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Autore: Arashinoharuka    05/01/2012    2 recensioni
“Hisoka.” Il suo sussurro era appena udibile alle orecchie del mezzelfo. “Ti fidi di me?”
Non sono sicura che il genere sia quello giusto. Sumimasen! Leggete pure questo disastro per saperne di più ^^"
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Konnichiwa :3
Il testo che segue è stato scritto puramente per il mio amore dello shonen-ai sdolcinato, usando due personaggi totalmente inventati {da me} che appartengono ad una storia in cui le cose scritte non accadranno MAI {in altre parole, una auto-fanfiction :''D. Io sono per le storie shounen, con fanfiction shounen-ai xD}. Oh beh, incolpate Homicidal Maniac, l'ha voluta lei su EFP..
 
Piccola ricapitolazione per farvi capire qualche cosa: Daisuke, Hisoka e Shion vivono in un mondo parallelo e formano una Squadra nella corporazione chiamata Haruka. La loro ultima missione è stata piuttosto dura da portare a termine e da accettare, e la disperazione porta a fare cose strane |3 Tanto per farvi capire, Hisoka è un mezzelfo, ha sedici anni ed è particolarmente schivo a causa del suo passato difficile {riferimento: http://th09.deviantart.net/fs70/PRE/i/2011/349/8/d/what_have_they_done_to_me____by_frankiemonsters-d4j72yc.jpg oppure http://th00.deviantart.net/fs71/PRE/i/2011/364/f/5/haruka_thunderstorm_by_frankiemonsters-d4krnsr.jpg quello a sinistra}. Shion è un elfo, ha quattordici anni ed è la tenerezza fatta persona – in più ha anche un carattere timido e un po' infantile {riferimento: http://th00.deviantart.net/fs71/PRE/i/2011/364/f/5/haruka_thunderstorm_by_frankiemonsters-d4krnsr.jpg quello al centro}.
Il corsivo sono i pensieri oppure le NdA sparse un po' ovunque.
Enjoy, ci si rivede più in basso. :''D
 
Louder than a thunder.
 
