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Autore: Nicoletta1993    07/01/2012    1 recensioni
- Tu non vai da nessuna parte... senza di noi. - disse lui.
E così, la famiglia Uchiha se ne andò per sempre da Konoha per intraprendere una vita migliore senza più giudizi e falsità.
ND: Questo è il seguito della mia fan fiction: "Senza di noi": prima di leggere questo capitolo consiglio di leggere la prima parte del racconto per comprendere la storia!
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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Su consiglio di Hikary93 ho scritto il seguito della mia fan fiction "Senza di noi". Prima di leggere questo capitolo consiglio caldamente di leggere la prima parte della storia.
A presto,
Nicoletta1993

- Tu non vai da nessuna parte... senza di noi. - disse lui.
E così, la famiglia Uchiha se ne andò per sempre da Konoha per intraprendere una vita migliore senza più giudizi e falsità.


Erano passati all'incirca tre anni da quando la famiglia Uchiha se n'era andata dal villaggio della Foglia. Erano partite numerose ricerche da parte dell'Hokage Tsunade, ma solo Naruto, il migliore amico di Sasuke, era a conoscenza del motivo che aveva portato i suoi amici a quella scelta. Sapeva, inoltre, la destinazione della famiglia, il paese della pioggia, dove Sasuke, Sakura ed Eichi avrebbero trascorso la loro quotidianità. Naruto prese in mano una foto che raffigurava lui e i suoi due amici con le loro rispettive famiglie. Delle lacrime gli rigavano il volto: gli mancavano da morire. Improvvisamente sentì due dolci braccia avvolgerlo e guardò sua moglie Hinata: grazie a lei riusciva a riacquistare un po' di felicità.
- Hinata, mi mancano da morire. Voglio recarmi da loro e convincerli a tornare. Non starò via per molto solo qualche giorno e ritornerò a casa; ti prego, fammi andare. - disse il biondo, implorandola.
Lei lo guardò dolcemente e successivamente abbassò lo sguardo. Non poteva comprendere a pieno il dolore del marito in quanto lei non aveva mai avuto amici così cari. Dal giorno in cui la famiglia Uchiha se n'era andata aveva visto Naruto ridere sempre di meno, tranne il giorno della nascita della loro secondogenita, Ai.
- Va bene vai, ma promettimi che non starai via per molto - acconsentì lei.
Lui fece un cenno con il capo, prese le cose necessarie per il viaggio, diede un bacio alla moglie e ai figli e in fretta e furia si apprestò a uscire dal villaggio.

Nel frattempo in una modesta casa nel villaggio della nebbia una giovane donna dai capelli rosa e dagli occhi di color verde stava preparando la colazione per la sua famiglia; seduto al tavolo stava il marito intento a leggere un giornale mentre il loro primogenito, Eichi, stava giocando in salotto con il fratellino  in attesa che fosse pronta la colazione.
- Tesoro, porta tuo fratello a tavola: è pronta la colazione!- disse Sakura, rivolgendosi ai figli.
Il ragazzo entrò in cucina, ripose suo fratello sulla sedia e si sedette accanto al padre. Il suo sguardo indagatore si alternava tra la madre e il padre.
- Che c'è Eichi?- chiese Sasuke, sapendo che il figlio stava pensando qualcosa.
- Nulla papà, solo pensieri.- rispose lui, abbassando lo sguardo e sorseggiando il thè preparato amorevolmente dalla madre.
- Mi piacerebbe conoscerli questi pensieri - insistè il padre.
Eichi scosse la testa, finendo il suo thè e uscendo dalla porta.
Sakura guardò la porta, voltò lo sguardo verso il marito e poi parlò:
- Sasuke, dobbiamo fare qualcosa. Noto in Eichi una tristezza consistente, in particolare in questi ultimi giorni. Ho provato ad indagare sul motivo, ma non c'è verso che lui ne parli. Con te si apre molto di più, si confida. Perchè non provi a parlarci?-
Il moro piegò il giornale e lo ripose sul tavolo, uscì di casa per raggiungere il figlio. La rosa fece fare colazione al figlio più piccolo, Itachi, e lo portò in camera per vestirlo.

"Forza Naruto, ti manca poco!" si ripeteva il biondo da ormai quattro giorni di viaggio. Questa volta, mancava veramente poco all'arrivo al villaggio e sentiva che loro erano lì. Poteva sentire già la dolcezza di Sakura, la testardaggine di Sasuke e la tristezza e la malinconia di Eichi. Non vedeva l'ora di abbracciarli. Giunto alle porte del villaggio si fece riconoscere e le guardie gli permisero l'ingresso. Cominciò a vagare per il villaggio in cerca di qualcuno che potesse indicargli la dimora della famiglia Uchiha. Entrando in una libreria fu accolto da una gentile vecchietta che gli sorrise.
- Buongiorno! Posso aiutarla?- chiese dolcemente lei.
Naruto estrasse la foto ddegli Uchiha dalla tasca e la mostrò alla proprietaria.
- Signora sto cercando queste persone, so che abitano qui da circa tre anni. Saprebbe dirmi se li conosce e se per caso è a conoscenza di dove abitano?- chiese gentilmente il biondo.
Nel frattempo che la signora guardava la foto, Naruto fu attratto da una capigliatura che gli era familiare: capelli neri come la pece, quel nero che era proprio dei capelli di Sasuke e di Eichi. Corse verso questa persona e gli toccò la spalla: quando essa si voltò, il cuore di Naruto si fermò per un istante. Era Sasuke, il suo migliore amico. Alla vista del biondino Sasuke fece un passo indietro: non si aspettava minimamente che il suo amico fosse in quel luogo e non si aspettava di rivedere quegli occhi azzurri che sprizzavano allegria ma che, in quel momento, erano spenti più che mai.
- N-Naruto. Che ci fai qui?- chiese il moro, con un po' di esitazione.
- Ho bisogno di parlarti. Urgentemente. A te e a Sakura.- rispose il biondo con la voce ferma e decisa.

