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Autore: vampirellasperduta    04/01/2012    5 recensioni
Salve a tutti! questa è una fan fiction rigorosamente DELENA e parte dopo che Klaus viene sconfitto durante il rituale (modificato da me).
Stefan e Elena si sono lasciati molti mesi prima e sono molto amici ma Elena inizia a guardare Damon con occhi diversi e capisce di amarlo da sempre. I fratelli Salvatore non saranno gli unici vampiri che si vedranno nella fan fiction poichè arriverà una vecchia cara nostra conoscenza!
DAL TESTO:
Si il mio cuore mi dava la conferma. Lo amavo. Forse lo sempre amato e nascondevo i sentimenti ma erano sempre li. Nel profondo del mio cuore.
DAL CAPITOLO 24
POV DAMON
Avevo un disperato bisogno di un bicchiere di Bourbon dopo quel tumulto di emozioni. Emozioni così forti da avermi mozzato il fiato. Emozioni che mi avevano riempito l’anima di gioie indescrivibili, uniche e folgoranti allo stesso tempo.
Fissai quel vetro sottile che mi divideva dalla nursery dell’ospedale.
Appoggiai le dita affusolate su quella superficie liscia e fredda.
La mia attenzione era tutta su un esserino piccolo e fragile in mezzo ad altri.
Mio figlio.
L’esserino che dormiva innocentemente con le labbra già carnose leggermente socchiuse e un espressione rilassata in viso.
Pochi capelli.
Corvini. Come i miei.
Pelle leggermente olivastra. Come quella di sua madre.
Buona Lettura!
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Damon/Elena
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Mi guardai allo specchio, ero pronta per la festa di stasera. Vestito nero senza spalline e semplici paperine sempre dello stesso colore. Capelli mossi.
Scesi al piano di sotto dove trovai Alaric, zia Jenna e mio fratello Jeremy.
“ alleluia sei pronta!” sbuffò Jer.
“ mamma mia quanta fretta” gli risposi. “ andiamo dai” sorrisi mettendomi un golfino bianco e aprendo la porta.
In macchina, guidata da Alaric, non riuscivo a seguire i discorsi che la mia famiglia faceva poichè pensavo solamente al fatto che da li a poco avrei incontrato una persona. Lui.
Perché è rigorosamente e costantemente nei miei pensieri? Perché mi manca quando lui non è vicino a me? Perché il mio corpo e soprattutto il mio cuore reagisce come non dovrebbe agire quando lui è con me?

Lui è solo il mio migliore amico? O no?

