Serie TV > Criminal Minds
Segui la storia  |       
Autore: BeJames    05/01/2012    5 recensioni
Dopo l'abbandono di JJ,Reid è distrutto:si è lasciato sfuggire l'unica che abbia mai amato davvero senza riuscire a confessarle i suoi veri sentimenti.
Anche per questo,inizia ad odiare la new entry della squadra sostituta di JJ,Alexandra Evans.
Reid è deciso a rendere impossibile la vita di Alex,ma quello che ignora,è che la ragazza custodisce un segreto capace di cambiare la vita di entrambi...
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Spencer Reid
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

“Nulla si ottiene senza sacrificio e senza coraggio. Se si fa una cosa apertamente, si può anche soffrire di più, ma alla fine l’azione sarà più efficace. Chi ha ragione ed è capace di soffrire, alla fine vince.” (Gandhi)

Alex fissò lo sguardo davanti a quella porta d’acciaio, che celava il nascondiglio di suo padre Oscar. Era impossibile da abbattere, pensò, e lo sguardo impotente del suo capo glielo confermò. La CIA aveva fatto davvero un ottimo ed inconsapevole servizio per suo padre, non c’era nulla da dire. “Hotch, cosa facciamo adesso?”  chiese Derek, riuscendo a stento a contenere la rabbia. Hotch scosse la testa “Ho già contattato quelli dell’artiglieria, ma non so che lavoro si potrà fare;ci sono altre case vicine, è impossibile pensare di far saltare in aria la porta”.Alex lo guardò terrorizzata “Ma Hotch,noi dobbiamo entrare!”.Aaron fece segno di calmarsi “Sì, entreremo, ci sarà sicuramente un’altra soluzione. Ma sarà meno rapida, temo”. Ad un tratto, la telecamera sul lato del portone si mosse, fino a puntarsi su Alexandra. “Figlia mia!” disse la voce gracchiante di Oscar dall’altro capo della telecamera “Ti stavo aspettando!”.Alex si irrigidì “Facci entrare immediatamente, Evans!” lo minacciò, puntando la pistola contro la telecamera, a vuoto. Oscar rise di gusto “Ma certo, come no” li schermì “Accomodatevi!”.Ci fu un attimo di silenzio, poi si fece di nuovo serio “Tu puoi entrare, gli altri sbirri no”. “Ma non se ne parla nemmeno!!!” scattò Morgan, teso come una corda di violino. “Questi sono i patti” rispose Oscar “Se fate entrare la ragazza, potreste avere una possibilità di rivedere il dottor Reid vivo” li avvertì “Se entrate tutti in massa, lo uccido all’istante. Non mi ci vorrà molto, è già con un piede nella fossa!”.Alex sentì gli occhi pizzicarle “Hotch, ti prego, fammi entrare!” supplicò il suo superiore. Hotch scosse la testa “Alex, non penserai davvero di dargli ciò che vuole, vero?!”.Oramai lei era sull’orlo delle lacrime “Ma se io non entro ucciderà Spencer! Ti prego!” insistette. Hotch si voltò verso David, cercando un appoggio. Suo malgrado, David annuì, il viso contorto in una smorfia di dolore. Aaron sospirò “E va bene” assentì “Ma non ti togliere il giubbotto anti-proiettile e non fare mosse azzardate” le ordinò “Tra meno di un’ora ci immetteremo anche noi” le sussurrò a bassa voce. Alex annuì. “Fammi entrare” disse con voce fredda. Si voltò brevemente, fissando JJ negli occhi, cercando in lei un po’ di conforto. Il portone si aprì, e i suoi colleghi la videro scomparire dietro la fredda porta d’acciaio.

