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Autore: gattapelosa    04/01/2012    3 recensioni
- Mi dispiace Ron, io non volevo, non volevo tradirti!
- Non volevi? Quindi tu non volevi scopartelo nell’aula di Piton?
- Sì, no, insomma... Non mi aspettavo tutto questo. Io volevo dirtelo, ma non ho potuto.
- Hai potuto invece, l’hai potuto fare tantissime volte, solo che ti sei sempre tenuta tutto dentro raccontando i fatti tuoi solo a mia sorella e al mio migliore amico!
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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                                     STORIA DI UN TRADIMENTO





Odiavo Hermione Granger.
La odiavo con ogni fibra del mio essere, era quanto più orribile la Terra avesse mai generato.
Eppure amavo Hermione Granger. 
Lei e Harry sono stati per me i migliori amici di una vita, li ho visti crescere e sono cresciuto con loro, sopravvivendo a mostri, draghi, stanze strane e pericoli incombenti, sono stato un amico e un confidente, un amore e una spalla su cui piangere, per lei.
Ho dato tutto me stesso perché potesse essere fiera di me. 
L’ho coccolata, l’ho amata, l’ho quasi venerata. 
Ero disposto a dare la vita, per lei. Ero disposto a dare tutto ciò che ancora possedevo. 
- Scusa Ron.- mi aveva detto in lacrime.- Mi dispiace.
Mi dispiace un corno!
Come ha potuto? Come ha potuto!
Dove avevo sbagliato? No. Non avevo sbagliato.
Lei era solo una vile puttana. 
 
