Avete
presente quel momento della vostra vita in cui i
vostri genitori decidono di darvi le chiavi della porta della vostra
camera che
tenevano nascosta? Quel momento in cui decidono di darvi il vostro
spazio anche
se ci hanno messo sedici anni come minimo? Bene. Dopo vi
spiegherò.
Quella
sera
mia nonna aveva organizzato una stupidissima festa per il mio
diciassettesimo
compleanno. Molte ragazzine urlanti sarebbero state contente e
avrebbero venduto
la propria di nonna per essere al mio posto. Ovviamente non ne avevo la
minima
idea.
«Charly
sei pronta?» una voce disturbò i miei pensieri su
come bruciare quello stramaledetto vestito rosa appoggiato sul letto.
Non so se
odiavo qualcosa così tanto come i vestiti o il rosa. Ah si i
vestiti rosa.
«Sono
pronta nonna.. mi vesto e arrivo.. » cioè in
pratica
dovevo ancora prepararmi ma comunque non era un problema, gli invitati
non
avrebbero sentito la mia mancanza, non gliene fotteva un cazzo di me.
Erano lì
per essere immortalati alla festa più importante
dell’anno.
«Oh
Santo Padre non ti sei vestita!» commentò mia
nonna che
addobbata da festa sembrava un albero di Natale. Ecco quello che dicevo
sul fatto
della chiave.
«Sono
veloce lo sai!» dissi infilandomi quella specie di
sacco di patate rosa addosso. Anzi avrei preferito un sacco a quella
roba
sbrillucicosa.
«Ti
aspetto di sotto, ho una sorpresa per te!» sfoggiai un
sorriso falso e dopo che chiuse le spalle dietro di se ritornai alla
mia faccia
che più o meno era quella di uno di quelli che si presenta
dagli alcolisti
anonimi dopo che in coro l’anno salutato con uno
‘ciao’ tanto perché non
avevano di meglio da fare.
Mi
aggangiai quell’affare da una parte e legai i capelli con un
laccino di
quelli che si trovano a 1€ nei banchetti per strada che non
c’entrava niente
con il vestito.
«Sei
pronta tesoro?»
«Si
nonna sono pronta ci diamo una mossa?»
Un
signore vestito come un pinguino richiamò
l’attenzione della massa di
gente nel salone che si voltarono a fissare me e mia nonna mentre
scendevamo da
quella cavolo di scalinata.
«Ecco
a voi la regina Elisabetta e sua nipote la principessa
Charlen.»
Bingo.
Si
sono la
nipote della regina d’Inghilterra. Ora non sto qui a
raccontarvi perché è
decisamente noiosa di suo la storia.
Dopo
aver
sceso quelle stramaledette scale e aver baciato circa una cento
cinquantina di
persone come minimo mentre altre grazie a dio non mi cagarono
minimamente.
«Charly
ho una sorpresa per te!» disse mia nonna tutta enfatizzata
nemmeno avesse quindici anni.
«Si
nonna, si. »
In
quel
momento le luci nella sala si spensero e si accesero quelle nella
specie di
palchetto allestito in mezzo alla sala reale. Normale.
Cinque
ragazzetti spuntarono dal nulla posizionandosi ognuno su un
microfono.
Vecchietti
presenti nella sala iniziarono a battere le mani come avessero
visto l’ultima puntata di Beautiful.
«Noi
siamo i One Direction! E siamo qui per Charly! Tanti auguri!»
Sti
cazzi. E questi da dove uscivano? Da quale giornalino per ragazzette?
«Dove
sei Charly? Fatti vedere!»
No
cioè c’erano solo persone che avevano la dentiera
chi di loro poteva
avere diciassette anni?
Alzai
una mano e un ragazzo moro dei cinque fece l’occhiolino a
l’altro biondiccio
che ricambiò dicendogli qualcosa come ‘stai zitto
cretino’.
«Adesso
ci esibiremo per te!»
Evvai.
I
cinque
iniziarono a cantare una di quelle canzoni che fanno impazzire le
adolescenti
con l’ormone in palla.
Finalmente
finì e scesero dal palco e con mia sfortuna vennero a farmi
gli auguri.
«Io
sono Zayn.» si presentò il moro di prima vestito
come
uscito da un programma per truzzi o cose del genere.
«Io
Liam. » disse l’altro, forse uno quasi normale
tranne per
il fatto che continuava a fissarmi le tette.
«Bellezza
io sono Harry, come tuo fratello, il principe! » prima
che aggiungessi qualcosa un altro gli tirò un ceffone.
«Ma sei idiota
oppure? Scusalo, io sono Louis!» si presentò, si
lui non era male. Tranne
per il fatto che era vestito con una maglietta con talmente tante righe
che mi
faceva venire il mal di stomaco. O la pensavo così prima che
mi chiedesse se qui
mangiavamo carote.
Mancava
solo
il biondino con gli occhi azzurri. «Io
sono
Niall, piacere. » disse porgendomi la mano,
mentre gli altri si erano
buttati su di me abbracciandomi.
Strinsi
la mano, ecco lui era forse il più sano di mente.
«Io
sono Charly, sono sempre così i tuoi amici?»
chiesi al
biondo che annui aggiungendo «Sfortunatamente.» in
modo ironico.
Ci
fu un momento di silenzio tra i ragazzi e me fin che Niall disse
«Ok,
ragazzi, esco un secondo, qui fa troppo caldo..» per poi
andarsene. Lo bloccai
prima che uscisse «posso venire anch’io? Odio
queste cose. » e
lui sorridendo disse «Certo. »
[…]
«Sai mi dispiace per i tuoi..» disse
il biondo abbassando
lo sguardo sui suoi ginocchi e torturandosi le mani.
«Tranquillo..
ma sei nervoso?» commentai scoppiando a ridere
mentre lui mi guardò e mi seguì con la sua
risata. Diamine era un uragano. La sua
risata era qualcosa di travolgente. Non avevo conosciuto molti ragazzi
nella
mia vita, solo i figli delle cameriere che volevano portarmi a letto.
Forse era
il primo che mi stava ad ascoltare.
«Niall
devo fare una cosa, aspettami. »
«Non
mi muovo, ti aspetto qui. » rispose sfoggiando uno dei
suoi sorrisi che in dieci minuti avevano fatto andare il mio cervello
in pappa.
Mi
nascosi
dietro un albero, avrei pensato che sarebbe venuto a vedere ma non lo
fece. Mi
sfilai il vestito, non mi ero tolta la tuta sotto e adesso sembravo una
persona
normale.
Uscii
da
lì e tornai dal biondo.
«Uhao
direi che così stai molto meglio!» disse
guardandomi
dalla testa ai piedi.
«Grazie
Niall. »
«Per
cosa?»
«Non
mi ascolta mai nessuno, la gente si spaccia per mia amica solo
per la mia famiglia, io mi sento sola. »
Sentii
il
petto del biondo contro il mio. Mi stava abbracciando. Erano anni che
qualcuno
non mi stringeva così.
«Adesso
te ne andrai vero? Adesso farai come tutti gli altri.»
«Io
non me ne vado. »
«Come
faccio a crederti?»
In
quello momento sentii le sue labbra sulle mie e le sue mani calde sulle
mie guance.
«è
una promessa.»
Sciaaaaaaaaaaaao okkei mi annoiavo e
pure tanto
Così ho scritto questa one short
anche se è tutto tranne corta (?)
HAHAHAHAHAH qualcuno mi lascia una
recensione? Dai *w* grazie a tutti quelli che leggeranno!
Nicole.