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Autore: Thegirlwiththewhiteskin    04/01/2012    4 recensioni
A cinque anni, Caterina, aveva delle bellissime codine.
A quindici anni apparì Mattia.
A diciotto anni, Caterina, era una ribelle.
E a vent'anni anni sentiva che il mondo le era scivolato dalla mano.
Solo una piccola storia su una ragazza. Ogni riferimento a qualcuno è puramente causuale, Caterina è una mia invenzione.
Genere: Generale, Malinconico, Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Caterina Caterina.

A cinque anni, Caterina, aveva delle bellissime codine.
Era sua madre a fargliele, usava dei nastri blu, e faceva un fiocco.
Caterina amava le sue codine.
Amava i suoi nastri blu.
Amava quando, ogni mattina, si sedeva davanti allo specchio di camera sua e la madre cominciava a pettinarle i capelli, per poi legarli.
Caterina aveva anche dei guanti. Erano dei guanti di velluto, bianchi.
La madre le aveva detto che erano antichissimi, e che, nella sua famiglia, si tramandavano da madre a figlia da generazioni. Fu solo quando aveva dieci anni che scoprì la loro vera provenienza. Erano della figlia di una collega di sua madre, a cui non stavano più bene, e che aveva deciso di regalare a Caterina quando aveva saputo di lei.
Caterina indossava quei guanti ogni mattina e poi andava a scuola. L'accompagnava la madre con la macchina, e a fine scuola la riprendeva.
Il padre non faceva niente per Caterina.
Se lo diceva spesso lei, che era cattivo per questo. Ma poi si ricordava le parole della madre. Non era colpa sua. E Caterina, alla fine, concordava.
Dopotutto, i morti non possono fare granchè, per le proprie figlie.
Quando la notizia della sua morte si sparse, Caterina ricevette tanti sguardi compassionevoli. Il padre era morto per colpa di una malattia con un nome troppo complicato affinchè Caterina potesse ricordarselo. Esattamente come non poteva ricordare il padre. Era troppo piccola quando successe. "Tre anni o due" rispondeva sua madre, quando Caterina le chiedeva della sua età a quel tempo. A Caterina non importava del padre, a lei importava delle sue codine, dei suoi guanti antichissimi, della madre e dei nastrini blu.
Ma a quattordici anni non c'erano più dei nastri ad avvolgere le sue codine, non c'erano nemmeno più le codine. Non c'erano i guanti, troppo piccoli ormai. E non c'era nemmeno sua madre.
Tutte queste cose erano sparite nel nulla. E Caterina si ritrovò improvvisamente sola, circondata dal buio più totale.
A quindici anni apparì Mattia.
Apparì come appare la luce del lampadario quando clicchi sull'interuttore. Ma Caterina non l'aveva cliccato, ci aveva sbattuto contro con la testa.
Caterina e Mattia si amarono tanto. Si amarono finchè non cambiarono. E quando loro cambiarono, lo fecero anche i loro sentimenti.
A diciotto anni, Caterina, era una ribelle. Dai capelli corti, che non potevano più essere raccolti in nessun nastro blu.
Caterina aveva Sara. Aveva Costanza. Aveva Lucio. Aveva una bottiglia di birra in una mano e tutto il mondo nell'altra.
Ma non aveva molti progetti.
E a vent'anni anni sentiva che il mondo le era scivolato dalla mano e che le era rimasta semplicemente la bottiglia di birra.
Caterina aveva dei ripensamenti sulla sua vita, su ciò che aveva fatto in vent'anni anni.
Cosa aveva fatto in tutto quel tempo?
Aveva ammirato dei nastri blu, aveva amato un ragazzo. Ma l'aveva davvero amato? Se sì, perchè allora in quel momento non era con lei?.
Aveva combattuto. Ma combattuto contro cosa?. Quando aveva diciotto anni ogni pensiero rivoluzionario che le veniva in mente era una battaglia per lei.
Adesso quali erano le sue battaglie? Ne aveva? Le aveva ma non le affrontava?.
A quel tempo Caterina non sapeva dare risposta, ma la verità era che chiudeva gli occhi davanti alle sue battaglie. Così stava distesa sul letto, la coinquilina che qualche volta la guardava con sguardo preoccupato, e la testa intrisa di pensieri.
A ventitrè anni, Caterina costruiva un azienda.
Era piena di sogni e di speranze verso il suo futuro e quello della sua attività. E lo era anche per lei e Guido.

A ventisette anni era una donna con un impresa.
E, si disse, con ancora tanto tempo davanti a sè.




La storia mi è venuta di getto. Veramente all'inizio doveva parlare di un amore giovanile, che comincia alle elementari e poi matura, ma alla fine è uscita questa storia.
Anche se la prima immagine che mi era venuta in mente all'inizio della storia era proprio quella di una bambina, bionda, con delle codine legate con dei nastri blu.
Comunque spero via sia piaciuta C:
Alla prossima storia!
   
 
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