L’interno dell’edificio era buio. Seguì l’unica striscia di luce presente e si ritrovò a scendere delle scale malandate. Nello scantinato la luce era ben accesa;e la prima cosa che vide le fece mancare il fiato. Spencer era a terra, in parte ad una sedia di legno. I polsi erano legati dietro la schiena, il viso era pesto e delle chiazze di sangue ovali ornavano orribilmente la camicia lisata. “Spencer!” urlò, correndo verso di lui e crollando in ginocchio al suo fianco. Lo aiutò a mettersi seduto e lo sorresse con entrambe le braccia, scuotendolo appena. Solo in quel momento, Reid aprì gli occhi.“A..Alex” mormorò con voce flebile. “Mio Dio, Spence, che diamine ti ha fatto quel mostro?!” pianse, abbracciandolo stretto. Reid alzò un braccio per accarezzarle la nuca “Sto bene, non preoccuparti” mentì. Alex sbarrò gli occhi “Sei coperto di sangue!” insistette. “Sono solo tagli, per fortuna” la rassicurò “Ma tu non dovresti essere qui!” aggiunse con ansia. Alex scosse la testa “Non potevo lasciarti solo con lui, Spence” gli disse con le lacrime agli occhi “E’ stata tutta colpa mia se ti è successo tutto questo, e non avrei mai potuto perdonarmi se tu..”. Spencer la bloccò, sorridendole “E’ stata una mia scelta provocarlo. Non devi sentirti in colpa”.Alex abbassò lo sguardo “Avevo paura fossi arrabbiato con me. Lo so che ho sbagliato a non dirti di chi ero figlia, ma avevo paura..” “Alex”.Spencer la interruppe di nuovo “Non sono arrabbiato, non devi spiegarmi nulla. Ci sarà tempo per spiegare, ora dobbiamo uscire di qui”. “Perché voi pensate che sia così semplice?”.La voce di Oscar si introdusse tra di loro. Alex alzò lo sguardo per guardare in faccia suo padre, per vederlo bene, finalmente. Aveva solo 3 anni l’ultima volta che lo aveva visto, eppure aveva dei tratti famigliari, se lo ricordava. “Ti prego, Oscar, lascia andare Spencer” gli chiese con voce controllata. “No!” si intromise Reid, ma fu subito bloccato dalla sua collega. “Sono entrata da sola, ora hai quello che vuoi. Lascialo andare!”.Oscar sorrise maligno “Ma, Alex..Forse tu non hai capito quello che realmente io voglio” le disse “Io voglio farti soffrire..E quale modo migliore se non uccidere entrambi?”.Il sorriso gli morì istantaneamente sulle labbra, lasciando spazio ad un’espressione dura “Togli il giubbotto anti-proiettile e lancia lontano la pistola” le ordinò. Sotto lo sguardo terrorizzato di Spencer, Alex eseguì alla lettera i suoi ordini. Aveva messo in conto una cosa simile, lo sapeva che era tutto quello che suo padre aveva sempre voluto. Una cosa, però, la spaventava:che potesse morire anche Spencer. Non voleva che lui fosse l’ultima vittima innocente di suo padre. Oscar la studiò per qualche attimo, per poi estrarre un grosso coltello dalla punta lucente, sporco di sangue. Ci passò sopra il dito, macchiandoselo di rosso “Non ti dispiace se non lo pulisco, vero Alex?Tutto sommato è il sangue del tuo ragazzo..”.Alex deglutì, spingendo lontano Spencer, che perse l’equilibrio e cadde a terra. Oscar rise “Non devi preoccuparti per lui;ho appena deciso che morirà subito dopo di te. Preferisco soddisfare subito il mio più grande desiderio..”.”No, Alex!” si lamentò Reid, cercando di liberarsi i polsi per alzarsi. “Così..Così siamo già giunti alla fine, vero papà?”.Oscar alzò le spalle, fingendo di essere dispiaciuto “Così pare. Mi mancherai, sai Alexandra?”.Alex abbassò lo sguardo, ridendo nervosa “Ma fammi il piacere. Non vedi l’ora di farmi fuori”.Oscar annuì “Sì, questo è vero, ma una volta che ti avrò uccisa la mia vita sarà vuota..Non avrò più uno scopo”.Alex alzò gli occhi verdi e li puntò verso il suo aguzzino “Allora lasciaci andare e consegnati alla polizia” tentò, conoscendo già la reazione del padre. Oscar iniziò a ridere di gusto “Sei davvero un fenomeno!”.La risata, però, gli morì in gola non appena sentì dei rumori provenire dal piano superiore. Alex sorrise; era riuscita a fargli perdere tempo, e adesso il resto della squadra stava arrivando! “Hai paura, Oscar?” gli chiese con un sorriso soddisfatto sulle labbra. “Cosa è stato?” chiese lui adirato. “Questo è il resto della nostra squadra che sta entrando in casa tua. Ti ho fatto perdere tempo, e tra pochi secondi loro saranno qui, in cinque. A quel punto, saremo sette contro uno: chi ha perso, papà?!” concluse, vittoriosa. Dalla gola di Oscar provenne un urlo disumano. Si lanciò verso di lei, il coltello in aria, scintillante. Alex chiuse gli occhi;successe tutto in una frazione di secondo..

