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Autore: AllieSanders    05/01/2012    3 recensioni
Hayley Williams e Matt Shadows sono costretti a lavorare insieme ad una canzone, ma nessuno dei due è realmente entusiasta di questo progetto...
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Dopo che Hayley andò via Matt decise di fare un giro per Franklin; non conosceva bene quella città, ma lo incuriosiva molto, in più non aveva voglia di vedere Valary. In quel periodo discutevano spesso, anche senza motivazioni reali, e lui odiava ogni tipo di litigio. Era abbastanza pacifico, forse il più tranquillo dei Sevenfold, ma era allo stesso tempo il più acido. Era molto strana come cosa, ma Matt era così, ed era inutile provare a cambiarlo. Uscito dall’hotel infilò gli occhiali da sole, nonostante il cielo fosse grigio e pieno di nuvole e chiuse bene la sua felpa nera, coprendo la testa con il cappuccio. Lo faceva per non farsi riconoscere; era un atteggiamento da “diva”, come lo definiva lui, ma spesso aveva bisogno di stare da solo e non avrebbe voluto trattare male un fan a causa dei suoi problemi. In realtà non aveva dei veri e propri problemi, era solo scazzato, non gli piaceva la situazione che si era creata con Valary o quella che sarebbe creata con Hayley. Era immerso nei suoi pensieri, quando gli squillò il telefono; rispose senza nemmeno guardare chi lo stesse cercando.
“Si?”
“Hei amico! Sono Zacky! Siamo tutti qui per farti compagnia, siamo in aereoporto, tra meno di mezz’ora arriviamo! Volevamo farti una sorpresa ma quell’idiota di Syn ha dimenticato il nome dell’hotel e beh, qual è?”
Matt rise.
“Siete dei coglioni! L’hotel si chiama Nythers Hotel, ma l’indirizzo non ve lo do, trovatelo da soli!” continuò a ridere chiuse la chiamata. Delle gocce gli bagnarono il viso, così iniziò a correre per tornare in albergo. Avrebbe passato una bella serata con i suoi amici, e questo lo mise di buon umore. Entrò in camera, ma non vide Val, così decise di fare una doccia. Lasciò che l’acqua calda scorresse lentamente sul suo corpo e chiuse gli occhi; sentii un corpo più freddo avvicinarsi alle sue labbra, riaprii gli occhi e vide che sua moglie si stava per avvinghiare a lui.
“No Val, stanno arrivando i ragazzi, devo andare” uscii dalla doccia e si avvicinò alla sua valigia, prendendo un paio di slip e dei vestiti; lei lo raggiunse ed iniziò ad urlargli contro. Matt fece finta di nulla e sbattendosi la porta alle spalle scese le scale, senza una meta. Si scontrò con Johnny, intento a salire una valigia, e lo abbracciò, chiedendo dove fossero gli altri.
“Zacky è nella camera 338, Syn 339 ed io 340. Arin forse arriverà tra qualche giorno.”
“Perfetto, siamo nello stesso piano! Vado a rompergli le scatole, ci vediamo dopo”
Matt provò a bussare nella camera di Zacky, ma nessuno aprii, così passò alla camera accanto: fortunatamente Syn lo fece entrare.
“Allora, cosa mi dici di questa Williams?” disse Synyster appoggiando la valigia sul letto.
“Che ti devo dire Gates? E’ una ragazzina ed è acida e permalosa”
“Bene, allora andrete d’accordo”
“Fanculo!” urlò Matt. Syn rise, buttandosi su una poltroncina e stappando una birra.
“Ascolta Shads, devi lavorarci insieme, per una volta evita di fare il coglione! E poi dicono sia gnocca” gli rispose tranquillo il chitarrista, facendo uno sguardo da pervertito.
Matt si rese conto che aveva ragione, perchè doveva andare avanti con questa ostilità? Prese il cellulare e le inviò un sms.
“E comunque sì, è gnocca. Adesso alzati e andiamo dagli altri, fottuta testa di cazzo.”


