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Autore: Rayleigh    06/01/2012    7 recensioni
Come sarebbe la vita di tutti i giorni se... foste piccoli come una formica? Costretti a vivere una vita fra mille pericoli, avvenuture e, perché no, anche un pizzico di divertimento?? Potrete scoprirlo leggendo questa storia, nella quale sono raccontate le avventure quotidiane di Sandro, il nostro "piccolo" (è davvero il caso di dirlo xDxD) protagonista che, con una dose non indifferente di ironia, cerca di guardare con il sorriso ad una vita rischiosissima per via del suo essere minuscolo... come un insettino =DDD
Dal testo:
"Ebbene sì. Il mio nome è Sandro, e... beh, purtroppo, come immagino sia abbastanza chiaro, le mie dimensioni non sono molto... normali. Infatti (ahimé), purtroppo sono piccolo proprio come una formica."
Genere: Avventura, Comico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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UNA VITA DA FORMICA


Capitolo 10

«Accidenti sul serio!!», esclamo impetuosamente, mentre vengo spinto giù per la... gola: già, perché mia sorella, ignara di tutto ciò, mi ha ingoiato insieme ai biscotti che stava mangiando! Sono riuscito, sì, ad evitare di essere triturato dai suoi denti... ma adesso come posso fare a salvarmi?
Mentre faccio queste... uhm, discussioni mentali, arrivo ad una specie di ostacolo, che però subito si apre al mio arrivo. Non sarò appena entrato... nello stomaco?

Ahimé, sembra proprio di sì! Purtroppo, però, la valvola dalla quale ero appena passato si chiude all'istante, e io rimando intrappolato lì dentro.
"Non devo farmi prendere dal panico!!", mi dico per la seconda volta in meno dieci minuti: già, prima rischio di essere schiacciato, e ora pure di essere mangiato? Eh no, io non ci sto!

"Per fortuna io e mia sorella siamo stati preventivi: abbiamo immaginato che qualcosa del genere, per disgrazia o altro, potesse capitare, e mi ha detto cosa fare nel caso venissi ingerito per sbaglio...", rifletto. "Per prima cosa, devo fare in fretta: prima che inizino ad arrivare gli acidi dello stomaco, o mi scioglieranno e non rimarrà nulla di me!". Quindi, pensato ciò, cerco di ricordare che altro fare, mentre mi siedo du un pezzo di biscotto rimasto ancora unito e non fatto a pezzi: "Dunque... se non sbaglio, quella valvola si apre solo per fare entrare del cibo... bene!! Non mi resta che aspettare che ingurgiti un altro biscotto, e non appena si aprirà, scatto come un fulmine!!"

Perfetto!! Un piano almeno ce l'ho, è già qualcosa. Quindi, non mi resta che aspettare... ma già lo stomaco comincia a muoversi vuolentemente, e questo non mi piace...; "Avanti, sbrigati! - penso ancora - Mangiane un altro, su! Anche uno solo!". E, mentre penso proprio questo, quella fessura si apre: "Ecco!!"
I frammenti di biscotti cadono velocemente, ma arrampicandomi sulle pareti dello stomaco riesco ad arrivare proprio prima che si chiuda... anzi, no, si sta chiudendo, presto... TUM!

Fortunatamente non sono denti questi, eh? Già, penso questo perché... la valvola si è chiusa proprio mentre stavo passando io, cosicché sono rimasto bloccato per metà dentro... e per metà nel tubo digerente. "Spero che questo non causi qualche problema, non voglio creare danni nel corpo di mia sorella...", mi dico: ma immediatamente la sento fare qualche verso, e un forte suono viene dallo stomaco: chiaramente sente che c'è qualcosa di strano, e si sarà appena toccata la pancia... già, forse sta gemendo proprio per un mal di pancia improvviso che le ho provocato io, bloccando la valvola! La situazione non è delle più rosee, eh...?

E subito lo si capisce!
D'un tratto, mi sento sollevato verso l'alto, la valvola si apre e vengo trascinato sempre più in su, fino a tornare nella bocca; e da lì, senza che io capisca più nulla, sento quasi uno sputo, e cado sul tavolo, a una velocità tale che mi sarei senz'altro rotto qualcosa, se non fossi atterrato proprio su un tovagliolo lì disteso.

«Sa... Sandro!! Sei tu!! - urla lei, con una faccia quasi sconvolta, mentre dovrei essere io quello più sconvolto... - Che... che ci facevi lì?»
«Oh, non lo immagini? - le rispondo sarcastico - Controlla quello che mangi, quando mangi... accidenti... ma... come sono uscito, non lo so neanche io...»
«Ah, questo...»
«Sì?»
«Beh, eh... eh..., ho sentito un dolore fortissimo allo stomaco, e mi è venuto di vomitare... però non sono risaliti i biscotti, pensavo fossero stati quelli a farmi male... e quando ho sentito in bocca qualcosa che sembrava divincolarsi, l'ho sputato subito fuori... ma non avrei mai imaginato che fossi tu!»

"Perfetto!", penso quindi, mezzo fracassato, bagnato di saliva e senza più un briciolo di forze, "Adesso la giornata è proprio completa, eh...?"

Uff, mai un po' di pace!?

  
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