24 dicembre 2005
I presupposti per un addio c’erano tutti e lui avrebbe avuto anche i
pretesti e non lo avrei potuto biasimare, perché la colpa questa volta è tutta
mia.
- Io non ero una scelta abbastanza valida?
- Visto ciò che è successo in questi anni, ho avuto modo di capire che
non lo eri quanto pensavo.
Con un gesto quasi involontario il mio dito delinea i contorni del suo
viso e incontra ciò che in Matt non avevo mai visto e mai avrei
pensato di
vedere: debolezza. Per un istante che è sembrato una via,
è stato fragile,
quasi come fosse trasparente, una lastra di cristallo in sul bordo di
una
scogliera. Quella massa di muscoli sembrava essere sparita di colpa. La
lacrima scendeva lentamente da quegli occhi che avevano riso
così
tante volte e altrettante mi avevano sollevata mentre rischiavo di
cadere e
farmi male.
L’aria gelida mi muove i capelli e mi irrigidisce i muscoli della
faccia. Mi bacio la mano. Sa che amo questo gesto. Sa che penso sia il più
intimo tra tutti quelli che possono esserci tra un uomo e una donna.
Ha le labbra calda e bagnate dalle lacrime. Mi guarda e quegli occhi mi
fanno morire, mi hanno sempre fatto morire. Riescono ad essere delicati e
opportuni, non sono mai invadenti, ti guardano e non ti si fiondano addosso
violentemente, ti sfiorano come si accarezza un fiore.
Gli è sempre bastato guardarmi negli occhi per capire, per comprendere,
per coincidere con me.
E sono stata così stupida da lasciarlo. L’ho lasciato per un pensiero
stupido, egoista, per vedere il mondo e cosa ottenere in cambio? Otto anni
della mia vita passati lontani da ciò che amavo.
Quando c’è lui so dov’è casa mia, so chi sono, cosa voglia, qual è il
mio posto nel mondo. E per otto anni non ho fatto altro che vagare in cerca di
qualcosa che avevo sempre avuto a fianco.
- Lo so. Sono venuta a qualche concerto.
- Perché non me lo hai detto?
- Era meglio che non sapeste niente. Non sarebbe stato giusto.
I
know it’s hurting you,
but
it’s killing me.
- Dubiti? Unholy Confessions.
- Val è via per qualche giorno, penso tu possa restare da me stanotte.
- Ho avuto paura di perderti. Avevi il diritto di andare via da me, perché
non lo hai fatto?
- Perché sarebbe stato come abbandonare casa mia e tu lo sei, Kim.
Come ho fatto a passare così tanto tempo lontano da tutto questo,
pensando che non sarebbe stato la cosa giusta, pensando che sarebbe stato tutto
un tremendo errore? Lui è la risposta a tutte le domande che mi sono sempre
fatta e a cui non ho mai voluto rispondere.
- Sei il più bel regalo di Natale che potessi avere, Kim.
Gli sorrido, mi prende la mano e, finalmente, torniamo a casa, insieme.
Ebbene sì, è sbocciato l'ammmmmore v.v buona lettura dolcezze <3