“ Ma … tu fai quelle cose …”
 
<< … allora dove sei? >>
<< Ho finito adesso, ora consegno le cartelle cliniche e poi vado a casa a prepararmi. Penso che per le sette e tre quarti sarò là. >>
<< Ma dai!!!!! Ancora a lavorare? È venerdì pomeriggio, siamo nel week end!!! >>
<< Ho capito sto arrivando! Ora riattacco che sono d’ avanti all’ ufficio di Tsunade-sama. >>
<< … ah! Un’ ultima cosa! >>
<< Cosa? >>
<< Quel scorbutico del tuo uomo ha deciso cosa vuole fare? >>
<< Non lo so. Però non ti preoccupare ci penso io a convincerlo! >> disse con un ghigno malizioso sulle labbra.
<< Non ne avevo dubbi! Allora ci sentiamo dopo! >>
<< Sì, ciao >> concluse frettolosa.
Consegnò le ultime cartelle dei pazienti che aveva visitato poi, uscita dall’ ufficio , diede un’ occhiata veloce all’ orologio da polso.  << … merda sono in ritardo! >> sussurrò a denti stretti. In fretta e furia andò nei spogliatoi a cambiarsi, poi presa borsa e cappotto si diresse verso il parcheggio. Entrò nell’ auto e prese il cellulare.
<< Dimmi! >> una voce maschile, fredda e scorbutica rispose all’ altro capo. “ mhn! Sempre il solito! Ma è modo di rispondere al telefono questo?”  pensò , << ciao amore! Sei già pronto? >>
<< Per fare cosa? >>
<< … ma come per fare cosa Sasuke, dai!!!!! La cena a casa di Ino! Non mi dire che te lo sei dimenticato? >>
<< No Sakura, non me lo sono dimenticato. Ho solo fatto finta che non esistesse! >>
<< Dai non fare l’ asociale! Io tra venti minuti sono a casa, fatti trovare pronto! >> disse con un tono che ammetteva repliche.
Riattaccò e mise in moto il motore della macchina. Non curante dei limiti di velocità, Sakura, in pochissimo tempo si ritrovò nel parcheggio sotto il suo appartamento, suo e di Sasuke. Entrò nell’ascensore, fortunatamente libero e salì al terzo piano. Nel frattempo tirò fuori dalla borsa un mazzo di chiavi. Entrata andò dritta e spedita in camera da letto. Sasuke stava la, davanti allo specchio che tirava su la zip del pantalone classico dal colore nero che indossava. “ Quanto è bello!”, considerò Sakura. E lo era davvero, mezzo nudo e con quella faccia da menefreghista che si ritrovava. Si mise vicino a lui, abbracciandolo da dietro e lasciandogli un bacio sulla schiena nuda.
<< bravo il mio amore che non si fa ripetere le cose! >> esclamò felice di averlo trovato quasi pronto. Rimase accoccolata a lui per un po’. Dio quanto le mancava quando era al lavoro. Poi si rese conto che era davvero tardi e, mal volentieri, si sciolse dall’ abbraccio andando a prepararsi.
<< A che ora c’è la cena? >> chiese Sasuke.
<< Verso le otto. >>  << Allora sbrigati perché sono già le sei e quarantacinque. >>
Dopo più di un’ ora di attesa, Sasuke iniziava ad infastidirsi e a vociare. Sakura sapeva quanto lui odiasse aspettare e cercava di fare il più veloce possibile, ma non riusciva a trovare niente da mettere. Sasuke, oramai agonizzante per l’ attesa, si affacciò alla porta delle camera. << Allora ci vuole ancora tanto? >>
<< Scusami Sa’ke! Ma non ho niente da mettermi! >>
<< Ma come non hai niente da metterti, non dire cazzate Sakura! Hai l’ armadio che a momenti non si chiude nemmeno!>>  Sakura lo guardò un po’ imbronciata.
<< Sì ma non c’è niente che mi piace! Questi vestiti sono già tutti trapassati e …>> un sonoro sbuffò da parte di Sasuke l’ha interruppe.
<< … ok! Quale ti piace di più, bianco o nero?>> disse Sakura tirando fuori da una montagna sopra al letto due vestiti.
 << Sakura non so se ti sei mai resa conto che a me non importa quello che indossi, perché io preferisco quando ti spogli anziché quando ti vesti. >>  Lei rimase un po’ meravigliata dall’ affermazione di Sasuke, poi annuì convinta trovando un filo logico in ciò che lui aveva appena detto. << … quindi? Nero o bianco? >>
<< Bianco! >> approvò lui.  Alle sette e quarantotto uscirono finalmente da casa. Salirono nella lussuosa auto di Sasuke.
<> Il moro la guardò seccato poi mise in moto.
Arrivati loro la cena iniziò ufficialmente. Proseguì tranquilla e, chi più e chi meno, si divertirono tutti. Erano davvero in tanti, forse troppi analizzò l’ Uchiha per una semplice cena.
