Jimmy P.O.V.
Suonarono alla porta e a malincuore lasciai sola Zoey.
Sulla porta trovai una grossa sopresa.
“Aspetta…. Michelle?” “Ciao Jimmy, ti presento Josh,
il bassista dei Murder D.C.”
Ed ecco Michelle, la super biondo platino ex di Logan
e grande amica dei due Farrell arrivare all’attacco, con al suo fianco un tipo
strano, che somigliava parecchio a Brandon Lee, ma con gli occhialetti alla
John Lennon e dall’aria parecchio sconvolta e stanca.
Che Zoey l’avesse chiamata? Strano, non me ne ero
accorto.
Josh mi porgeva la mano gentilmente la mano,
guardandomi da sopra gli occhialetti rotondi. La strinsi e li feci entrare.
“Da quanto siete arrivati?” “Uhm…. Venti minuti.
Abbiamo mollato la roba in albergo e siamo venuti subito qui” “Hai cambiato
colore?” commentai osservando la sua chioma che un tempo era nera alla radice e
platino per il resto, mentre adesso era quasi interamente platino, tranne le
punte che diventavano via via nere, sulla fine della schiena.
“Eh si….” “Ma come…?” “Appena abbiamo saputo siamo
venuti. È stato Matt a chiamarci” Ah, ecco. Quell'uomo bisognerebbe farlo santo.
“Ma ancora non si ha nessuna
notizia?” chiese Josh preoccupato.
“No, ancora niente” sbuffai “Zoey sarà sconvolta”azzardò,
senza sbagliare “Si, ma adesso sta meglio. I primi due giorni sono stati
davvero complicati. Adesso più o meno stiamo raggiungendo una sorta di
equilibrio umano”
Li feci accomodare nel salotto, dove Zy stava seduta
al piano e suonava.
“Zoey!” la testa di melanzana si voltò e guardò
l’amica platino con qualche meches nera.
“Mich, Josh! Ma come….?!” “E mollarti qui senza un
minimo di appoggio che ti conosca da almeno sei anni? Stai scherzando, vero
bambina?” Josh si buttò ad abbracciare Zoey.
“Ehm ragazzi… se avete bisogno di me, sono in cucina,
ok?” Zoey spostò i suoi grandi occhioni su di me “Jim, rimani” erano
indescrivibili le scariche elettriche che si diffondevano della mia schiena
ogni qualvolta l’onice liquida dei suoi occhi incontrava quella distesa di
ghiaccio che erano i miei.
“Josh, lui è Jimmy” “Si, diciamo che mi sono informato
su i sevenfold. Amico, sei una forza!” sorrisi soddisfatto “Grazie Josh, anche
io ho ascoltato per bene i Murder e cazzarola, se non vi hanno ancora messo
sotto contratto è un miracolo. Dovrei parlarne al nostro agente…” “Sarebbe
fantastico” “Si, davvero fantastico: appena riavremo un batterista” disse Mich,
riportandoci con i piedi per terra.
Aveva la delicatezza di una schiacciasassi quella
ragazza. paragonabile solo a quella di Shad.
"E’ Possibile che non fotta un
cazzo a nessuno?" sbottò Michelle, giusto per ricordarci della
schiacciasassi. Josh sospirò e ci guardò "Ragazzi, davvero, siete
completamente fuori di testa. Ok che non lo conoscete da molto, ma Logan per
voi si sarebbe fatto uccidere e poi dove cazzo è finito Brian?" aggiunse
Josh, più tranquillo e pacato.
Quei due avevano dannatamente ragiona.
Non stavamo facendo schifo, di più.
Michelle, era una tipa che ragionava. Sul
serio, forse non aveva un quoziente intellettivo sopra la media, ma era molto
alla Matt. Per i suoi amici si sarebbe fatta anche sparare e adesso, arrivata
da più o meno due giorni, stava smuovendo mari e monti e andava a rompere il
cazzo a quelli della centrale di polizia almeno tre volte al giorno.
Una tipa in gamba, sul serio. Se non
avessi dovuto tenete a bada quella furia di Zoey (che in una settimana era
venuta fuori due volte e vi dico solo che ci avevo rimesso un divano e tutti
gli oggetti frangibili presenti in cucina), le avrei volentieri dato una mano.
Per il momento, erano Mich, Josh e Matt
a prodigarsi. Johnny tartassava di chiamate, messaggi e fra un pò lettere
minatorie quei due coglioni di Haner e Vengeance, dispersi nell'Africa Nera
alla ricerca del petrolio.
Che cazzo ci facevano a Santa Monica? Sapevo
già da secoli che erano due tipi completamente fuori di testa, ma adesso
stavano raggiungendo i massimi livelli storici.