Alexandra.

Lo sapeva, lo sapeva che l’avrebbe attaccata. Ma Spencer si sarebbe salvato!Si preparò a sopportare il dolore lancinante della lama che le trapassava lo stomaco, ma non lo sentì arrivare. Invece, sentì un corpo che la abbracciava all’improvviso, lanciandosi su di lei. Per inerzia, le sue braccia intrecciarono sulle spalle di chi la stava abbracciando. Era un corpo magro, ma sicuro. Appoggiò la testa sulle spalle tonde. Sfiorò i capelli morbidi con la guancia. Era Spencer...Era già morta?Stava sognando?Il corpo del suo ragazzo fu scosso da un sussulto. Poi, un gemito strozzato. E a quel punto, capì. Sbarrò gli occhi e lo vide; il coltello, ancora saldamente ancorato alla mano di suo padre, era quasi completamente immerso nella schiena di Spencer, che si stava macchiando di un rosso scuro e intenso. Urlò di dolore, come non pensava di saper fare.

Oscar.

Si lanciò con rabbia verso la figlia, deciso a porre fine alla sua vita per sempre. Chiuse gli occhi, per godersi l’incredibile sensazione del coltello che si infilzava nella carne tenera e del sangue che iniziava a fluirgli tra le dita. Sì, era fatta!Aprì gli occhi per godersi lo spettacolo, ma non vide ciò che si aspettava:Spencer Reid si era messo fra lui e sua figlia, il coltello era ben penetrato nella sua schiena stretta. Oscar urlò di rabbia, estraendo di colpo il coltello e facendo sussultare di nuovo il ragazzo. L’espressione di dolore sul volto di Alex, però, fu uno spettacolo ineguagliabile, per lui.

Spencer.

Non poteva permettere che Alex morisse, non ora che erano quasi riusciti a salvarsi!Si lanciò su di lei istintivamente, abbracciandola. Il dolore della lama che si immetteva nella sua schiena arrivò come un fulmine a ciel sereno, facendolo sussultare. Gemette di dolore, sentendo il sangue fluire dall’angolo della bocca, sentendolo bagnargli tutta la camicia. Oscar estrasse di colpo il coltello, provocandogli un nuovo, lancinante dolore. Sentì le forze abbandonarlo, come se stessero fluendo insieme al sangue che zampillava senza controllo dalla ferita sulla schiena. Si lasciò andare su Alex, accasciandosi su di lei.

“SPENCER,NO!”.Alex continuò ad urlare, a ripetere quelle parole. La mano destra sulla sua ferita, cercando di bloccare il sangue e tentando di sostenerlo. Reid era a terra, di fronte a lei, gli occhi semiaperti. “Perché l’hai fatto?Perchè?!” continuava a ripetergli a bassa voce, il viso sommerso di lacrime. Spencer riuscì ad alzare una mano e ad arrivare alla sua guancia, accarezzandola e sporcandola di sangue “Perché..Perchè ti amo” riuscì a rantolare, prima che gli occhi gli si chiudessero e che si lasciasse andare. Alex cadde in avanti, cercando di continuare a sostenerlo. “No, Spencer, ti prego, devi rimanere sveglio!” gli disse. Ma lui non rispose. L’ultima cosa che sentì fu la voce di Morgan:”Evans!FBI!Sei in trappola!”.E uno sparo. Lo sparo della pistola di JJ, determinata, furente, sofferente. Oscar Evans cadde al suolo, senza vita. Suo padre era morto...Ma valeva la pena che Spencer si fosse sacrificato per così poco?

   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Criminal Minds / Vai alla pagina dell'autore: BeJames