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Autore: Niniel Virgo    05/01/2012    5 recensioni
[Ispirato a Alice: Madness Returns]
La piccola Rose era una bambina come le altre, prima di scoprire di dividere il corpo con Alice Liddell. Da allora la sua vita è cambiata, se in bene o in meglio, questo è da scoprire..
[Dal 3°capitolo.]
Morte. Non ho mai sentito nessuno dei miei coetanei parlare di morte. Ma beh, credo di essere l'unica ad avere nella testa una morta con cui parlare, no?
Genere: Azione, Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'We are all mad here.'
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Sono passati mesi da quando abbiamo incontrato il Cappellaio. Alice mi ha severamente vietato di tornare nel Paese delle Meraviglie (Come se ce ne fosse bisogno, non ho la minima idea di come andarci!), ma non ce n'è bisogno. Non ho intenzione di tornarci, per ora. Nonostante lo Stregatto mi abbia assicurato che il posto che dovremmo visitare è molto meno spaventoso, preferisco rimanere nel mio mondo per ora. Ora che ci penso..perché il gatto non ci ha avvisato di quello che avremmo trovato dal Cappellaio Matto? Non sarebbe stato più corretto mettermi in guardia dagli orrori che avrei visto? Sono sicura di non potermi fidare di lui. Devo contare solo su me stessa e Alice, è l'unica possibilità per sopravvivere in quel luogo.

Mamma è parecchio strana in questo periodo. E' sempre nervosa, e mi guarda come se avessi qualcosa che non va. Mi mette a disagio, soprattutto perché non posso fare quasi nulla da sola, mi gira sempre intorno. E' davvero scocciante, soprattutto per quando devo conversare con Alice. Sono abituata a parlare ad alta voce per comodità, ma da quando mia madre mi sta letteralmente appiccicata non posso più farlo, anche se ogni tanto qualche parola mi scappa.

A scuola poi, va peggio del solito. Se prima mi ignoravano, ora mi catalogano come strana. Perché? Solo perché ogni tanto ridacchio tra me e me, a causa di una battuta di Alice, e perché più volte mi hanno sorpresa a disegnare il Paese delle Meraviglie. Non vedo cosa ci sia di male! Mi hanno anche definita strega, e questo mi ferisce anche tanto. Non faccio magie o maledizioni!

Ben non mi difende nemmeno, anzi, è tra coloro che mi dà più addosso. Non posso nemmeno parlargli davanti agli altri, dice che si vergogna di me. Alice è davvero indignata da tutto questo, vorrebbe picchiare Ben.

A proposito, abbiamo scoperto che, se vuole, può mostrarmi delle immagini. E' successo proprio mentre pensava di fare del male a Ben. Mi è apparso improvvisamente nella mente un'immagine in cui lei picchiava mio fratello. Da allora non fa che mostrarmi il suo passato, per lo meno quello felice. Le ho chiesto di mostrarmi i ricordi dopo l'incendio, ma si rifiuta per il momento.

“Sarebbe troppo, per te.” Mi ha detto semplicemente, irritandomi a morte. Odio sentirmi dire cose del genere.

Da quando siamo tornate a casa non faccio che avere incubi. Continuo a rivedere durante la notte i cadaveri del Ghiro e della Lepre. Probabilmente parlo anche nel sonno, perché Ben più volte la mattina mi ha guardata male, sussurrando tra sé e sé, convinto che io non possa sentirlo, parole come “Pazza” o “Spaventosa”. Non voglio fargli paura, io gli voglio bene. Ma non posso farci niente se continuo a immaginare il sangue rappreso e tutto il resto.