La porta della nuova casa Uchiha si aprì rivelando la figura del figlio maggiore. Sakura andò incontro al figlio, lo prese per il braccio e lo guardò con determinazione.
- Eichi ora non mi scappi. Voglio sapere che ti succede.- pronunciò lei.
Il ragazzo guardò negli occhi la madre e si arrese, sedendosi sul divano.
- Non c'è nulla che non va mamma. Sono solo un po' disorientato in questo posto. Non ho fatto amicizia con nessuno perchè non è ciò che voglio. Pensavo che lontano da Konoha potevo trovare la felicità, ma non è affatto così. Mi manca Hiro, il maestro Kakashi, tutti. Nonostante questo non voglio tornare al villaggio. Inoltre vedo te: vedo bene che non sei felice qui, ti manca la tua casa e so che tu e papà avete sacrificato la vostra felicità per poter accontentare un mio desiderio. Di questo mi sento terribilmente in colpa, in colpa di avervi costretto a venire via da Konoha solo perchè io avevo intenzione di scappare. Non vi chiedo di restare qui, ma se voi volete ritornare a casa non vi fermerò. Sono grande e posso badare a me stesso.- spiegò.
- Non siamo stati costretti, siamo noi che abbiamo voluto così. Sei la cosa più importante della nostra vita e ti avremmo seguito ovunque.- rispose Sakura.
Proprio in quel momento la porta si aprì rivelando le figure di Sasuke con alle sue spalle una persona, la cui chioma bionda spuntava. La rosa si alzò di scatto e le lacrime rigarono il suo volto; aveva già compreso chi fosse quella persona: il loro migliore amico, Naruto.
Il biondo corse incontro alla donna e l'abbracciò, senza alcuna parola. Quell'abbraccio valeva più di mille parole.
Sciolse l'abbraccio e salutò anche Eichi che lo ricambiò con un sorriso.
- Eichi potresti lasciarci soli? Ho bisogno di parlare con tua mamma e tuo papà.- disse  Naruto rivolgendosi al ragazzo.
Il ragazzo si alzò e salì in camera. I tre si sedettero su un divano, ma nessuno parlava.
- Allora, dobe vorresti dirci il motivo della tua visita?- iniziò Sasuke. 
Non lo voleva ammettere, ma la presenza di Naruto rendeva fantastico il quadro familiare, come una volta. 
- Ho ripensato molte volte al motivo del vostro allontanamento e non lo giudico per nessun motivo, ma c'è una motivazione per cui io sono qui e non farò molti giri di parole. Ho intenzione di dirvelo chiaro e tondo: mi mancate ragazzi..- pronunciò Naruto, scoppiando in lacrime.
Sakura si alzò e si mise alla finestra, per non mostrare che anche lei stava piangendo.
- Vi prego, ritornate a casa altrimenti sarò costretto a trasferirmi qui con la mia famiglia. Per me siete tutto ciò che ho di più caro a questo mondo oltre a Hinata e ai miei due figli. - continuò il biondo.
La discussione continuò per circa due ore quando, improvvisamente, Naruto si alzò.
- Ora è tempo che io ritorni a casa, Hinata ha bisogno di me. Vi prego di riflettere su ciò che vi ho detto. A presto amici miei, so che questo sarà solo un arrivederci e non un addio.-
Detto questo il biondino salutò i suoi amici e uscì di casa facendo ritorno a Konoha.

Un anno dopo....

- Naruto e Sasuke non è che potreste venire a darci una mano a montare quest'enorme tenda invece di stare spaparanzati su quella panchina?-
La voce arrabbiata di Sakura si sentiva fino all'altro capo del mondo. I due nominati si alzarono svogliatamente e aiutarono le loro mogli nel montaggio della tenda per il pic nic che si sarebbe tenuto il pomeriggio inoltrato. 
Eichi, all'interno della casa, osservava la scena e finalmente sorrise dopo lungo tempo: finalmente la felicità era stata ritrovata. Poco dopo la visita di Naruto, Sakura e Sasuke presero una decisione: si sarebbero trasferiti nuovamente, ma questa volta in un piccolo villaggio vicino alla Foglia in modo che Naruto, e tutta la sua famiglia, potesse trasferirsi e non troppo lontano da casa. 
Questa volta non era più " senza di noi", ma era un:
- Senza di voi non sarei mai felice-

  
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