Su consiglio di Hikary93
ho scritto il seguito della mia fan fiction "Senza di noi". Prima di
leggere questo capitolo consiglio caldamente di leggere la prima parte
della storia.
A presto,
Nicoletta1993
-
Tu non vai da nessuna parte... senza di noi. - disse lui.
E
così, la famiglia Uchiha se ne andò per sempre da
Konoha per
intraprendere una vita migliore senza più giudizi e
falsità.
Erano
passati all'incirca tre anni da quando la famiglia Uchiha se n'era
andata dal villaggio della Foglia. Erano partite numerose ricerche da
parte dell'Hokage Tsunade, ma solo Naruto, il migliore amico di
Sasuke, era a conoscenza del motivo che aveva portato i suoi amici a
quella scelta. Sapeva, inoltre, la destinazione della famiglia, il
paese della pioggia, dove Sasuke, Sakura ed Eichi avrebbero trascorso
la loro quotidianità. Naruto prese in mano una foto che
raffigurava
lui e i suoi due amici con le loro rispettive famiglie. Delle lacrime
gli rigavano il volto: gli mancavano da morire. Improvvisamente
sentì
due dolci braccia avvolgerlo e guardò sua moglie Hinata:
grazie a
lei riusciva a riacquistare un po' di felicità.
- Hinata, mi
mancano da morire. Voglio recarmi da loro e convincerli a tornare.
Non starò via per molto solo qualche giorno e
ritornerò a casa; ti
prego, fammi andare. - disse il biondo, implorandola.
Lei lo
guardò dolcemente e successivamente abbassò lo
sguardo. Non poteva
comprendere a pieno il dolore del marito in quanto lei non aveva mai
avuto amici così cari. Dal giorno in cui la famiglia Uchiha
se n'era
andata aveva visto Naruto ridere sempre di meno, tranne il giorno
della nascita della loro secondogenita, Ai.
- Va bene vai, ma
promettimi che non starai via per molto - acconsentì lei.
Lui
fece un cenno con il capo, prese le cose necessarie per il viaggio,
diede un bacio alla moglie e ai figli e in fretta e furia si
apprestò
a uscire dal villaggio.
Nel frattempo in una modesta casa nel
villaggio della nebbia una giovane donna dai capelli rosa e dagli
occhi di color verde stava preparando la colazione per la sua
famiglia; seduto al tavolo stava il marito intento a leggere un
giornale mentre il loro primogenito, Eichi, stava giocando in salotto
con il fratellino in attesa che fosse pronta la colazione.
-
Tesoro, porta tuo fratello a tavola: è pronta la colazione!-
disse
Sakura, rivolgendosi ai figli.
Il ragazzo entrò in cucina, ripose
suo fratello sulla sedia e si sedette accanto al padre. Il suo
sguardo indagatore si alternava tra la madre e il padre.
- Che c'è
Eichi?- chiese Sasuke, sapendo che il figlio stava pensando
qualcosa.
- Nulla papà, solo pensieri.- rispose lui, abbassando
lo sguardo e sorseggiando il thè preparato amorevolmente
dalla
madre.
- Mi piacerebbe conoscerli questi pensieri - insistè il
padre.
Eichi scosse la testa, finendo il suo thè e uscendo dalla
porta.
Sakura guardò la porta, voltò lo sguardo verso il
marito
e poi parlò:
- Sasuke, dobbiamo fare qualcosa. Noto in Eichi una
tristezza consistente, in particolare in questi ultimi giorni. Ho
provato ad indagare sul motivo, ma non c'è verso che lui ne
parli.
Con te si apre molto di più, si confida. Perchè
non provi a
parlarci?-
Il moro piegò il giornale e lo ripose sul tavolo,
uscì
di casa per raggiungere il figlio. La rosa fece fare colazione al
figlio più piccolo, Itachi, e lo portò in camera
per
vestirlo.
"Forza Naruto, ti manca poco!" si ripeteva
il biondo da ormai quattro giorni di viaggio. Questa volta, mancava
veramente poco all'arrivo al villaggio e sentiva che loro erano
lì.
Poteva sentire già la dolcezza di Sakura, la testardaggine
di Sasuke
e la tristezza e la malinconia di Eichi. Non vedeva l'ora di
abbracciarli. Giunto alle porte del villaggio si fece riconoscere e
le guardie gli permisero l'ingresso. Cominciò a vagare per
il
villaggio in cerca di qualcuno che potesse indicargli la dimora della
famiglia Uchiha. Entrando in una libreria fu accolto da una gentile
vecchietta che gli sorrise.
- Buongiorno! Posso aiutarla?- chiese
dolcemente lei.
Naruto estrasse la foto ddegli Uchiha dalla tasca
e la mostrò alla proprietaria.
- Signora sto cercando queste
persone, so che abitano qui da circa tre anni. Saprebbe dirmi se li
conosce e se per caso è a conoscenza di dove abitano?-
chiese
gentilmente il biondo.
Nel frattempo che la signora guardava la
foto, Naruto fu attratto da una capigliatura che gli era familiare:
capelli neri come la pece, quel nero che era proprio dei capelli di
Sasuke e di Eichi. Corse verso questa persona e gli toccò la
spalla:
quando essa si voltò, il cuore di Naruto si fermò
per un istante.
