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Autore: Mrs Lily Luna Cullen    04/01/2012    5 recensioni
Salve a a tutti! Sono Isabella Marie Swan. Sono una ragazza come tutte le altre ma un po' più speciale, perché sono una strega. Sono figlia di Renee e Charlie Swan, papà è il capo degli Auror , mentre mamma dopo essersi laureata ad Hogwarts ha deciso di fare la mamma. Il destino però volle che che i miei divorziassero, quando avevo pochi mesi mamma mi prese con sè e ci trasferimmo a Phoenix, quando ho compiuto 17 anni si è risposata con il famoso giocatore di Quidditch Phil Dwyer, così ho deciso di trasferirmi a Londra per andare ad Hogwarts per lasciare mia madre con il suo nuovo marito
Genere: Avventura, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, Cross-over, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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Angolo dell'autore:
Buonasera , lettrici di Efp! Eccomi di nuovo quì , con un'altra mia pazzia. La storia sarà ambientata dopo la guerra magica,mentre i ragazzi ripeteranno il settimo anno, quindi niente Lord Voldy, avviso le lettrici che adorano Ron/Hermione, che questa coppia non ci sarà ma sarà una Dramione. 

Piccolo quesito:

Volete che Jacob nella storia, o magari un'altro personaggio che romperà le uova nel paniere ad Edward e Bella?

Comunque non mi dilungo e Buona Lettura! 

                                  Twilight in Hogwarts

Image and video hosting by TinyPic 13 Ottobre ore 08:49 
 
La macchina sfrecciava veloce sull’autostrada, direzione aeroporto.
Avevo detto a mamma che era più veloce usare la metropolvere ma no! “Dobbiamo cercare di adattarci al mondo babbano” sue testuali parole, quindi andammo in macchina.

Sicuramente vi starete chiedendo ma che ci fai con un camino se abiti nell’assolata Phoenix? Beh, avevo costretto mamma a farlo costruire, per usare la metropolvere per andare d’estate a trovare papà a Londra. Mi piaceva andare a passare l’estate da papà, ma non mi piaceva Londra troppo grande, umida, io amavo il sole e il caldo. Da quella città mamma mi portò via quando avevo qualche mese, stufa di vivere lì, tante volte aveva pregato Charlie di trasferirsi ma lui era il capo degli Auror, non poteva allontanarsi. Avevo studiato in un collegio magico a Phoenix, durante una gara di Quidditch lì mia madre incontrò il famoso giocatore di Quidditch Phil, mamma se ne innamorò perdutamente, quando compii 17 anni si sposarono.

Phil viaggiava molto per il suo lavoro, ed io e mamma rimanevamo a casa, notavo che ci stava male, perciò decisi di trasferirmi a Londra da papà, e frequentare Hogwarts, mamma titubante accettò.

 
In poco tempo raggiungemmo l’aeroporto

“Sei sicura di volerti trasferire Bella?”

“Sì mamma, voglio andarci”

Sospirò “Ok, ma ci sentiremo vero?” disse, guardandomi con gli occhi da cucciolo.

Mi fece tenerezza a volte poteva fare la donna forte, ma rimaneva sempre la solita bambina.

“Sì mamma, ti manderò un gufo qualche volta” la rassicurai, abbracciandola.

Dopo qualche altro abbraccio, lacrime e rassicurazioni salii sull’aereo.Per arrivare a Londra ci vollero purtroppo 10 ore e 34 minuti,atterrata a Londra pioveva e faceva freddo, all’incirca c’erano 3 gradi. Charlie mi aspettava all’entrata dell’aeroporto, quando mi vide, mi abbracciò calorosamente e anch’io ricambiai, Charlie prima di diventare Auror era goffo, s’imbarazzava facilmente, ma dopo aver cominciato a fare, il suo lavoro era cambiato anche fisicamente, esternava più facilmente i suoi sentimenti, era più coraggioso non che prima non lo fosse sennò non sarebbe stato smistato a Grifondoro, ed era anche più muscoloso, era un bell’uomo per la sua età.

Occupammo il tempo mentre ci dirigevamo a casa di Charlie, parlando del più e del meno. Una volta a casa Charlie con un incantesimo spedì i bagagli a Hogwarts, lo guardai confusa “Ma domani non dobbiamo andare alla stazione di Kings Cross?”

