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Autore: SoStange    05/01/2012    2 recensioni
Mr. Tumnus.
A uscire dal magico Armadio-Guardaroba però non sarà la piccola Lucy, ma Gretchen, una ragazza tedesca di diciotto anni con una folle passione per tutto ciò che ha a che fare con le capre.
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Ultimamente mi capita spesso di non voler vedere niente e nessuno, quasi mi desse fastidio anche solo sentir respirare accanto a me. Certo, non tutti mi fanno questo effetto, ma in questo momento, oggi, adesso, dopo aver litigato con mia madre, è proprio così. Quindi, lo so, non è un comportamento adatto a una ragazza di diciotto anni, ma mi sono chiusa nell’armadio, come facevo da piccola quando giocavo a nascondino con mio fratello. E’ strano, perché ormai erano anni che non mi sedevo sulle scatole dei vestiti invernali spiegazzando tutti i jeans appesi di fianco a me; mi sento come se avessi fatto un salto nel tempo. Ora che ci penso qui dentro dovrebbe esserci anche il mio berretto-capra..sì, è un oggetto alquanto bizzarro, ma non potevo non comprarlo; è a forma di CAPRA!! (Ho una certa passione per le capre e tutto ciò che è caprino, lo ammetto. Sinceramente non so nemmeno io il perché..forse gli zoccoli, le zampe, la barbetta o magari per il semplice fatto che sono abbastanza inusuali e solitamente disprezzate dalla maggior parte delle persone..) Eccolo! Chissà se mi entra ancora? Proviamo! Sì!! Ahah, ero quasi sicura che mia madre lo avesse buttato, e invece è qui e mi va ancora bene!! Ma ehi, perché è così freddo? Sembra come che ci sia uno spiffero nell’armadio, ma non credo sia possibile, anche perché è appoggiato a un muro interno, quindi..però, aspetta un attimo, l’armadio non è così largo! Perché non riesco a trovare il fondo?
No, non è possibile!! Questa è..NEVE! E questo un abete! Nono, devo essermi addormentata! (Ultimamente dormo molto) Ahia! Mi sono appena data un pizzico e mi ha fatto male, la neve nelle mani è fredda e comincio ad avere i brividi, e..non sono più nell’armadio, ma in mezzo a un bosco innevato!! Forse non sto sognando. Comincio a pensare che sia tutto reale. (Certo, bisogna essere inclini alle favole e avere sufficiente fantasia per cominciare a ragionare in questo modo, ma per me non è un problema, anzi, ho sempre sospettato, o forse sperato, di essere diversa da tutti gli altri, più simile a uno dei miei adorati personaggi Disney.)
Bene. Direi che non mi rimane altro da fare se non dare un’occhiata in giro e cercare di capire un po’ meglio dove sono e che fine possa aver fatto il mio armadio. Certo che se mi fossi presa un cappotto finché lo avevo a portata di mano sarebbe stato meglio, ma va bene, ormai è fatta, poi ho la mia magnifica cuffia che mi tiene calde le orecchie! A questo punto saranno almeno venti minuti che cammino e, a parte cortecce, neve e ciuffi d’erba ghiacciati, non ho visto niente che possa farmi capire dove mi trovo e perché.
Sta anche diventando buio, e ovviamente non ho la più pallida idea di come tornare indietro. E’ ufficiale: mi sono persa.
Un rumore! E sono sicura di non essere stata io a farlo. C’è qualcosa che si sta muovendo qui vicino..mmmh..viene da dietro quel cespuglio! Ehi, ma è un cerbiatto! Anzi, dalle zampe sembrerebbe una capra. Certo che deve essere molto grande, non ho mai visto degli zoccoli di queste dimensioni (addosso a una capra, chiaramente.), sembrano quelli di un cavallo!
“Ehi, piccolina, ti sei persa? Anch’io..Aaaaaaaah!! Oddio! Chi..voglio dire: COSA sei??!”
