Anime & Manga > Fairy Tail
Segui la storia  |       
Autore: Saralasse    07/01/2012    12 recensioni
[...]Una sensazione di pericolo l’aveva colta quando aveva inserito la richiesta fra le altre sul tabellone delle missioni, tuttavia si era detta che non poteva essere niente di reale, non era una missione complessa e il villaggio da cui giungeva si trovava nei pressi della città.[...] Una nuova storia sulla mia coppia preferita, NaLu naturalmente! Enjoy it ;)
Genere: Azione, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Lo stridore delle lame che si scontravano le riempiva le orecchie ma Erza non intendeva cedere: il master le aveva affidato un compito difficile e delicato, non lo avrebbe deluso per nulla al mondo. Sebbene Incŭbo fosse senza dubbio un lottatore eccezionale, forte e agile nonostante la sua stazza, Titania non arretrava di un passo, non cedeva un millimetro al suo avversario; c’era troppo in gioco perché potesse permettersi di fallire: Natsu e Lucy, l’intera gilda e Earthland, che rischiava di cadere nelle mani di qualcuno che nessuno di loro avrebbe mai potuto fermare.

Un fendente di Incŭbo le sfiorò il volto, ricordandole che non le erano concesse distrazioni, e tornò a concentrarsi nello scontro con una nuova determinazione nello sguardo, il desiderio immenso di proteggere i propri nakama da chiunque osasse minacciarli. La sua estrema sicurezza non sfuggì all’uomo, che si ritrovò a combattere contro qualcuno di totalmente differente rispetto a qualche minuto prima; Titania era forte, molto forte, e la sua tecnica era perfetta ma tutto questo non sarebbe bastato certo a sconfiggerlo: la luce che aveva adesso nello sguardo, però, fece vacillare per qualche istante le sue sicurezze, portandolo per la prima volta nella sua eterna esistenza, a provare timore davanti a un avversario.

Una veloce occhiata sopra la sua testa confermò a Erza che non aveva da temere per le sorti di Mirajane. Nella forma donatale dal Satan Soul non differiva poi molto da Succuba, per poteri e carattere, e ostentava una sicurezza che irritava non poco la donna.

“E allora, è tutto qui quello che sanno fare i servi di Pravus?”, chiese, le braccia conserte mentre si librava in aria di fronte a Succuba.

“Non provocarmi ragazzina, non sai di cosa sono capace!”.

“E allora mostramelo”.

“L’hai voluto tu”, sibilò Succuba scagliandosi contro Mirajane e afferrandola alle spalle. “L’oscurità ti intrappolerà fino a toglierti persino il respiro dai polmoni! Obscura Captio!”.

Mira spalancò la bocca in cerca di ossigeno, dimenandosi nel tentativo di liberarsi della stretta di Succuba; il suo respiro si trasformò in un rantolo fino a quando proruppe in una risata sinistra. “Davvero… stai scherzando? Evil Explosion!”. Esclamò scagliando lontano Succuba. “Non avreste dovuto mettervi contro Fairy Tail”.

 

Natsu arretrò di un passo, lasciando andare Lucy. “Di nuovo tu!”, esclamò vedendo gli occhi rossi di Lucifer brillare sinistramente. “Quante volte devo ripeterti che devi lasciar stare Lucy?!”.

Lucifer rise, divertita come mai dalle parole di Natsu. Non credeva che dopo essere scampato per un pelo alla morte per mano sua, avesse ancora il coraggio di sfidarla e controbattere. Senza dubbio la scelta era stata appropriata, quel mago era abbastanza potente da aprire la strada a Pravus.

“E quante volte devo ripeterti, io, che il corpo della tua bella mi serve? Te l’ho detto, ci sono solo due modi per far sì che io la lasci: che la liberi di mia volontà, il che è impossibile, è ovvio; oppure che il corpo ospite venga ucciso, costringendomi a cercarne un altro. Sei disposto ad arrivare a tanto?”.

Natsu strinse i pugni, i denti digrignati in un ruggito che, sordo, risuonava fra le pareti. Ferire Lucy era qualcosa che nemmeno nei suoi incubi peggiori si era mai verificata; desiderava soltanto proteggerla, come un fiore delicato da mettere al sicuro dalle intemperie che avrebbero potuto sciuparne la bellezza e il tenue profumo. Vedere il suo corpo privo di vita e sapere di esserne la causa, gli sarebbe costato la ragione, Natsu lo sapeva: ma un mondo senza Lucy non meritava di essere vissuto.

“L’ultima cosa che desidero è fare del male a Lucy. Però”, disse infine, “se resta l’unico modo per salvarla da te posso colpirla con tutte le mie forze, non ti lascerò giocare come vuoi con lei!”.

Lucifer assunse la posizione di guardia, uno scintillio divertito in quello sguardo così rosso da rivaleggiare con le fiamme di un drago. “Non credo proprio che avrai mai il coraggio di ucciderla”.

Natsu si fissò le mani, attorno alle quali cominciava a formarsi del fuoco. Una piccola stilla salata le raggiunse, evaporando come si erano dissolti la gioia e il sollievo che aveva provato quella mattina ritrovando Lucy accanto a sé. Sapeva che lei non avrebbe mai desiderato lasciarlo ma era certo anche del fatto che non avrebbe mai voluto essere il mezzo tramite cui Lucifer lo avrebbe eliminato; piuttosto che sporcarle la coscienza a quel modo, avrebbe preso su di sé il peso di aver tolto la vita alla persona che contava di più.

