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Autore: pinkstone    23/08/2006    13 recensioni
La mia prima song - fic! La mia prima song - fic! Leggete, leggete!!!
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ci stavo pensando da un po’… io che ascolto musica e senza di essa morirei, non potevo non fare una song – fic!

E’ la prima, quindi se non rientra nei canoni, ditemelo e siate clementi!

Tra i pochi cantanti italiani che ascolto volentieri ci sono i Finley, che fanno hard pop/punk…

Li adoro *w*!

I personaggi sono Ron e Hermione la coppietta ‘luce dei miei occhi’, la canzone si intitola ‘Scegli me’.

Se funziona ne ho già in mente un’altra!

E’ dedicata a Master Ellie, che sconfina in un altro stato tra corride, tango e paeia. Adoro le sue fic e lei mi recensisce sempre.

Ciao piccola!!!! ç___ç Divertiti a Siviglia!

Adieu!

 

Pinkstone

 

 

Scegli me

 

 

[Quasi blu metallici

 

Quasi come elettrici

 

Quegli occhi che

 

Ricordo anche se

 

Non li ho visti mai

 

Forse solo dentro ai miei

 

Sogni che forse dovrei

 

Spiegarti se

 

Non fosse che tu

 

Non ci crederai]

 

 

Lo guardo attraversare il prato, ridendo, insieme a Harry, con in mano le borse della spesa.

 

Mentre loro percorrono i pochi metri che separano il cancello dall’entrata della Tana, io, come una ragazzina al primo appuntamento, mi sistemo i capelli, controllo il viso e do una scrollata ai vestiti.

 

La porta si spalanca ed entra, bello come un angelo.

 

Quando mi vede, un sorriso dolce sostituisce la risata, che cattura anche gli occhi, così incredibilmente azzurri.

Potrei rimanere così per sempre. Anzi, vorrei che si avvicinasse, mi abbracciasse, mi mormorasse che…

« Ciao Hermione » la voce di Harry mi riporta alla realtà.

« Ehi » rispondo, avvicinandomi per prendergli la borsa « Avete preso

tutto? »

Ron poggia la sua busta sul tavolo « Uova, farina, latte, zucchero, lievito, frutta » elenca sulle dita con un’adorabile smorfia concentrata. Poi mette il broncio « Sempre che dubiti. Siamo affidabili, cosa credi? »

 

Io sghignazzo « Meglio che non rinvango. » commento, aprendo i sacchetti di farina e zucchero, ma li vedo lanciarsi un’occhiata confusa.

Harry ha il buon senso di interrompere la faccenda « Va bene Herm. Vieni a giocare a Quidditch? » chiede a Ron.

Questi annuisce « Certo. Ci vediamo dopo ‘Mione. » dice sorridendomi, per poi uscire.

 

Clack.

Mi siedo sulla sedia. Ho le gambe che tremono come se avessi corso follemente.

Se ripenso al suo sorridere, al suo viso, ai suoi occhi… sorrido come una scema.

Allora è così che ci si sente quando si è innamorata.

 

[Perché nemmeno io

 

Riesco a credere che un Dio

 

Si sia un po’ distratto

 

Perdendo un angelo

 

Davanti a me

 

Ma ormai già che sei qui

 

Ma ormai già che è così

 

Non ritornare a casa

 

O almeno portami con te

 

Scegli me…]

 

Maddoninne che caldo!

Il forno a 180° sta incendiando la stanza. La caraffa che riempio aritmicamente si limonata non basta ad alleviare la calura.

 

Sono appolaita su una finestra, in piedi, sperando inutilmente che compaia uno spifferi d’aria.

Se in questo momento entrasse Molly, le verrebbe un colpo.

La torta che sto cucinando è la numero dieci. Decimo tentativo. Ma è così difficile cucinare?

 

Mi scosto i capelli sudati dalla fronte, quando mi sento afferrare per la vita e trascinare indietro. Non ho nemmeno il tempo di tenermi a qualcosa che finisco per terra… o meglio, addosso a qualcuno. E le mie labbra finiscono sulle sue… in un caldo bacio. Un bacio…

 

Mi alzo di scatto e c’è Ron, disteso per terra, che se la ride e mi guarda in una strana maniera. Forse a causa del mio urlo. O della mia faccia – che sarà rossa. O forse crede di essere simpatico.

Ma a me, in questo momento, NO!

 

Lo guardo alzarsi, furibonda, e quando la testa raggiunge le vette del metro e novanta, gli mollo uno schiaffo. Così forte che comincia a pulsarmi la mano.

« Cretino » sibilo furiosa « Scemo. Deficiente. Idiota! »

 

La sua faccia sbalordita è l’ultima cosa  che vedo prima di voltarmi e rientrare.

