito pensò a quel ‘Z’ che le mandò il messaggio.
Tutti si andarono a sedere appena una ragazza gridò che stava arrivando la professoressa.
- Deve avere un bel nome, Z, quale sarà? – pensò tra sé e sé ridendo.
- Perché ridi signorina? – la prof. La rimproverò.
- Nulla professoressa, scusate – subito si rimise a posto.
- Va bene, comunque quest’anno, ci sarà un musical e voi che siete ballerine, Liceo Coreutico, quindi.. Vi voglio tutti a fare le audizioni, voglio una grande partecipazione da parte vostra – tutti sbuffarono, tranne Valentina. A lei piaceva ballare, soprattutto esibirsi.
- Le audizioni cominceranno la prossima settimana e i giudici saremo io, la professoressa di Italiano e un ospite speciale, prego. – disse allungando la mano verso la porta.
Selena Gomez entrò in classe, bellissima, tutti i compagni di Valentina erano meravigliati, mentre lei era arrabbiata. Lei era fragile, timida ma anche 'aggressiva'.
- Buongiorno ragazzi – fece Selena.
Tutti risposero al felice saluta della cantante tranne Valentina che ardeva dentro, lei sapeva che Selena ‘usava’ Justin solo per successo, si vedeva, da quando stavano insieme lei partecipava a molti programmi.
Selena fece un discorso su come avrebbero lavorato con lei, ma Valentina passava tra un pensiero all’altro, tra chi fosse il mittente di quel messaggio e Selena a far da giudice alle audizioni.
Passò la giornata, Valentina si avviò alla fermata con Serena quando arrivò un altro messaggio.
‘z.m.234@hotmail.com aggiungimi; P.S. Sei meravigliosa :*’
- Ma chi è? Uno stalker? – Serena disse sorpresa e impaurita.

             Rieccomi dopo tanto con una nuova Fan Fiction! 
Spero vi piaccia, fatemi sapere
con una recensione se continuare o meno :)
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-Valentina :*