Brian P.O.V.
Ancora lì. Cosa cazzo ci facevo ancora a Santa Monica
era un mistero.
Stavo seduto sul mio letto a fumare quando saltai in piedi, raccolsi tutta la mia roba
e, dopoa ver pagato, mi fiondai fuori dall’hotel. M’infilai in macchina (Matt era davvero troppo
gentile: dovevo astenermi dall’offenderlo per almeno… tre ore) e guidai come un
pazzo fino a casa di Ryan e fottendomene dell’eventuale presenza del padrone di
casa. Suonai al campanello e venne ad aprirmi Cass con le occhiaie più viola
del solito che si mordeva il labbro convulsamente.
“Ehm… Zack?” Senza distogliere lo sguardo (quasi
affamato, disperato) dal mio mi fece entrare e io camminai fino a quella che
sapevo essere la stanza del mio amico. Spalancai la porta e trovai Zack chino
su una chitarra acustica a cui aveva invertito le corde, che suonava un motivo
che non conoscevo ma che mi stava spezzando il cuore per la sua tragicità. [NB
per voi lettori: siete tranquillamente liberi di scegliere voi una canzone, ma
personalmente nella mia mente c’è il motivo di Until The End]
“Zack…” tirò su col naso e si asciugò malamente gli
occhi col palmo della mano. “Ehi bro, che c’è?” mi sedetti sul letto, vicino a
lui e aspettai che parlasse.
“Mi
manca. Mi manca fottutamente e sono una merda” “Anche
io sono una merda. Non me la merito una ragazza come Zoey”
“Perché? Io per caso
mi merito Logan?” “Senti, ormai quel che è fatto
è fatto. Piuttosto, che stavi
suonando?” “Una roba così…” “Beh,
mi sembrava bella” “Si, non è male. Magari poi
con Matt vedo per il testo” “Se vuoi una mano, ci sono pure
io…” “Beh, non
adesso. Che dovevi dirmi?”
L’averlo trovato in quelle condizioni mi aveva tolto
tutta la fretta.
“Ah si… io qua non resisto più: devo parlare con Zoey. Torno ad
Huntington”
Zoey era l’unico motivo che quasi mi costringeva a
tornare. Arrivato a capire i miei sentimenti, dovevo per forza parlargliene.
Non potevo resistere.
“Dai, Bri, vengo anche io” “Ma Zy…..” “Zy un cazzo. Se
mi uccide fa solo bene, me lo merito, cazzo!” disse mollando la chitarra sul
letto e prendendo a buttare in un borsone le sue poche cose.
“Ti aspetto di là” andai nel salotto, e trovai Cass
che con la mano quasi tremante per via della crisi d’astinenza che incombeva,
si conficcava una siringa nella mano.
Strinsi i denti per non avere nessuna reazione e con
una freddezza simile a quella dei medici che vi annunciano il decesso di un
parente, andai a sedermi sul divano.
Poco dopo, tolse di mezzo la siringa e baciò
animatamente Blake.
Loro due uscirono e se ne andarono non so dove e io rimasi
solo a guardarmi i tatuaggi sulle braccia.
Non passarono cinque minuti che il portone di aprì e
Ryan mi guardò sgranando gli occhi.
“Tu” “Toh’, ciao caro” dissi poggiandomi mollemente al
bracciolo del divano e facendogli “ciao ciao” con la manina, un mezzo sorriso
beffardo sulle labbra.
“Blake!” urlò guardandomi desideroso di vedermi
soffrire e io mi alzai in piedi e mi avvicinai lentamente, superandolo di più di
una spanna buona.
“Il tuo amichetto non c’è. Sei solo” “Sono migliorato”
“Ah si?” mi tirò un cazzotto sul labbro e sentii subito il sapore metallico
invadermi la bocca. Eh si, era migliorato.
“Beh, non male” a quel punto mi avventai su di lui e
non ebbe più modo di ribattere.
“Brian!” Zack mi afferrò per le spalle e mi staccò da
lui “Dai, andiamo”
Giusto per dare più enfasi gli sputai addosso e me ne
andai con un “Sei una persona di merda! Come cazzo fai a dormire la notte?!”
mentre Zack mi spingeva per le scale.
Quando fummo fuori dalla palazzina tirai una boccata d’aria
soddisfatto e sorridente e mi voltai verso il bruno.
“Allora, andiamo?” “Si, ma tu fatti curare” “Nah, non
è niente. Il labbro non mi dà fastidio” “Ma io non parlavo del labbro” sbuffai
e lo spinsi appena verso la macchina.