 

[Quasi blu metallici

 

Quasi come lettrici

 

Quegli occhi che

 

Ricordo e forse

 

Non rivedrò mai

 

Ma non volare via

 

Ti prego, cambia idea

 

Non ritornare a casa

 

O almeno portami con te

 

Scegli me…]

 

 

Io a volte non mi capisco. Primo lo adoro, poi lo detesto. Prima sono furibonda, e ora sono qui in soffitta a piangere.

 

E il bello è che piango perché sono infelice.

 

Ho la certezza di aver rovinato tutto. Ormai ho perso. Come si può amare una persona che ti schiaffeggia per un banale scherzo? E un banale bacio…

 

Lavanda che avrebbe fatto? Mi ritrovo a pensare.

Lei avrebbe riso.

Io no.

Mi sono arrabbiata.

Game over.

Nascondo il viso tra le mani.

« Forse… ti serve questo. »

Alzo lo sguardo.

Harry mi porge un fazzoletto a scacchi, aspettando. Deve aver appena finito di giocare, è ancora sudato.

Sorrido tra le lacrime « Grazie » rispondo.

Si siede sullo scatolone vicino a me « Che è successo? Ron è nero come un nuvolose. »

Ci avrei giurato.

« Beh… lui mi ha spaventata e io ho reagito con… uno… schiaffo. »

Non gli racconto del bacio. Non potrei.

Lui aggrotta le soppraciglia, poi sorride « Ricordami di non farti mai spaventare, allora »

Ridiamo insieme, e mi sento un pochino meglio.

« Gli devo parlare? »

Harry riflette un attimo, poi annuisce « ma evita i pestaggi! »

 

[Tu, dal cielo un angelo

 

Ascolta il mio respiro

 

E scegli me…]

 

 

 

Finalmente è sera. Fa più fresco, così mi sono messa un giacchino.

La torta che ho cucinato sembra aver riscosso successo. Non ne è rimasta una briciola!

 

Ma ormai la torta non mi interessa.

Il problema sono io.

Le mie scuse.

E il diretto interessato.

Seduto dall’altro capo del tavolo che fa di tutto per ignorarmi.

Mi starà odiando.

Detestando.

E io che speravo in un’happy end.

 

La mia proposta di parlare l’ha accolta con una scrollata di spalle.

Ormai sono tutti mezzi addormentati. Mi alzo decisa e gli faccio un cenno con la testa.

Lui lo vede e si alza, tranquillo, e mi segue.

Io mi dirigo verso l’altro lato della casa, mi fermo e mi giro.

 

Ron, mani in tasca, mi guarda con espressione indecifrabile.

Deglutisco « Ron » attacco, non molto convinta « quello che è successo oggi, alla finestra… ho reagito eccessivamente. Si, volevi spaventarmi, ma il resto… il ba – bacio… » ecco, arrossisco. Accidenti! « insomma, non volevo darti uno schiaffo. Mi spiace. » tengo lo sguardo basso.

 

Lui è ancora in silenzio, poi lo sento muoversi.

Guardo e… SE NE STA ANDANDO?!

Ehi! Ho un orgoglio anch’io, sai?

« Dove stai andando? » chiedo.

Si gira lievemente, sempre impassibile« Se per te quel bacio non ha contato nulla… » scrolla le spalle e riprende a camminare.

 

Gli corro dietro, afferrandolo per un braccio e gli domando « Cosa intendi? »

 

Improvvisamente la maschera cade. Si libera con un strattone e mi urla        « Cavolo Hermione, è così difficile? Sono innamorato di te da… da sempre! Ho cercatelo di fartelo capire in tanti modi, e alla fine sono passato ai fatti. E tu hai pensato bene di schiaffeggiarmi! »

 

Lo guardo a bocca aperta.

Poi rido.

« E adesso cos’hai? » borbotta

 

Gli passo le braccia intorno al collo, avvicinandolo « Ma non potevi dirlo prima, zuccone? Anche io ti amo. » e fra il suo stupore (e un pochino il mio) lo bacio.

 

Ron però non perde tempo, mi cinge la vita e mi avvicina a sé.

 

Essere baciata da Ron è una sensazione paradisiaca.

Ha pure gli occhi azzurri, come un angelo.

Ma ancora più bello è sapere che mi ha scelta.

 

Ha scelto me.

 

[Mai, nemmeno un attimo

 

Ti pentirai se adesso

 

Scegli me…

 

Stai sentendo il battito

 

Di un cuore che ti chiede

 

Scegli me]

 

 

 

 

The End!

 

  
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