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Autore: LadyDepp    21/08/2006    11 recensioni
Mi chiamo Draco Malfoy. Voi sapete chi sono, vero? Voi pensate di sapere chi sono, vero? In realtà voi non sapete un accidente di me, non sapete quello che ho passato, quello che ancora continuo a passare. Dopo aver letto della mia vita, forse alcuni di voi, e credo in pochi, mi ameranno, certi mi compatiranno, altri mi odieranno per aver ucciso…distrutto… la mia unica ancora di salvezza. Il mio amore.
Genere: Romantico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi chiamo Draco Malfoy

Mi chiamo Draco Malfoy.

(…)

Voi sapete chi sono, vero?

Voi pensate di sapere chi sono, vero?

In realtà voi non sapete un accidente di me, non sapete quello che ho passato, quello che ancora continuo a passare.

(…)

Dopo aver letto della mia vita, forse alcuni di voi, e credo in pochi, mi ameranno, certi mi compatiranno, altri mi odieranno per aver ucciso…distrutto… la mia unica ancora di salvezza.

Il mio amore.

Disclaimer: Questi personaggi non mi appartengono ma sono proprietà di J.K.Rowling. Questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.                    

Note: La storia è ambientata durante il sesto anno, e ci sono riferimenti al sesto libro. Più precisamente, alcuni avvenimenti accaduti rientrano anche nella mia fanfiction, anche se un pochino sconvolti.

In conclusione ci possono essere degli spoiler.

 

Note personali: Prima di tutto questa storia si basa principalmente sui sentimenti di Draco Malfoy, sulla sua vita, le sue decisioni, i suoi problemi;

questa storia è nata con l’intento di essere una one shot, ma alla fine è diventata una fanfiction a più capitoli.

L’ho scritta quasi tutta di getto, l’ho ricorretta poco non perché non ce n’era bisogno, ma perché avevo paura che rileggendola più volte l’avrei odiata. Anche adesso non la amo alla follia, ma ne sono affezionata, perché sto vivendo un particolare momento della mia vita in cui la penso esattamente come Draco Malfoy.

Spero che voi l’apprezziate ma se così non fosse,  non me ne rammaricherò di certo.

I commenti sono sempre accettati e graditi.

 

Dediche

Dedico questa fanfiction alle mie sisters, che non sento da una vita.

Vi voglio bene!

 

LadyDepp

 

 

 

MI CHIAMO DRACO MALFOY

 

 

Mi chiamo Draco Malfoy.

E questa è la mia storia…anzi “parte” della mia storia. La parte forse…forse quella più emozionante, più importante ma allo stesso tempo quella distruttiva, passionale, della mia vita.

Voi sapete chi sono, vero?

Voi pensate di sapere chi sono, vero?

In realtà voi non sapete un accidente di me, non sapete quello che ho passato, quello che ancora continuo a passare. Non sapete perché sono così. Non sapete niente. Nulla. Siete solo degli sciocchi so-tutto-io e non avete cervello, ecco tutto.
Dopo aver letto della mia vita, forse alcuni di voi, e credo in pochi, mi ameranno, certi mi compatiranno, altri mi odieranno per aver ucciso…distrutto… la mia unica ancora di salvezza. Il mio amore.

Era il mio sesto anno a Hogwarts, e sapevo che sarebbe stato l’ultimo.

Avevo una missione. Non vi spiegherò nei minimi dettagli in cosa consisteva. Anzi, non vi spiegherò niente, non voglio perdere il mio tempo a raccontare altre cose della mia vita a delle persone come voi…idiote. O non vi sarete offesi, vero? Voglio solo dirvi cosa penso. Perché io ho ammirato solo una persona, la stessa persona che ho amato. L’unica. E non sarete di certo voi a farmi cambiare idea. Siete degli idioti e basta.

Ma tralasciando questo, vi racconterò cosa è successo quel giorno… e dopo. E ora zittitevi e ascoltate. E promettetemi di non urlare.

E di non piangere.

 

 

“Ehi Draco…”

Mi girai scocciato e fissai quello che era il volto di Goyle.

Che c’è?” chiesi facendo una smorfia.

“Io e Vincent andiamo a farci un giro…” rispose il gorilla pregustando già l’abbuffata che avrebbe fatto di li a poco nella sala grande.

“Andate pure a rimpinzarvi. Ci vediamo direttamente a lezione” risposi io disgustato.