Passavamo le giornate a casa mia. Christ
in giardino che sbraitava a telefono e bestemmiava ad alternanza su un certo
Ryan e un altro tipo, Blake. Ogni tanto, si ricordava pure di Brian e Zack.
Matt e Mich facevano la spola
polizia-casa e chiamavano tutti gli ospedali del Paese.
Io e Josh parlavamo con Zoey.
Parlavamo, parlavamo, parlavamo. Qualsiasi
cosa ci venisse in mente, ogni tanto ci rifugiavamo nel mio piccolo studio e
facevamo delle jam session noi tre. Cazzeggiando su canzoni note a tutti o
anche su quelle delle nostre band.
Era per distrarla. Zoey mi sembrava davvero
troppo a rischio. La vedevo in bilico ed ero spaventato seriamente. Camminava
in perenne equilibrio fra l’apatia e la furia omicida e questo mi spaventava.
Appena mia allontanavo si agitava e mi preoccupava un casino.
Mi sentivo in colpa verso Brian, ma i
miei sentimenti mi spingevano ad aiutarla con tutti i mezzi possibili.
Cazzo, come l'avrei detto ad Haner? ‘ehi
Bri, mentre tu te ne stavi a Santa Monica a fare non si sa bene cosa, io e la
tua ragazza ce la intendevamo. Apprezza la sincerità del tuo vecchio amico e
non uccidermi’
Si, avrebbe di certo funzionato.
Era una di quelle solite giornate,
quando Mich spalancò la porta dello studio e si buttò sul divano, vicino a Josh
che strimpellava distrattamente il mio basso. Si accese una sigaretta e rimase
lì ad ascoltare e canticchiare a mezza voce.
Quando attaccò a cantare sul serio Seize
The Day, rimasi seriamente sorpreso.
"Non sapevo ascoltassi la nostra
band" dissi una volta finita la canzone. Scrollò le spalle e si accese
un'altra sigaretta "L'ho fatto per curiosità, dopo la grande
rivelazione" Zoey sbruffò e andò ad abbracciare l'amica, poggiando la
testa sul suo collo.
Io rimasi ancora un pò dietro la batteria,
ad osservare quell'infinità di pezzi che mi circondava, solo in attesa delle
mie bacchette. Ogni volta che guardavo una delle mie batterie, mi veniva solo
da pensare che, se non fosse stato per quella banda di coglioni che tanto
adoravo, probabilmente sarei diventato un delinquente, o un barbone, o forse
entrambi.
E invece facevo la rockstar, mi facevo
acclamare dalle folle, avevo inviti per eventi super esclusivi a cui non sarei
mai andato e mi disperavo per il sorella del fratello del mio migliore amico (michia
se suonava strano!).
"Ah Paprika, sono contenta che tu
sia qui" sospirò Zy, sul collo dell’amica "Figurati Zy, avevi bisogno
di me" "Paprika?" chiesi io, un tantino stralunato.
"Si, vecchie storie dei tempi del
liceo e tentativi assurdi in cucina" spiegò Josh ridendo distrattamente
sotto i baffi "Ahah! ti ricordi? davvero terribile" "E Log che
per fare un piacere a Mich mangiò tutto il piatto!" "Si, per poi
passare la nottata in ospedale per una lavanda gastrica" "Oppure
quando Zoey provò a fare il B-52 a casa di Bert e la manica di Log prese
fuoco" "Ahahah! oddio! e ti ricordi Halloween nel 99? Quando lo
trovammo in mutande con un boa di penne fucsia a ballare sul cubo musica
commerciale mentre si strusciava con una cubista?"
Continuarono così per forse tre ore, a
raccontarsi aneddoti assurdi di cui Logan faceva sempre parte. Era assurdo
quanto quei ragazzi mi ricordassero noi stessi e i nostri decenni di stronzate
insieme.
Logan non poteva sparire nel vuoto così,
non era possibile.
Stavano raccontando di un tipo con i
capelli verdi, un ex di Zoey, con cui Logan si era azzuffato, quando Matt
spalancò la porta. Gli occhi sgranati e il fiato corto. Calò il silenzio e
cominciarono le domande, mentre Matt riprendeva fiato. Quando le sue funzioni
respiratorie tornarono regolari, cominciò a spiegare.
"Hanno trovato una pista. Un tipo,
un signore che la sera del compleanno di Zoey aveva portato il cane a pisciare
ha detto di aver visto un uomo e una donna aggredire un ragazzo che corrisponde
alla descrizione di Logan e infilarlo nel bagagliaio di una macchina. Quel caro
vecchiaccio ha preso pure il numero della targa!" disse esaltato
"Cazzo e non poteva muovere prima il culo?!" sbottò Michelle,
frustrata.