Devo ammettere che dal primo momento mi ha colpito sia per la sua straordinaria bellezza, sia per il suo carattere ma poi dopo che si è rivelato come uno stronzo egoista ammazzando gente qua e la non lo sopportavo piu ma poi qualcosa è cambiato in lui. È diventato responsabile, gentile, altruista e ha fatto uscire dalla corazza la sua umanità, nascosta da troppo tempo ormai.
 Bonnie e Caroline ritengono che il suo cambiamento è dovuto alla mia presenza poiché sostengono fermamente che lui sia innamorato di me.
Solo quando la macchina si fermò mi resi conto che eravamo arrivati al Grill.
Scendemmo e ci dirigemmo verso gli altri nostri amici, Stefan, Matt, Tyler, Bonnie e Caroline e lui in disparte appoggiato al muro dietro di loro, Damon, serio che guardava verso la mia direzione.
Sorrisi istintivamente guardando quella massa di ragazzi che mi era stata accanto per combattere Klaus e tutti i vampiri che mi volevano molta prima di lui. Ero in debito con tutti loro e lo sarei stata per tutta la vita.
Bonnie e Caroline mi vennero incontro e mi abbracciarono insieme.
“ciao Elena! Sei uno schianto!” mi disse Caroline.
“ ciao ragazze! Mi siete mancate! Siete bellissime anche voi” ricambiai io.
Mi avviai verso gli altri e salutai i maschietti che nel frattempo si erano congiunti con Alaric e Jeremy.
“ciao Stef” e lo abbracciai
“come stai tesoro?” mi chiese.
“stefan dovete smetterla di chiedermi come sto! Sto – bene! Sono ritornata alla vita di un tempo e sono felicissima! Il tuo compito è soltanto di farmi ricordare com’è divertirsi con gli amici, ok?”
“ok Elena ma promettimi che se hai bisogno di parlare verrai da me ok?” accarezzandomi una guancia. Io la presi tra le mie e gli dissi che avrei mantenuto la promessa.
Diedi un occhiata verso un altro vampiro. Il vampiro che mi ossessionava ultimamente e lo vidi scherzare con il mio amico Alaric. Non so se avesse ascoltato la mia ormai finita conversazione con suo fratello ma appena lo fissai, lui si girò verso di me e mi sorrise e io ricambiai incamminandomi verso di lui.
“ ehi” lo salutai timidamente.
“ehi piccola pronta per festeggiare?”
“si come no!” e gli feci la linguaccia.
Tutti entrammo e ci sedemmo in un tavolo. Io e Damon ci sedemmo uno accanto all’altra. Il mio cuore inizio a battere piu forte a causa del suo profumo terribilmente inebriante.  Chiusi gli occhi pregando di far ritornare il battito normale visto che lui se ne sarebbe accorto sicuramente.
Come non detto mi guardò con fare sospettoso.
“come mai sei agitata piccola?” mi chiese serio. Nei suoi occhi leggevo dubbio.
“tutto a posto Damon.” ma non lo accontentai perché non smise di fissarmi fino a quando Alaric e Jeremy lo chiamarono per giocare a biliardo.
Quando si alzò per andare da loro io tirai un sospiro e mi posai una mano sul petto per essere sicura che il mio cuore fosse ritornato ai battiti normali.
“Elena”
alzai il viso verso quella voce maschile.
Stefan era di fronte a me e mi fissava con un sorriso come per dire noi due dobbiamo parlare.
“ Stef”
“Elena perché non lo ammetti a te stessa?”
non capivo a dove voleva arrivare ma un pensiero si fondò nella mia testa.
“di che cosa stai parlando Stefan ?” gli chiesi.
“ti sto osservando da un po di giorni e sento soprattutto il tuo povero cuore come reagisce quando c’è lui”
no! Non poteva parlare di lui. “sshhhh, Stef ti prego, può sentirci!” Gli dissi a bassa voce.
“tranquilla Elena è troppo concentrato a giocare per ascoltarci. Elena puoi parlare con me dei tuoi sentimenti lo sai” mi disse. Sospirai e mi alzai per sedermi accanto a lui.
“Stef ho una gran confusione, e non so come mai ma forse Damon non è solo un amico. Non so quali sono i miei sentimenti verso di lui, so solo che in sua presenza sono agitata ma sono felice, il mio cuore impazzisce ma non vedo l ora di vederlo ogni volta, mi sento imbarazzata ma…. Mi piace.” Non continuai più e abbassai lo sguardo. Stef mi mise la mano sotto il mento per guardalo in faccia e io quasi mi misi a piangere.
“Elena apri il tuo cuore. Ne hai passate cosi tante che hai il diritto di essere felice, di amare e di essere amata. Tu lo ami. E non vuoi ammetterlo a te stessa perché hai paura. E non capisco perché tesoro. E se hai paura dei suoi sentimenti fidati che lui ricambia pienamente. Ne sono certo.” E mi sorrise.
“ma come fai a esserne certo Stef? È ambiguo…” dissi  ma Stef mi interruppe.
“ Ha riscoperto la sua umanità grazie a te. Ricordatelo sempre. Sei la persona più importante della sua vita Elena.”
“ma non vuol dire che mi ama” mi intromisi.
Stef sorrise “ Elena non sono io che devo dirti quali sono i suoi sentimenti” poi si schiarì la voce e mi girai e vidi Damon e Caroline che avevano raggiunto il nostro tavolo e ci stavano chiedendo di andare a giocare a biliardo con loro.
“no no non se ne parla Car! Non so giocare e farei solo una gran figura!” esclamai io.
Damon fece qualcosa che non mi sarei mai aspettata da lui. Mi prese in braccio e mi porto al tavolo di biliardo.
“tu adesso giochi con me e gli altri” e avvicinandosi ancora di più al mio viso soffiò “ e non voglio scuse”.
Sospirai e giocai sotto le risate dei miei amici vedendomi impacciata. Damon sempre con il suo bicchiere pieno di liquore non sbagliava una buca mentre io non ne prendevo neanche una.
“uffa faccio davvero schifo ragazzi! Qualcuno vuole giocare al mio posto?” e guardai Stefan implorandolo con lo sguardo.
“eh no signorina” mi disse Damon facendo no con la testa. “ devi giocare fino alla fine!” e sorrise.
“ ma state gia vincendo! Non ce gusto Damon!”  mi lamentai.
Il vampiro rise beatamente “ oh si che c’è gusto Elena! Vedere te perdere non ha prezzo! Scherzò.
Passammo la serata cosi, tra una risata e l’altra e mi accorsi che mi mancava terribilmente vivere una vita tranquilla. Ora che tutti i guai erano finiti potevo pensare a essere felice. Dopo il Grill i fratelli Salvatore proposero di andare alla loro pensione per finire la serata. Tutti accettarono con entusiasmo.
Damon era venuto con la sua macchina mentre Stefan era andato a prendere Matt e Tyler e visto che c’era anche la macchina di Alaric con cui eravamo arrivati io e la mia famiglia abbondavano i posti delle tre macchine. Bonnie e mio fratello Jeremy, ormai fidanzatissimi andarono con Alaric e Jenna. Caroline e il suo fidanzato lupo andarono con Stefan e Matt.
Eravamo rimasti io e lui.
“ti va di venire con me piccola?” mi chiese Damon.
“ certo” E arrossì involontariamente. Lui se ne accorse e ne ero certa perché per la seconda volta nella serata lessi il dubbio nei suoi occhi color mare.
Mi prese per mano e ci incamminammo verso la sua auto. Mi aprì la porta e mi fece entrare. Mi sedetti e sentivo le gambe molli perché fino a poco fa la sua mano teneva la mia. Sorrisi e quando si posizionò al volante lo guardai e pensai a quello che mi aveva detto Stefan quella sera al tavolo.


