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Autore: sakuratvb    07/01/2012    3 recensioni
Storia classificata 6 al contest "dolci tentazioni" di Stellalontana.
un piccolo frammento di vita quotidiana addolcito da una fetta di torta
...- Ginny questa cosa non ha senso lo sai, vero.-
- È inutile che alzi quel sopracciglio, quando capiterà vedrai che è meglio se prima di arrabbiarmi....
spero che leggerete e lascerete un commentino!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley | Coppie: Draco/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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Titolo: Briciole e fatine.


La neve scendeva lenta e fitta imbiancando le strade di Hogsmeade rendendo tutto magico e incantato. Ad amplificare questa sensazione era sicuramente l'arrivo del Natale.

Ogni negozio era illuminato e pacchi colorati attiravano sguardi in ogni direzione, dai locali uscivano profumi invitanti ed un calore accogliente.

Tutti gli studenti di Hogwarts che erano riusciti a sfidare il brutto tempo si riversavano nei negozi in cerca del regalo perfetto, in tutta quella massa di mantelli neri e sciarpe colorate un mantello indaco si distanziava dagli altri, avvolgeva una figura femminile che non cammina tranquilla vicino ai negozi, non aveva pacchetti in mano e non aveva l'aria felice di chi vive il Natale. Camminava lasciandosi dietro profonde impronte e con decisione lasciava il centro cittadino, poi senza farsi notare da occhi indiscreti si smaterializzò all’angolo di una casa, lasciandosi dietro solo il silenzio.


Ginevra Molly Weasley si ritrovò così nell'ingresso di casa, batté i piedi sul tappeto e scosse il suo mantello preferito per far cadere tutti i fiocchi di neve, il camino era acceso in salotto ed il suo calore arrivava fino alla porta.

Appoggiò la borsa e si incamminò spedita in cucina, aprì vari sportelli e con la bacchetta passava in rassegna il contenuto di ognuno, ogni volta che trovava quello che cercava lo deponeva sul piano di lavoro. Farina, zucchero, lievito e vaniglia.

Poi sicura andò verso il frigo prendendo uova, burro e latte, si raccolse i capelli in uno chignon sulla testa e mettendosi un grembiule decise di preparare la miglior torta del mondo, mise da parte la bacchetta perché, come sosteneva sempre sua madre, per rilassarsi bisognava cucinare senza magia ed impegnarsi affinché tutto fosse perfetto.

Per Ginny quella torta era semplicissima, poteva prepararla anche ad occhi chiusi, era il suo piccolo rimedio per tutti i problemi. Finito l'impasto imburrò ed infarinò la teglia e mise tutto nel forno, 180gradi per quaranta minuti.

Soddisfatta mise il timer e salì le scale, prima sosta in bagno dove aprì quattro rubinetti e fece uscire l'acqua rosa e viola e poi bagnoschiuma alla fragola e crema al latte, appena la vasca cominciò a riempirsi un profumo dolce riempì l'aria e Ginny ancora più soddisfatta andò in camera, prese la sua vestaglia e le ciabattine e tornò indietro per chiudersi in bagno.

L'acqua era meravigliosa e tutte quelle bolle riempirono presto anche il pavimento, doveva stare attenta a non scivolare ma ci avrebbe pensato dopo, ora stava troppo bene dov'era, chiuse gli occhi e cercò di non pensare a quello che aveva visto, era incredibile come una passeggiata potesse rovinarti la vita.

Se ne stava ancora in panciolle quando un suono insistente la riscosse, si alzò di scatto e prese l'asciugamano, stava per scavalcare la vasca quando si accorse che l'acqua ormai aveva raggiunto la porta, sospirando si rimise giù e chiamò ad alta voce.


- Silis? Silis mi senti?-

- Si eccomi padrona- rispose una piccola elfa domestica.

- Potresti togliermi la torta dal forno e poi portarmi la mia bacchetta?-

- Si subito!-


L'elfo tornò dopo pochi minuti e porse la bacchetta alla proprietaria.


- Ti ringrazio, si è per caso bruciata?-

- No, è perfetta. Avete bisogno di altro?-

- No, tranquilla, vai pure. Se ho bisogno ti chiamo, grazie-

- Di niente signora – e dopo essersi inchinata, sparì.