"Quella sera, mentre rientrava e'
caduto e si e' rotto il coccige. Ha passato dieci giorni in ospedale ad urlare
che doveva parlare con la polizia e nessuno lo ascoltava. Fortunatamente
stamattina un'infermiera che ormai s'era rotto il cazzo delle sue continue
lamentele, ha chiamato la polizia ed e' saltata fuori questa
testimonianza"
"Cazzo quindi vuoi dire che Logan
e' stato rapito?" sbottai io, esterrefatto "Si, la polizia crede che
sia stato scambiato per Gates. Zy, Mich e Josh, la polizia vorrebbe parlare con
voi. Mica avete avvertito anche i Farrell?" "Per vedere come
ucciderli in un solo colpo? Abbiamo preferito evitare" "Quindi non
sanno niente?" chiesi io "No, abbiamo detto che ci prendevamo una
vacanza e che venivamo a darvi una controllata" "Bert?"
"Glielo abbiamo detto, ma gli abbiamo vietato di venire.... ha talmente
tanto da fare col locale che abbiamo preferito evitare dargli altre grane. Però
dobbiamo aggiornarlo via via. A questo punto, vado a chiamarlo, scusate"
Josh si alzò e uscì dallo studio.
"Ragazzi, io vi giuro che uccido
quello stronzo di Haner. Vediamo di trovare Log e d'insegnargli a suonare la
chitarra, perchè se quello stronzo mi capita per le mani, i sevenfold sono
finiti" Johnny incazzato come una belva e paonazzo entrò sbraitando con la
sua voce nasale e ridicola.
"Che ha fatto adesso?"
"Lui e' in ritiro spirituale, deve meditare su i cazzi suoi. Come minimo
sarà andato a putt....!" "Joohnny" lo richiamammo contemporaneamente
io e Matt e il nano notò solo allora Zy accucciata sul collo di Paprika che lo
osservava con i suoi occhi scuri.
"Ehm.... scusa Zy" la ragazza
scrollò le spalle e quando tutti distolsero lo sguardo da lei, incrociò il mio
sguardo e accennò un sorriso. Sospirai e sorrisi a mia volta con un leggero
cenno della testa.
Mi sistemai gli occhiali sul naso e mi
ritrovai lo sguardo di ghiaccio di Mich (più ghiaccioso/agghiacciante del mio)
addosso e sentii un brivido d'avvertimento correre lungo la spina dorsale. ok,
Michelle aveva capito tutto.
Cosa dicevo prima del suo QI? Uhm........
eccezionalmente, forse avrei dovuto ricredermi.
"Tu" cominciò "Io?"
"e Zoey" aveva capito. Perché mentire? "Si"
"Cazzo" "Già" "Falla soffrire e ti uccido" "
Piuttosto mi amputo una mano con un coltello da cucina arrugginito e senza anestesia"
"Interessante metafora. Eventualmente la metterai in atto?" scrollai
le spalle "Forse" feci una pausa e chiusi la brocca prima di metterla
nella macchinetta automatica.
"Mi avevano detto che eri una
ragazza dolce" commenta io dopo un po’ "Mi adatto alle situazioni: di
base sono dolce, se serve tiro fuori le palle" "Complimenti"
"Grazie" "Figurati"
Brian P.O.V.
Suonai il campanello e senza aspettare che venissero ad aprire, mi
fiondai dentro.
Avevo mollato Zack a casa sua e in macchina avevo ancora tutti i
bagagli. Volevo parlare con Zy e non avevo voglia di perdere tempo.
Davanti mi trovai Michelle, la ragazza di Washington e rimasi un tantino
stralunato a guardarla.
“Tu che ci fai qua?” “Aspettavo che mettessi il cervello in moto e
smuovessi il suo culo tatuato” detto questo mi schioccò un’occhiata a metà fra
la sufficienza, lo schifo e la compassione e continuò verso la cucina. Stavo
per avanzare, quando mi ritrovai davanti una sorta di sosia di Brandon Lee che
mi faceva un mezzo sorriso.
“Ah, tu devi essere Brian” “Si… e tu sei?” mi offrì la mano da stringere
e rispose “Josh, credo il migliore amico di tuo fratello. O almeno quello che
lo sopporta da più tempo se non si conta Zoey” “Ah, ho capito… sei il bassista
dei Murder D.C., giusto?” “Si, sono io” disse lasciandomi la mano.
“Dov’è Jim?” “Sono qua, bastardo” biascicò il mio amico, la faccia
distrutta e stanca, pallida. I capelli incasinati, senza maglietta e con gli
occhiali da vista sul naso. Sembrava essersi appena svegliato.
“Bro che cazzo ti succede?” chiesi innocente e vedi la rabbia montare in
quelli occhi cristallini.
