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Autore: Helly_    07/01/2012    2 recensioni
"Sento Madama Rosmerta che si ferma di fianco a me e mi chiede se ho bisogno di qualcosa, 'sì, avrei bisogno di un'altra vita...', penso tra me e me, «No, grazie ma...», «Due burrobirre, una per me e una per la signorina.», mi interrompe una voce decisamente conosciuta."
Forza ragazzi, venite a leggere e fatemi sapere cosa ne pensate!
Avrete sicuramente capito che Ron ed Hermione sono la mia coppia preferita in assoluto!
Vi aspetto eh :)
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Sto soffocando, sto davvero soffocando, non so più come fare.

E' inverno e sta nevicando, oggi abbiamo avuto il permesso per la solita uscita ad Hogsmeade, e visto il brutto tempo, noi quattro abbiamo deciso di sederci ad un tavolino di un affollatissimo Tre Manici di Scopa e prenderci una burrobirra stando al caldo...però oggi mi sento strana...non so, sarà notare il modo in cui tutte le ragazze si girano al nostro passaggio. Nostro...nostro nel senso dei miei due migliori amici...che devo ammettere sono decisamente tra i ragazzi più belli della scuola.

Proprio ora vedo Ginny, la mia migliore amica, girarsi e scagliare uno sguardo furente ad una ragazzina, penso del terzo anno, che passando di fianco a Harry, mio migliore amico, bambino-che-è-sopravvissuto e suo ragazzo, gli rivolge uno sguardo sognate.

Mi viene quasi da ridere pensando alla situazione, questi ragazzi che possono essere intelligenti per tante cose, in quanto a ragazze sono tra i più ingenui di tutti, ma il sorriso mi muore sulle labbra, e vengo “disturbata” dalla presenza di un gruppetto di ragazzotte, che personalmente definirei “ochette”, che passando davanti al nostro tavolo lanciano urletti di emozione alla vista di Harry e Ron, giusto per farsi notare poco insomma.

Ma insomma, voglio dire, chissà cos'hanno da attirare così tanto l'attenzione?!

Si, a parte essere belli e interessanti, insomma, basta.

Voglio dire, Harry è così popolare che probabilmente è conosciuto da chiunque in ogni posto, mentre Ron...beh Ron è Ron.

Cioè, guardatelo: è diventato proprio un bel ragazzo. Non si incontrano tutti i giorni maschi con capelli che farebbero concorrenza al fuoco da tanto sono rossi, e gli occhi...beh per quanto riguarda gli occhi è come se per la sua nascita fosse stato preso un pezzettino di cielo e fosse stato messo nei suoi occhi...potete rendervi conto dei bellissime iridi azzurre che ha quel benedetto ragazzo? No, ma parliamo pure delle lentiggini, una pelle bianca come il latte cosparsa di lentiggini, e poi è alto, e grazie al Quiddicht ha anche un fisico invidiabile...e poi è così dolce, con un'aria buffa, ma coraggiosa...è bello Ron.

No, non mi piace...ve lo starete chiedendo, ma non mi piace, ovvio che non mi piace, è il mio migliore amico, no?

Ochei, non ce la posso più fare e così decido di andare a prendere una boccata d'aria fuori dal locale, «Ragazzi, torno subito...» e presa la sciarpa, esco dal locale.

Alzo il viso e lascio che leggeri fiocchi di neve si posino sui miei capelli, sui miei occhi chiusi, sulle mie labbra...lascio per un momento tutti i pensieri, lascio per un momento la maschera di Hermione Granger, la migliore amica del “Bambino Sopravvissuto”, la secchiona...sono stanca, davvero.

Vorrei avere una vita normale con i miei migliori amici, vorrei avere una storia sentimentale, e non vorrei assolutamente avere il problema “Voldemort”...ma non è così...se non muoio in questa battaglia, dovrò fare tutto quello che non ho potuto fare nella mia adolescenza, sicuro!

Inizio a sentire freddo e decido di rientrare, ma non sono ancora pronta ad indossare nuovamente la mia maschera e preferisco quindi fermarmi al bancone, mi siedo e rimango lì ad osservare il passaggio fuori dalla vetrina del bar.

Sento Madama Rosmerta che si ferma di fianco a me e mi chiede se ho bisogno di qualcosa, 'sì, avrei bisogno di un'altra vita...', penso tra me e me, «No, grazie ma...», «Due burrobirre, una per me e una per la signorina.», mi interrompe una voce decisamente conosciuta.