Li guardai andarmene nauseato e poi presi la mia borsa coi libri, e scesi in sala comune.

I miei compagni di serpeverde si girarono a guardarmi compiaciuti e io ghignai tra me e me. Ero il loro idolo, il loro dio. Mi amavano, mi adoravano.

Salutai con un cenno Pansy che mi si appiccicò subito come una piovra e insieme a lei uscii dalla sala.

Mentre ero diretto in sala grande, delle risate mi fecero voltare. Infastidito fissai Harry Potter ed Hermione- La mezzosangue- Granger ridere a causa del rosso Weasley che era appena caduto dalla scale.

Mi avvicinai  a loro con nonchalance e ghignai “Che c’è Weasley? Non riesci neanche a tenerti in piedi?”

Accanto a me Pansy scoppiò in una risatina acuta.

La Granger mi fissò alzando un sopracciglio e Potter avanzò verso di me lentamente

“ Credo che anche tu non ti regga in piedi Malfoy” sorrise ironico. E prima che potessi fare niente, mi diede una spinta e io caddi a terra come un salame.

Weasley rise, la Granger un po’ meno e Pansy fece una smorfia preoccupata “Dracuccio, stai bene?” chiese appollaiandosi accanto a me.

Io non l’ascoltai e guardai Potter che aveva stampato un sorriso sulle labbra.

“Come ti sei permesso! La pagherai Potter!” feci rabbioso. Poi mi alzai velocemente e gli sferrai un pugno nello stomaco. Potter cadde a terra con un gemito e mentre Pansy mi incitava e Weasley faceva lo stesso con l’amico, la Granger scappò a chiamare un professore.

Io fissai Potter a terra con un sorrisetto maligno, ma non avevo previsto il suo contrattacco.

Mi sferrò un calcio facendomi cadere su di lui, e io ne approfittai per infilargli una mano sotto la maglia e graffiargli la schiena.

Potter di divincolò mentre la schiena iniziava a bruciargli e mi tirò un pugno in faccia ma non molto potente così io potei bloccargli le braccia. E mentre Weasley cercava di tirarmi via dall’amico e Pansy cercava di tirare via lui, io ghignai.

Ma non avrei mai immaginato che da quel momento, tutto sarebbe cambiato.

Incrociai lo sguardo con il moretto e in quel istante mi persi nei suoi occhi. Erano bellissimi. Ed erano così…non saprei spiegarlo. Diciamo… magnetici. Non riuscii più a fare niente. Anche perché in quel momento arrivò la mezzosangue seguita dalla McGranitt.

Che diamine volevate fare? Eh? Potter! Malfoy! In piedi, subito! Siete impazziti?” urlò sconvolta.

Io mi alzai dal corpo di Potter e Weasley aiutò l’amico a mettersi in piedi.

Weasley, Granger, Parkinson…in sala grande a fare colazione!!Filate! E voi due…con me, subito!!” esclamò accigliata la professoressa, rossa in volto.

Io e Potter seguimmo la donna fino al suo ufficio e mentre camminavamo, guardavo furtivamente il grifondoro, ma lui sembrava tranquillo.

Dopo alcuni minuti di silenzio, Potter sbottò “ Malfoy!”

.“Si?” risposi un po’ troppo acido.

Perché continui a fissarmi? Me ne accorgo sai?”

Io mi bloccai. “non ti fisso!” replicai velocemente.

“Invece si. Finiscila, mi dai fastidio” disse Potter un po’ irritato.

“Guarda che-”

Fui interrotto dalla voce della McGranitt “Anche quando state per avere una punizione litigate?”

“Una punizione?” esclamai io.

“Si. Una punizione. Così la finirete di creare caos” disse la professoressa-bastarda entrando nel suo ufficio.

“Prima di tutto tolgo 20 punti a testa. Poi pulirete la sala dei trofei ogni sabato per un mese. Infine…” abbozzò un sorriso pericoloso. “Per tutto il resto dell’anno sarete seduti insieme in tutte le ore” finì con un ghigno che non era da lei.

Potter non replicò e neanche io.

Non me ne fregava un accidente delle sue punizioni. Volevo solo scoprire perché gli occhi di Potter mi avevano colpito così tanto.

E perché erano più belli dei miei.

 

Adesso sicuramente penserete che durante queste punizioni nella sala dei trofei, ci fu un riavvicinamento da Potter e me.

