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Autore: MrBadGuy    05/01/2012    4 recensioni
"Ti passerà la depressione?"
"Quale depressione?"
"Quella che ti ha portato via da me".
Consumarono la loro giornata cercando di dimenticare,
cerando di non pensare all'avvenire.
Genere: Drammatico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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New York era così diversa da Londra.
Times Square, di sera, scintillava come oro al sole.
I grattacieli squarciavano il cielo, spesso blu e limpido.
Avevo trovato un lavoro stabile, avevo una vita leggermente frenetica, ma non era affatto male.
I primi tempi avevo bisogno di soldi tanto quanto di non pensare a quel che mi ero lasciata alle spalle nel Regno Unito; non avevo aspettato due volte a entrare nel bar sotto l'appartamento in cui vivevo con una mia vecchia cara amica, che mi avrebbe ospitato senza chiedermi l'affitto, almeno fino a quando sarei riuscita a stabilizzarmi.
Solo pensare che qualche tempo prima ero la promessa sposa di Paul McCartney mi faceva morire di rabbia, tanto quanto chiedermi cosa avesse una puttanella da una notte o due più di me, che mi ero impegnata al fine di essere amata, che mi ero concessa a lui. A lui per la prima volta.
“Ecco il suo caffè” annunciai al signore baffuto che occupava l'ultimo tavolo a destra, accanto alla parete a specchi, in cui ogni mattina mi osservavo appena arrivata a lavoro, alle sette in punto.
Tornai dietro al bancone, a prendere la colazione ordinata da una famiglia, accomodata proprio vicino all'imprenditore (almeno a me sembrava svolgesse un lavoro del genere, con quel colletto inamidato e i pantaloni ben stirati) con i baffi.
Stringevo il vassoio e osservavo attentamente i tre bicchieri di latte colmi fino all'orlo vicino ai due caffè, la paura di far cadere tutto per terra non mi era mai passata, così, fissavo i cinque contenitori di vetro.
La mia tecnica non era del tutto giusta, di fatti urtai contro qualcuno e tutto il ben di Dio cadde a terra, i bicchieri si frantumarono, il liquido si sparse a terra mischiandosi, diventando beige.
“Dovrebbe stare più attenta, lei” commentò un, ormai, ex cliente, si girò e raggiunse l'uscita, senza guardarmi neanche in faccia. Che stronzo! Neanche una goccia di latte o di caffè avevano sporcato la sua sciarpa rossa, non aveva alcun motivo di trattarmi così.
Mi resi conto che stare in piedi attonita, nel mezzo del bar, attirava troppe attenzioni, specie dopo quel che era successo.
“La vostra colazione sarà pronta di nuovo in pochi minuti” rassicurai con un sorriso più che forzato la famiglia affamata; in meno di un attimo tutto era tornato alla normalità: i baristi avevano preparato tre nuovi bicchieri di latte e i due caffè, questa volta portai il cibo al tavolo, sano e salvo.
Un cliente abituale, che generalmente sedeva vicino all'uscita, questa volta aveva gustato la propria colazione sul lato opposto del locale, vicino al bancone; mi chiamò per ritirare la tazzina in cui aveva bevuto il suo cappuccino corretto giornaliero.
“Gradita la colazione?” chiesi io, avevo l'abitudine di guardare i clienti negli occhi, mentre chiedevo se desideravano il conto o se era piaciuta loro la colazione, ma da quando quell'uomo frequentava il nostro locale, vi assicuro che non era da poco, non ero mai riuscita a farlo per via del giornale che teneva fra me e lui.
Quella volta lo abbassò.
Sorrise.
Tornai a casa con un magone unico, un nodo alla bocca dello stomaco.

Mi ero seduta sul tavolo della cucina in stile moderno e avevo mangiato svogliatamente due fette biscottate, mi ero accovacciata sul divano incapace di fare altro. Com'era possibile?
I morti non tornano in vita, i fantasmi non esistono.
Brian che ci faceva al bar vicino Central Park all'incrocio fra Broadway e la Columbus Ave?











WC, (non quello su cui poggiate le chiappe, tengo a specificare).
Sto rimettendo a posto tutto l'HTML della storia, perché mi rendo conto che trovarsi di fronte dei capitoli messi tutti in modo diverso può essere fastidioso, quindi, oltre a ricorreggerli li metterò a posto graficamente.
Ringrazio tutti quelli che hanno recensito o anche solo letto fino a ora; è per merito vostro che io scrivo . Vorrei inoltre precisare che la storia sta prendendo una piega inaspettata che modifica tutti i miei piani... Perché no, insomma... Spero vi piaccia questa svolta.
Un saluto particolare alla ragazza che mi ha messo in testa che rileggere è una delle cose fondamentali per creare una bella storia.
Grazie.
MrB.
   
 
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