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Autore: Yuki88    03/01/2012    2 recensioni
Dialogo nonsense tra due voci dello stesso io.
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Razza di idiota! Lo vedi che hai combinato?

- Perchè, che ho combianto?

- Hai mentito.

- Tu non hai mai mentito in vita tua?

- Io? Si, ho mentito. Ma non è questo ill punto. Non si chiede se uno mente o meno, ma perchè lo fa.

- Vuoi sapere il motivo?

- Si, dimmelo.

- Avevo fame.

- E io ho sete. Non per questo andrò da quella vecchietta a dirle che ucciderò il suo cane.

- Non uccideresti il suo cane?

- No.

- Allora pensi che lo farò io?

- Perchè dovresti farlo?

- Perchè tu non lo fai.

- Perchè dovrei farlo?

- Il punto non è perchè dovresti farlo, ma perchè non lo fai.

- Ma se lo facessi, allora non mentiresti più.

- Infatti io non ho sete. Io ho fame.

- Ma perchè se hai fame dovresti mentire?

- Per la stessa ragione per cui se tu hai sete menti.

- Ma io non mento se ho sete.

- Lo so, tu se hai sete, menti.

- No, nemmeno quello.

- Ma l'hai appena detto!

- Era un esempio stupido per confutare la tua risposta stupida.

- Perchè avrei dato una risposta stupida? Ti sembro forse stupido?

- Ora le persone che danno risposte stupide sono stupide?

- Non lo sono?

- No.

- Resta il fatto che hai mentito comunque. A me, poi.

- Fare un esempio non vuol dire mentire.

- Mentire è negare ciò che dovresti esprimere.

- Sbagliato. Hai mentito tu, ora.

- Sbagliare non vuol dire mentire.

- Si invece. Se sbagli, non dici la verità, quindi menti.

- Dicono che sbagliando si impara.

- Tu impari mai dai tuoi sbagli?

- Io li dimentico, i miei sbagli.

- Sbagli di nuovo così e il doppio, per giunta.

- Come fai a sbagliare il doppio?

- Perchè sbagli due volte.

- No, in questo caso sbaglierei una volta sola.

- Il tempo è relativo.

- Il tempo è assoluto.

- Come vuoi...il tempo è assolutamente relativo.

- No, il tempo è relativamente assoluto.

- Esatto. Vedi? Hai detto la stessa cosa che ho detto io. Hai detto la verità.

- Perchè avresti detto la verità?

- Perchè tu hai mentito.

- Quindi se abbiamo diverse opinioni, io mento e tu dici il vero.

- Esatto!

- Sbagliato!

- Menti.

- Non ho fame, ora.

- Perchè, quando hai fame menti?

- Perchè hai cinque dita?

- In realtà ne ho venti.

- Perchè hai venti dita?

- Perchè sono nato così.

- Vedi! Pure io sono nato così.

- Con venti dita?

- Anche.

- E con che altro?

- Con quello che vedi.

- Una persona non è quello che uno vede.

- E allora cos'è?

- Non solo quello che uno vede.

- Come fai a conoscere quello che non vedi?

- Lo senti.

- Come fai a conoscere qualcosa che senti?

- Come fai a dire che una banana è gialla?

- Perchè non sono daltonico. Comunque hai sbagliato esempio.

- Senti chi parla.

- Chi?

- Tu!

- E allora? Anche tu stai parlando.

- Lo so. Ma almeno non dico stupidaggini.

- Ma le hai dette prima.

- No, eri sempre tu.

- Menti.

- Fatto sta che non hai fatto un giusto esempio.

- Giusto è sinonimo di vero o convincente?

- Dipende.

- Da cosa?

- Dal momento.

- In questo caso?

- Non importa, tanto il discorso che hai fatto non è nè vero, nè convincente.

- Perchè?

- Perchè io e te vediamo una banana e diciamo che è gialla.

- Appunto! Siamo d'accordo.

- Oh, su questo si.

- E allora?

- Se io sento qualcosa, non sono, nè sarò sicuro che tu nelle stesse condizioni sentirai la stessa cosa che ho sentito io.

- Come fai a dirlo?

- Dire è sicurezza. Io non l'ho detto. Ora sto tenendo un discorso vero.

- Dire è insicurezza. Per questo l'hai detto. Il tuo è un discorso convincente.

- Ti ha convinto?

- Convince, ma non è vero.

- Cos'è convincere se non far credere della verità?

- Come fai a far credere della verità se questa non c'è?

- La verità è illusione.

- La verità è disillusione.

- Cosa cambia?

- Tutto.

- Niente.

- In ogni caso qualcosa cambia!

- Hai ragione. Tre lettere in più o in meno.

- Da cosa?

- Dalla parola?!

- La verità non è una parola.

- E' forse un'arancia?

- No.

- Allora come la immagini?

- Come un campo arato.

- Perchè?

- Perchè è perfetto simbolicamente.

- La verità non è perfezione.

- La verità è il simbolo della perfezione.

- Se non è una parola, come fa ad essere un simbolo?

- Cos'è l'amore?

- Un sentimento.

- Perchè?

- Perchè lo senti.

- Giusto!

- Io la verità non la sento.

- Davvero? Allora hai vissuto nella menzogna.

- Chiedimi quanto peso.

- Perchè?

- Fallo.

- Quanto pesi?

- 60 kg.

- Allora?

- Non la sento, la verità.

- E' ovvio. Hai mentito.

- Non è vero.

- Quando ti sei pesato?

- La stamattina.

- Beh, si vede che ora non pesi più perfettamente 60 kg.

- No. Tu sbagli. Non è la verità che si sente, ma la menzogna.



  
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