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Autore: _Misaki    05/01/2012    5 recensioni
- Ryeowook.. -
Lo sussurrò prima di attaccare le sue labbra alle mie, con le luci spente, il mio corpo semi nudo e la mia voglia irrefrenabile di lui.
YEWOOK. Yesung x Ryeowook.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Ryeowook, Yesung
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Accarezzai il suo viso, più e più volte. Non potevo ancora credere di avergli detto ciò che mi ero tenuto dentro per così tanto tempo. E, soprattutto mi chiedevo come avremmo potuto continuare la nostra relazione stando col gruppo. 
Cercò di sorridere, nonostante le lacrime scendessero a fiumi dai suoi occhi nocciola. Gli diedi un piccolo bacio, restando attaccato a lui, facendo sfioraro la punta dei nostri nasi e le nostre fronti. 
- ..Anche io, anche io ti amo. - Disse tra un singhiozzo e l'altro.
Lo strinsi ancora di più a me. Sentir pronunciare quelle parole da lui era un qualcosa di indescrivibile, mi colpì dentro. Non scorderò mai il modo in cui lo disse, con gli occhi socchiusi, le labbra leggermente schiuse e il suo esile corpo appoggiato al mio.
Mai.




Lo strinsi a me, felice com'ero. 
Avrei voluto poter restare tra le sue braccia per sempre e non lasciarle mai. Se non fosse per la vita sregolata che abbiamo. 
Squillò il telefono, erano sicuramente gli altri.
Shindong ci avvisò dicendo di scendere nella Hall verso le dieci. Senza dir nulla di più riattaccò il telefono. Avevo la testa fra le nuvole, sentivo di poter toccare il cielo con un dito. Presi Yesung per mano e, insieme, andammo in bagno a farci una doccia. Il modo in cui mi stringeva anche lì dentro, il modo in cui mi strofinava col sapone, erano tutte cose che mi rendevano sempre più pazzo, pazzo d'amore per lui.
Ci vestimmo e, preceduto da lui, scesi le scale che oprtavano al primo piano. E gli altri erano lì, ad aspettarci.




Il primo a parlare fu, appunto, Shindong.
- Ragazzi, dobbiamo parlare di una cosa importante. -
Lo disse in un tono davvero serio, fin al punto di farmi preoccupare. Lo seguimmo tutti fino alla sala da pranzo, dove avremmo cenato. Ci sedemmo tutti, io e Wookie vicini, ovviamente.
Shindong guardò maliziosamente Leeteuk, che si avvicinò a noi, prendendoci le spalle.
- Potevate dirci che state insieme. -
Per poco mi strozzavo col pezzo di pane che avevo appena mandato giù. Come facevano a sapere? Ci guardammo un secondo, io e Ryeowook. Ci avevano scoperti ancor prima che io e lui decidessimo qualcosa. Ma come?
- Come.. -
- La prossima volta vi prendo una stanza insonorizzata, così Wookie può fare quanti acuti vuole. -
Ah, ecco. Risero tutti ed anche noi, anche se un pò imbarazzati. Almeno non avremmo dovuto mentire, nasconderci o preoccuparci di dirlo agli altri.




Yesung mi prese per mano, si capiva dalla sua espressione che era felice che gli altri sapessero. 
Non appena gli altri si alzarono io corsi verso Sungmin, il mio migliore amico, che non aspettava altro che gli raccontassi cosa fosse successo. Gli dissi il minimo indispensabile, sembravamo quasi due ragazzine che spettegolavano, ma non importava. Era felice per me, mi abbracciò, ricevendo da Yesung uno sguardo minaccioso.
- Scusa, ma adesso è solo mio. -
Mi lasciò un pò di stucco quel suo modo di fare, pensavo che non avrebbe mai detto nulla del genere di fronte agli altri. Sungmin rise, chiedendo scusa per aver toccato suo il gioiello prezioso. Mi sentivo davvero bene, davvero felice.
Non c'era più motivo di nasconderci, pensavo.
Non appena uscimmo fuori, però, capii che il vero problema era un altro.




L'hotel era circondato da fotografi con i loro rispettivi giornalisti. La solita storia, insomma.
Mi staccai da Wookie, per appoggiarmi alla ringhiera del terrazzo su cui eravamo. Cercai di sembrare il più normale possibile, come se non mi fossi accorto che eravamo come in trappola. Scherzai sui vestiti di Kyuhyun, insieme ad Eunhyuk, così per passare il tempo, ma, non appena mi voltai verso Wookie, vidi che non mi degnava di uno sguardo. 
Di che mi preoccupo? Ci sono i fotografi, è giusto così.
Però avrei tanto voluto vedere il suo sorriso, mentre, magari, mi guardava con gli stessi occhi di quando eravamo insieme sotto l'acqua bollente che cadeva sui nostri corpi incollati.
- Wookie. -
Lo chiamai, non ce la facevo più, eravamo lì fuori da una mezzora, più o meno e, ora che ci eravamo rivelati l'uno all'altro, non volevo perdere tempo sognando il suo sorriso, volevo vederlo davvero.
Si girò verso di me, presi il cellulare dalla tasca dei miei jeans e usai il pretesto di voler una foto con lui.




Mi prese sottobraccio, per far una foto. Non capivo il perchè, così, senza peli sulla lingua, glielo domandai. Mi guardò, un pò stranito.
- E' una scusa per poterti abbracciare. -
Come potevo non arrossire a quelle parole? Ed io che mi preoccupavo del fatto che non mi guardasse. Per fare la foto mi porsi verso di lui, baciandogli uno zigomo. Notai solo io che anche lui arrossì leggermente. Era così dolce, sotto quella maschera da duro aveva sempre quell'espressione così dolce, speravo che la mostrasse sempre e solo a me. 
Rientrammo dentro, visto che iniziò a piovere. Ora potevamo tornare ad essere una coppia, no? Ci sedemmo sui divanetti del bar dell'hotel, ordinai una cioccolata, come molti di noi, mi appoggiai alla spalle di Yesung, ero davvero esausto.
Si girò verso di me, con aria preoccupata.
- Sei stanco? - 
- Mh, un pò.. - 
Prese la mia cioccolata, che nel frattempo era arrivata, salutò gli altri e mi portò in camera.


- Come mai mi hai portato in camera? -
- Hai bisogno di riposare un pò, no? -
Diede da mangiare a Ddabong, per poi raggiungermi nel letto. Allungò le sue possenti braccia verso di me, abbracciandomi.
Poggiai la cioccolata nel comodino.
Mi girai verso di lui e lo abbracciai a mia volta. Quella notte non avremo fatto l'amore, saremo rimasti tutta la notte stretti stretti tra noi, scaldandoci a vicenda, tra un bacio e l'altro. Incollati.
Non sapevo se parlare o meno, volevo sentire la sua voce, però, così iniziai a canticchiare una canzoncina d'amore che avevamo sentito un miliardo di volte alla radio. Rise dolcemente, mettendo il viso nell'incavo del mio collo, e continuò a cantare con me.
Poco dopo mi addormentai, con la sua voce melodica che mi accarezzava l'udito. Ero felice, speravo solo che non mi lasciasse.
Non lasciarmi andare. 








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Questo è un capitolo leggero, ed è anche quello conclusivo. 
Ringrazio chi ha letto questa piccola fanfiction, chi ha recensito e la mia amata che mi ha convinta a mettere i miei lavori qui.
Alla prossima ^^
-Misaki.
  
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