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Autore: Sbici9320    05/01/2012    1 recensioni
La nostra storia inizia con due sorelle Kate e Zoe, molto attaccate l'una all'altra. Passano un'infanzia splendida, vivendo in un cottage nelle campagne irlandesi insieme ai genitori. Ma la loro serenità sarà presto infranta...
Genere: Fantasy, Sovrannaturale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Note dell'autore: Ciao a tutti! Ho deciso di scrivere questa storia perché adoro le storie fantastiche di fate, streghe, elfi e gnomi. Ne ho lette davvero tante, così ho deciso di scriverne una tutta mia.
Lo so che non è niente di che e che in alcuni punti è davvero troppo veloce, ma vorrei sapere cosa ne pensate.
Per questo motivo gradisco che qualcuno recensisca la mia storia, così da poter migliorare.
Grazie per l'attenzione e Buona lettura.

 

The Irish magical wonders




Questa è la storia di due sorelle gemelle Kate e Zoe di 18 anni, molto diverse l'una dall'altra, ma profondamente legate da sempre.
 

Kate e Zoe hanno i capelli rosso ramato ed ondulati,grandi occhi verde smeraldo e sono longilinee e molto alte per la loro età.  Anche se di aspetto sono pressoché identiche, caratterialmente sono una l'opposto dell'altra.
 

Zoe è la tipica ragazza modello, studiosa e ubbidiente. E' altruista e ciò che le piace di più è aiutare chiunque abbia bisogno. E' molto realista e con i piedi per terra. Kate al contrario non ama affatto studiare, lo studio è l'ultima cosa per lei. Adora cavalcare e correre per la campagna. Adora stare seduta all'ombra di un abete a sognare.
Fino all'età di 11 anni, sono vissute in un cottage, situato in un magnifico prato delle campagne irlandesi, insieme ai genitori Bill e Susan.
Andavano ogni week-end a fare pic-nick sulle rive di un laghetto di acqua cristallina. Durante quelle supende gite il padre mostrava loro piante, fiori, animali e pesci, come pescare e come andare alla ricerca di funghi commestibili. Le bambine amavano quelle giornate come amavano i loro genitori. 
Mentre Kate aiutava il padre con le lenze da pesca, Zoe seguiva i movimenti dell'ago e del filo che la madre faceva passare nella tela, ricamando il paesaggio che le circondava. 
Entrambe divennero delle esperte: Kate nella pesca e Zoe nel ricamo.
Kate amava andare per i  boschi a caccia con i padre e si divertiva a spaventare gli animali, salvandoli dai piombini del fucile di Bill, che non ne era affatto felice.
Metre la sorella e il padre erano via, Zoe si dilettava nelle faccende domestiche aiutando la madre come poteva:cucinava,stirava, puliva e ricamava, senza mai stancarsi e sempre curando lo studio.
Come possono essere più diverse due ragazzine dall'aspetto così simile?


Probabilmente è proprio la loro diversità a renderle così affiatate, sempre pronte ad aiutarsi nei momenti difficili e a confidarsi l'una con l'altra.
Questo loro forte legame, le aiutò a superare una terribile tragendia, che naturalmente ancora è incisa a lettere di fuoco nei loro giovani cuori.


 Era una mattina di 7 anni fa, di una primavera come tante altre. Il prato intorno alla casetta era in fiore, ovunque c'era odore di ginestra selvatica e di erba appena tagliata e nell'alto del cielo brillava un sole fantastico.
Le due ragazzine si svegliarono di buon mattino e, come sempre,  fecero un’abbondante colazione. Andarono a scuola con lo zaino in spalla. Prima di uscire salutarono mamma e papà:
"Mamma, Papà, noi usciamo, l'autobus è arrivato!!"
"Aspettate!, esclamò Susan, avete dimenicato la merenda! "
"Grazie mamma! "
"Ah, un'altra cosa, io e vostro padre dobbiamo andare alla fattoria del Wilson, nella valle vicina. Non sappiamo a che ora saremo di ritorno. Vi lascio delle fettine di carne nel frigorifero, così per pranzo non avrete problemi! Kate, fai a brava e Zoe, ti prego, controllala! Buona giornata, bambine mie!"
"A più tardi, Mamma! Ciao, Papà"
E salirono sull'autobus, guardando dal finestrino la loro piccola casetta che scompariva dietro ad un colle fiorito.Ma Susan e Bill non tornarono per pranzo e nemmeno per cena, quelle che si erano scambiate poche ore prima, furono le ultime parole che dissero ai loro genitori.
Di ritorno da una fattoria vicina, Bill e Susan caricrno sull'auto le forme di formaggio e il latte fresco, ripartendo alla volta del piccolo cottage, ma mentre parlavano una pecora apparve dal nulla nel cuore della stretta stradina. Bill cercò di evitarla, ma la macchina sbandò sul breccino e finì contro un albero. Nessuno dei due sopravvisse.
Le due ragazze, tornate da scuola, trovarono tantissime auto parcheggiate nel giardino: gente che piangeva e si disperava.
Quando la Zia Anne diede loro la tragica notizia la loro anima fu straziata dal dolore. Piansero per giorni, l'una abbracciata all'altra, senza parlare, solo lacrime, niente parole potevano colmare il loro cuore.
Dopo il funerale, andarono a vivere dalla Zia Anne a Wicklow, ad una ventina di km da Dublino.


 

   
 
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