“No, ora andremo a Hogwarts con la metro polvere”rispose.

Entrammo nel camino, Charlie prese la polvere magica e pronunciò “Hogwarts Ufficio di Silente” e buttò la polvere.

Ci smaterializzammo nell’ufficio di Silente un po’ sporchi di cenere.

“Oh, buonasera Charlie, signorina” ci salutò il preside.

Era un uomo alto, magro e molto vecchio, a giudicare dall'argento dei capelli e della barba, talmente lunghi che li teneva infilati nella cintura. Indossava abiti lunghi, dietro gli occhiali a mezzaluna aveva due occhi di un azzurro chiaro, luminosi e scintillanti, e il naso era molto lungo e ricurvo, come se fosse stato rotto almeno due volte.

“Buonasera Albus” lo salutò Charlie.

“Buonasera, signor preside” dissi.

“Albus,devo firmare altri documenti?” domandò papà.

“No tutti i documenti sono in regola. Ora Isabella sarà smistata, e stasera durante la cena sarà presentata ai suoi nuovi compagni di scuola” spiegò.

 “Vieni cara, siediti qui” m’indicò uno sgabello vicino a lui.

Mi sedetti e lui mi posò un vecchio cappello sulla testa.

<< Ohh, buonasera signorina Swan >> disse la voce nella mia testa, facendomi sobbalzare.

<< Chi sei? >>


<< Il cappello che sta posato sulla tua testa, vediamo dove smistarti. Hmmmmm ….. hmmm difficile davvero difficile. Sei molto buona per questo hai lasciato tua madre e ti sei trasferita qui ma le tue doti tra i Tassorosso sarebbero sprecate, sei molto intelligente ma non ti ci vedo a Corvonero, sei molto ambiziosa e furba ma…. OH! Che cosa abbiamo qui! Hmmm un cuore puro e tanto coraggio, potresti migliorare i tuoi poteri a Serpeverde ma neanche quella casa è abbastanza per te, quindi GRIFONDORO!>> annunciò.

“Molto bene, ti consegnerò la divisa scolastica prima della cena.”disse il preside.
Negli occhi di papà c’erano varie emozioni gioia, affetto, amore…

Papà si avvicinò e mi disse “ Ora devo andare” disse.

“Ora?” chiesi.

“Sì, devo andare al ministero e tu devi preparati per stasera, ti voglio bene tesoro, ci rivedremo a Natale e mi raccomando ricordati qualche volta del tuo vecchio e scrivimi”.

“Ok, papà, ciao”

Si avvicinò al camino, entrò dentro prese la polvere e scomparve tra le fiamme verdi.
“Vuoi un po’ di thè cara?” domandò il preside, versando del thè nella sua tazza.

“No, grazie” risposi.

All’improvviso apparve una fenice sul trespolo vicino alla scrivania, lei cominciò a guardarmi curiosamente.

Mi avvicinai lentamente osservandola, aveva le dimensioni di un grosso cigno scarlatto, dal piumaggio rosso oro, il becco e gli artigli d’oro, occhi neri, e una coda lunga come quella di un pavone, la accarezzai e notai che le piume d’oro erano calde al tatto.

“Devi essere davvero speciale, per essere riuscita a toccare Fanny” osservò Silente.

“Davvero?”

“Sì, sono creature davvero affascinanti, e Fanny è stata davvero difficile da addomesticare, non si fa avvicinare da nessuno tantomeno toccare fuorché non sia una persona speciale, le fenici sono davvero intelligenti e sanno riconoscere le persone coraggiose e leali” continuò.

La porta dell’ufficio si aprì ed entrò una donnadall'aspetto piuttosto severo, che portava un paio di occhiali squadrati della forma identica ai segni che il gatto aveva intorno agli occhi. Anche lei indossava un mantello ma color smeraldo. I capelli neri erano raccolti in uno chignon.

“Scusa Albus ma tra poco i ragazzi arriveranno in Sala Grande, è meglio avviarsi comunque piacere me sono Minerva McGrannit, professoressa di trasfigurazione” disse, la professoressa.

“Piacere, Isabella Swan” mi presentai.

