Fumetti/Cartoni americani > X-men
Segui la storia  |      
Autore: Giulz95    04/01/2012    1 recensioni
Lo so, lo so. Ho duecento mila storie incompiute. Embè? XD
No, a parte gli scherzi, dovevo proprio tirarmi fuori dalla testa questa.. come chiamarla.. "cosa" qui. Fondamentalmente ho questo nuovo personaggio in mente, che mi ronza in testa da un po'. Diciamo che è una rivisitazione di uno dei miei personaggi marvel inventati e.. Boh, vedete voi.
PS: questa storia sarà piena zeppa di riferimenti alla mitologia greca. Chi li coglie, bene, chi no, pazienza, non saranno tanto importanti... Bah. XD
Sono passati quattro anni da Alcatratz. Gli x-men sono tornati a vivere da un po'. Leeth è un'orfana/non orfana che scopre di essere speciale, in qualche modo, e che trova aiuto in occhi che assomigliano troppo ai suoi. Troppo, perché non siano parte della chiave del proprio passato. Cosa succede quando scopre che il passato dell'uomo a cui appartengono quegli occhi è più oscuro del suo?
BEN ACCETTE RECENSIONI ;)
Genere: Avventura, Azione, Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Logan/Wolverine, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Mέλαινα Kόρη
 

Era tornato in quel posto più di una volta. Era l'unico luogo in cui sentiva ancora la voce di Jean, della sua vera Jean, non del mostro che aveva ucciso ormai più di quattro anni prima ad Alcatratz. Gli piaceva rimanere in riva al lago, da solo, a pensare. Il dolore per la morte della donna da lui amata era ormai scomparso da tempo, ora rimaneva solo una lieve cicatrice, una delle tante. Era ironico come proprio lui, che non aveva cicatrici sul corpo e che mai ne avrebbe avute, ne avesse così tante nell'anima, tutte immagini di un passato che nemmeno lui riusciva a ricordare. Chiuse gli occhi, costringendosi ad ascolare il rumore delle onde che si infrangevano davanti a lui e per qualche secondo sentì anche la voce di Jean. 

Logan.

Abbassò la testa, assaporando di nuovo il suo nome, pronunciato da lei. 

-Jean.- mormorò appena. Sapeva che era lì, che la sua vera Jean era ancora lì, sepolta sotto Alkali Lake. Aprì gli occhi, che pungevano di freddo e di stanchezza. Prese coraggio e decise di alzarsi. Era giunto il momento di lasciarla in pace. Raccolse la bottiglia da terra e si incamminò verso la moto.
 


-C'era una volta, tanto tanto tempo fà, in un mondo molto diverso dal nostro, una bellissima principessa, dolce, giovane e gentile, figlia del più grande sovrano di tutti i tempi e della fata Demi, che colorava i giardini di tutto il regno facendo nascere ogni specie di fiore. Per via dei suoi lunghi capelli rossi e delle lentiggini che le coprivano il volto, veniva chiamata da tutti Pome. Il giorno del suo diciottesimo compleanno, Dae, il malvagio stregone fratello del re, la rapì con l'inganno, la fece rinchiudere in un nero castello dal quale nessuno poteva uscire, e la costrinse a sposarlo. Pome era triste, e voleva solo tornare a casa sua, da sua madre e dal suo amato padre, che ormai la credevano morta. Dae le fece portare un melograno incantato, che la facesse innamorare di lui, e lei ne mangiò sei semi. Passarono gli anni, e dall'unione dei due sposi, Pome si accorse di aspettare un figlio. Non era felice, però, poiché Dae le aveva detto che per via di una sua stregoneria, i bambini nati dalle donne che avevano mangiato i semi del melograno morivano dopo tanti giorni quanti erano stati i semi. Pome era sempre più triste, tanto che non sorrise più fino a quando non nacque una bellissima bambina, che però aveva le labbra inspiegabilmente nere e la pelle bianchissima. Pome decise di salvarla, implorando Dae di farla uscire dal castello accompagnata da lui, solo per poter lasciare la piccola nel villaggio. Dae acconsentì, ma per non far riconoscere la sposa alla gente che tanto amava la principessa, rese i rossi capelli di Pome di un nero notte, e fece sparire dal suo volto ogni lentiggine. Pome con Dae e la piccola Luna, così aveva inziato a chiamarla Pome, per via della sua pelle banca e così luminosa, e la lasciarono davanti ad una casa, in una notte di luna piena, avvolta in una coperta. Poi tornarono al castello, e Pome non rivide mai più la sua dolce Luna.-

Leeth si alzò dalla poltrona dopo aver controllato che la bambina si fosse addormentata, e tornò in soggiorno sospirando. Si sedette sul divano e accese la televisione, senza guardarla veramente. Quella storia le metteva tristezza, ma era l'unica che facesse dormire quella pulce della sua sorellastra, Rachel. I suo genitori, o meglio genitori adottivi, erano usciti il weekend per il loro anniversario di matrimonio, e lei era dovuta rimanere a casa per badare a lei. Non che le dispiacesse, in fondo non aveva particolari impegni, ma metterla a letto era sempre un calvario, visto che non si addormentava senza quella favola. Maledetto il giorno che gliel'ho raccontata per la prima volta, pensò. Forse perché come Luna, anche lei era orfana, sentiva un groppo in gola ogni volta che la raccontava. Aveva vissuto fino a otto anni nell'orfanotrofio della sua città, senza ricordarsi nulla di quello che era successo prima, ed ora che ne aveva venti viveva felicemente con la sua nuova famiglia, che amava moltissimo, anche se a volte si chiedeva come mai non si ricordasse di niente della sua infanzia, e allora si sentiva ancora più triste. Si sdraiò per lungo sul divano e inziò a dare ascolto al notiziario che trasmetteva la televisione.

-Sono stati trovati due corpi stamattina, totalmente carbonizzati. Le autorità stanno ancora cercando di risalire alle identità dei due, per ora sembrano essere un uomo e una donna, probabilmente coniugi. Sono stati ritovati tra le macerie di una casa vacanze in riva al mare.-

La curiosità di Leeth si perse presto. Si alzò, prese una coperta e si risdraiò sul divano, prima di cambiare canale. Si addormentò, senza rendersi conto di quanto quella notizia influisse su di lei.
Era rimasta orfana. Di nuovo. 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > X-men / Vai alla pagina dell'autore: Giulz95