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Autore: WhyDontYouReadMe    07/01/2012    4 recensioni
“Vuoi sapere quanto hanno aggiunto al mio stipendio per insegnarti delle stronzate ogni sera? Lo stipendio con cui pago l’affitto del mio appartamento nel centro di Londra che sembra un appartamento di Brooklyn? –chiese socchiudendo gli occhi e puntandogli l’indice contro, avvicinandosi paurosamente a lui ad ogni parola che sputava fuori- Neanche un centesimo, Zayn”.
Ormai era così vicina che uno schiaffo poteva anche tirarglielo sul serio.
“Neanche di un centesimo” sussurrò di nuovo vicino al suo orecchio.
Brividi. Erano brividi quelli che sentiva il ragazzo.
“Fatti una cultura mentre trovi una buon’anima che stia ai tuoi patti” gli ringhiò contro, per poi uscire senza degnarlo di uno sguardo.
Genere: Slice of life, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                  Bonny & Clyde
 
                                    The problem is, you dudes treat the one that you lovin
                                    with the same respect that you treat the one that you humpin
                                    Now they 'bout nothin - if ever you mad about somethin
                                     It won't be that; oh no it won't be that

 
 
Zayn entrò tranquillamente in sala dove trovo Missy,al solito. Con i suoi pantaloni a cavallo basso –molto basso-, la sua maglietta con scritto ‘Kanye West Marry Me’ e i suoi ricci disordinati. Insomma la stessa  Missy di sempre…se non fosse per quello sguardo omicida.
“Sei in ritardo!” gli urlò contro.
“Lo so. Ho avuto da fare…”
“Sei in ritardo, Malik!- affermò di nuovo- Come fai? Come osi? Tu hai preteso che ti facessi delle lezioni di Hip Hop, alle nove di sera se non sbaglio. Perché il resto dei miei alunni è un branco di deficienti a venire alle sei, vero? E tu sei troppo figo per stare con loro, giusto? E io non posso starmene a casa a guardare e riguardare i passi elementari di ‘Step Up 3’ fino alla nausea, no? All’inizio ho pensato positivo ripetendomi che essendo da solo avresti capito meglio le mie spiegazioni, ma mi sbagliavo! Perché sei una gran testa calda, oltre che di cazzo, e ogni volta che correggo qualche tuo passo, cosa che succede spesso credimi, ti offendi! Come un fottuto bambino viziato!”
“Senti calmati! –esclamò sorpreso dalla reazione della ragazza- Ti ho detto che…”
“Eh no che non mi calmo! –sbraitò sbattendo un piede sul pavimento- Pensi che mi comporterei come una iena se fosse la prima volta, Zayn? Sono due mesi che ti sei iscritto qui, e per tutti i due mesi non sei mai stato puntuale per un motivo o per un altro, Dio Santo! E questa volta hai veramente superato il limite arrivando con un’ora di ritardo.”
“Ho capito ma…”
“Ma nulla! Non interrompermi! –urlò isterica- Puoi fare la Superstar dove ti pare, anche nel cesso del pub qui vicino, se ne hai voglia. Ma non ti permettere, ascoltami bene, non ti permettere di venire a fare il cazzone in questa ordinaria sala, perché sei un ordinario alunno e io purtroppo sono la tua ordinaria insegnate!”
“Potresti smetterla di urlarmi contro!? –urlò esasperato il ragazzo- Non capisco perché te la prendi tanto! Ti pagano pure, quindi…”
“O Mio Dio”
Missy lo guardò sconvolta, reggendosi la testa con la mano, come se fosse diventata un macigno pesante. L’avrebbe schiaffeggiato. Si, se ne avesse avuto la possibilità l’avrebbe schiaffeggiato.
Una luce di rabbia intensa le attraversava gli occhi. Non le capitava di infuriasi spesso, anche perché, da brava insegnate, doveva possedere una gran dose di pazienza –un’enorme dose di pazienza, perché non tutti erano portati per ballare-. Ma quel tizio davanti a lei, quel Zayn Jawaad Malik, bhè ci era riuscito alla grande.
“Vuoi sapere quanto hanno aggiunto al mio stipendio per insegnarti delle stronzate ogni sera? Lo stipendio con cui pago l’affitto del mio appartamento nel centro di Londra che sembra un appartamento di Brooklyn? –chiese socchiudendo gli occhi e puntandogli l’indice contro, avvicinandosi paurosamente a lui ad ogni parola che sputava fuori- Neanche un centesimo, Zayn”.
Ormai era così vicina che uno schiaffo poteva anche tirarglielo sul serio.
Neanche di un centesimo” sussurrò di nuovo vicino al suo orecchio.
Brividi. Erano brividi quelli che sentiva il ragazzo.
“Sai –esclamò tutt’ad un tratto la riccia, come una pazza- “Ho visto che nell’ultima intervista hai fatto un po’ di passi che ti ho mostrato! Sono contenta che tu te ne sia ricordato! Sono curiosa di vedere cosa imparerai dalla tua nuova insegnate…” concluse dirigendosi verso il suo borsone e raccattando tutta la sua roba.
“Cosa…cosa vuoi dire con questo, Missy?” chiese un Zayn balbuziente.
“Che mi do! Non ce la faccio io!” lanciò così violentemente i CD nella borsa che probabilmente alcuni si ruppero, ma ne risparmiò uno. Afferrò le sue cose e si diresse verso la porta di uscita, posando delicatamente sul petto di Zayn –si, la delicatezza di un serial killer- il CD di 2Pac che avrebbe voluto fargli ascoltare, se sono fosse venuto in orario.
“Fatti una cultura mentre trovi una buon’anima che stia ai tuoi patti” gli ringhiò contro, per poi uscire senza degnarlo di uno sguardo, chiudendo con un colpo secco la porta dietro di lei. Finaly Free.
Zayn invece rimase lì immobile, per quanto? Dieci minuti contati probabilmente.
Si era veramente fatto sgridare da una ragazza? Una ragazza che non fosse sua sorella maggiore? Una ragazza matura che non fosse sua madre? Era successo sul serio?
O forse non lo aveva sgridato…Forse aveva solo cercato di far capire ad un ragazzo cieco come girava veramente il mondo. Possibile. Ma chi era Melissa Fanty Johnson per poterlo fare? Un’arrogante, una presuntuosa, una chiacchierona, una pazza isterica che scaricava la sua rabbia sulla gente sconosciuta. O magari solo la donna perfetta.
 