Il preside con un colpo di bacchetta fece apparire tra le mie mani la divisa scolastica. La McGrannit m’indicò il bagno e andai a cambiarmi, la divisa era costituita da un maglione grigio, una camicia bianca,una cravatta, una gonna nera e le calze nere.
Dopo essermi vestita, seguii i professori fino la Sala Grande, la sala era illuminata da migliaia di candele sospese a mezz’aria sopra quattro lunghi tavoli, in fondo, rialzato c’era un altro tavolo lungo, intorno al quale erano seduti alcuni insegnanti.

“Buonasera professori, oggi è finalmente arrivata la nostra nuova studentessa Isabella Swan” annunciò il preside.

“Swan, come Charlie Swan?” domandò una professoressa molto magra, avvolta da scialli e rumorosi braccialetti, portava degli spessi occhiali da vista che ingrandivano spaventosamente i suoi occhi, assomigliava molto a un insetto.

“Sì, Sibilla lei è sua figlia,il cappello ha già deciso la sua casa, e prima del banchetto la presenterò al resto della scuola”

“E dov’è stata smistata?” chiese un professore, che prima non aveva parlato, era alto ed esile, con capelli neri lunghi e unti, il naso adunco e la carnagione pallida.

“Grifondoro”rispose il preside.

Il professore fece una smorfia, mentre la McGrannit sogghignò. Dopo qualche minuto dalla porta entrarono una miriade di alunni, che andavano a sedersi ai loro tavoli, alcuni di loro mi notarono, le ragazze mi guardavano curiosamente, alcune con disprezzo perché non per essere modesta ma… sono carina! mentre i ragazzi sempre con curiosità ma allo stesso tempo languidamente bleah!

Una volta seduti il preside batté le mani richiamando l’ordine.

“Ho un annunciò da farvi, da questa sera avrete una nuova compagna di scuola Isabella Swan”

La sala scoppiò in mormorii, uno studente esclamò << Ma è la figlia del capo degli Auror Charlie Swan? >>

“Sì, è la figlia di Charlie Swan si è trasferita qui a Hogwarts dal collegio di magia di Phoenix, è già stata smistata, quindi prego i Grifondoro di dare il benvenuto alla vostra nuova compagna di scuola” concluse.

La tavolata dei Grifondorò scoppiò in boato fischiando, e applaudendo, le altre case un po’ deluse, applaudirono educatamente. La mia divisa cambiò, la cravatta divenne oro, rosso e sul maglione apparve lo stemma dei Grifondoro.

Pov Hermione

Ohhh, che stanchezza!! I M.A.G.O si avvicinavano e i professori ci caricavano di compiti, e come se non bastasse, quelle due capre di Harry e Ron mi tampinavano ogni volta per i compiti. Entrata in Sala Grande mi precipitai al tavolo Grifondoro, qualcosa al tavolo dei professori attirò la mia attenzione una ragazza era in piedi vicino a Silente. Era una ragazza davvero carina, carnagione molto chiara, con capelli lunghi e lisci color castano scuro e occhi verde-grigio . Il suo viso era a forma di cuore, aveva una fronte ampia e l'attaccatura dei capelli a punta, occhi grandi e ben distanziati, zigomi prominenti, naso sottile, mascella stretta e mento appuntito. Le sue labbra erano leggermente sproporzionate, un po' troppo piene per la linea della mascella. Le sue sopracciglia erano più scure dei capelli e più dritte che arcuate, era alta all’incirca 1.63 m.

Silente in seguito annunciò che lei era la nuova studentessa che avrebbe frequentato il nostro anno, ma ciò che mi sorprese fu che lei fosse già stata smistata a Grifondoro. Tutto il tavolo si aprì in un boato, con applausi, fischi di vittoria per possedere nella propria casa la figlia del capo degli Auror.

“Mai smistano prima gli alunni, se non davanti agli altri professori, e alunni in Sala Grande” sussurrai a Harry e Ron.

Né Harry né Ron mi risposero, forse non mi avevano sentito, Harry sicuramente aveva per la testa le parole CAPO AUROR SWAN, invece Ron era troppo occupato a sbaciucchiarsi Lav-Lav che schifo! Non ero gelosa per carità, avevamo deciso insieme di lasciarci, ma con tutte le ragazze che ci sono proprio con quella si doveva mettere?!?
Isabella intanto si stava avvicinando al tavolo, decisi di fare le presentazioni da bravo prefetto!