Quella sera Hayley doveva andare a cena con Chad, Jeremy, la moglie,Taylor e Dakotah, la sua migliore amica. Non voleva dargli noia parlando di quanto fosse andato male quel primo incontro con Matt, così pensò che sarebbe stata un’idea migliore tenersi tutto per se. Non aveva nemmeno molta voglia di uscire, stava diluviando, era ancora in pigiama e di lì a poco sarebbero arrivati a prenderla. Si stiracchiò e poi si alzò dal grande divano bianco posto vicino al camino; salii pesantemente le scale, raggiungendo la sua grande camera da letto, nella quale si trovava un enorme armadio in legno color castagno; lo aprii e tirò fuori qualche vestito, senza badare realmente all’abbinamento. Mise un filo di mascara e diede un po’ di colore alle labbra con un nuovo lucidalabbra che aveva preso in prestito a Dakotah, infilò le sue Dr.Martens ed era pronta. Nemmeno il tempo di infilare la giacca che Chad suonò due o tre colpi di clacson; Hayley prese le chiavi e chiuse a chiave il portone, entrando in macchina con uno dei suoi sorrisi migliori.
“Buonasera meraviglia!” le disse lui, dandole un leggero bacio sulle labbra. Lei sorrise appena, ma Chad non si accorse di nulla. Parlarono del più e del meno nel tragitto, ed arrivati a destinazione videro che gli altri ragazzi li aspettavano nel parcheggio. Hayley scese dalla macchina e Dakotah le si buttò addosso abbracciandola, non si vedevano da molto e le mancava. “Ma eri arancione l’ultima volta! Vabbè, vieni qua!” la strinse ancora più forte e lei ricambiò, le voleva un gran bene.
“Non vorrei fare il guasta feste, ma ho fame, entriamo vi prego!” implorò Taylor.
“Sempre il solito” rispose Jeremy ridendo. Erano in un nuovo locale chiamato “Age’s Restaurant”, sembrava molto carino, ma appena entrata, giusto per farla stare ancora peggio, Hayley vide l’allegra famiglia Farro che cenava tranquillamente. Strinse la mano a Dakotah e sentii una fitta allo stomaco; aveva visto poche volte i Farro da quando avevano lasciato la band, e l’effetto era sempre lo stesso. I due fratelli fecero un cenno con la mano, e tutti ricambiarono. Un cameriere si avvicinò alla combriccola, e li fece accomodare ad un tavolo posto vicino alla finestra, con una visuale bellissima. Prese il menù ed iniziò a scorrere con un dito sui pasti cercando qualcosa che potesse sollevarle il morale, il buon cibo aveva sempre un effetto magnifico sul suo umore,  riusciva a farla stare decisamente meglio. Inaspettatamente sentii il suo i-phone vibrare, e capii di aver ricevuto un sms; appena letto il nome del destinatario accennò un “no” con la testa, suscitando la curiosità dei presenti.


Il giorno dopo, come da programma i due si incontrarono. Questa volta però, entrambi avevano buone intenzioni. Dopo l’sms della sera precedente Hayley aveva trascinato fuori dal locale Dakotah e le aveva spiegato la situazione; di tutta risposta la bionda le aveva detto “Ti conosco da quando siamo piccole, e non ti hanno mai spaventato le situazioni difficili.. tu sei HBomb, reagisci cazzo, e fai vedere a quell’omaccione pieno di tatuaggi chi sei!” . Aveva smosso qualcosa dentro di lei, che quella mattina si era svegliata con una carica diversa. Matt aveva proposto il solito bar dell’hotel, ma lei gli aveva detto che voleva portarlo in un posto diverso, così si incontrarono in un parco.
“Sai, qui è dove io e Josh scrivevamo le canzoni prima che lui lasciasse la band, ci ho passato l’adolescenza.. è davvero un posto importante per me. Voglio fare un bel lavoro, e spero ce la faremo.” disse la bionda porgendogli una mano come se fosse un segnale di tregua. Lui aveva accettato senza problemi, le parole di Syn avevano fatto effetto.
“Che ne pensi se iniziassimo da domani a scrivere? Oggi voglio fare altro. Parlami di te, della tua vita, della tua band.” disse Matt sorridendo. Uno di quei sorrisi veri, puri, questa volta. Era sincero e voleva conoscerla sul serio. Solo quando lei iniziò a parlare si rese conto di quanto avesse fatto male a pensare quelle cattiverie. Gli faceva piacere ascoltarla o sentire la sua risata, era davvero una bella sensazione che non provava da tanto.
“E quindi adesso io e Chad stiamo insieme, lui è davvero fantastico! La band va a gonfie vele nonostante Josh e Zac ci abbiano abbandonati e boh, è un bel periodo per me, non mi succedeva da tanto tempo, e l’unica cosa di cui ho paura è che svanisca presto.. Però basta, sto parlando io da due ore, voglio sentire qualcosa su di te.” Matt sorrise, imbarazzato. Non gli piaceva parlare di lui, però gli sembrava doveroso farlo, dopo che Hayley si era aperta in quel modo con lui.
“Mi chiamo Matt e canto.”
Entrambi risero. La loro discussione però fu interrotta da un cellulare che squillava, quello di Matt. “Scusami.”
“Pronto?Val? Ma perchè urli? Sto arrivando” disse scuotendo la testa.
“Devo andare Hayls, ti mando un sms e ci mettiamo d’accordo. Scusami.” gli diede un bacio sulla guancia ed andò via. Lei si distese sul prato e accarezzandosi la guancia sorrise, senza un motivo vero e proprio.. o forse, un motivo c’era?



Buonasera ragazzi! Come promesso eccovi il secondo capitolo :) Ringrazio tutti coloro che hanno recensito, mi ha fatto davvero un piacere enorme :) Spero che questo nuovo capitolo vi piacerà, e , se non è troppo, continuate a recensire e a dirmi cosa ne pensate u.u Ps. Grazie ad Ylenia per i nomi dei locali, che non riuscivo ad inventare aahah :) A presto, Allie.
  
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