Titolo: Raffreddore da Gorgosprizzi e farfalle rosa
Autore: Sara Black 98
Personaggi: Luna Lovegood, Xenophilius Lovegood, Angelica Lovegood
Pairing: /
Genere: Malinconico
Rating: Verde
Avvertimenti: Flashfic
Conteggio parole: 423 parole
 
“Almeno abbiamo scoperto che i Gorgosprizzi possono entrare anche dalle narici, il raffreddore di Angelica sarà dovuto a questo,” borbottò suo padre, “ma del succo di Prugne Dirigibili potrebbe migliorare la situazione… che ne dici, Luna?”, ma lei ne aveva già raccolte un cestino e non gli prestava attenzione, perché da qualche minuto stava guardando in un punto preciso e, seguendo il suo sguardo, Xenophilius notò una piccola farfalla colorata,  dalle ali particolarmente sottili e fragili.          
“E’ bella come la mamma, vero?” le disse dolcemente.
“Sì, è molto bella… ma la mia mamma è la più bella del mondo!” concluse Luna.
A volte si era stupita di quanto suo padre potesse essere stato avventato a paragonare una piccola farfalla indifesa alla mamma, così forte e testarda.
 
“Grazie, tesoro, sto già molto meglio…senti? Non starnutisco più! Quanto detesto il raffreddore e…oh, ma hai la mano tagliata! Aspetta, che ti metto la pomata…”  il tempo di finire la frase, che aveva già Appellato il tubetto. “Ecco qua, adesso anche tu stai molto meglio, vero?”
“Papà mi aveva già messo della saliva di Gernumbli gardensi sopra, ma ora non brucia più, neanche un po’!” rise la figlia, prima di aggiungere: “Abbiamo visto una farfalla rosa in giardino, era così piccola e indifesa…”
 
Forse, però, adesso non era un paragone così fuori luogo.
 
“Mamma, mamma,” urlò Luna, “guarda Silver che mi ha fatto!”
Un solo sguardo materno bastò a tranquillizzarla, nonostante il graffio che il gattino da poco adottato le aveva fatto, e l’azzurro di quegli occhi fu l’ultima cosa che Luna vide prima che un oggetto fuori dal suo campo visivo esplodesse, facendo annegare la stanza nel fumo.
 
“Angelica Lovegood, mancherai a tutti noi,” pronunciò solennemente il pastore, “ma il tuo spirito continuerà a vivere nelle nostre vite, nei nostri ricordi e soprattutto nei nostri cuori.”
“Etciù!” Uno starnuto interruppe per un istante il discorso, subito dopo ripreso per tentare di coprirne un'altra raffica. Ma Luna non ascoltava più nessuno: si era voltata sorridendo verso il ragazzo alto e allampanato che aveva interrotto quel monologo e, mentre i suoi occhi scuri e vivaci vagavano dal fiore di Geruncolo che la bambina si era infilata dietro all’orecchio, al vestito giallo sole che il papà le aveva consigliato d’indossare, lei cercava con lo sguardo i Gorgosprizzi che dovevano per forza esserci: le parole del pastore stavano diventando così confuse, quasi senza senso...
 
In quell’istante una piccola farfalla rosa si posò sulla bara di Angelica, sbattendo delicatamente le ali.
Raffreddore da Gorgosprizzi e farfalle rosa: alla mamma sarebbero piaciuti. 

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NdA: questa storia ha partecipato al contest “Magia in pillole” indetto sul forum di EFP da Acardia17 e nefene, classificandosi 10° su 14. Ecco di seguito il loro giudizio:
 
Decima classificata ~ Sara Black 98 con “Raffreddore da Gorgosprizzi e farfalle rosa”
Grammatica e correttezza formale: 8,65/10
Particolarità stilistica e ricchezza lessicale: 6/10
Caratterizzazione e credibilità dei personaggi: 6,75/10
Originalità narrativa e personalizzazione: 7/10
Strutturazione della trama: 2/5
Gradimento personale: 7/10