Pov Bella
M’incamminai verso al tavolo oro-rosso, una ragazza dai capelli lunghi ondulati castani e occhi del medesimo colore mi si avvicinò.

“Piacere Isabella, sono Hermione Granger, prefetto dei Grifondoro”disse.

“Preferisco Bella, Isabella è troppo lungo” precisai.

Ci sedemmo e chiacchierammo allegramente,era una ragazza davvero simpatica , conobbi tutti i Grifondoro anche il salvatore del mondo Harry Potter. Alcuni dei miei compagni mi fecero delle domande su mio padre e sul suo lavoro di Auror ma cercai disviare il discorso.
Notai che un ragazzo mi stavano fissando insistentemente.Era di Serpeverde, il suo viso, di forma allungata e dai tratti aristocratici,era incorniciato da due occhi grigi, magnetici e molto pungenti. I capelli erano di color platino, quasi bianchi liscissimi.

“Hey, herm chi è quello che mi sta fissando dal tavolo Serpeverde?” chiesi.

“E’ Draco Malfoy” disse,sputando con rabbia il suo nome “E’ solo uno stupido mi-credo-figo-perché-sono-purosangue-e-chiunque-non-lo-è-non-merita-neanche-di-vivere”

“Da ciò deduco che prende sempre di mira te,no?”

“Ohh, sì trova sempre una scusa per insultare e poi fa l’innocente davanti al professor Piton, che odia i Grifondoro, e così finiamo in punizione più tolgono punti alla casa. Ha soprannominato me Mezzosangue, Harry Sfregiato, e Ron Lenticchia, argh! Vorrei andare lì e togliergli dal viso quel ghigno bastardo”disse, sbattendo il pugno sul tavolo.” Bella sta lontana da lui porta solo guai, era figlio di un mangiamorte, e lo era anche lui. Ed è solo un latin lover, ti vede come la nuova preda da conquistare per poi vantarsene in giro di aver conquistato la figlia del capo degli Auror.”continuò.

“Non ti preoccupare, in questo momento non m’importano le faccende amorose” la rassicurai “Piuttosto ,tu che mi racconti ? Non penso che una bella ragazza come te non ha un fidanzato” dissi, sorridendo maliziosa.

Hermione arrossì, e si portò una ciocca di capelli dietro l’orecchio “No, non ho il ragazzo, prima avevo avuto una piccola storia con Ron,ma poi abbiamo capito di provare solo amicizia, e ora lui sta con Lav-Lav, ”

Guardai Ron che intanto era occupato in uno scontro labbra-labbra con Lavanda Brown, feci una smorfia di disgusto.

“Dove sono i Cullen?” chiese Harry.

“Non lo so, oggi sono mancati per tutta la giornata” rispose Hermione.

“Chi sono i Cullen?” domandai.

“Sono i figli adottivi del Dottor Cullen, lavora in infermeria, mentre sua moglie è l’insegnante di Cura delle Creature Magiche”continuò Hermione.
 
Finito di cenare, andammo in Sala Comune,mi sedetti sul divanetto davanti al camino, Hermione accanto a me Ron e Lav-Lav sulla poltrona di destra, Harry sulla poltrona di sinistra,Ginny,Fred e George sul tappeto.

“Perché ti sei trasferita Bella?” chiese Ginny.

“Perché mia madre si è risposata con Phil Dwyer, lui viaggia molto per le partite, quando stavamo io e lei a casa vedevo che stava male, quindi sono venuta qua”spiegai.

“PHIL DWYER IL GIOCATORE DI QUIDDITHC?” urlò Ron.

“Ron, non urlare” lo rimproverò Hermione.

Ron arrossi fino alle orecchie , borbottando “Scusa”.

Harry e Ron andarono a giocare con gli scacchi magici, Fred e George discutevano su degli scherzi da fare, mentre io ,Ginny ed Hermione parlavamo sulla scuola, sulle materie, i professori ecc.

Verso le 11:30 salimmo nei dormitori per dormire, quella notte rimasi per un po’ sveglia pensando che forse non avevo fatto male a trasferirmi ad Hogwarts. Dopo qualche altra riflessione sulla serata scivolai tra le braccia di Morfeo.
 
 





  
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