Ginny con un colpo di bacchetta fece sparire l'acqua da terra, si alzò, prese l'asciugamano e si mise davanti allo specchio. Con un altro colpo di bacchetta asciugò i capelli, indossò vestaglia e ciabattine.

Poi tornò in cucina prese la torta ed una serie di barattoli su un vassoio e con un semplice incantesimo li fece muovere insieme a lei. Tornò al piano di sopra ma non entrò né in camera né in bagno, seguì il corridoio ed aprì una porta sulla destra, le pareti erano rosa con delle stelline che brillavano di mille colori, delle minuscole fatine sedevano sui fiori che componevano una leggerissima carta da parati e quando la videro la salutarono.

Ginevra si guardò in giro e vide che tutto era perfetto, forse troppo perfetto, posò la torta per terra e prese una fetta, od almeno ci provò, non aveva preso il coltello ma, facendo finta di niente, ne staccò un pezzo e scese ancora una volta le scale per la cucina, prese coltello e cucchiaini, dato che si era scordata pure quelli e tornò di sopra.

Finalmente si accomodò accanto alla torta e cominciò a tagliare una decina di fettine, poi prendendo barattoli diversi ne mangiò una alla fragola, una al caramello, una al mirtillo, mora, cioccolata, miele, limone, stava per addentare la sua preferita con l'albicocca ma il rumore della porta d'ingresso che si apriva la fece distrarre.

Aveva mangiato quasi metà torta eppure non era ancora calma e rilassata come avrebbe dovuto e non aveva ancora deciso come affrontare la situazione, decise di vedere cosa sarebbe successo.


Draco aprì la porta di casa ed entrando notò subito che c'era qualcosa che non andava, non c'era il suo elfo domestico ad accoglierlo e non si sentiva nessun rumore.

Si tolse il soprabito e posò la cartellina che aveva in mano, andò in cucina seguendo un odorino invitante, ma non trovò nessuno nemmeno lì, niente torta, niente Ginny ed ancora nessun rumore in giro. Lei era tornata sicuramente, aveva visto il mantello e la borsa all'ingresso, ma il suo sesto senso non si fidava di quella situazione, quando Ginny non era nei paraggi e c'era odore di dolce in casa era una delle combinazioni peggiori e lui lo sapeva bene.


- Silis? Vieni subito qua!-


Dopo un sonoro crach, l’elfo domestico apparve.


- Eccomi padrone-

- Dov'è mia moglie e sopratutto cosa fa?- date le precedenti volte stavolta voleva partire preparato.

- Non lo so signore, l'ho lasciata in bagno ma poi deve essere scesa a prendere la torta che aveva fatto - rispose ubbidiente l'elfo.

- Era una torta Margherita? -

- Si signore -

- Ho capito, vattene adesso.-


Il piccolo elfo, per nulla intimorito, se ne andò.

Draco invece si mise seduto, era addirittura peggio di quel che pensava, la torta Margherita era un classico rimedio alla Weasley, come sua moglie già una volta gli aveva spiegato. La torta è la più semplice del mondo ma poi ogni fetta è diversa dalle altre, questo concetto per lui era assurdo ma per Ginny era una cosa seria...



- Draco possibile che tu non capisca? È semplice se sono arrabbiata con mia madre ne mangio una fetta con il limone, se voglio uccidere mio fratello, anzi se voglio uccidere Ron, ne mangio una alle more, ti dirò ho un “gusto” diverso per ogni fratello, se voglio uccidere te - e mentre lo diceva gli puntava un dito contro.

- Ne mangio una alla cioccolata e quando ho finito e sono in pace con me stessa mangio la mia preferita con l'albicocca. -

- Ginny questa cosa non ha senso lo sai, vero.-

- È inutile che alzi quel sopracciglio, quando capiterà vedrai che è meglio se prima di arrabbiarmi mi faccio un bagno e poi mi mangio mezza torta, credimi è molto meglio se lo faccio.-

Non ci aveva per niente creduto ma quando Lenticchia scoprì che si vedevano alle sue spalle, mise su una tragedia da incubo e lei prima di fare qualsiasi cosa lo buttò fuori di casa e si mise a preparare quella dannata torta, alla fine era talmente calma e micidiale che poteva entrare benissimo nelle grazie dell'Oscuro Signore.



