Discorso
elettorale: credo
che questa sia la mia prima Renesmee/Jacob.
Credo anche che sia nata con l'unico scopo di far comparire Collin
ancora una
volta. Per chi non lo sapesse, si tratta di un personaggio inventato
dalla
Meyer e presente solo nella guida ufficiale della saga. Come ripetuto
nelle
precedenti fanfiction, è insieme a Brady Fuller il
più piccolo del branco ed è
follemente innamorato di Leah.
- Non possiamo farlo qui, Jake. -
- Perché no? Non stiamo facendo niente di male. -
- Per adesso. - aggiunse, soffocando il rumore delle risa tra i suoi
capelli.
Profumavano come i fiori selvatici della riserva, quelle viole
silvestri che
crescevano sulla tomba di sua madre.
- Mamma dice che sono ancora piccola e che dobbiamo aspettare qualche
anno per
fare certe cose - la ragazza accarezzò le linee scolpite dei
bicipiti e delle
spalle scoperte. I muscoli di Jacob la facevano sentire al sicuro in un
certo
senso, protetta.
- E papà, invece, dice che dovresti metterti una canottiera.
- continuò,
sorridendo.
- Ancora con la storia della camicia ? -
- Canottiera, ha detto che gli basta una canottiera -
- Quello che è. Io dico che a Edward danno fastidio i miei
pettorali da paura,
secco com'è! - Jacob alzò gli occhi verso il
cielo terso di la Push; l'azzurro
del cielo rispecchiava talmente tanto sulla superficie dell'acqua da
rendere
appena visibile la linea dell'orizzonte. Non c'era nemmeno una nuvola.
Quando ci sei tu non ci sono nuvole. Sei come il sole Jake, il
mio sole. Il
ricordo di quelle parole e del giorno in cui Bella
gliele aveva
finalmente dette non faceva più male come un tempo. Era
diventato il sole di
qualcun'altro adesso, e quel qualcuno, per fortuna, ricambiava in
pieno.
- Quanto hai capito di quello che ho detto ? - Nessie, gli occhi due
fessure,
lo pungolò con un dito. Non riusciva ad essere convincente
da arrabbiata, il
suo viso rimaneva buffo come al solito.
- Mi sono perso una parte. Forse due o tre. -
- Dicevo che la mia crescita sarà completa tra tre anni,
forse meno. Avendo
però l'aspetto di una sedicenne..-
- Quindicenne. - azzardò.
- Non mi interrompere.. quindicenne, penso che potremmo spingerci un
po' più
avanti. I baci a stampo sono roba da bambini dell'asilo, non ti sembra
? -
- Nessie, è quello che ti sto ripetendo da circa due ore. -
- Sì, siamo d'accordo allora. - la voce le tremò
dall'emozione e le guance si
tinsero di rosso. In quei momenti Jake sentiva l'importanza del sangue
che
le scorreva nelle vene.
- Siamo d'accordo - ripeté, tirandosela sopra senza troppe
scuse e facendo
aderire del tutto la bocca alla sua.
Fu un attimo, non ebbe nemmeno il tempo di accorgersene che e un
ceffone gli
arrivò dritto sul naso.
- Ahi, Nessie che ti prende? -
- Cosa del "non possiamo
farlo qui" non hai afferrato? Siamo sulla
spiaggia, Jake, se ci vedessero e lo dicessero ai miei sarebbe un
disastro. -
- Allora hai pensato che darmi un pugno potesse aiutare! -
Il ragazzo imprecò, massaggiandosi la parte dolorante con
una mano; i
licantropi guarivano in fretta, ma questo non li escludeva dal sentire
dolore.
- No Jake, so io cosa ci può aiutare. -
- Mh? -
- Un posticino appartato, un bel posticino appartato. - Renesmee gli
regalò un
sorriso sghembo come quelli di suo padre.