 C’ erano Ino e Sai, Hinata e Naruto, Temari e Shikamaru, Tenten e Neji, Karin e Suigetsu, kiba e Choji  avevano portato due ragazze, a quanto pare amiche, che nessuno aveva mai visto, e in fine Rock Lee.  E proprio quest’ ultimo, dopo l’ abbuffata, si alzò proponendo di vedere un film tutti insieme. Certo, Sasuke avrebbe preferito guardare un film solo con Sakura abbracciati sul divano nella tranquillità del loro appartamento, ma visto che erano appena le dieci di sera e che non era particolarmente stanco, pensò che l’ idea di Rock Lee non era tanto male.
Tutta l’ allegra combriccola si trasferì nel salotto. Hinata e Sakura andarono nello sgabuzzino a prendere un materasso gonfiabile per avere più posto e per stare anche decisamente più comodi, in tanto Naruto aveva preso i telecomandi del televisore e del lettore dvd e si era andato a sdraiare sul divano. Accese prima l’ uno poi l’ altro non immaginando che nel lettore ci fosse già un film, dai contenuti diciamo vietati ai minori di diciotto anni. Improvvisamente le casse amplificate della tv iniziarono a suonare gemiti maschili e femminili catturando, inevitabilmente, le attenzioni dei presenti.
<< Naruto, non pensavo che tu e Hinata eravate da film porno! >> Disse Sai con un ghigno sul viso. Naruto, rossissimo per l’ imbarazzo, si girò verso i suoi ospiti.
<< Ragazzi … n- non è roba mia questa! >> Cercò di giustificare il povero Naruto.
<< A no? E cosa vorresti farci credere che è di Hinata, dobe? >> lo provocò Sasuke. In quel momento entrarono nella sala Hinata e Sakura.
<< Ma … avete iniziato a guardare il film senza di noi? Ma che film è? >> chiese Sakura a Sasuke cercando di capire che cosa era quella roba in televisione.
<< Porno! >> rispose semplicemente come se fosse la cosa più ovvia al mondo.
<< Sì, stasera Naruto ha deciso di farci eccitare tutti! >> aggiunse Ino scoppiando poi in una fragorosa risata che coinvolse anche Sai.
<< aaaah!! Quindi quel coso lì è il suo … >> e scoppiò a ridere anche Sakura.
<< No ragazzi davvero!!! Non è mio … l’ altro giorno Kakashi-sensei mi ha chiesto se poteva provare il mio cinquanta pollici e io gli ho detto di sì. Ma io e Hinata non c’ eravamo, stavamo a casa di tuo padre ricordi?>> chiese a Hinata che era lì e lì per svenire dall’ imbarazzo. Naruto stava per togliere il filmato quando venne fermato da Karin.
<< No Naruto lascia cinque minuti! Visto che ci siamo impariamo qualche tecnica no? >> dichiarò maliziosa.
<< Io ragazzi non ho mai visto un film porno in tutta la mia vita! >> enunciò Sakura.
<< Ma dai Sakura? Mai? Nemmeno con Sasuke? >> domandò Tenten.
<< No! Io e Sasuke usiamo altri metodi per eccitarci! >> rispose fiera.
<< No, scusami Sakura- chan, ma … tu fai quelle cose con Sasuke? >> chiese Rock Lee con aria incredula.
<< Beh! Non proprio tutte, ma la maggior parte, almeno una volta,le abbiamo fatte. Sì! >> Sakura diede tranquillamente la sua risposta guardando Sasuke per la conferma. Rock Lee a questa affermazione rimase sconvolto.
<< Perché ti meravigli tanto Lee? >> domandò Sasuke un po’ infastidito.
<< Ma i tuoi genitori lo sanno Sakura-chan? >> tutti si misero a ridere a questa domanda da parte di Rock.
<< Lee, viviamo insieme da più di un anno. Penso proprio che lo abbiano capito! >>
<< no basta! Io lo tolgo! >> disse Naruto arrivato all’ apice della sopportazione dell’ imbarazzo. Fu  Neji a scelse il film da vedere, e la scelta cadde su qualcosa di meno eccitante.
Poi a fine serata si salutarono e ognuno andò a casa.
Arrivati nell’ appartamento, Sasuke e Sakura, andarono subito in camera da letto visto l’ orario.
Tra un una risata e l’ altra s’ erano fatte le due del mattino. Sakura si stava togliendo il vestito mentre Sasuke il pantalone. Poi si girò verso di lei a guardarla mentre si spogliava.
<< Come ho detto prima di partire stasera, stai decisamente meglio nuda! >> le disse avvinandosi a lei, prendendole i fianchi e tirandola a se.
<< Vogliamo mettere in pratica quelle tecniche che abbiamo appreso stasera? >> le sussurrò sensuale in un’ orecchia mentre la spostava verso il letto.