Avevo notato i cambiamenti in lei.
Si era fatta più assente, sia di testa che di corpo. Non mi baciava più come mi baciava prima, non mi amava più come mi amava prima.
Per lei sembrava quasi un sacrificio, una fatica. Voleva parlarmi.
- Ron, vieni, ti devo dire una cosa.
Poi però non me la diceva mai. 
All’inizio pensavo c’entrasse il ciclo, poi in quell’ingenuità che lei sapeva io avessi iniziai a credere perfino che fosse incinta. Gliene ho parlato, lei ha negato tutto. 
Io però l’amavo! Mi fidavo di lei!
Non ho pensato neanche per un secondo che mi stesse tradendo. 
Un giorno Pansy Parkinson mi tirò per una camicia e mi gridò sconvolta in faccia tutto quanto.
- Quella puttana della tua ragazza si scopa il mio fidanzato!
Non le credetti. 
Come potevo credere che la mia Hermione mi tradisse? Con Draco Malfoy per giunta. 
No, quella lurida purosangue di Pansy mi stava sicuramente mentendo. 
Come vorrei averle dato retta, ma ero troppo accecato dall’amore per accorgermi di ciò che mi accadeva sotto gli occhi. 
Hermione Granger se la faceva col mio peggior nemico, col mangiamorte, con il peggior essere dell’universo!
Gliene avevo anche parlato, di quell’incontro con la Parkinson. 
- Dice che tu mi stai tradendo con Malfoy, ma dico, si può essere più bugiardi? Quella è una vipera, ma se pensa che una balla possa separarci si sbaglia di grosso.
Lei mi aveva sorriso, ma era un sorriso triste, malinconico.
- Hai ragione Ron, non sarà una balla a farci separare. 
Un giorno anche in Ginny qualcosa mutò.
Ogni qualvolta Hermione si scusasse perché doveva fare un salto in biblioteca, o perché aveva qualche impegno con la McGaranitt Ginny le dava manforte. 
Mia sorella sapeva, ma non mi diceva nulla.
Affari da donne, avevo creduto, ma ancora più tempo dopo Harry stesso ha iniziato a cambiare, e la presenza di un segreto ormai era più che evidente. 
- Che cosa succede?- chiedevo, ma ne Hermione, ne Ginny, ne Harry rispondevano mai. 
Erano sempre scuse, giustificazioni, improvvisi impegni, tutto girava intorno a una ruota infernale e io sentivo la puzza di un fatto sconvolgente, ma ancora non pensavo nemmeno per idea che la mia ragazza mi stesse tradendo. 
Poi, il fatto sconvolgente.
Me ne tornavo da un controllo da prefetto ai piani alti, e cosa vidi nell’aula vuota di pozioni?
La mia ragazza con quel lurido verme. 
Hermione era nuda, distesa sulla cattedra di Piton, mentre Malfoy si perdeva in carezze, baci, sospiri...
Lei era diversa. Non era mai stata così con me, non mi aveva mai guardato con quegli occhi, non mi aveva mai baciato con tanto trasporto, come se dalle sue labbra dipendesse il destino dell’universo.
Più di tutto a sconvolgermi era stato lo sguardo di Malfoy, due occhi che erano così spaventosamente simili ai miei quando guardavo Hermione, due occhi innamorati, avrei detto, se non fosse stato proprio lui quello sopra la mia ragazza. 
Ero scappato via in corsa, senza badare più a niente, e avevo pianto sul mio cuscino come fossi stato una ragazzina alla prima delusione d’amore. 
- Mi dispiace Ron, io non volevo, non volevo tradirti! 
- Non volevi? Quindi tu non volevi scopartelo nell’aula di Piton? 
- Sì, no, insomma... Non mi aspettavo tutto questo. Io volevo dirtelo, ma non ho potuto.
- Hai potuto invece, l’hai potuto fare tantissime volte, solo che ti sei sempre tenuta tutto dentro raccontando i fatti tuoi solo a mia sorella e al mio migliore amico!
Mi ero anche confrontato con Malfoy. 
L’avevo preso in disparte e gli avevo tirato un pungo in fronte, accusandolo di essere solo un viscido verme e un porco schifoso che mirava solo a far soffrire la ragazza più bella e dolce del mondo. 
Lui mi aveva gridato in faccia che non lo conoscevo, che lui non voleva usare Hermione e tante cazzate simili a cui io non credetti nemmeno per un momento. 
Il terzo rapporto lo ebbi con Ginny.
- Perché non me l’hai detto? Perché cazzo non mi hai detto niente?
- Perché...- aveva sospirato.- perché anche se volevo farlo, sapevo che rivelandoti tutto sarebbe cambiato. Loro sono così perfetti...
E questo era stato il colpo di grazia. 
Avevo distrutto tutto ciò che mi capitava a tiro, prendendo a imprecare contro divinità esistenti o inventate di sana pianta, perché odiavo Hermione, Malfoy, Ginny, ma ancora non avevo parlato con Harry e sapevo che da questo ne sarebbe dipeso il mio futuro. 
Lo cercai trovandolo nella nostra sala comune mentre aspettava che io arrivassi.
- Prima di dirti qualsiasi cosa, vorrei che tu venissi con me.
Ci nascondemmo entrambi sotto il suo mantello dell’invisibilità. 
Avevo già uno strano presentimento, ma quando giungemmo a destinazione qualcosa si mosse nelle mie viscere e provai un senso di mania omicida nei confronti di Harry non indifferente.
Lui mi aveva fatto attraversare ritratti, corridoi e porte per portarmi a vedere Hermione e Malfoy distesi su un giaciglio improvvisato in un aula scura, illuminati solo dalla luce di una luna splendente. 
Harry stava attaccato a me e pensai seriamente che era giunto il momento di strozzare il bambino sopravvissuto, ma poi qualcosa in me si mosse, e tutto cambiò.
Questo perché l’immagine di loro due, stretti in un abbraccio di sorprendente calore, era semplicemente incredibile. 
Come un quadro, come un sogno, rilasciava un incredibile senso di pace che rendeva il tutto estremamente perfetto.
Non provavo gelosia, o odio, solo calma e serenità. 
- Hai visto perché io e Ginny non abbiamo sollevato il mondo e parlato a te di tutto questo? Non volevamo spezzare l’equilibrio di questa splendida pace. Probabilmente c’è qualche magia dietro, non so, ma è tutto così tremendamente perfetto che sarebbe eresia stravolgere la situazione.
Quella notte ho dormito in lacrime. 
Stare lì con loro è stato, in un certo senso, rilassante, ma senza avere sotto gli occhi l’immagine perfetta di quei due insieme, tutto ciò che sentivo era odio.
Odio verso Hermione, odio verso Malfoy, odio verso me stesso.
Sì, verso me stesso, perché sapevo che non potevo separarli e che nemmeno ci avrei tentato, da una parte perché quell’equilibrio piaceva tanto anche a me, dall’altra perché amavo ancora Hermione e la sua felicità era molto più importante che la mia. 
D’altra parte odiavo ancora Hermione.
La odiavo e la volevo morta, o sofferente. 
Odiavo quella puttana perché mi aveva tradito, perché non mi avrebbe detto niente, cazzo, alla fine avrei anche accettato! Ma scoprire tutto così, mentre scopavano in una stanza...Dio, che rabbia!
Non odiavo più Ginny e Harry perché avevano taciuto, comprendendo che insieme Molfoy e Hermione erano semplicemente perfetti, ma detestavo Hermione e l’avrei detestata per l’eternità. 
La detesto ancora, che sono passati anni, la detesterò da vecchio e sul letto di morte, perché era per me quanto di più importante c’era al mondo, era la mia vita e il mio sorriso, le avevo regalato me stesso, così che quando mi ha lasciato per Malfoy, beh, ho semplicemente smesso di esistere. 
E’ stata tutta colpa sua se l’amore mi era parso come una pena e non un premio per il resto della mia vita, è colpa sua se ho smesso di fidarmi delle donne e le ho sempre cacciate via dal mio letto, è colpa sua se nel momento in cui mi affezionavo a una nuova persona finivo sempre col farla fuggire, e’ colpa sua se Ronald Weasley non ha più trovato una donna, una famiglia, un futuro lieto.
E’ colpa sua se ora sono vuoto ed è per questo che odio e odierò sempre Hermione Granger.






Perdonate probabili errori di grammatica. 
  
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