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Autore: D e c e m b e r    07/01/2012    0 recensioni
Tu sai cosa succede di notte nel mondo reale.
Sei perfetta. Sei rotta, spezzata. Sconvolta.
Genere: Angst, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Miao

W H O R E

 

I capelli sciolti e selvaggi si muovono sinuosi insieme a te. I tuoi occhi grigi si posano sui volti di quegli uomini. Tu sai cosa c’è che non va in te.

 

Cammini sui tuoi tacchi quindici appena comprati e di cui vai terribilmente fiera. Neri. Neri come gli abissi celati dalle tue iridi limpide.

 

Ti avvicini al tavolino basso e lucido su cui sono posati alcuni bicchieri che sanno di alchool. Come la tua bocca rossa, come quella di quegli uomini che se ne stanno seduti lì sui divanetti ad aspettare che il tuo abitino si alzi, che le tue gambe bianche si scoprano.

 

Su prima un piede e poi l’altro. L’alchool fa uno strano effetto a volte. Sul piano lucido del tavolino vedi riflesse le luci, luci che ti abbagliano, luci che distorcono la tua mente.

 

Ma tu sei tutta distorta.

 

Ti muovi al tempo di quella musica che ti spacca i timpani.

 

Ma tu sei tutta rotta.

 

Le tue gambe magre e perfette si muovono sotto gli occhi di chi vuole di più, di chi ha fame e ne vuole ancora. Ti guardano come se fossi l’unica loro preda. Non avranno pietà di te perché tu sei carne fresca.

 

La mano di qualcuno ti accarezza. Ti sorride. Sorride perché tu non potrai dire di no, non potrai rifiutare nulla.

 

Se non fosse per l’alchool, per le luci, per la tua mente distorta, staresti tremando, chiedendo perdono a quel Dio che non esiste, staresti piangendo ed urlando, scappando lontano dal mondo cattivo che ti ha imprigionata.

 

Ma c’è qualcosa che non va dentro di te.

 

La mano sale e tu sorridi. E’ solo un’altra sera, un’altra notte, un altro drink, un altro uomo.

 

A volte dimentichi tutto. A volte credi che tu possa essere come tutte le altre ragazze, ma sai che non è così. Sei rotta, spezzata. Sei una bambola completamente vuota.

 

I flash del locale ti illuminano per qualche secondo. Rossi. Rossi come il sangue. E poi torna il buio. Nero come te. Nero come quello che ti distrugge. Ma tu non lo senti quel male.

 

Qualcuno ti prende su dal tavolo, tu ridi. Ridi perché è assurdo. Ridi perché è buio, perché tu non esisti, ridi perché sai già tutto.

 

Ti ritrovi seduta sul divanetto. Nero. Qualche mano ti accarezza, non ti accorgi del vestitino che scivola via dal tuo corpo perfetto.

 

Tu sei perfetta. Quante volte l’hai sentita quella frase. Sei perfetta perché sei bellissima, perché non sai chi sei, non sai dove stai andando, brancoli nel buio mentre ti mordono, ti graffiano e ti buttano a terra.

 

Tu sai cosa succede di notte nel mondo reale. Tu sai cosa succede nel buio ma non puoi fermarlo, non puoi fare a meno di obbedire, di abbassare la testa ed inginocchiarti aprendo la bocca.

 

Sei perfetta. Sei rotta, spezzata. Sconvolta.

 

Respiri solamente perché il tuo corpo ti obbliga a farlo. Prendi un bicchiere ricolmo di Vodka e lo butti giù. L’alcool brucia. Il bicchiere rimane macchiato dal rosso del tuo rossetto. Dal rosso dell’amore che non ti è stato dato.

 

Non sale. Non sale più. Non basta così poco perché tu riprenda vita.

 

Chiedi un altro drink. E’ la sola cosa che puoi fare. Una bomba. Qualcosa di pesante affinché i tuoi occhi brillino, affinché tu ti abbandoni a quelle mani in poco tempo.

 

Preghi il sole che si dimentichi di sorgere per sempre, che la notte si appropri della tua mente, che il buio ti assalga, che tu smetta di respirare, che la pioggia di sciolga.

 

La musica ti sembra più forte, le mani di quegli uomini più pesanti, i loro sguardi più profondi.

 

Apri le gambe, carne fresca, è il tuo turno di nuovo.

 

-

 

Niente di strano, particolare o chi sa cosa vi stavate aspettando, l’ho buttato giù così e l’ho pubblicato perché sì. E’ solo uno squarcio di quello che succede ogni notte e non importa se tu abbia scelto o meno di entrare in quell’industria, se tu sia una brava ragazza o no o se i tuoi genitori ti amino o meno. A nessuno frega niente di te. E potresti trovarti al posto di quella tipa che ho descritto in meno di dieci minuti, basta che esci e vai a comprare le sigarette, che aspetti il tram per tornare a casa o che prendi il treno per andare dal tuo amore perduto. Ti prendono e ti sbattono lì, non importa chi tu sia. E vorrei che tutti ci riflettessero, chiudessero gli occhi quando il sole cala e immaginassero di essere una di quelle ragazze.

 

  
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