“Karyū no Tekken!”, esclamò, e prima di avere il tempo di pentirsene, aveva scagliato Lucy contro la parete opposta.

 

“Pensi davvero che possano riuscire?”. Porlyusica raggiunse alle spalle Makarov, osservando assieme a lui il tramonto che incendiava il cielo di tutte le sfumature del rosso. “Lucifer è troppo potente perché possa essere sconfitta se riuscisse ad appropriarsi del corpo della ragazza”.

“Lucy ha un cuore saldo e un’anima forte. Non lascerà che Lucifer apra i portali che ricondurranno Pravus su Earthland”.

“Sai bene quale sarebbe la soluzione più sicura e veloce”.

Makarov si rivolse con calma a Porlyusica, nonostante il suo animo fosse in subbuglio. “Uccidere Lucy non è la soluzione”.

“E cosa ne pensa il tuo pupillo?”.

Il vecchio master tacque, oppresso da un’inquietudine che non sapeva spiegare. Non era pena per le sorti di Erza e Mirajane, che avrebbero avuto la meglio su Succuba e Incŭbo era una certezza per lui, e non temeva nemmeno che Lucifer l’avesse vinta alla fine, tanta era la fiducia che nutriva verso i suoi ragazzi.

Ma nel momento in cui il suo pensiero si spostava su Natsu e Lucy, il peso sul suo cuore diventava tanto opprimente da togliergli il respiro: sentiva come un oscuro presagio riguardo le sorti dei due ragazzi, la paura terribile che avrebbe finito col perderli, impotente davanti al destino.

‘Natsu… spero solo che tu prenda la decisione giusta’.

 

Lucifer si rialzò a fatica dopo l’ennesimo colpo di Natsu. Cominciava a dubitare che il corpo di Lucy fosse stata una buona scelta, dal momento che il mago non esitava a colpirlo con tutte le sue forze; ed era certa che se avesse condiviso le sensazioni della ragazza avrebbe sentito molto dolore.

“Allora?”, la voce di Natsu la riportò bruscamente alla realtà. “Hai capito che devi lasciare il suo corpo, si o no?”.

Lucifer si passò il dorso della mano sul viso, pulendo il sangue che fuoriusciva da una ferita sulla fronte e Natsu sentì una morsa allo stomaco a quel gesto, sapendo di essere stato lui a provocarle quel taglio. Lei sogghignò divertita, scuotendo la testa.

“Piuttosto che lasciarla, lascerò che tu la uccida. Voglio proprio vedere se avrai il coraggio di fa…”.

Natsu la interruppe colpendola con un poderoso pugno nello stomaco che spezzò il respiro di Lucy.

“Umpf… l’hai rotta”, disse Lucifer prima che un fiotto di sangue le salisse alla gola, colando lungo le labbra.

I suoi occhi persero quel demoniaco colore rosso per tornare al caldo nocciola dello sguardo di Lucy e le sue labbra si stirarono in un tenue sorriso prima che crollasse fra le braccia del mago. Natsu la sorresse prontamente, inginocchiandosi per distenderla sul pavimento; respirava appena, le palpebre abbassate a nascondere quelle iridi che lui tanto amava.

“Lu…”. Un singhiozzo gli sfuggì dalle labbra mentre si chinava fino a sfiorarle la fronte con la propria. “Scusami… perdonami almeno tu, perché io non potrò mai”.

“Natsu… ti prego, non piangere…”, biascicò Lucy sfiorandogli il viso con la mano. “E’… è molto meglio così…”.

“No… no, non è meglio così! E non azzardarti a lasciarti andare, sei viva e devi restarlo!”.

Lucy accennò un sorriso mentre gli occhi le si riempivano di lacrime, gocce salate che lasciavano scie di fuoco sulla sua pelle abrasa e ferita. “Lucifer mi ha… liberata perché non posso… non posso sopravvivere… lasciami andare, Natsu”.

Natsu scosse lievemente il capo, i denti digrignati nell’inutile tentativo di sopportare quella sofferenza che gli stava strappando il cuore con le sue dita adunche. “No, non chiedermi questo, io non posso! Non posso andare avanti senza di te, non posso fare niente senza di te!”.

Il sorriso di Lucy si fece più largo per qualche istante durante il quale rivolse uno sguardo significativamente caldo al ragazzo che la teneva fra le braccia. “Ti amo… Natsu…”, sussurrò prima di chiudere gli occhi mentre la mano che aveva tenuto sul suo viso ricadeva a terra, inerte.

“Ti amo anch’io Lu… Lu? Lucy!”.

Il Dragon Slayer scrollò inutilmente Lucy per diversi minuti, fin quando non dovette arrendersi all’evidenza: un lungo, furente ruggito di dolore gli riempì la gola, risuonando fra le mura dell’edificio e riempiendo l’aria di tempesta.

***********************************************************************************************************

Ce l’ho fatta finalmente!

Che posso dirvi, molto breve ma intenso secondo me… non lo so nemmeno io da dove mi è uscita questa cosa così triste ç_ç Credo dipenda dal mio stato d’animo, prometto che non scriverò più se non sarò tranquilla ç_ç

A questo punto manca solo l’epilogo ç_ç

  
Leggi le 12 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Fairy Tail / Vai alla pagina dell'autore: Saralasse