Era Sasuke, il suo migliore amico. Alla vista del biondino Sasuke
fece un passo indietro: non si aspettava minimamente che il suo amico
fosse in quel luogo e non si aspettava di rivedere quegli occhi
azzurri che sprizzavano allegria ma che, in quel momento, erano
spenti più che mai.
- N-Naruto. Che ci fai qui?- chiese il moro,
con un po' di esitazione.
- Ho bisogno di parlarti. Urgentemente.
A te e a Sakura.- rispose il biondo con la voce ferma e decisa.
La
porta della nuova casa Uchiha si aprì rivelando la figura
del figlio
maggiore. Sakura andò incontro al figlio, lo prese per il
braccio e
lo guardò con determinazione.
- Eichi ora non mi scappi. Voglio
sapere che ti succede.- pronunciò lei.
Il ragazzo guardò negli
occhi la madre e si arrese, sedendosi sul divano.
- Non c'è nulla
che non va mamma. Sono solo un po' disorientato in questo posto. Non
ho fatto amicizia con nessuno perchè non è
ciò che voglio. Pensavo
che lontano da Konoha potevo trovare la felicità, ma non
è affatto
così. Mi manca Hiro, il maestro Kakashi, tutti. Nonostante
questo
non voglio tornare al villaggio. Inoltre vedo te: vedo bene che non
sei felice qui, ti manca la tua casa e so che tu e papà
avete
sacrificato la vostra felicità per poter accontentare un mio
desiderio. Di questo mi sento terribilmente in colpa, in colpa di
avervi costretto a venire via da Konoha solo perchè io avevo
intenzione di scappare. Non vi chiedo di restare qui, ma se voi
volete ritornare a casa non vi fermerò. Sono grande e posso
badare a
me stesso.- spiegò.
- Non siamo stati costretti, siamo noi che
abbiamo voluto così. Sei la cosa più importante
della nostra vita e
ti avremmo seguito ovunque.- rispose Sakura.
Proprio in quel momento la porta si aprì rivelando le figure
di Sasuke con alle sue spalle una persona, la cui chioma bionda
spuntava. La rosa si alzò di scatto e le lacrime rigarono il
suo volto; aveva già compreso chi fosse quella persona: il
loro migliore amico, Naruto.
Il biondo corse incontro alla donna e l'abbracciò, senza
alcuna parola. Quell'abbraccio valeva più di mille parole.
Sciolse l'abbraccio e salutò anche Eichi che lo
ricambiò con un sorriso.
- Eichi potresti lasciarci soli? Ho bisogno di parlare con tua mamma e
tuo papà.- disse Naruto rivolgendosi al ragazzo.
Il ragazzo si alzò e salì in camera. I tre si
sedettero su un divano, ma nessuno parlava.
- Allora, dobe vorresti dirci il motivo della tua visita?-
iniziò Sasuke.
Non lo voleva ammettere, ma la presenza di Naruto rendeva fantastico il
quadro familiare, come una volta.
- Ho ripensato molte volte al motivo del vostro allontanamento e non lo
giudico per nessun motivo, ma c'è una motivazione per cui io
sono qui e non farò molti giri di parole. Ho intenzione di
dirvelo chiaro e tondo: mi mancate ragazzi..- pronunciò
Naruto, scoppiando in lacrime.
Sakura si alzò e si mise alla finestra, per non mostrare che
anche lei stava piangendo.
- Vi prego, ritornate a casa altrimenti sarò costretto a
trasferirmi qui con la mia famiglia. Per me siete tutto ciò
che ho di più caro a questo mondo oltre a Hinata e ai miei
due figli. - continuò il biondo.
La discussione continuò per circa due ore quando,
improvvisamente, Naruto si alzò.
- Ora è tempo che io ritorni a casa, Hinata ha bisogno di
me. Vi prego di riflettere su ciò che vi ho detto. A presto
amici miei, so che questo sarà solo un arrivederci e non un
addio.-
Detto questo il biondino salutò i suoi amici e
uscì di casa facendo ritorno a Konoha.
Un anno dopo....
-
Naruto e Sasuke non è che potreste venire a darci una mano a
montare quest'enorme tenda invece di stare spaparanzati su quella
panchina?-
La voce arrabbiata di Sakura si sentiva fino all'altro capo del mondo.
I due nominati si alzarono svogliatamente e aiutarono le loro mogli nel
montaggio della tenda per il pic nic che si sarebbe tenuto il
pomeriggio inoltrato.
Eichi, all'interno della casa, osservava la scena e finalmente sorrise
dopo lungo tempo: finalmente la felicità era stata
ritrovata. Poco dopo la visita di Naruto, Sakura e Sasuke presero una
decisione: si sarebbero trasferiti nuovamente, ma questa volta in un
piccolo villaggio vicino alla Foglia in modo che Naruto, e tutta la sua
famiglia, potesse trasferirsi e non troppo lontano da casa.
Questa volta non era più " senza di noi", ma era un:
- Senza di voi non sarei mai felice-