...In questo momento perciò era meglio che Ginny avesse mangiato metà torta, fosse già alla fetta con l’albicocca ma sopratutto che non fosse lui la causa della sua ira.

Stava decidendo se chiamarla o se fosse il caso di cercarla quando si accorse delle briciole sul pavimento, gli venne da sorridere, a volte era peggio di una bambina, si mise il cuore in pace, tanto valeva scoprire subito cosa era successo tanto in questo ultimo periodo era impossibile ragionare con lei.

Si alzò e salì le scale seguendo le briciole che portavano ad una camera precisa, aprì piano la porta e la vide per terra circondata da barattoli appiccicosi, davanti aveva ancora la fetta all'albicocca, era un brutto segno lo sapeva. Ma al buio con tutte quelle lucine e fatine sembrava una bambina.


- Come va il rimedio alla Weasley, funziona? -

- Buonasera Malfoy -

- Buonasera signora Malfoy

- Non sei divertente! - rispose tagliente.

- Ginny che c'è, lo sai che non sopporto queste storie.- s’innervosì.

- Non sei nelle condizioni di dire nulla, capito? -

-Gin non farmi perdere la pazienza, sono a casa per tre giorni e poi sarò per altri quattro a scuola per coprire il mio turno di sorveglianza, perciò non vorrei passarli a litigare. -


Lei si alzò in piedi, aveva solo la vestaglia addosso e per un momento Draco si perse, ma poi gli puntò un dito contro.


- Già perché tu sei l'insegnate modello vero? Quello di cui tutti si fidano, quello leale ... quello... -.


Gli mancavano le parole e in cinque anni che stavano insieme non era mai capitato.

La prese tra le braccia e la strinse a sé, cullandola sentiva anche i singhiozzi che la scuotevano.


- Gin, piccola, che cosa succede? -


Con la mano spostò il viso dal suo petto ed accarezzò una lacrima per toglierla dal viso.


- Lo sai che puoi dirmi tutto. -

- Io ti ho visto. -


Draco stava per alzare gli occhi al cielo e sospirare ma si impose di calmarsi.


- Visto cosa Gin? Non capisco! -


Tirò su con il naso e poi mosse la bacchetta, comparve un piccolo divanetto e si sederono insieme, lo facevano spesso anche ad Hogwarts, mentre lei si trovava a correggere pacchi di compiti di Incantesimi e lui leggeva un buon libro, le interrogazioni a sorpresa di Pozioni erano quelle più temute in assoluto, quindi non aveva bisogno di infiniti compiti da correggere.


- Oggi mi ha chiamato George e mi ha chiesto di portare dei pacchi a Hogsmeade perché nel suo secondo negozio erano finite delle cose. Non protestare, perché non ho alzato un solo grammo ho rimpicciolito tutto e così sono almeno uscita a fare una passeggiata, ho consegnato il mio pacco e mi sono incamminata verso il castello volevo sapere se tornavamo a casa insieme ma ... Ma... -

- Ma mi hai visto baciare una studentessa e sei scappata via. - Aveva capito dove stava andando a finire quel discorso ma voleva essere sicuro prima di intervenire.

- L'hai fatto davvero, non lo neghi neppure? Non so se voglio piangere o se sto vedendo rosso per ucciderti! -


Gli occhi di Ginny stavano per riempirsi di lacrime e questo lo faceva stare peggio di tutte le cose al mondo.


- Ti informo che la signorina Gligs ha fatto perdere tutti i punti alla casa di Tassorosso, per due mesi è in punizione con la tua sostituta ed avrà una penalità di un voto con me fino alla fine dell'anno. -


La teneva stretta ed assimilava le sue parole una dopo l'altra, i suoi occhi si asciugarono all'istante e lo fissò.


- Tu... Tu non mi stavi… - non la lasciò terminare.

