Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama
Ricorda la storia  |      
Autore: Gaia Bessie    07/01/2012    9 recensioni
Rimpianti ne abbiamo tutti, ha detto, ma tu sarai l’unico sul quale mi sarò infranta una volta di troppo.
Un giorno tornerò qui, te lo prometto.
[Courtney/Duncan, Alejandro/Heather | AU | Flashfic]
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Courtney, Duncan, Heather | Coppie: Alejandro/Heather, Duncan/Courtney
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il viale dei sogni infranti
 
 
I walk this empty street
On the Boulevard of Broken Dreams
Where the city sleeps
And I'm the only one, and I walk alone
 
(Green Day – Boulevard of Broken Dreams)
 
 
Lo chiamano Il viale dei sogni infranti perché, in questa strada, non sogna più nessuno: a Parigi, tra le rose che dormono quiete, una serie di targhe riflettono argentee la luce della luna – nere le scritte su di esse, neri i desideri pugnalati all’anteporta della loro realizzazione.
Controluce, alcune sembrano rosse come macchie di sangue e lucide come un pugnale macchiato e sfregiato.
«Volevi vedere i fantasmi, ragazzina?».
Courtney è troppo infranta per gridare, di fronte a quella figura eterea – pugnalata al cuore come un pensiero sfuggente, lì dove i sogni scivolano nell’entroterra e non riemergono più.
 
 
Lo chiamano Il viale dei sogni infranti perché, in quella strada, son morte due persone: a Parigi, due assassinii hanno tinto le rose, e una serie di targhe si sono succedute nei secoli – nere le anime che vagano tra i fiori, inquiete, con le pallottole piantate nel petto a tintinnare con i battiti cardiaci.
Heather non s’è sposata mai: morta in abito bianco, quello sì. Il futuro marito che prende e va via, non torna più – meglio sola che la canna di una pistola alla tempia, non credi?
No, lei non ha creduto più, troppo infrante per non premere il grilletto e infrangersi il cuore in un sussulto.
 
 
Lo chiamano Il viale dei sogni infranti perché, in quella strada, un gentiluomo s’è insozzato il farsetto dell’aria che fuoriusciva dai polmoni: a Parigi, due folli suicidi han ricolorato le rose, e una serie di targhe hanno commemorato storie simili – neri i pensieri folli di Alejandro, il giorno in cui s’è accovacciato tra le erbacce e ha detto basta.
Sposarla non l’ha sposata mai: lui l’è corso dietro fino al regno dei morti, senza sapere come si torna indietro – non basta non voltarsi mai indietro, per uscire dagli inferi?
Ma s’è voltato, quando il proiettile ha traforato il polmone, e l’aria s’è infranta in un sibilo. Lei era sparita comunque.
 
 
Lo chiamano Il viale dei sogni infranti perché, in quella strada, l’ultima targa è sempre vuota: a Parigi, Courtney s’accovaccia lì davanti, con il suo fantasma che le tende una mano – nere le parole, vieni con me, che Duncan le rivolge con un sorriso ironico.
Non ha detto di sì, avrebbe dovuto? Ha scosso la testa – capelli che infrangono un sorriso come uno specchio crepato – e s’è allontanata con parole dolcissime: un giorno tornerò qui, e tu non te ne sarai mai andato.
Rimpianti ne abbiamo tutti, ha detto, ma tu sarai l’unico sul quale mi sarò infranta una volta di troppo.
Un giorno tornerò qui, te lo prometto.
 
 
 
Lo chiamano Il viale dei sogni infranti ma,
segretamente,
le uniche incrinature son quelle
(delle persone).
   
 
Leggi le 9 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama / Vai alla pagina dell'autore: Gaia Bessie