Mancano ormai pochi giorni al mio compleanno. Ben ha già detto che non ha alcuna intenzione di prendermi un regalo, e mamma lo ha sgridato. Dice che deve smetterla di trattarmi come se fossi un'estranea, perché sono sua sorella, e tra di noi dobbiamo aiutarci. Lui, in tutta risposta, ha urlato che non vuole una pazza per sorella, ed è uscito di casa, dal piccolo Arthur, il nostro vicino di casa nonché suo migliore amico. Non ho più retto e sono scoppiata in lacrime, chiudendomi in camera. Come può trattarmi così? Non gli ho fatto niente di male! Sono sempre stata dolce e affettuosa con lui, non gli ho dato motivo di odiarmi. Perché conta così tanto il parere degli altri per lui? Non è giusto. Solo perché vedo il mondo da una prospettiva più divertente grazie ad Alice, tutti mi danno della matta, della malata di mente.

La sera ho sentito mamma e papà parlare di me. Erano entrambi preoccupati a causa del mio isolamento, piuttosto strano data la mia età. Mamma ha proposto di mandarmi a un campo estivo quest'estate, così che io possa stringere amicizia con qualcuno, papà non è molto d'accordo. Dice che se non riesco qui, con loro che mi incoraggiano, potrebbe solo peggiorare lontano. Forse chiameranno un dottore, ma non ne sono sicuri. Alice è spaventata da questa notizia, dice che potrebbe scoprire che non sono da sola. Che dentro di me c'è anche lei. Dopo di che mi farebbero curare in modo che lei possa sparire, e non è certa di poter sopravvivere.

Stanotte è tornato lo Stregatto. Non riuscivo a prendere sonno, così avevo tenuto acceso la lampada, mentre Ben era a dormire da Arthur. Quando è apparso sul mio letto ho quasi gridato dalla sorpresa, ma mi sono trattenuta appena in tempo. Mi ha rivolto il solito sorriso enigmatico, muovendo la coda come in segno di saluto.

“Quanto tempo.”

Ho chiuso il libro e l'ho appoggiato sul comodino, annuendo, più tranquilla. “Almeno tre mesi.”

“Domani se non sbaglio compi gli anni, Rose. Quanti sono?”

“Dieci.”

Lui ha mosso la testa in segno di assenso, sdraiandosi sul letto. A volte mi dimentico che è un gatto, ha sentimenti troppo umani.

“Te la senti di tornare nel Paese delle Meraviglie?”

Ne avevo già discusso con Alice. Potevo, anzi dovevo superare la paura, per permetterle di salvarlo. Lei era un po' riluttante, ma ha accettato, a condizione che d'ora in poi sarei rimasta più indietro per darle il tempo di controllare se qualcosa potrebbe turbarmi.

“Certo. Quando?”

Tra le mie mani è apparso un medaglione. Sopra vi è inciso un coltello, incredibilmente simile alla Lama Vorpale. E' grande quanto una mia mano chiusa a pugno.

“Quando vorrete partire, aprilo. Vi porterà nel secondo dominio da visitare. Ma attenta, non deve toccarlo nessuno oltre a te, è pericoloso.”

Mi sono messa il medaglione al collo, nascondendolo sotto la maglia del pigiama. Non dovevo assolutamente mostrarlo a nessuno, specialmente a Ben.

“Va bene.”

Lo Stregatto mi ha sorriso di nuovo, iniziando a sparire lentamente. Quando era visibile solo il ghigno, ha sussurrato: “Ci vedremo presto, piccola Rose.”

Okay, forse non è così male, quando evita di prendermi in giro.

L'angolo delle meraviglie di Niniel.

Ed eccoci all'ottavo capitolo. Come avevo detto, qui niente Paese delle Meraviglie, è solo un'analisi dei piccoli cambiamenti nella vita di Rose. Lei non capisce, ma gli altri hanno ragione. Ovvio, esagerano tutti, specialmente Ben (Che in questo capitolo ho odiato profondamente.), ma non sono nel torto. 
Ringrazio tutti quelli che mi sostengono e che mi seguono, non sarei niente senza di voi!
Baci, Niniel.

   
 
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