C'erano ricordi dolorosi sparsi sulle lenzuola davanti ai suoi occhi. Quegli stessi vecchi di sempre, che ripetevano tragedie, come un teatro degi orrori senza fine.
Quella notte il suo cuore si scioglieva in modo più doloroso del solito.
Poi, un timido pugno bussò alla porta della sua camera.
Il cuore recuperò i suoi ricordi infestati e tornò nella sua vuota gabbia di ossa.
Hisoka si tirò su a sedere sul letto e alzò una mano, mormorando alcune parole elfiche per sbloccare la porta {NdA: sì, esiste la magia}. Se fosse stato Daisuke, la porta sarebbe già stata praticamente divelta, quindi, l'unico che rimaneva era--
“Hi-Hisoka-san.” {NdA: onorifico giapponese che indica discreto rispetto per persone più grandi.}
Shion. {NdA: nome giapponese di un fiore, uhm..simile ad una margherita lilla. Aster tataricus. Se v'intendete.}
“Smettila con quegli onorifici. Perché sei qui?”
“-perché. Non riuscivo a dormire, Pensavo che avremmo potuto parlare per un po'..” le sue guancie pallide diventarono improvvisamente rosse e lui abbassò i suoi occhi lilla. Lilla, come il fiore.
Dovrebbe davvero chiamarsi Hana-chan.  {NdA: Hana è un nome femminile giapponese e significa 'fiore'; -chan è un onorifico gentile se usato con le ragazze e di scherno se usato coi ragazzi.}
“Parlare? Cosa sei, una ragazza?”. Non era colpa sua. Prendere in giro era l'unico modo che conosceva per relazionarsi alle altre persone. Eccetto combattere.
“Oh. Già. Devono avermi piazzato nel corpo sbagliato.” Aveva chiuso la porta ed ora si era appoggiato contro di essa, la sua camicia troppo larga che ondeggiava davanti alle sue mani, sbottonata. Le sue ciocche ribelli sembravano depresse almeno quanto lui. “Ma sono così sbagliato, che davvero non importa se c'è un errore in più. Questa è la mia conclusione”, aggiunse amaramente.
Allora è vero che impara in fretta.
“Questo—non è vero?”.
Dannazione, non volevo che suonasse come una domanda..
Shion rise sarcastico.
Il sarcasmo non gli si addicerà mai..
I suoi lineamenti delicati ritornarono lentamente alla sua espressione triste e dolce, e l'Elfo piegò leggermente la testa da una parte.
“Oh certo. Io sono quello debole. Non m'importa molto se mostro le mie debolezze, perché, davvero, tutti lo sanno già--”
Hisoka sentì una sensazione calda nel petto, e una scintilla girovagante accese subito la sua rabbia-dinamite.
“Una squadra è basata sulla fiducia! Non saremo mai una squadra come tu vorresti che fossimo, se tu non hai abbastanza fiducia in te stesso! Non sei dannatamente debole--” --sei molto più forte di me, infinitamente più maturo, e mi fido di te come se ti avessi conosciuto da sempre. Ma il suo cuore sterile e la sua lingua orgogliosa lo zittirono e lasciarono quelle parole disperse nella sua mente. Disperse e a marcire. A marcire, e a creare crepe.
Grandi e umidi occhi lilla si alzarono improvvisamente su di lui. “C-credo che andrò a letto..”
Dannazione.
“Ah--”
Ho detto dannazione! Cosa sono, una ragazza..?
“Puoi rimarere qui”, biascicò Hisoka alla fine. Patetico..
“Oh.” Shion lanciò uno sguardo in giro per la stanza, poi al viso arossito di Hisoka, e infine ai propri piedi nudi. “Posso? Davvero?”
Hisoka deglutì amaramente il suo orgoglio e il suo imbarazzo. “Sì. Possiamo--parlare. Se vuoi.” Ma che accidenti sto dicendo..
Il giovane Elfo fece qualche passo esitante verso il letto del più grande. Le sue guancie diventarono rosse, cosa che significava che voleva chiedere qualcosa.
“Posso sedermi?”
“..Sì.”
Shion si sedette sul letto, incrociando le gambe come faceva di solito, nel punto più lontano rispetto ad Hisoka.
Emtrambi rimasero in silenzio. La notte tranquilla sembrava andare avanti senza di loro, schernendo le loro paure, schernendo le loro ferite, schernendo qualsiasi cosa che giaceva immobile in quella stanza.
E' tutto così patetico..
Erano più vicini. La stanza era fredda; ma il pensiero di indossare una camicia non sfiorò nemmeno la mente di Hisoka. Smeplicemente non voleva muoversi. Si sentiva in colpa, inadatto, debole.
Avevo promesso che quella sarebbe stata lì'unica volta in cui mi sarei mai sentito debole in tutta la mia vita.
Snetiva dolore, tristezza, debolezza.
Mi ero sbagliato.
{NdA: si riferisce a cose successe nel suo passato. E' un mezzelfo piuttosto sfortunato.}
Shion sembrava scivolare più vicino ad ogni secondo. Nessuno dei due parlava, ma le parole rimbombavano più forte di un tuono nell'aria. Le sue mani piccole e femminili si muovevano lentamente, giocavano con la stoffa della camicia troppo larga, giocavano con le lenzuola disordinate, giocavano sulla pelle di Hisoka, sfiorandola appena. I suoi polpastrelli disegnavano linee gelide sul dorso della mano del mezzelfo. I suoi polpastrelli erano di un freddo cadaverico. I suoi polpastrelli mandavano scariche di brividi lungo l'avambraccio di Hisoka, ma non vennero scacciati.
Sollo dopo diversi minuti di silenzio totale e immobilità Hisoka decise di ritirare le proprie dita, per poi farle allungare esitanti verso la mano di Shion e stringerla dolcemente.
L'Elfo arrossì lievemente, poi fece risuonare la sua timida voce nell'aria immobile: “Hisoka.”
Niente onorifici? {NdA: non usare onorifici è, con sconosciuti, molto scortese; ma indica un rapporto molto profondo con persone che si conosce bene. Come dire, wow, ci conosciamo da talmente tanto tempo che non usiamo gli onorifici. Credo.}
Il suo sussurro era appena udibile alle orecchie del mezzelfo. “Ti fidi di me?”
Se mi fido di te..?
Non poteva rispondere. Non era pronto. Non voleva farlo. Dirlo ad alta voce sarebbe stato come confessarsi, e non voleva vergognarsene come di una confessione.
Mi fido di te, Shion?
La sua mano si alzò e afferrò il sottile braccio dell'Elfo.
Era come a rallentatore..
Mi fido--
Prima di poter esitare nuovamente, si ritrovò a stringere leggermente il corpo esile di Shion tra le braccia.
Sì, mi fido di te.
Timide braccia gli si avvolsero attorno al collo, ma non lo portarono più vicino. Le loro facce erano ancora distanti alcuni centimetri, ma i loro occhi erano già chiusi.
E nessuno dei due osava muoversi.
La notte stava ancora andando avanti. Stava ancora guardando. Stava ancora schernendo. Fuori da quella camera, lontano dal villaggio, dietro colline innevate, anime senza pace urlavano e le loro urla potevano ancora essere sentite dalle orecchie dei dui Elfi.
Cosa poteva essere il loro dolore, comparato ad un migliaio di innocenti disperati? Ad un migliaio di cadaveri bruciati in ceneri con un singolo gesto?
Ma le loro labbra desideravano ancora. Il loro petto faceva ancora male. I loro cuori battevano ancora più forte che mai.
La guerra poteva davvero aspettare?
Posso morire dopo, ma ti prego di lasciar passare questa notte senza farci del male.
Shion non sapeva nulla. Poteva essere ancora preso pe un bambino. Voglio che rimanga così..
Labbra pallide si avvicinarono, pretendendo attenzioni. Sfiorarono dolcemente quelle di Hisoka, quasi tremanti.
Com'è possibile che sia così attratto da un'innocenza simile? Com'è possibile che mi stia permettendo di fare questo?
Alla fine, si baciarono.
E per tutto quello che gl'importava, il mondo avrebbe anche potuto scomparire all'istante.
 
 
 
Schifezza finita. :''D
Scusate lo spam di NdA e riferimenti a cose giapponesi, ma questa storia è nata per essere un manga io sono un epic fail vivente.. Le recensioni sono comunque apprezzatissime. T^T
Sayonara!~
   
 
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