Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
Segui la storia  |       
Autore: TheSwagGirl    04/01/2012    7 recensioni
Nome? Jey.
Cognome? Bieber.
Sesso? Spesso.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Chapter One.     This is the Way.
 
 
 
 
 
                                            Give you this, give you that 
                                              Blow a kiss, take it back 
                                                If I look inside your brain 
                                                  I would find lots of things 
                                                    Clothes, shows, diamond rings 
                                                       Stuff that's driving me insane.
 
 


 
Eccomi qui.
Primo giorno di scuola.
Nuova scuola.
Metà del primo semestre.
Perfetto.
Già iniziare una nuova scuola è una rottura.
Aggiungiamoci anche il fatto che ogni singola persona di quella scuola sembrava conoscermi.
Perfetto. E io che volevo restare nell’ombra.
Dopo quasi un anno e mezzo Usher aveva deciso di farmi uscire allo scoperto.
Decisione che io non condividevo.
Insomma aveva fatto tutto in grande segreto. L’adozione. Tutto.
Avevo studiato in casa, con i miei ritmi, senza nessuna pressione.
Poi all’improvviso era cambiato tutto.
Mi aveva iscritta alla scuola pubblica di Atlanta e mi aveva comprato una super Range Rover.
Continuava ad insistere che ero depressa. Che dovevo avere una vita.
Io non mi sentivo depressa.
Occhei, non uscivo mai di casa. Non avevo mai voglia di fare nulla.
Forse aveva ragione.
Ed era convinto che una scuola pubblica mi avrebbe aiutata.
Ma per il momento mi aveva solo aiutata ad essere osservata.
Ed io odio essere fissata.
Mi ero vestita così [ http://www.polyvore.com/cgi/set?id=41639445&.locale=it ]
Mi sembrava di essere piuttosto semplice.
Eppure mi fissavano tutti.
La spiegazione era una sola: sapevano di Usher.
Ma come potevano saperlo? Insomma io avevo ancora il mio cognome.
Usher non aveva voluto che prendessi il suo.
Diceva che il mio cognome era l’unica cosa che mi era rimasta della mia famiglia.
E che era gusto che lo tenessi.
 
 


 
Ero magicamente riuscita ad arrivare alla terza ora sana e salva.
Sbuffai e diedi un’altra botta all’armadietto.
Inutilmente. Non servì proprio a nulla.
Decisi di rinunciarci. Vi poggiai la schiena contro e presi a fissarmi le scarpe.
Era inutile, quello stupido coso non voleva saperne di aprirsi.
Dio che nervoso. Perfetto. Avrei aspettato che il corridoio si fosse liberato e poi avrei usato le maniere forti.
Maledissi mentalmente Usher. Stupida scuola pubblica.
Avevo bisogno di aprire l’armadietto. L’orario delle lezioni lo avevo in borsa.
Ma la piantina della scuola l’avevo stupidamente ficcata li dentro alla prima ora.
Ed ora dovevo andare a Biologia con il professor Stoner.
E non avevo una santissima idea di dove fosse la classe.
Maledissi Usher nuovamente.
Ciao! Tu devi essere la ragazza nuova” Disse una voce maschile e profonda.
Il proprietario della voce aveva delle Nike verdi. Ed erano ferme davanti alle mie All Star.
Si. Sono io.” Dissi ed alzai gli occhi sul proprietario della voce.
Wooh!” Sbottò lui. Sgranò gli occhi e indietreggiò di un passo da me.
Io lo guardai senza capire. Che avevo fatto di male?
Era un ragazzo parecchio più alto del mio metro e sessanta.
Aveva i capelli castani e lunghini, gli occhi marroni e il viso buffo.
Ma siete uguali!” Sbottò lui nuovamente.
Siete identici” Riprese. Si riavvicinò a me e mi fissò quasi studiandomi.
Questo ragazzo era strano. E mi intimidiva.
Troppi tipi strani in questa scuola.
Come scusa?” Chiesi per distrarlo. Volevo che la smettesse di fissarmi così.
No niente. Scusami.” Disse. Scosse la testa come per togliersi da un pensiero.
Io sono Charles Sommers. Ma ti prego, chiamami Chaz.” Continuò sorridendomi e mi tese la mano.
Io la strinsi.
Mi chiamo Jey. Jey Bieber.” Dissi. Ero felice di potermi presentare a qualcuno.
A quel punto lui mollò la mia mano e scoppiò a ridere.
Io lo guardai quasi offesa. Cosa c’era di tanto divertente nel mio nome?
Andiamo Justin piantala.” Disse lui ridendo.
Ora basta. Me l’hai fatta, ci sono cascato. Togliti la parrucca, le tette finte e i vestiti da donna.
Continuò tenendosi la pancia dalle risate.
Credo di non capire” Risposi io. Questo era un pazzoide.
Aspettai che finisse. Dopo un po’ si fermò riprendendo fiato.
Qualcosa non va?” Chiesi nuovamente. Magari era un malato di mente. Mi incuriosiva.
Lui mi guardò bene. I suoi occhi vagavano sul mio viso in cerca di particolari. Incrociava i miei occhi.
Scusami, è che..” Fece lui confuso. Continuava a studiarmi.
Poi si tolse il berretto blu e me lo porse.
Potresti metterti questo?” Mi chiese ad un tratto.
Io lo guardai strano ma afferrai il cappellino.
Lo misi nascondendo i lunghi capelli completamente sotto.
Tornai ad incrociare lo sguardo di Charles e lui sgranò gli occhi.
Raaaayaaaannnnn” Iniziò a gridare correndo via lungo il corridoio.
Lontano da me.
Ottimo primo giorno direi.
 