Invece no. Passammo quelle ore litigando e basta.

Ma effettivamente, solo l’ultima sera qualcosa cambiò.

Quella notte Potter non era Potter. Era diverso, sembrava strano. Non volle continuare a pulire così fissava me, assorto. Quando ormai mi ero stancato anche io, mi sedetti accanto a lui sul pavimento gelido.

“Allora, che c’è?” chiesi guardandolo.

Lui si girò “ Non credo che ti interessi saperlo..”

“Non mi interessa infatti. Solo che anche io mi sono rotto e quindi cercavo di fare conversazione visto che la porta si aprirà esattamente tra un quarto d’ora..

Potter sospirò “Non mi va di parlare con te, Malfoy.

“Vuoi che ti tiri un pugno?” dissi ironico. In effetti ero molto tentato.

Lui alzò un sopracciglio. “No”

“Vuoi che ti uccida?”

“No, grazie” fece lui accigliato

“Vuoi che ti faccia un massaggio anche se sai che non lo farò?” dissi abbozzando un sorriso sarcastico.

“Si, dopo quello che hai fatto alla mia schiena” rispose lui, serio.

Che ho fatto?” chiesi noncurante.

“Mi hai lasciato i segni con quei graffi” fece Potter accigliato.

“Davvero? Fa vedere!” esclamai curioso, cercando di alzargli la maglietta.

Lui si allontanò “Non mi toccare Malfoy!” sbottò arrabbiato.

“Ehi..quanto sei suscettibile..non volevo mica violentarti” risposi io corrucciato.

“Non mi va che mi tocchi, va bene?” ribattè lui scontroso.

Che diamine c’è Potter? Fino a poco tempo fa potevo toccarti per darti un pugno! Ora cosa è cambiato?”chiesi un po’ sorpreso e irritato.

“Non è cambiato niente. Siamo gli stessi no? Era quello che volevi, giusto?” sibilò lui alzandosi.

“Eh? Ma che cazzo dici?” sbottai perplesso.

Forse Potter era davvero un po’ tocco dopotutto.

“ Voglio dire… mangiamorte bastardo che non sei altro…” iniziò lui, ma lo fermai. “Cos- ehi aspetta! Mangiamorte? Ma com-” feci spaventato.

Lui sapeva. Come diamine faceva a saperlo?

“Come lo so? Lo so. Stai cercando di eseguire un piano..peccato che io ti ostacolerò a tutti i costi. Speravo che fosse solo uno scherzo…insomma, sei ancora un ragazzino…invece no! Sei un mangiamorte! Mi attendevo che cambiassi, ma sei sempre lo stesso! Speravo che potessi ragionare con la tua testa invece che con quella di tuo padre o di Voldemort!” esclamò Potter stringendo i pugni.

“ Non sono cazzi tuoi di quello che faccio della mia vita, Potter! Non sono cresciuto come te! Non ho il tuo coraggio! E soprattutto non sono te!! Non ho scelta!” risposi furiosamente.

“ Neanche io ho una scelta!! Che ne sai di me???” urlò lui avvicinandosi.

“ TU che ne sai di me!? Io so che sei Harry Potter, il fottuto maledetto sopravvissuto, che ha la mania di fare l’eroe!Ecco tutto! Il tuo quadro credo che sia completo, no??!” replicai fissandolo arrabbiato.

“Mettici anche che posso scegliere se diventare un assassino o morire per una dannata profezia!! Aggiungici questo al mio quadro!” gridò Potter, mentre i suoi occhi s’inumidirono.

Io rimasi per un attimo in silenzio, mentre ascoltavo i leggeri singhiozzi del grifondoro. 

Poco dopo la porta si aprì e senza dire niente, Potter scappò dalla sala, lasciandomi lì, solo.

 

FINE PRIMO CAPITOLO

 

So che non è lungo, ma ho deciso che deve essere così. Comunque sia aggiornerò ogni giorno o ogni due giorni al massimo.

Spero che questo primo capitolo (che non è il massimo della bellezza, anzi è uno dei capitoli peggiori della fanfiction) vi piaccia almeno un po’. La storia dovrebbe concludersi tra 15 capitoli se tutto va come previsto.

Un bacio a tutti quelli che leggeranno la storia e a quelli che commenteranno.

Alla prossima.

 

 

  
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