- No, non ti stavo tradendo stupida, come puoi solo pensarlo! - si alzò in piedi e lo fissò intensamente.

- Draco ho una pancia talmente enorme che non mi vedo i piedi, sono diventata insopportabile in questi ultimi giorni e per le vacanze di Natale per quattro giorni devi tornare a scuola e non c'è nessuno che può sostituirti, ho pensato... Ho pensato che ci fosse qualcosa sotto... poi oggi ho visto quella e ho capito che avevi trovato un' altra. -


Si fermò solo per ricominciare a piangere, si passò una mano nervosa sulla faccia, si odiava per questo, ma erano gli ormoni, l'anno prima era toccato a Hermione cominciare a frignare per tutto.

Si era calmata un attimo e poi riprese a parlare.


-Sono tornata a casa ho cercato di calmarmi e poi sono venuta qua e … E... Ho pensato, per Merlino sono la madre di tua figlia, sarò importante per te? Ma poi mi sono ricordata che volevi un maschio e… -


Draco capì che era arrivato il momento di farla smettere, posò le sue labbra su quelle di Ginny e la baciò per farle capire che per era tutto per lui.

Dopo la guerra niente era più come prima, non era stato incriminato, ma non era mai stato dalla parte dei buoni, poi dopo anni passati a non fare assolutamente niente di importante, a cercare di vivere e basta, si era presentata l'opportunità di insegnare nella scuola che lo aveva visto crescere, rincontrarla in quel luogo e scoprire che c'era molto di più, che lui valeva molto di più, anche con il suo onore macchiato ed un passato da incubo c'era ancora qualcuno disposto a volergli bene per quello che era, quindi non l'avrebbe mai tradita.


- Gin, ma come fai a non capire che per me sei tutto, guardati intorno, questa sarà la sua stanza, lo vedi quel letto, ci sono quelle assurde fatine che ti piacciono tanto che ti salutano, ci dormirà la mia bambina, la nostra bambina.-

Mentre le parlava, le posava le mani sulla pancia e sentiva la figlia muoversi.


- Tu sei la mia vita, non... -

- Ho capito. – lo interruppe posando un dito sulle labbra. - Non dire altro, a volte quando sei così dolce mi spaventi. -

- Draco ti amo più della mi stessa vita, scusami se ho dubitato e...E...-

- Pasticciato così la camera di Iris. - disse comprensivo.

- Non era proprio quello che avevo in mente, comunque ora possiamo scendere e preparare cena, anche se io non mangerò, ho la torta sullo stomaco. –


Draco scoppiò a ridere, senza riuscire a smettere, lei era bellissima, ricoperta di briciole e di dolciumi, profumava di caramella ed al momento era anche tonda uguale, ma lui non glielo avrebbe mai, lei era tutta la sua vita.







Ringrazio tutti quelli che leggeranno e chi vorrà lasciare un commentino^^

Vi lascio anche il giudizio di Stellalontana, che ringrazio per essere stata veloce ed efficiente al massimo!

Ho seguito i suoi consigli prima di pubblicare la storia!


Questa è la valutazione della storia con cui hai partecipato al Contest "Dolci Tentazioni". La tua posizione in classifica: 6


Una storia che mi ha fatto divertire, molto carina dal punto di vista dell’originalità e una Ginny azzeccata e molto particolare, soprattutto per il “rimedio Weasley”. Qualche errore di distrazione o di battitura: innervosii al posto di innervosì (alla terza persona singolare, non alla prima), e il pronome personale “mi” al posto di “lo” nella frase “l'opportunità di insegnare nella scuola che mi aveva visto crescere”. Sembra quasi che fossi indecisa su quale persona usare. Altri due piccoli appunti: un punto interrogativo alla frase “- Gin, piccola, che cosa succede. - ” io ce lo avrei messo, e un cambio di tempo verbale nell’ultima frase, secondo me sarebbe suonato meglio “ma lui non glielo avrebbe mai detto” al posto di “lui non glielo dirà mai”. Per il resto, scorrevole, anche se in qualche punto le frasi sono un po’ troppo lunghe, ma nel complesso molto gradevole dal punto di vista del contenuto e una coppia conto mai azzeccata in questo frangente. 



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