Mi giro e vedo Ron che mi guarda, «Ciao, ti dispiace se mi siedo qui?», aggrotto le sopracciglia: non capisco...faccio segno di no.

«Devi scusarmi, ma ti ho vista da sola, mi sembravi anche un po' triste. Non potevo lasciare una così bella ragazza tutta sola, non credi?», mi fa un sorriso da mozzare il fiato, poi continua, «Io mi chiamo Ron, te?», decido di stare al gioco, «Hermione. Ron...starebbe per...Ronald, giusto? Sei di sicuro un Weasley! Siete così facilmente riconoscibili voi.», faccio un sorrisetto ammiccando verso il fuoco nei suoi capelli.

«Pff, odio il mio nome per intero. Io sono al sesto anno, ad Hogwarts, Grifondoro, te?»

«Oh, davvero?! Anche io! Non ci siamo mai visti direi...»

«No decisamente no...è che siamo in troppi, non posso mica conoscere tutti io!», mi dice lui facendo il finto scocciato.

In quel momento arrivano le burrobirre, prima che io possa bere, vedo lui alzare il suo boccale, «Io farei un brindisi, ti va Hermione?»

«A che cosa, il brindisi?»

«A noi, che non ci siamo mai trovati.»

Arrossisco, ma ho voglia di giocare, «Solo a questo?», gli chiedo maliziosa, lui mi guarda, in un primo momento lo vedo perso, poi riacquista lo sguardo malandrino che aveva prima, «Pensandoci su, effettivamente, volevo solamente un bacio sotto il vischio.», dice, arrossendo e ammiccando verso il soffitto.

Alzo lo sguardo e vedo un piccolo rametto di vischio proprio sopra le nostre teste

«Si dice che porti fortuna, me lo ha insegnato una mia amica, è una nata-babbana e quindi conosce molte usanze...», continua lui, e io arrossisco.

Mi muovo sulla sedia e lo guardo, «Va bene, allora brindiamo...»

«Ai baci che portano fortuna. Spero ne avremo tanti.»

Detto questo si avvicina alla mia bocca e poggia le sue labbra sulle mie, in un dolce e casto bacio, che di casto in realtà non ha proprio nulla, realizzo non appena lo bacio anche io, ma capitemi insomma, lo desideravo da così tanto tempo...

«Ai baci portafortuna...», continua a sussurrare lui ogni volta che si stacca da me per riprendere fiato.

Mi sembra impossibile che i suoi capelli siano così terribilmente morbidi, penso in un momento di lucidità...d'altronde non è molto semplice restare lucida con Ron che mi bacia come se fosse la prima e l'ultima volta che può farlo...e in fondo forse è proprio così...con tutto quello che dovremmo affrontare...

Sembra che lui mi abbia letto nel pensiero, «Hermione, anche se ci siamo appena conosciuti...», e qui gli scappa un sorrisino divertito, «...sono certo avremo tanto tempo.»

«Lo spero, lo spero davvero.», mai dette parole più sincere...

«Adesso, scusami ma i miei amici mi stanno chiamando, ci vediamo Ron», gli sorrido alzandomi, e gli do un bacio a stampo.

«Ah, e paghi tu.», gli dico facendogli una linguaccia.

Esco dal bar dove ci aspettano Harry e Ginny, che mi guardano con una faccia stupita...decisamente non hanno capito niente, anche se riconosco lo sguardo malizioso che è dipinto sul viso di Ginny: hanno visto tutto, sicuro.

Sento le guance andare a fuoco al ricordo di tutto quello che è appena successo...

Il rumore di una porta che si chiude mi riporta al presente, «Ochei ragazzi, possiamo andare.», dice Ron dietro di me.

Lungo tutto il tragitto che facciamo per tornare al castello, la neve continua a scendere, e io sono stranamente silenziosa, sto ancora pensando a quello che è successo ai Tre Manici di Scopa, con Ron.

«Ho conosciuto un ragazzo. Al bar.», comincio io, facendo zittire Ginny che inveiva contro qualche strana idea di Harry e Ron.

Harry mi si avvicina e poggia una mano sulla mia fronte, «Herm, sicura di sentirti bene?»

«Harry, certo che sto bene! Ho solo detto che ho conosciuto un ragazzo prima...», «Si, questo lo abbiamo capito, ma ci sembra un po' impossibile che tu...», inizia Ginny, ma viene interrotta da Ron.