“Che cazzo mi succede?! Tu te ne via, dietro a quell’altro coglione e lasci
qua me in un bordello assurdo e mi chiedi pure che cazzo succede?! E’ tu
fratello, cazzo, e per aggravare la cosa ha pure la tua stessa faccia di merda!
Ci si aspetta che come minimo che alzi il culo per vedere che cazzo fare!” lo
guardai,s concertato, prima che cominciassi ad incazzarmi anche io.
“Scusami tanto se ci sono rimasto di merda, se Zoey che mi guardava
schifata mi ha distrutto il cuore e se Zack che faceva la donnina mestruata
aveva bisogno di me!” a quel punto Jim mi avvolse con le sue braccia e affondò
il naso nella mia spalla.
“Sono felice che tu sia tornato” era davvero distrutto “Anche io, bro”
risposi abbracciandolo, sotto lo sguardo un tantino allibito di Josh.
Mi separai da Jim e lo guardai “Adesso, devo andare a parlare con
Zy”
“Uhm…. Ok. Comunque ci sono un paio di….
Novità” “Riguardo Logan?” “Anche”
“Ma
Zoey dov’è?” “Sta dormendo, di sopra”
“Ok”
“Bro, in camera mia” Specificò lui
lanciandomi un occhiata strana. Mi accigliai un attimo, ma lo sorpassai e salii
le scale.
La porta della camera da letto di Jim era appena socchiusa e mi bastò
spingerla delicatamente per aprirla ed entrare. Al centro della stanza
troneggiava il grosso letto matrimoniale e su di esso, Zoey dormiva beatamente,
le mani che stringevano la coperta davanti al proprio viso e gli occhi
placidamente chiusi e struccati.
Sentii un sorriso farsi strada sulle mie labbra e m’inginocchiai sul
letto. Avvicinai il viso al suo e le feci una leggera carezza con l’indice. Si
mosse appena e prima che potesse aprire gli occhi, avvicinai le labbra al suo
orecchio e sussurrai quelle due dannatissime parole.
“Ti amo” Zoey sorrise appena e io rimasi a guardarla, in adorazione in
attesa di una risposta.
“Anche io Jim, ma adesso torna a dormire”
Il respiro mi si smorzò nei polmoni e con esso sentii il cuore perdere
un paio di battiti, prima di accelerare freneticamente. Il sorriso sulle mie
labbra si gelò, diventando freddo e sterile, come del resto anche i miei occhi.
“Zoey” la mia voce era rotta e fredda. Pronunciare quel nome aveva fatto
un male che nemmeno immaginate, ma la ragazza aprì gli occhi e scattò a sedersi
sul letto.
“Bh-Brian”
Sbuffai l’aria dal naso e strinsi le nocche, trattenendo le lacrime che
mi facevano bruciare gli occhi. Sbattei la porta e mi chiusi in bagno, poggiandomi
pesantemente con la schiena alla porta. Una mano sulla bocca e gli occhi
spalancati. Fissavo il soffitto, provando ad impedire alle lacrime di scendere,
ma era inutile.
Merda, me lo meritavo di soffrire così. Questo era il karma che me lo
stava mettendo in culo e aveva fottutamente ragione, ma poteva pure evitare di
giocare a baseball col mio cuore.
Il dolore era così reale, mi sembrava di sentire il petto squarciarsi e
sanguinare e faceva troppo male per essere reale. Le lacrime continuavano a rigare
il mio volto impassibile, non stavo nemmeno respirando. Se avessi respirato
sarebbero partiti i singhiozzi e quelli proprio non li avrei sopportati.
Sulla porta dietro di me si abbatté un pugno che credevo di aver
riconosciuto e con il cui proprietario ora proprio non volevo avere a che fare.
“Brian non fare stronzate!” urlò lui “Non sono così coglione da
freddarmi in un cesso!”
Ero stato davvero io ad urlare quella frase? Non credevo che i miei
polmoni ne sarebbero stati capaci.
Dopo quella frase eccolo lì, un respiro da
foca, tipico di quando si piange. Davvero patetico.
“Lo so! Mi accertavo….” “Spiacente di deluderti!”
Lo sentii bisbigliare qualcosa, forse stava parlando con qualcuno.
“Dai Bri, fammi entrare” “E per fare cosa?” “Vuoi passare la tua vita in
quel cesso?” “Sarebbe un’idea!” Oppure scappo dalla finestra…. Cazzo, posso
scappare sul serio dalla finestra!
“Tanto io adesso sfondo la porta!” “Lo so!” Aprii la piccola finestra
del bagno e atterrai sul tetto del garage di Jimmy. Da lì mi arrampicai su un
albero e scendere non fu poi tanto impegnativo.