“C-c-osa sei tu?..mia cara..”
Sembra un fauno..”Sei per caso un fauno??..io mi chiamo Gretchel e sono una ragazza, un’umana intendo..” Perché mi fissa così? Non ha mai visto un umano? Mangia gli uomini? Ma come?..le capre non erano erbivore? O magari mi vuole concupire?!..no, quello lo fanno con le ninfe, poi sono i satiri..
“Sì, hai indovinato: sono un fauno e il mio nome è Tumnus. Come mai in giro per i boschi a quest’ora?”
“Lo sapevo!!..veramente la mia non è una scampagnata; mi sono persa e..”
“..e vorresti che io ti riaccompagnassi a casa, vero? Beh, scordatelo!”
Lo ha detto davvero??! Non è possibile che sia così sgarbato! “Credo di non avere capito bene. Potresti riaccompagnarmi verso il mio Armadio?”
“Armadio? E che cosa sarebbe??”
“Una specie di mobile in cui..”
“No. Io non ti accompagno proprio da nessuna parte. Se vuoi posso offrirti una birra, ma di certo non mi metterò a cercare quella COSA al buio e al freddo!”
Direi che forse la birra è l’alternativa migliore, poi, pensandoci, la birra mi è sempre piaciuta, non ho alcuna fretta di tornare a casa e guardandolo bene lo strano-fauno-sgarbato non è poi così brutto..”Va bene! Ci sto! Però niente scherzi!!”
“Scherzi? Hai paura che ti faccia del male? Io?? Ahahah!”
Perché ride? Non è rassicurante per niente lo sguardo con cui mi sta fissando..
”Hai degli occhi davvero niente male per essere un’umana, sai?”
E questo? Cosa vuole dire? Come dovrei interpretarlo?? E’ forse un complimento? O una presa in  giro? “Grazie.” Spero di non essere arrossita. Accidenti!
“Ecco. Siamo arrivati. Questa è casa mia!”
E’ una porta nella roccia. Oddio, cosa sto facendo? Forse dovrei scappare finché posso..
“Non è molto grande, ma penso che la notte sia un bellissimo posto rispetto al bosco”
Di nuovo quel sorrisetto. E gli occhi? Sì, lo ammetto, ha davvero dei bellissimi occhi azzurri..però non mi piace come mi guarda! “Già, credo tu abbia ragione. Poi non è così piccola.” Non lo è davvero! Cioè, sì, lo è, ma rispetto a quello che mi ero immaginata è almeno il doppio, poi sarà il caminetto, il divano, ma sembra accogliente..
“Tieni.”
“Eh?”
“La birra, ricordi?! Non sei qui per questo?”
“Ah, già, scusa. Stavo pensando ad altro..”
“A me vero?”
Cosa fa? Mi sta accarezzando i capelli? E ora le guance..e le labbra..e si avvicina sempre di più! “No..ehm..stavo guardando questa foto! E mi chiedevo chi fosse..” Cos’ho detto di male? Perché si è rabbuiato in quel modo? Però almeno mi ha lasciata, grazie al cielo..
“Non sono io.” Grazie. Lo avevo capito.. “E’ mio padre..lui..beh, non lo vedo da quando ero piccolo e..”
Non si metterà mica a piangere, vero? Cosa faccio? E’ una lacrima quella?? Quanto è bello?! “Io non volevo. Scusa..” Perché ora lo sto accarezzando? Da così vicino è ancora più bello.
“Non importa. Guarda, ti faccio vedere una cosa!”
Meno male che gli è già tornato il buonumore. Almeno così sono sicura di non fare stupidaggini (Oltre che per le capre ho un debole anche per gli uomini che piangono. Lo so, non sono molto normale. Me lo dicono sempre che sono un po’ deviata..ma se anche fosse?). “Che cos’è?” Sembrava quello strano strumento che suona Peter-Pan..