Totale: 37,4/55
La tua valutazione non è eccellente, eppure non in una sola voce siamo state in dubbio se concederti o meno la sufficienza. Anzi, talvolta ci è dispiaciuto non poterti regalare qualche punticino in più. “Raffreddore da Gorgosprizzi e farfalle rosa” non è una storia perfetta, ma nella sua semplicità e in quella grossolana patina di capacità stilistica non ancora piena sa emozionare ed è piacevole alla lettura.
Il personaggio di Luna è ben reso e il suo punto di vista personalizza una scena che in altre condizioni sarebbe potuta perfino apparire banale, donando all'atmosfera cupa del lutto una connotazione più fresca, ma soprattutto tangibile. Si tratta soltanto di una flash, non ne traspare una caratterizzazione con tutti i crismi: le poche pennellate di Luna che presenti sono credibili, ma la semplicità dell'esposizione e la scelta delle scene mostrate limitano un approfondimento più completo, che per un soggetto particolare come Luna Lovegood avrebbe significato un'introspezione dai contorni malfermi e ricca di mirabolanti sorprese; eppure le tinte che hai scelto di utilizzare sono forti e vivaci, abbastanza da trasmettere il messaggio nascosto tra le righe. Con queste premesse originalità e trama sono buone, ma non eccellenti: proprio perché si tratta di una flash, e avendo tu scelto un momento piuttosto abusato nel fandom senza approfondirlo eccessivamente al di là di questo piacevole ma istantaneo episodio, abbiamo dovuto mantenerci su un punteggio medio-basso, pur avendo apprezzato questa semplice ma delicata parentesi sul passato
di Luna.
Ciò non toglie naturalmente che il tuo stile debba ancora essere raffinato molto, e che sia possibile intravedere molte ingenuità nella struttura elementare del periodo e nella scelta degli istanti e delle impressioni mostrati. Tendi, ad esempio, a stendere periodi molto lunghi e disorganizzati, in modo tale che già nella prima frase - “Almeno abbiamo scoperto che i Gorgosprizzi possono entrare anche dalle narici, il raffreddore di Angelica sarà dovuto a questo,” borbottò suo padre, “ma del succo di Prugne Dirigibili potrebbe migliorare la situazione… che ne dici, Luna?”, ma lei ne aveva già raccolte un cestino e non gli prestava attenzione, perché da qualche minuto stava guardando in un punto preciso e, seguendo il suo sguardo, Xenophilius notò una piccola farfalla colorata, dalle ali particolarmente sottili e fragili. – la narrazione si fa così intrecciata da portarti a confondere i punti di vista di Luna e del padre. Il narratore è interno e unico, vale a dire Luna, ma in questo periodo per qualche istante il lettore si trova a seguire gli occhi di Xenofilius.
Non solo ci sono virgole che dovrebbero divenire punti – come quella che precede il “ma” – ma ci sono anche virgole di troppo che rendono meno fluida la narrazione – come quella che precede il “dalla”.
La punteggiatura non sempre appropriata, in effetti, ti è costata la detrazione di qualche decimo alla voce “grammatica”.
Ti facciamo presente, inoltre:
- la punteggiatura dei dialoghi errata, per la cui revisione ti rimandiamo a QUESTO post;
- “..ne aveva già raccolte un cestino” dovrebbe diventare “ne aveva già raccolto un cestino”. Luna raccoglie un cestino di prugne, non delle prugne di cestino!
- “sguardo” e “guardare” accostati per ben due volte, al pari di una ripetizione;
- il termine “gardensi” minuscolo. Essendo parte di un nome di invenzione Rowlinghiana vuole la lettera maiuscola.
Tralasciando questi errori, come già abbiamo specificato, riteniamo che vista e considerata la tua età tu possa e debba aspirare a un grande miglioramento, che viste le premesse non potrà che giungere e condurti a buonissimi risultati. Il nostro consiglio, oltre ovviamente a leggere e leggere tanto (consiglio estendibile a chiunque) è di accorciare i periodi e non avere fretta nel narrare: assapora il tempo della narrazione e fallo tuo, arricchendolo di pause e lunghi respiri. Sei su una buonissima strada!

Che dire, adoro loro due come giudici e avere un giudizio così esauriente, critico ma incoraggiante al tempo stesso, mi ha fatto molto piacere!