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Autore: Bluesun    05/01/2012    8 recensioni
Vegeta, un orfano nato con una coda e per questo motivo non viene mai adottato e passa la vita a fuggire dalla gente per poi ritrovarsi dentro un orfanotrofio. Però a 17 anni la sua vita cambierà grazie a il suo migliore amico con la sua fidanzata e una ragazza molto speciale......non vi dico altro buona lettura!
Genere: Commedia, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bulma, Chichi, Goku, Vegeta
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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*****Ore 07:25, Capsule Corpoation*****

“Toc toc! Su tesoro è l’ora d’alzarsi!”
Bulma aprì gli occhi, dal dolce risveglio intuì  che quel giorno sarebbe stato molto più bello della giornata precedente. Si alzò e si stiracchiò.
< Pff, ho sprecato lacrime per un babbeo. Che non ricapiti. Ricordati che tu sei Bulma Briefs! >
Si lavò e si vestì, con ancora queste parole segnate nella mente, precise e chiare.
Fece colazione e prima di uscire urlò a sua madre:
“Mamma vado a scuola. A proposito , mi sono lasciata con Yamcha!”
Bunny aprì i suoi piccoli occhi, era raro vederli, ,ma non fece in tempo a dire niente che la figlia era già scomparsa.
“E cara la mia Bulma, finalmente ti sei decisa a fare un pensierino su quel bel fusto? Mhmhmhm.Sarò la suocera con il nuoro più affascinante di tutta Satan City!!!! ”

*****Ore 07:40, Casa Son*****
“Pasticcinoooo! E’ pronta la colazione!!!!”
Goku si tirò su di scatto dal letto, si stiracchiò, si lavò , si vestì e corse giù a far colazione, tutto questo nel giro di 3 minuti.
“Gioooooorno!”
“Buon giorno tesoro!”
“Buon giorno figliolo”
La famiglia era riunita, tutti a far colazione. La madre con la sua fetta biscottata con la marmellata di albicocche, il padre con il suo caffè e i suoi pavesini e il figlio con latte e cereali, succo d’arancia, 5 pastine del mulino, 6 pacchetti di pavesini, 4 fette biscottate con la marmellata, 6 fette di pane e nutella e  una fetta di torta al cioccolato.
Finita la “misera” colazione Goku uscì per andare a scuola.
< Sento che oggi  sarà una bellissima giornata! >

*****Ore 07:00, Orfanotrofio di Satan City*****

“Shhhh, venite. Fate piano…”
Cinque bambini si stavano avvicinando a un letto, molto silenziosamente  con in mano dei cuscini. Si misero tutti in torno al malcapitato, pronti all’azione.
“Bene, ragazzi al mio tre. 1…..2…..3…..CUSCINATE!!!!”
“ZzZz…..arghhh!! Ahhhhhhh”
Tutti e 5 cominciarono a tirare delle forti cuscinate al ragazzo che svegliato dal quel trambusto cadde rovinosamente dal letto.
“Ahhhhhh, maledetti mocciosi!!!”
“Bambini!!!”
“RITIRATAAAAAA!!”
“Io li trucidoooo! Li scuoio e ci faccio il sugo!”
“Vegeta calmati! Vuoi fare colazione?”
“NO!”
“Su Vegeta, la mattina devi mangiare!”
Niente da fare il ragazzo si era già vestito e levato, e con lo zaino su una spalla se ne stava andando.
“Vegeta! Vegeta fai l’educato e non rispondere male ai professori!”
“Tsk”
< Sento che sarà una pessima giornata...si vede già dal risveglio >