Peccato non avessi calcolato che Jim non era da solo in casa.
Saltato giù da quello che forse era un melo o che diamine ne so, mi
ritrovai davanti Matt e Michelle.
No, non Michelle diBenedetto. Se mi fossi trovato davanti quella cosa,
le avrei come minimo staccato la testa.
Michelle la bionda platino, quella di
Washington, l'amica dei Farrell.
“Dai Bri, vieni dentro” mi disse Matt, lasciandomi una pacca amichevole
sulla schiena e io puntai il mio sguardo nel suo.
Lo vidi rabbrividire e poi guardarmi preoccupato.
“Bri…” “Tu lo sapevi?” lo interruppi prima che provasse anche solo a
rincuorarmi “Cosa?” “Di Jimmy e Zoey” “Cos…” “Matt, lascia stare. Brian, ti va
di parlare?” s’intromise Michelle.
“Tu lo sapevi?” rifeci la stessa domanda, ma stavolta non trovai
l’infantile e straconosciuto verde pistacchio degli occhi di Matt, ma un gelido
azzurro che per assurdo mi rivolgeva uno sguardo quasi liquido di dolcezza.
La ragazza si limitò ad annuire lentamente, socchiudendo gli occhi.
“Matt, bro, non ho intenzione di fare stronzate. Sul serio, puoi stare
tranquillo” “Come vuoi. Se ti servo, sono dentro” e tornò in casa. Io e
Michelle andammo a sederci sul muretto che delimitava un lato del garage.
La testa mi faceva male, forse per via delle lacrime e mi sentivo stanco
e assonnato.
“Te l’ha detto.. lei?” “No, l’ho capito da sola e poi ho chiesto
conferma a Jim” “Sai da quanto va avanti questa cosa?” Non osavo nemmeno
immaginare da quanto tempo il mio migliore amico se la facesse con la mia
ragazza, ma bisognava che lo sapessi.
“Credo un paio di giorni dopo che tu te ne sei andato. Che poi dove
cazzo se andato?” Ah, pensavo peggio “Santa Monica. Volevo schiarirmi le idee e
ho fatto altri casini, solo che poi li ho risolti e dopo un po’ ho anche capito
cosa provo per Zoey. Beh, tutto inutile” dissi afflitto. Cazzo, sono un vero
campione nel fare la vittima. “Provare dei sentimenti non è mai inutile. Ehi,
sei un musicista, le delusioni d’amore sono sempre utili in musica”
“In questo momento non me ne fotte un cazzo” dissi acido e lei fece un
mezzo sorriso, alzando un sopracciglio.
“Sai Bri, sei un tantino egoista. Tralasciando il fatto che sembri
esserti completamente dimenticato di avere un fratello gemello che è stato
rapito” Ehi, questa mi mancava.
“Aspetta… cosa?! Logan è stato rapito?” “Si, da due uomini sulla
trentina e una donna bionda” “Cos… come fai a saperlo?” “E’ saltato fuori un
testimone oculare, un vecchietto che aveva portato fuori il cane…” “E’
stupendo!” “Beh, si, ma tu pensa a chissà dove diamine è adesso, in Dio sa che
condizioni e con quali psicopatici” “Cazzo…” “Già, se solo ci penso mi sento
male” si lasciò la sigaretta fra le labbra e si strinse le braccia.
“Gli vuoi molto bene?” le chiesi e lei annuì, prima di fare un mezzo
sorriso amaro.
“Gli ho prima voluto bene come ad un fratello, poi l’ho amato e poi gli
ho di nuovo voluto bene in modo… fraterno, diciamo così. Mi risulta difficile
che mi diventi del tutto indifferente” “Io con le mie ex non voglio avere a che
fare” “Beh, di solito nemmeno io, ma Logan è un eccezione. Potrà esserlo anche
Zoey per te?” a quel nome sentii i muscoli irrigidirsi e gli occhi pizzicare
ancora.
Feci un mezzo sorriso che sono abbastanza sicuro che venne fuori come
una smorfia di dolore e poi risposi.
“Adesso non posso proprio dirlo. Facciamo domani, o fra qualche giorno”
“So che adesso stai soffrendo e ti capisco perfettamente, come ti spezzano il
cuore i Farrell non lo fa nessuno, ma Zoey è davvero una ragazza speciale” “E’
di questo che mi sono innamorato e che mi sta facendo soffrire. È come se
fosse… troppo speciale e che una persona comune..” “…Non riesca a sopportarlo. Te
l’ho detto che ti capisco” “Beh, grazie” buttò la cicca della sigaretta e
quando tornò a guardarmi parlai di nuovo.
