- Razza di idiota! Lo vedi che hai combinato?
- Perchè, che ho combianto?
- Hai mentito.
- Tu non hai mai mentito in vita tua?
- Io? Si, ho mentito. Ma non è questo ill punto. Non si chiede se uno mente o meno, ma perchè lo fa.
- Vuoi sapere il motivo?
- Si, dimmelo.
- Avevo fame.
- E io ho sete. Non per questo andrò da quella vecchietta a dirle che ucciderò il suo cane.
- Non uccideresti il suo cane?
- No.
- Allora pensi che lo farò io?
- Perchè dovresti farlo?
- Perchè tu non lo fai.
- Perchè dovrei farlo?
- Il punto non è perchè dovresti farlo, ma perchè non lo fai.
- Ma se lo facessi, allora non mentiresti più.
- Infatti io non ho sete. Io ho fame.
- Ma perchè se hai fame dovresti mentire?
- Per la stessa ragione per cui se tu hai sete menti.
- Ma io non mento se ho sete.
- Lo so, tu se hai sete, menti.
- No, nemmeno quello.
- Ma l'hai appena detto!
- Era un esempio stupido per confutare la tua risposta stupida.
- Perchè avrei dato una risposta stupida? Ti sembro forse stupido?
- Ora le persone che danno risposte stupide sono stupide?
- Non lo sono?
- No.
- Resta il fatto che hai mentito comunque. A me, poi.
- Fare un esempio non vuol dire mentire.
- Mentire è negare ciò che dovresti esprimere.
- Sbagliato. Hai mentito tu, ora.
- Sbagliare non vuol dire mentire.
- Si invece. Se sbagli, non dici la verità, quindi menti.
- Dicono che sbagliando si impara.
- Tu impari mai dai tuoi sbagli?
- Io li dimentico, i miei sbagli.
- Sbagli di nuovo così e il doppio, per giunta.
- Come fai a sbagliare il doppio?
- Perchè sbagli due volte.
- No, in questo caso sbaglierei una volta sola.
- Il tempo è relativo.
- Il tempo è assoluto.
- Come vuoi...il tempo è assolutamente relativo.
- No, il tempo è relativamente assoluto.
- Esatto. Vedi? Hai detto la stessa cosa che ho detto io. Hai detto la verità.
- Perchè avresti detto la verità?
- Perchè tu hai mentito.
- Quindi se abbiamo diverse opinioni, io mento e tu dici il vero.
- Esatto!
- Sbagliato!
- Menti.
- Non ho fame, ora.
- Perchè, quando hai fame menti?
- Perchè hai cinque dita?
- In realtà ne ho venti.
- Perchè hai venti dita?
- Perchè sono nato così.
- Vedi! Pure io sono nato così.
- Con venti dita?
- Anche.
- E con che altro?
- Con quello che vedi.
- Una persona non è quello che uno vede.
- E allora cos'è?
- Non solo quello che uno vede.
- Come fai a conoscere quello che non vedi?
- Lo senti.
- Come fai a conoscere qualcosa che senti?
- Come fai a dire che una banana è gialla?
- Perchè non sono daltonico. Comunque hai sbagliato esempio.
- Senti chi parla.
- Chi?
- Tu!
- E allora? Anche tu stai parlando.
- Lo so. Ma almeno non dico stupidaggini.
- Ma le hai dette prima.
- No, eri sempre tu.
- Menti.
- Fatto sta che non hai fatto un giusto esempio.
- Giusto è sinonimo di vero o convincente?
- Dipende.
- Da cosa?
- Dal momento.
- In questo caso?
- Non importa, tanto il discorso che hai fatto non è nè vero, nè convincente.
- Perchè?
- Perchè io e te vediamo una banana e diciamo che è gialla.
- Appunto! Siamo d'accordo.
- Oh, su questo si.
- E allora?
- Se io sento qualcosa, non sono, nè sarò sicuro che tu nelle stesse condizioni sentirai la stessa cosa che ho sentito io.
- Come fai a dirlo?
- Dire è sicurezza. Io non l'ho detto. Ora sto tenendo un discorso vero.
- Dire è insicurezza. Per questo l'hai detto. Il tuo è un discorso convincente.
- Ti ha convinto?
- Convince, ma non è vero.
- Cos'è convincere se non far credere della verità?
- Come fai a far credere della verità se questa non c'è?
- La verità è illusione.
- La verità è disillusione.
- Cosa cambia?
- Tutto.
- Niente.
- In ogni caso qualcosa cambia!
- Hai ragione. Tre lettere in più o in meno.
- Da cosa?
- Dalla parola?!
- La verità non è una parola.
- E' forse un'arancia?
- No.
- Allora come la immagini?
- Come un campo arato.
- Perchè?
- Perchè è perfetto simbolicamente.
- La verità non è perfezione.
- La verità è il simbolo della perfezione.
- Se non è una parola, come fa ad essere un simbolo?
- Cos'è l'amore?
- Un sentimento.
- Perchè?
- Perchè lo senti.
- Giusto!
- Io la verità non la sento.
- Davvero? Allora hai vissuto nella menzogna.
- Chiedimi quanto peso.
- Perchè?
- Fallo.
- Quanto pesi?
- 60 kg.
- Allora?
- Non la sento, la verità.
- E' ovvio. Hai mentito.
- Non è vero.
- Quando ti sei pesato?
- La stamattina.
- Beh, si vede che ora non pesi più perfettamente 60 kg.
- No. Tu sbagli. Non è la verità che si sente, ma la menzogna.