“E’ un flauto. Quasi tutti i fauni suonano uno strumento, e sappiamo raccontare storie bellissime e..ti vedo un po’ perplessa. Provo a farti vedere, così capisci meglio!”
“Ok.” Suona anche! E sembra pure bravo..mi arrivano alla mente immagini stupende. “Anch’io suono..la chitarra, sai?!”
“Stai zitta! Ecco, sarai contenta adesso: hai rovinato la mia storia!!”
"Ahia!" Il mio polso..è un mostro..è un incubo!! "Aiuto!!"
“Ehi, fermati!! Dove pensi di andare?? Non vorrai tornare nel bosco a quest’ora?!”
“Lasciami! Credo che sarò mille volte più al sicuro nel bosco da sola che qui con te!!”
“No, aspetta!!”
Gli è bastato versare una lacrimuccia per farmi abbassare la guardia, ma non ci si può fidare. E’ pericoloso. Lo sguardo che aveva mentre l’ho interrotto. Ho paura. E’ tutto buio qui attorno. Oh, no..che cos’è quello? Forse non è stato molto saggio uscire così. Perché non rifletto mai prima di agire? In effetti se mi avesse interrotto lui mentre suonavo mi sarei arrabbiata anch’io..magari è meglio tornare.. “Aaaah!” Il piede. Sono inciampata. Qualcosa si sta avvicinando. “Tumnus?” No, non può essere lui quella sagoma..è un lupo!! “Aiutooo!”
“Gretchen? Dove sei?? Mi dispia..”
“Qui!! Aiutami! Attento, è dietro di te!!”
“Chi?”
No, gli si sta avvicinando sempre di più..Lo ha buttato a terra. “Tumnus prendi quel bastone!!” E’ riuscito a liberarsi..
“Gre, corri verso casa!!”
“E tu??”
“Io ti seguo!”
“Ok!”
Dov’è lui? Perché non è ancora qui?? Eccolo! “Sbrigati! Corri!!”
“Presto, chiudi la porta!!”
“Uh, c’è mancato poco. Grazie. Scusa per prima io..ehi, però mentre mi scuso potresti almeno guardarmi..Tumnus?! Ma..sei ferito!”
“No, non è niente..”
“No, invece! Devo disinfettare la ferita..mi serve un panno!..credo”
“Sì, è nell’altra stanza..ah”
L’ho sempre visto fare solo nei film e nei cartoni..speriamo funzioni; dopotutto non sono in un posto magico? “Ok. Credo di aver disinfettato la ferita.”
“Sarà meglio! Bruciava da non dire!”
“Prego. Non c’è di che..” E’ proprio un maleducato!
“Grazie. Davvero.”
No, non guardarmi con quegli occhi.. Facciamo finta di niente. Guardo il cuscino. “Figurati. Cerca solo di non muoverti troppo, perché la fasciatura non è molto robusta.”
“Allora, se non posso muovermi, potresti portarmi una birra? Sono di là, nello scaffale.”
“D’accordo. Ne prendo una anche per me.”
“Grazie.” Di nuovo quello sguardo adorabile. Deve smetterla!
“Mi dispiace per come ho reagito quando mi hai interrotto. Non era mia intenzione spaventarti solo che..”
Oltre a guardarmi in quel modo ora si scusa anche per una cosa che è solo colpa mia??! Devo trattenermi..non ci riesco. Non posso farmi venire le lacrime per qualunque cosa però. Accidenti!
“Ehi, ma stai piangendo? Gre? Perché? Cos’ho detto di male adesso?” Mi ha preso la mano. Ma non come prima; ora mi sta appena sfiorando. E adesso mi ha baciato un dito, poi il polso, il braccio, il collo..
“Ahi! La fasciatura..”
No, continua, ti prego. “Sei straor..strano, strano. Prima terrorizzi le ragazze poi le salvi dalle belve del bosco e inizi a fare il tenero? Non male davvero.”

  
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