 
 
 
Grazie a non so quale santo ero riuscita ad arrivare alla classe del professor Stoner.
Che sembrava non badare totalmente a me.
Sembrava non badare a nessuno. Era un uomo davvero buffo.
Mi ero tolta il berretto del ragazzo di prima e lo avevo messo in borsa. Se lo avessi rivisto glielo avrei restituito.
Eravamo quasi a metà lezione.
Poi saremmo andati a mensa, poi matematica, ginnastica e poi sarei potuta tornare a casa!
Ma dico io, ginnastica all’ultima ora. Mi vogliono morta.
La lezione di Biologia non mi interessava particolarmente, così ero su Twitter con il cellulare.
Pst.” Sentii una voce chiamarmi.
Girai appena lo sguardo per incontrare gli occhi azzurri di un ragazzo biondo seduto due banchi più in La.
Non avevo idea di chi fosse. Così cercai di ignorarlo.
Pst.” Sentii ancora. 
Gettai un altro sguardo. Il biondo ora mi sorrideva calorosamente.
Tornai a fissare il mio telefono.
Un tipo strano mi sta fissando.
Tweet.
Pst. Ehi.” Ignoralo Jey. Ignoralo.
Pst.” Nuovamente. Ma chi cavolo era questo qui? E cosa cavolo voleva?!
Ehi. Raggio di sole. Quello sta chiamando te.” Mi disse una ragazza seduta dietro me.
Il suo tono era sarcastico.
Effettivamente stavamo disturbando la lezione. Stavamo? Stava!
Che cosa vuoi?” Sussurrai al biondo sperando che mi sentisse.
Lui rise leggermente.
Che cosa ci fai qui?” Chiese divertito.
Ma che domanda era?! Cosa cavolo sembrava che facessi?
In questa scuola sono tutti matti.
Troppi tipi strani cavolo.
Qualcosa non andava.
Dovevo solo ignorarlo. Ignorarlo e basta.
Tornai a guardare il mio cellulare.
C’erano varie menzioni di risposta al mio Tweet.
Capitai su una in particolare, di un certo Louis Tomlinson.
Fagli la linguaccia.
Non sapevo chi fosse questo tipo ma il consiglio era buono.
Trattenni una risata. Avrebbe potuto funzionare.
Il suono della campanella della mensa mi distrasse.
Raccolsi la mia roba velocemente ed uscii dalla classe.
Prima che il biondo mi raggiungesse.
 
 
 
 
 
                                             I want, I want, I want
                                                But that's crazy.
                                                   I want, I want, I want
                                                      And that's not me.
                                                         I want, I want, I want
                                                            To be loved by you .



 
 
If you got eyes, Look at me now Bitch.
 
 
Macciaooooo.
Dite la verità, vi sono mancata vero? u.u
[Frega niente a nessuno]
*Piange*
*Si da un contegno*
Anyway. Ecco il secondo capitolo.
Questa storia mi sta prendendo v.v
Spero prenda anche voi.
Ho visto che mi avete abbandonata D:
Lasciatemi una piccola recensione eh *w*
Vi amo.
 
     #Peace.   I’m Out.
  
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber / Vai alla pagina dell'autore: TheSwagGirl