***
Da quando,
tanto tempo prima, un'Isabella col cuore spezzato si era tuffata in
mare e
aveva rischiato di annegare, il salto dallo scoglio era stato
ufficialmente
vietato a chiunque non volesse incorrere nell'ira di Sam. Erano passati
anni
eppure nessuno, nemmeno quel tonto di Paul, aveva osato disubbidire.
Tutt'intorno era cresciuta quella poca vegetazione marittima che il
terreno
duro del promontorio lasciava sopravvivere e non c'era più
traccia di civiltà.
Jacob si fece strada tra le erbacce e gli arbusti più alti,
tenendo la mano di
Renesmee ben stretta tra la sua.
- Siamo ancora nella riserva? -
- Sì, siamo solo saliti di qualche metro rispetto al livello
del mare -
La ragazza emise un gridolino sorpreso; erano molto in alto e gli
scogli
scoscesi sotto di loro mettevano paura. Lei, fino a prova contraria,
non era
immune ai pericoli come tutti gli altri vampiri. Se si spostava lo
sguardo
verso il mare, però, si aveva una bellissima vista.
- Ti piace? - Jacob le mordicchiò piano l'orecchio,
lasciandole piccoli baci -
neppure troppo casti - dietro la nuca. Con le mani accarezzò
le curve ancora
acerbe dei fianchi, risalendo fino al petto morbido. Non si sarebbe mai
abituato
ai battiti regolari del suo cuore.
- È molto romantico e.. appartato.-
- Embry lo definiva da urlo, soprattutto quando si lanciava nel vuoto.
-
Nessie lasciò che le mani del licantropo le sbottonassero la
camicetta di seta
fino ad aprirla completamente. Non c'era tempo per essere pazienti o
imbarazzati, aspettavano quel momento da troppo. La stoffa le
scivolò
delicatamente dalle spalle quando Jacob la strinse a sé. Fu
un bacio diverso da
tutti gli altri: c'era passione stavolta, un'energia nuova, e un
leggero sapore
di sangue quando con i denti strinse strinse le sue labbra.
La mano di Jake salì impertinente fino al gancetto del suo
reggiseno fino a
trovarlo, tirarlo goffamente e...
- Per tutte le pellicce di lupo, che schifo! -
Renesmee strillò, coprendosi con le mani, e Jake cadde
all'indietro in un tonfo
sordo.
- Dico, non vi vergognate? - una voce squillante da ragazzino li
costrinse a
voltarsi.
In camicia a quadri, coi capelli neri scompigliati e i trentadue denti
ben in
vista, Collin Littlesea li indicava come fossero bestie rare.
- Tu! - Jacob ringhiò, furioso.
- Voi! - Collin si appoggiò ad un tronco, piegandosi in due
dalle risate mentre
Nessie, inorridita, raccoglieva la camicetta da terra e si avvicinava
al corpo
massiccio del licantropo.
- Potrei vomitare la colazione. - un'altra voce, più adulta
e disgustata,
risuonò alle spalle di Collin.
- E anche tu! - Jacob si coprì il volto con le mani. Andava
tutto di male in
peggio.
- Voi, piuttosto! - Leah, con le mani sui fianchi, sembrava sconvolta,
- Come
diavolo ti viene in mente di portarla qui per sbaciucchiarvi
e..accoppiarvi tra
le selve come due animali? -
Collin era ormai steso per terra, rischiando di soffocare. Si dimenava
in preda
a spasmi tanto selvaggi da sembrare un posseduto.
- Cercavamo solo un dannato posticino appartato e lei è la
mia ragazza, la
porto dove voglio e ci faccio quel che voglio. -
- Posticino appartato ? Jake, senti come stai parlando. -
- Ah Jake, che birichino, se lo sapessero Edward e Isabella! -
- Sta zitto Collin! - Jacob si alzò alla svelta, trascinando
Renesmee per un
braccio fino al limitare della foresta.
