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Forse ho errato, ma l'ho fatto in buona fede.
Di certo non potevo immaginare che la fine sarebbe stata tanto orribile.
Ormai trascorro intere notti immersa in un infinito oceano di lacrime che non dovrei neanche versare data la loro origine.
L'uomo con cui ho deciso di trascorrere il resto della mia vita non perita questa mia sofferenza.
Il dolore che accompagna i miei sogni inquietanti è insopportabile, e le mie lacrime sono troppo preziose. Non meritano d'essere abbandonate sul pavimento, non così frequentemente.
Non passa giorno in cui lui non mi ripeta quale inutile persona io sia.
Disprezza me, e, in particolar modo, trova riluttante la mia natura da strega.
Mi guarda come se fossi una specie di mostro delle tenebre, e dal suo sguardo noto una sorta di disgusto nei miei confronti.

Dunque posso solo domandarmi per quale motivo abbia deciso di unirsi in matrimonio con una come me.
Una bestia, e così che mi chiama lui.
Mi viene da pensare che non mi ami, e che, addirittura, non mi abbia mai amato.
Non sono riuscita a catturare il suo cuore, nè il mio calore è stato capace di sciogliere l'immenso iceberg che copre i suoi occhi inespressivi.
Ma io ero innamorata di lui.
Gli ho donato la mia anima, e ho il esile corpo alla protezione delle sue potenti braccia.
Ma non sono mai stata ciò che lui ha sempre sentito il bisogno di avere al suo fianco, e mi odio per questo.
Mai sono stata l'acqua con cui potesse dissetarsi.
Lui sembra maledire persino la mia presenza in questa casa.
Mi tratta come se fossi la sua schiava, quella con potersi divertire nel dare ordini in continuazione.
Forse mi odia, ed io so che quello che io provo per lui non è l'amore di un tempo.
Vorrei scovare in quei suoi occhi bugiardi l'uomo che aveva finto d'essere, quello di cui io mi sono innamorata.
Mi piacerebbe poter rallegrare la mia vista con il suo antico sorriso meraviglioso, azzarderei ricordarlo come 'angelico'.
Nessuno sa quanto mi arde in petto quel pazzo desiderio di sentirmi sfiorata da magico tocco di una sua mano, di risentire la carezza delicata che soleva abbandonare a ridosso di una mia morbida guancia.
Almeno un'altra volta, vorrei tornare ad amare l'uomo che credevo fosse il solo padrone dei miei più segreti desideri, l'unico a cui avevo rivelato i miei più celati misteri ."

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Ebbene sì, siamo due sorelle legate dall'incredibile passione per la scrittura!
La più "vecchia" (sedicenne) Giusy, ha scritto questo diario, seguendo i consigli della più piccola, Giuliana (tredicenne).
Questa che avete appena letto è la prima parte del diario, se avete interesse a leggere anche altre pagine, sarò ben felice di aggiungerle! Seguiteci su twitter: http://twitter.com/#!/_AwesomeSisters}