“Logan mi aveva detto che vi siete come raffreddati, e che vi siete
lasciati senza soffrire” “Questo è quello che è successo a lui. Io gli voglio
troppo bene e ho evitato di rinfacciargli quello che ho provato”
Wow. Cazzo, questo si che è amore.
“Se è stato simile a quello che sto provando io, sei una grande attrice”
“Non si tratta di recitare, ma di arrendersi all’evidenza: non siamo fatti per
stare insieme e lui l’ha capito prima di me. Vuoi una sigaretta?” “Magari…” mi
piazzò una sigaretta in bocca e mi fece accendere con un accendino a scacchi
neri e rossi.
Sentii la nicotina invadermi i polmoni e l’effetto benefico non tardò ad
arrivare.
“Ah grazie, mi ci voleva” “Pure tu fumatore accanito, eh?” “Si, e pure
di Marlboro” dissi osservando la scritta subito dopo il filtro “Beh, abbiamo un
paio di cose in comune allora” “Si, forse sarà una prerogativa dei cuori
infranti dai Farrell”
Continuammo a parlare per forse un paio d’ore e tante sigarette. Più che
altro ero io a sfogarmi di tutto il dolore che mi attanagliava il petto e sulle
parti più dolorose sgorgava qualche lacrima, ma Mich mi sorrideva e con qualche
battuta mi faceva sorridere.
“Wow, in un cimitero?” “Si, credo sia stata una delle serate più belle
di tutta la mia vita” “Non ti facevo un tipo così creativo” “Mi sono impegnato
parecchio. Sorprendere Zoey era una sorta di missione” “Perché parli al
passato?” disse un tantino triste e io sospirai. Parlare con lei mi stava
aiutando a ragionare. Altro che scopate con Zee…..
“Perché conosco Jim e so che non mi avrebbe mai fatto una cosa del
genere se i suoi sentimenti non fossero stati in grado di distruggere l’intera
Huntington” tirai l’ennesima ultima boccata dall’ennesima sigaretta e poi la
buttai sul mucchietto di cicche.
“Wow, abbiamo fumato come turchi” “Ho finito un pacchetto da venti a cui
mancavano due sigarette e in questo aperto adesso ne mancano…. Cinque” “Beh,
facciamo abbastanza schifo, che dici?” “Tanto i polmoni ci servono solo per una
vita. Di certo non li donerò quando sarò morta” “Vedi chi li vuole dei polmoni
del genere” “Non offendere i miei polmoni!” disse divertita e sorrisi “Parlavo
anche dei miei”
A quel punto Matt e Josh uscirono fuori dalla casa correndo, Il cantante
deviò la traiettoria e ci arrivò davanti.
“Alzate il culo, tutti in macchina!” “Che ti prende?” chiesi tranquillo
e scocciato.
Gli bastarono tre parole per farci quasi volare entrambi nella mia
macchina, parcheggiata nell’ampio ingresso di breccia del mio batterista.
“Hanno trovato Logan”
Logan P.O.V.
Il soffitto, che ormai aveva assunto da parecchie ore colorazioni vivaci
e troppo allegre per essere reali in quel posto scuro, si stava facendo via via
più scuro, sui limiti del mio campo visivo.
“Sei sexy con la barba, sai?” L’aveva fatto di nuovo. Quella stronza
l’aveva fatto ancora. Aveva abusato di me e io non avevo potuto impedirlo,
troppo drogato e frastornato.
Non si era nemmeno scomodata a farmi buttare sul letto dai suoi due
scagnozzi. No, meglio direttamente sul pavimento, dove mi aveva trovato, dove
ormai passavo le mie giornate, troppo debole e frastornato per alzarmi.
Sapevo di essere vicino alla fine. Troppa merda che mi girava in corpo e
da troppo tempo. Forse avrei retto ancora un giorno, o forse due, ma l’overdose
era pericolosamente vicina e con essa forse avrei riacquistato la liberta,
seppur eterna.
Mi sembravano passati mesi, anni da quella dannatissima sera, l’ultima
passata in una vita reale che mi sembrava sempre più lontana e finta.
Che avessi sempre vissuto lì? No, non potevo cominciare a farmi quelle
domande. Se l’avessi fatto, in poco tempo avrei perso il lume della ragione e
con la mente così annebbiata non ci vuole molto.
“Beh, ci rivediamo domani, uhm?” disse dopo essersi rivestita “Non so domani cosa troverai” stavo
parlando, forse erano le mie ultime forze, ma stavo parlando.