- Se solo vi azzardate a dirlo a qualcuno io vi lancio giù
dallo scoglio, sono
stato chiaro ? - gli rivolse uno sguardo assassino prima di
allontanarsi.
- Oh, sto morendo di paura, tu no ? - Leah si sedette
sull'erba accanto al
ragazzino. Si sentiva esausta, come se le fosse passato sopra un treno.
Provava
qualcosa per Jacob, è vero, ma non si era mai chiesta quanto
quel qualcosa
fosse forte. Ora, con una fitta di dolore al petto, si rese conto che
forte lo
era, e parecchio.
Collin, pur riacquistato il controllo di sé stesso, non
rispose,
studiando il terreno come in cerca di qualcosa. Coraggio,
forse.
- Ehi, piuttosto, non dovevi dirmi qualcosa di importante? -
Annuì.
- Dai allora, spara, non ho mica tutto questo tempo. E poi
perché hai scelto lo
scoglio, perchè non un semplice tronco d'albero fuori casa?
-
Il ragazzo sentì una goccia di sudore freddo rigargli la
tempia. Modera la
voce, aveva detto Brady. Non puoi mica dichiararti
urlando come un ossesso!
- Vedi, io cercavo..un posticino appartato, ecco.
-
Leah sbatté le palpebre più volte e le
ciglia, lunghissime, arrivarono a
sfiorarle il viso.
- Un posticino appartato, anche tu? Dai moccioso, ti stai comportando
come
quell'idiota di Jacob. Avanti, che devi dirmi? -
- Io..-
Sei la ragazza più bella del mondo, Leah, mi fai
battere forte il cuore, io
ti am - Io ti ammirerei molto se stasera mi lasciassi la
bistecca più
grande. -
Silenzio. La ragazza rimase immobile, con la bocca spalancata.
Meno tre all'esplosione di rabbia più disastrosa
del secolo. Meno due, addio
mamma e papà. Meno uno..
- COLLIN SEI COMPLETAMENTE RINCITRULLITO ? - Leah gridò con
tutto il fiato che aveva in corpo, afferrandolo per le
spalle e scuotendolo tanto forte da fargli venire il voltastomaco.
- MI HAI PORTATO QUI PER UNA CAZZATA DEL GENERE ?! -
- Almeno..Almeno abbiamo colto in flagrante Jake e Nessie! -
non provò
nemmeno a liberarsi dalla sua presa. Se non si faceva caso alla testa
che
girava e ai terribili conati di vomito, la sensazione di venire scossi
avanti e
indietro non era poi così male. Senza contare che Leah era
perfetta anche
quando usciva fuori di testa.
- E perché diavolo ti serviva un posticino appartato per
chiedermi una bistecca
che, tra parentesi, non ti lascerò mai e poi mai ?! -
Angolo
autrice: il
piccolo Collin torna all'attacco ! Sul suo
carattere, nella guida, non è stata spesa nemmeno una
parola, quindi mi sono
permessa di disegnarlo come un ragazzino impulsivo, pasticcione ma
molto dolce.
Il suo problema, però, è che non riesce a
controllarsi quando sta con Leah (
non a caso il finale è molto demenziale ). Per questo motivo
le mie storie con
i due sono sempre piene di urla xD
La
storia della bistecca che mi ero scordata di spiegare è
semplice. Avete
presente le feste in cui i Quileute si raccontano le vecchie storie
sulla tribù
? Ecco, me le immagino piene di carne arrosto.
Se ve lo siete immaginato leggermente diverso vi consiglio di
passare qui
per leggere la bellissima versione di Vannagio: Piccolo Mare.
Per
conoscere maggiormente il personaggio descritto da me, invece, potete
passare
qua : Laundry e Per quel sorriso.
Che dire di Nessie e Jake? Ricordo che la ragazzina cresce in fretta e
in
questa versione dimostra circa quindici anni. Comunque io sono per la
coppia
Leah/Jacob.
Detto questo vi faccio gli auguri di buon anno !