«Davvero Herm? E come era?», mi chiede con finta indifferenza...

«Oh...simpatico direi...e gentile, decisamente gentile, si! E poi c'è una cosa che mi ha colpita...»

«Che cosa, di grazia?!», mi chiede esasperata Ginny, che non ha ancora capito nulla.

«Mi sembrava di conoscerlo da tutta la vita.», dico io, secca ma sognante.

«Si?...Herm, sinceramente io non riesco a capire molto bene, sai?», replica Harry, con le sopracciglia aggrottate...

«E poi abbiamo brindato, sapete?», continuo io, come se il mio migliore amico non avesse nemmeno parlato.

«Avete addirittura brindato?! Herm, non pensi di avergli dato troppa confidenza? In fondo hai detto che lo hai conosciuto solo oggi...», dice Ron, fissandomi intensamente e avvicinandosi pericolosamente a me.

«Te l'ho già detto Ronald, è come se lo conoscessi da sempre...», ribatto convinta.

«Da tutta la vita...si...e pensi che...sia giusto...per te...lui?», borbotta lui con le orecchie rosse, e di certo non per il freddo, ma tenendo lo sguardo fisso nei miei occhi, facendosi ancora più vicino.

«Penso di sì, penso che sia giusto...», ammetto, e so che è la verità.

Nonostante continui a guardare Ron, con la coda dell'occhio vedo Harry e Ginny che guardano prima me, poi lui, poi di nuovo me e poi ancora lui, smarriti, aspettandosi probabilmente una delle nostre solite sfuriate.

Non mi sono nemmeno accorta che durante questo scambio di battute ci siamo fermati in mezzo alla strada completamente imbiancata di neve.

«Quello giusto? Ma quello giusto-giusto?», mi sovrasta completamente, ho il naso praticamente contro il suo petto, ma per guardarlo negli occhi devo alzare il mio viso, tanto lui è alto, posso anche sentire il suo profumo, quello che assume l'Amortentia per me.

Gli altri due sono ancora imbambolati a fissarci...

«Si Ronald, sei un po' sordo?», dico io ridacchiando, cercando di riprendermi dal coma in cui sono caduta...

Ma il mio sorriso si perde tra le labbra di Ron, che si è chinato su di me baciandomi.

Mi riesce anche a strappare un gemito divertito dalla foga che ci mette nel trasmettermi le sue emozioni e nello stringermi a se.

Mi perdo ancora in quell'oceano di fuoco.

«Hmm, e poi bacia anche come te...così bene...si...», borbotto accorgendomi di avere la mente annebbiata...

«Bene, allora è decisamente quello giusto.», dice lui serio, staccandosi da me, ma tenendomi ancora le mani sulla vita, «Sì, è quello giusto, ne sono sicuro. E tu ne sei sicura Hermione?».

Abbiamo ancora i respiri affannati, ma i cuori battono all'unisono, ne sono certa.

Lo attiro verso di me e lo bacio.

«Oh si, è quello giusto!», dico con convinzione io.

Ci giriamo ancora abbracciati verso i nostri due amici che sono rimasti immobili per tutta la durata della scena.

Noi due ci guardiamo, e poi ridacchiamo, «E' quello giusto, sapete?», dico io, «Sì, è quello giusto.», dice lui stringendomi un po' più a se.

Li guardiamo ancora un attimo e poi ci incamminiamo verso il castello.

«Allora, vi muovete o cosa? E' freddo!», urla Ron sovrastando il rumore del vento, poi borbotta qualcosa del tipo 'se vogliono morire assiderati, che lo facciano pure, ma io non credo mi unirò a loro!', poi mi prende la mano e come in trance mi faccio quasi trascinare ad Hogwarts.

«Hei Ron? Grazie per essere quello giusto...», gli dico.

Lui come risposta mi stringe a se proteggendomi dal freddo, «E' solo un piacere Hermione. Ma sarebbe meglio ringraziare un brindisi, così, ...a caso....», mi sorride.

Ora mi è chiaro, la persona giusta è quella che respira al tuo stesso ritmo.

«Grazie Ron, grazie, grazie, grazie...», continuo a borbottare io stringendomi un po' di più a lui e affondando il mio naso congelato nel suo giubbotto.

«Avremo tempo, 'Mione, te lo prometto.», mi dice con voce sicura, guardando fisso davanti a sé, «Avremo tempo... Io e te avremo tempo.»

  
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