 
                                               All of my dates been blind dates
                                         But today, I got my thoroughest girl wit me
                         I'm mashin the gas, she's grabbin the wheel, it's trippy how hard
                                       She rides with me,the new Bobby and Whitney
                                 Only time we don't speak is during "Sex and the City"

                                            (Jay-z ft Beyonce – ’03 Bonny Clyde)
 
 
 “Non posso credere che mio figlio si sia sposato! –strillo per la millesima volta Patricia, stritolando tra le sue braccia Zayn, vestito con un tight blu scuro e i capelli pettinati accuratamente all’indietro (e Dio solo sa con quanto gel…) –Il mio Jawaad!”
“Si mamma –sorrise raggiante –Hai intenzione di ripeterlo ancora per molto?”
“Amore mio, è che sono così felice per te! –lo osservò commossa –E dov’è quell’angelo della tua ragaz… di tua moglie ora?” chiese risvegliandosi dal suo coma vegetativo personale.
“Credo stia ballando con Liam”
“Bhè, allora vai a riprendertela! –esclamò –Voglio vedervi ancora abbracciati. Mi ricordate troppo me e tuo padre!”
Zayn ubbidì –non che gli dispiacesse, ovviamente –cercando con gli occhi la sua metà. Non che fosse molto difficile riconoscere tra gli invitati presenti in quel immenso giardino il vestito bianco senza spalline, con il lungo strascico, o i boccoli perfetti prima nascosti dietro ad un velo bianco.
“Posso riavere la mia donna, Mr?” chiese il moro avvicinandosi ad un Liam vestito tutto punto.
“Hey Malik, me lo chiedi pure? –diede una pacca sulla spalla dell’amico –è tutta tua, io vado a cercare la mia.” Concluse sorridendo e lasciando la mano della neosposa, per poi sparire tra la folla.
Da quando la sua ragazza, Danielle, si era ritrovata  in braccio il bouquet di rose blu e bianche, Payne era diventato super-eccitato.
“Hey moglie”
“Hey marito”
Missy avvolse le sue braccia intorno al collo di Zayn e lui fece lo stesso sui suoi fianchi, oscillando a destra e a sinistra, anche se in realtà la musica non c’era. Ma tanto loro non ne avevano bisogno.
“Hai finito di ballare con i miei amici?”
“Mmmh, prima di Liam ho ballato con Niall e Lou, che sono ritornati dalle loro donzelle, ma mi manca Hazza! Credo sia troppo occupato a parlare con il pancione di Christine –sorrise – che secondo me prima o poi gli tirerà un calcio in bocca se non la smette di essere così appiccicoso”
“Si, Harry non vede l’ora di diventare padre. Sono adorabili insieme.” Affermò Zayn guardando in direzione dei due soggetti.
“Dici? Secondo me li battiamo…” fece Missy
“Ah si?”
“Certo! Noi siamo come…come Bonny e Clyde!”
“Bonny e Clyde!” ripetette l’ormai giovane uomo ridendo e buttando la testa all'indietro.
Chi l’avrebbe mai detto che quella stessa notte Zayn andasse a trovare Missy nel suo ‘appartamento di Brooklyn’ per porgerle le sue scuse, rischiando così di essere spellato vivo? Che da quel giorno cominciarono a frequentarsi, che in ogni secondo che Zayn passava con lei maturava, che si dessero il loro primo bacio sul ponte di Brooklyn e che sempre lì, in mezzo al traffico pomeridiano, lui le chiese di sposarlo?
Tempo. Ci vuole solo tempo…ed un po’ di immaginazione.
All I need in this life of sin, is me and my girlfriend…” Zayn cominciò a canticchiare, dando un ritmo a quei passi a vuoto che stavano facendo”
“Down to ride 'til the very end, it's me and my boyfriend” Concluse Missy.
Si guardarono negli occhi, complici, e si unirono in un’altro lungo, dolce e lento bacio, lasciando le loro lingue giocare divertite, ascoltando il loro cuore battere forte come se fosse la prima volta.
Gli invitati li guardarono con tenerezza, prima di scoppiare in un applauso commosso.
“Melissa?” sussurrò Zayn staccandosi dolcemente.
“Si Jawaad?”
“Devo confessarti una cosa, ma non dirla a nessuno, ok?”
“Dimmi…”
“Noi siamo più fighi di Bonny e Clyde”
 
‘YOU CAN’T STOP READING AT ME’
Dio, quanto mi sono divertita ad immaginarmi incazzate nera con Malik?
Se lo avete notato, in queste prime One-Shot le mie protagoniste femminili sono delle ballerine di hip hop, ed essendolo anche io non penso molto agli altri lavori che ci sono…Ops!
Comunque, spero vi sia piaciuta (almeno un poco, poco?)…
Peace <3

 
  
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