Storie originali > Generale
Ricorda la storia  |      
Autore: unbound    05/01/2012    3 recensioni
Un piccolo sfogo concepito in una serata come tante.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
C’è un momento della tua vita durante il quale la maggior parte del tempo lo impieghi a piangere, perchè ti trovi ... Come dire? Estraneo? Estraneo a questo mondo,ecco.  
Avete presente quando vi sentite non capiti, soli, brutti e chi ne ha più ne metta? Benissimo, è quello che intendo.
A volte non riesci a capire tutto ciò che ti circonda, pensi di poterti affidare soltanto a te stesso e la maggior parte delle volte non fai altro che cazzate.
Ti osservi allo specchio, ma non è quello il corpo nel quale vuoi stare; vorresti assomigliare a quella attrice che ti piace tanto, vorresti avere lo stesso viso della tua cantante preferita. Pur di riuscire ad ottenere quello a cui aspiri faresti di tutto, ma non riesci mai a concludere niente; e non appena ti accorgi della tua impotenza, inizi a sentirti ancora più male, inutile, una pappamolle.
Inizi a distruggerti moralmente, e se ti finisce male anche fisicamente.
Bene, ho reso l’idea, no? Se stai passando tutto questo anche tu, mi piacerebbe che tu continuassi a leggere.
 
Piango spesso, ultimamente, in silenzio e sotto le coperte, lontano da tutti. Non riesco a dirlo ai miei amici, non avviso nessuno in realtà perché non cerco pietà e parole rincuoranti; se solo dicessi la metà di quello che provo alle persone che mi stanno intorno, mi prenderebbero per una persona insana, o depressa, oppure comincerebbero ad illudermi sulle mie qualità e sulla bellezza (nascosta) che possiedo.
 
Mi ritrovo sempre a consolare gli altri, a ripetere che nessuno dovrebbe abbattersi perché tutti su questo mondo siamo perfetti a modo nostro, però improvvisamente sono diventata immune alle mie stesse parole: se le ripeto a me stessa all’inizio finisco anche per crederci, ma poi BAM. Tanta gente a questo mondo è bella, tanta gente è più bella di me, la maggior parte della popolazione in realtà, e solo entrando in contatto con qualsiasi altra persona inizio a disprezzarmi ancora una volta, come se non avessi fatto niente. Ho provato a migliorarmi, ho provato ad amarmi, ho provato a fare tante cose.
Le parole dei miei cantanti preferiti mi fanno sentire un po’ meglio, a volte, diciamo che sono la mia ultima spiaggia;  ripetono sempre “Sii te stesso, ama te stesso e non vergognarti di essere chi sei”.
La musica.
La musica è la mia vera forza, perché la maggior parte delle volte mi da quel qualcosa in più per andare avanti con un sorriso, ma, lo ammetto, dopo un po’ inizia a non bastare neanche più.

E’ meglio che io finisca di lagnarmi, prima che possa deprimermi più di quanto faccia già.
Dico un’ultima cosa:
Tu, tu che leggi, se provi tutto quello che ho elencato o anche una minima parte, sappi che non sei l’unica. Tutto ciò che posso dirti è: “Amati, perché nessuno lo farà per te. Amati perché sei la persona con cui dovrai condividere tutto per la vita.”
Fammi sapere se ascolti ciò che dico, fammi sapere se ci credi almeno un po’, magari inizio a farlo anche io.
   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Generale / Vai alla pagina dell'autore: unbound