Io lo amo. 
Si il mio cuore mi dava la conferma. Lo amavo. Forse lo sempre amato e nascondevo i sentimenti ma erano sempre li. Nel profondo del mio cuore.

Damon ricambiò il sorriso apertamente.
“mi spiegherai mai un giorno il perché ti agiti cosi tanto in mia presenza signorina?” mi chiese.
Risi istericamente “ probabilmente no!” e accesi la radio per sviare il discorso. C’era una canzone troppo rock per i miei gusti e cambiai per cercare una più dolce ma Damon mi spostò immediatamente la mano “ Elena ti ricordo che questa è la mia macchina e decido io le canzoni che ascoltiamo? Ok piccola peste?”
“no ! dai Damon fa schifo quella canzone!”
“come osi dire che fa schifo! Ci vuole rispetto!”
sporsi il labbro inferiore a mo’ di bambina capricciosa. Lo vidi alzare gli occhi al cielo.
“ok!” mi disse. E io cambiai soddisfatta.
Peccato che il viaggio dal Grill a casa Salvatore durò pochissimo perché era cosi bello poter restare con lui da sola e parlare e scherzare con quel ragazzo che mi faceva impazzire.
Avevo deciso che mi sarei fatta avanti o per lo meno volevo fargli capire che lo amavo perché il coraggio di dirgli in faccia dei miei sentimenti era davvero poco!
Arrivammo e parcheggiammo mentre gli altri stavano scendendo. Quando raggiungemmo gli altri intravidi due ragazze sconosciute che stavano parlando con Stefan e Matt.
“ ragazzi scusateci tanto il disturbo ma abbiamo trovato solo questa casa nelle vicinanze della nostra macchina! È rotta e non capiamo niente di motori! Ci potete dare una mano?” spiegò una delle due ragazze, quella con i capelli biondi lunghi e con dei tacchi vertiginosi.
“per favore?” chiese quell’altra, mora e più slanciata e anche sfacciata direi da come implorava con il viso.
“calma calma signore!” Damon che era al mio fianco si fiondò al loro fianco e accarezzando il braccio di quella gatta morta della mora disse “ ragazze è venerdi sera e non ci sono meccanici disponibili a quest’ora.” poi guardando Stefan “ che ne dite signore se dormite qui da noi e poi domani vi porto personalmente dal mio meccanico di fiducia?”
io rimasi a bocca aperta.
Damon aveva invitato due ragazze a casa sua.
Stava flirtando con una di loro, precisamente la gatta morta che già mi stava su.
Stefan e Caroline si girarono per vedere la mia espressione e dalle loro faccie ho capito che probabilmente ero scioccata, quanto loro come minimo.
E io che volevo dirgli che l’amo.
È Damon.
Ci prova con tutte. Non ti potrà mai amare Elena!
Senza ombra di dubbio quelle due sgradite ospiti accettarono con piacere e la mora si voltò verso Damon e si presentò.
“io sono Cassie e lei è Katy” indicando la sua amica bionda. “ sei stato molto gentile a ospitarci, ehm scusa non so il tuo nome” fece accarezzandogli la spalla.
“Damon, molto piacere” ricambiò il vampiro. E si incamminò verso la porta d’ingresso con la sua mano sulla schiena di quella gatta morta.
Io rimasi immobilizzata li dove ero. Caroline mi raggiunse immediatamente e mi guardò preoccupata. Stefan fece lo stesso.
“tesoro sembri sotto shock!” mi disse Caroline.
“ non, non ho niente Car tranquilla” e mi diressi verso quella casa enorme, lasciando quei due vampiri troppo preoccupati per la mia salute mentale, da soli.
Non avevo chance con lui. E io stupida che credevo che forse le mie amiche avevano ragione quando dicevano che lui mi amava. Tutte balle! 
Il guaio era che io mi ero innamorata di un vampiro stupido ed egoista! Accidenti a  me!
Di una cosa ero sicura: in quella casa, nella sua casa, l’ avrei evitato con tutte le mie forze. Ero troppo delusa e arrabbiata con me stessa.
 
  
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