“Che vuoi dire?” chiese dubbiosa “Drogami ancora, dolcezza. Non sai che esiste
l’overdose? Sei un’illusa se credevi che mi avresti per sempre tenuto qui con
te in queste condizioni. Sono umano, ancora un po’ e la droga in circolo sarà
troppa per essere tollerata. A quel punto il mio cuore ormai troppo sotto
sforzo cederà ed io morirò”
“Bah, non ci credo” “Oh invece credici. Lo sento,
me ne rendo conto. Non sai che gioia sarà crepare e non avere più il tuo brutto muso spiaccicato
addosso” “Non dirlo nemmeno per scherzo!!” tirò fuori la pistola e me la puntò
sulla tempia, ma con tutta quella roba di certo non avrei sentito dolore.
“Dai, sparami! Tanto lo so che non hai il coraggio di vedere il tuo
adorato Brian spiaccicato sul pavimento! Sparami, mi elimini la sofferenza di
vederti pure domani!”
Sentimmo degli strani rumori e Helena scattò in piedi, lasciandomi solo
ancora una volta su quel pavimento.
Stavo sudando già da qualche minuto e il mio respiro andava facendosi
sempre più pesante.
Sarei collassato da lì a poco? Molto probabile.
Beh, addio mondo, addio vita, addio Bessie e addio al negozio di
tatuaggi.
Addio a Mich, Josh e Rob e ai Murder D.C. che non hanno mai avuto un
contratto discografico.
Addio a mamma e papà che mi hanno voluto anche troppo bene e addio anche
a Brian sr. e Susan che mi avrebbero amato ugualmente.
Addio a quel fuori di testa di Brian che aveva la mia spessa faccia di
cazzo e ai sevenfold e a quei mesi stupendi che mi avevano fatto passare, gli
ultimi.
Addio a Zoey, il mio “unico grande amore” che avrebbe sofferto troppo e
la cui reazione alla notizia della mia morte mi preoccupava.
E per ultimo, ma non per importanza, addio a Zack, ai suoi occhi, alle
sue labbra, ai suoi sorrisi, alle sue strane fisse e ai suoi “ti amo” detti nei
momenti meno opportuni.
Chiusi gli occhi. Dai, fulminami adesso che ho detto addio a tutto
quello che meritava essere salutato.
Inspirai a pieni polmoni e anche ad occhi chiusi percepii il cambio di
luce.
Aprii gli occhi e le mie pupille furono invase e accecate da un fascio
di luce vera, non artificiale.
“Oh mio Dio…. Fate salire i ragazzi dell’ambulanza!” una voce a me non
nota urlava e sentii qualcuno toccarmi la faccia.
“Ehi, Logan? Forza riprenditi” “Dì a Brian che è un pezzo di merda e a
Zack che lo amo”
Famous Last World. No, i My Chemical Romance proprio adesso no.
Sentii un ovattato “Non è del tutto cosciente” e poi tutto buio.
Peccato, siete arrivati tardi: avete di poco mancato la mia anima che
vola via dal mio corpo.
Sarà per la prossima volta….
Bene
ragazzi! con questo chap credo di aver messo in ordine un paio di cose u.u
almeno,
visto che non era più credibile per niente v.v
Beh, ultimamente ho potuto constatare che vivere in
qualcosa di TROPPO simile ad una fan fic non è per niente divertente o
stimolante.
Detto questo, vorrei fare un annuncio importante
*eh-ehm*
Questo capitolo è dedicato a…… MICHELLE DIBENEDETTO!
(non la chiamerò mai Haner e.e)
Vi chiederete perché visto che forse avrete di certo
notato il mio odio sconfinato per quella donna cavallo.
Beh, ragazzi, è la Befana, un po’ di sportività v.v ci
voleva una dedica alla strega rompicoglioni per eccellenza v.v
Beh, smettiamola con queste stronzate da fan girl
assatanata e passiamo ai saluti recensionici: mary85 (il primato è tuo, sei sempre
la prima a recensire xD), MSullivan (il tuo nome mi ricorda le sigarette MS o.o
quelle che si fuma mio nonno) SilentMoon (grazie, davvero. Spero dia verla più
o meno riportata sui binari della sanità mentale c.c dimmelo tu, please),
Fantasmina (io adoro le tue recensioni chilometriche) ed _Heartless (mi piaceva
di più l’omaggio ad Izzy, ma il profilo è tuo e il tuo avatar è stupendo v.v)
Oggi niente miniredapple2 (minchia mi fa strano), ma
la mamy è impegnata v.v tornerà all’attacco, ne sono certa v.v
Beh, oggi tutto sto sproloqui O_O troppo zucchero nel
sangue, queste feste mi hanno fatto male D:
lasciatemi una recensione, pure due righi d’insulti,
eh? ;)
See You Next Time!
The Cactus Incident