*****Ore 08:00, Orange School*****
“Ehy ciao!” urlò Bulma a Goku e Chichi.
“Ciao Bulma!”
“Ciaooo!”
“Ragazzi , volevo discutere su una cosa…”
“ Se è per Yamcha, hai ragione è uno stronzo!”
“No, ero sprecata per uno come lui. Volevo parlarvi di Vegeta. Ma non ora. Stasera, ok?”
“OK, a proposito dove è?”
“Non so. Ah, eccolo!”
Bulma gli corse incontro , fermandosi davanti a lui con un sorriso a trentadue denti:
“Buon Giorno Veggy!”
Il ragazzo fece uno scatto , all’indietro, all’improvviso, diventando rosso e allo stesso tempo imbarazzato:
“Ehy! Come mi hai chiamato?!?”
“Veggy! ”
Il ragazzo essendo molto sconvolto non riuscì ad emettere un suono. Nessuno lo aveva mai chiamato così., o meglio, nessuno lo aveva mai chiamato. Bulma notò di averlo scombussolato, si notava e parecchio: guance rosse fuoco, sopracciglia per la prima volta distese, gli occhi persi nel vuoto e la coda stava ferma in una posizione a S.  Un sorrisetto divertito si delineò sulla faccia della ragazza turchina.
“Mhmhmhm, e dai! Scherzavo!! “ con quelle parole vegeta si ricompose e sussurrò debolmente un “Stupida mocciosa...”  mentre la sorpassava.
“Ehy! Dove vai?” urlò Bulma girandosi verso il ragazzo che senza darsi il dispiacere di guardarla continuava a camminare verso l’entrata.
“In classe”
“Che tipo” sbottò la ragazza, incrociando le braccia per poi seguirlo. Poi il suono della campanella che avvisava l’inizio di un nuovo giorno di scuola.
Due ore noiose passarono come tartarughe, e ora mancava veramente poco per la fine della terza e l’inizio dei 15 minuti di intervallo. Bulma osservava la penna davanti a suoi occhi, e qualche volta lanciava sguardi al ragazzo affianco. Ora la penna, ora il ragazzo, ora la penna, ora il ragazzo, un passaggio continuo di soggetti da osservare. La penna, lunga e appuntita, un oggetto molto interessante. Il ragazzo, strano e silenzioso, un soggetto noioso. Questi erano i pensieri strampalati che elaborava la mente geniale della turchina, seduta al’ultimo banco della classe in fondo verso il corridoio. Compagna di banco di quel ragazzo dai capelli a istrice e la coda, da quel ragazzo fuori dal comune, da quel ragazzo estremamente noioso, da quel ragazzo maledettamente bello...
< Bulma Bulma Bulma! La vuoi smettere di  fare la cretina pure mentre pensi? Lo sappiamo tutte e due  che non è la penna a essere veramente una cosa paranormale ma quel ragazzo! Io sono la tua coscienza ed esigo rispetto! Mi stai mettendo in subbuglio tutta la mente!! Ahhhhhh, ho bisogno di parlare! Così diventerò scema! >
Il suono della campanella la fece destare da tutti i suoi strani pensieri e come un cane che ha appena sentito il fischio del padrone e così corse subito verso Chichi e Goku.
“Ahhhhhh! Diventerò una schizofrenica depressa se continuo a restare accanto a lui!”
I due non si trattenerono e scoppiarono in una fragorosa risata.
“Perché scusa?”
“Perché è dannatamente zitto!”
“Ahahahah”
Alla fine scoppiarono tutte e tre a ridere. Uscirono fuori dalla classe e cominciarono a parlare con gli amici, scherzare e ridere. Poi all’improvviso tutta le gente si era riunita in un punto, da dove provenivano urla e  accidenti.
“Ma cosa sta succedendo?” chiese Chichi cercando di sporgersi per riuscire a vedere.
“Su! Andiamo a vedere!” ribatté Bulma prendendo per un braccio l’amica e per la maglietta Goku.
Si avvicinarono alla gente e  grazie a spintoni e richieste di passaggio riuscirono a vedere.
Un bambino di età intorno ai 10 anni era in terra, con una mano si reggeva l’occhio destro  e con l’altra cercava di coprirsi dal fantomatico aggressore.
L’aggressore in questione era Ice, Freezer Ice, figlio di un aristocratico in città, il padre possedeva una grande azienda di case e mobili, erano molto ricchi ma non più dei Briefs e da sempre c’era tipo una guerra a chi era più ricco anche se i Briefs ne volevano fare a meno. Magro, abbastanza bassino, dalla pelle chiarissima quasi bianca, da una freddezza indiscutibile e da un carattere molto violento.
Bulma ,vedendo la scena, si precipitò subito verso il ragazzino:
“Tutto bene piccolo? Fa vedere...ahhh, che brutto occhio, vieni ti porto subito in infermeria.”
“Ehy Briefs! Sempre a fare la crocerossina vero?? Levati dai piedi! Quel marmocchio mi ha chiamato stupido babbeo e non ho ancora finito con lui”
“Freezer sta fermo! E’ solo un bambino! E gli hai gonfiato un occhio che ora sembra più un pallone da basket!!”
“Non me ne frega una beata minchia, ora levati o picchio anche te!”
“No! Io porto questo bambino in infermeria!” e così Bulma prese il bambino fra le braccia e si rizzò su, in tempo per sentire le parole sussurrate dal ragazzo di fronte:
“Peggio per te...” ma non fece in tempo a tirare il cazzotto che il braccio gli si fermò a mezz’aria, bloccato da una coda.
”Lascialo stare stronzo!”
“E tu chi cazzo sei? Spiderman? Che utilizza la sua coda finta per salvare la sua puttanella?” disse ghignando Freezer.
“Primo la coda non è finta, Secondo Spiderman non ha la coda ignorante, Terzo bada a come parli, Quarto non si tocca i bambini codardo!”
E con questo con un cazzotto dritto in faccia lo stese.
“Quinto, io mi chiamo Vegeta”
Tutti applaudirono e fischiavano all’eroe di turno fino quando i bidelli, richiamati dalla confusione, dettero l’allarme che fece arrivare una montagna di professori.
“Che succede qui? O Santo cielo!! Portate il ragazzo in infermeria...”
“Prof. Qui c’è anche un bambino”
“Presto portateli in infermeria,  Rossana ( la bidella) porta il bimbo nell’infermeria giù alle elementari. In quanto a te, in presidenza!!! E voi tutti in classe!!! Veloci!!!”
La folla sparì e lì restarono solo Bulma e Vegeta e la professoressa che fin ora aveva amministrato tutto.
“Prof. Lui non centra niente! Posso confermare!” disse Bulma con aria innocente.
“Allora accompagnalo dal preside e piegateli la situazione. Intanto vo a vedere i ragazzi in infermeria.”
La donna si allontanò dai ragazzi lasciandoli soli. Bulma voltò la testa verso Vegeta, tirò un sospiro e alla fine gli disse:
“La giustizia è sempre la prima a pagare. Dai forza seguimi.”










 

Salve genteee!! Oggi capitolo lungo, ma avevo ispirazione. Scusate per i termini volgari ma era per sottolineare la bastardità del personaggio che sicuramente non si addice molto a Freezer . Lo so, ho aggiornato molto tardi, ma ero persa in vecchie FanFiction bellissime di scrittrici veramente bravissime, e mi sono depressa perché non scrivono più  sul sito da ben uno o due anni, eppure erano così brave... pazienza, spero che tornino un giorno. Come si dice: la speranza è l’ultima a morire :D
Spero che il capitolo sia piaciuto. Un bacio Bluesun :D
CAPITOLO CORRETTO GRAZIE ALLE SEGNALAZIONI DELLA MIA AMICA KA93 CHE RINGRAZIO MOLTOSSIMO ^^

   
 
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